L’obiettivo dell’Europa, entro il 2050, è di raggiungere “emissioni nette zero” di gas serra. Ogni Paese si è dato una timeline con step intermedi. Il primo, abbastanza vicino, è il 2030. Il Vecchio Continente è pronto a diventare un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva?
Figura 1: target di diminuzione delle emissioni di gas effetto serra in Europa (%) entro il 2030.
L’Italia
Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 (PNIEC) è lo strumento fondamentale che traccia le linee guida per la decarbonizzazione dell’Italia. L’ultima versione, inviata alla Commissione Europea lo scorso 1° luglio, conferma gli obiettivi posti a giugno 2023, e supera, soprattutto sulle energie rinnovabili, i traguardi già annunciati.
Per le Fonti Energetiche Rinnovabili (FER), l’impegno del Governo è che l’Italia dovrà raggiungere al 2030 una potenza da fonte rinnovabile di 131 Gigawatt. Si prevede che il 79,2% deriverà dal solare.
Per quanto riguarda le emissioni e gli assorbimenti di gas serra, l’Italia prevede di superare l’obiettivo del “FitFor55” riguardante gli impianti industriali vincolati dalla normativa ETS (Emissions Trading System), arrivando al -66% rispetto ai livelli del 2005 (obiettivo UE, -62%).
Per i settori “non-ETS” (civile, trasporti e agricoltura), anche se in presenza di un sostanziale miglioramento degli indicatori emissivi, per raggiungere i target europei sarà necessario un maggiore impegno.