Una campagna del Ministero dell’Interno, realizzata insieme alle Forze di Polizia, pone l’attenzione su un problema molto attuale quale quello della sicurezza degli anziani, messa in pericolo da fattori interni ed esterni alla casa.
Al fine di contrastare il fenomeno delle truffe ai danni degli anziani, da cinque anni,
Anap, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di
Confartigianato, insieme con il
Ministero dell’Interno, il
Dipartimento della Pubblica Sicurezza - Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della
Polizia di Stato, dell’
Arma dei Carabinieri e della
Guardia di Finanza promuovono la
campagna nazionale per la sicurezza degli anziani dal titolo “
Più sicuri insieme”. Singole campagne vengono poi adottate anche localmente, a Bologna per esempio, nei mesi estivi, la
campagna “Non mi convinci mica”.
Gli obiettivi dell’iniziativa sono quelli di informare le fasce di popolazione più fragili e stimolare comportamenti autoprotettivi e collaborativi che riducano il rischio di vittimizzazione e, nel contempo, rafforzare il senso di fiducia verso le istituzioni.
Il vademecum per la sicurezza degli anziani
Tra gli strumenti della campagna vi è un vademecum di consigli pratici che servono sia agli anziani sia ai caregiver e che riguardano:
- il non consentire l’accesso in casa a truffatori che si fingono personale ad esempio dell’INPS, dell’INAIL, della ASL, delle Poste oppure funzionari di servizi quali acqua, luce, gas, telefono ma anche membri di parrocchie e associazioni religiose;
- il diffidare da persone che provano ad ottenere codici di accesso ai conti correnti bancari o somme di denaro;
- il recarsi in luoghi di prelevamento di somme di denaro in contanti come banche e uffici postali prestando particolare attenzione a chi è nei pressi;
- il non dare il proprio numero di telefono in modo generalizzato, soprattutto in caso di acquisti on line, sottoponendosi così al pericolo di truffe informatiche o da cellulare.
Quali strumenti possono essere usati per mettere in sicurezza gli anziani nella propria casa
L'assistenza agli anziani è una priorità della nostra società, soprattutto vista la percentuale di ultrasessantacinquenni nel nostro paese. Secondo i dati ISTAT, al 1° gennaio 2023, il 24,1% della popolazione residente.
La priorità è rappresentata da una forte preoccupazione dei famigliari più stretti, in particolare i figli, che non possono prendersi cura dei propri anziani, visti il lavoro e l’attività quotidiana in generale.
Contribuire a rendere più sicura la casa vuol dire anche migliorare l’autostima e l’indipendenza, sentirsi meno a carico dei famigliari, partecipare più consapevolmente alla vita sociale.
La domotica nel campo della sicurezza è un settore in grande espansione. Le videocamere di videosorveglianza intelligenti che si controllano anche a distanza dal cellulare e che sono orientabili; le placche segnaluce con luce d’emergenza e le lampadine che possono essere attivate anche con comandi vocali; le sirene da esterno a controllo wireless; i sensori di presenza e quelli per l’apertura di porte e finestre. Sono tutti apparecchi che rendono più protetta la vita delle persone più anziane attraverso collegamenti wireless, sensori e impianti specifici per evitare l'intrusione di truffatori e malviventi, ma anche incidenti domestici vari, fughe di gas, principi di incendio o perdite d'acqua. Spesso, per attivare questi apparecchi basta un semplice comando vocale.
Vi sono poi apparecchi Beghelli di facile e pratico utilizzo, ormai entrati nell’uso e nel linguaggio comune, che possono aiutare l’anziano in caso di pericolo della propria sicurezza. I dispositivi Salvalavita consentono infatti di attivare chiamate di telesoccorso semplicemente premendo un tasto.