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1
Relazione Finanziaria
al
31 dicembre 2023
2
INDICE
Struttura del Gruppo..............................................................................................4
Relazione degli Amministratori sulla Gestione.................................................11
Bilancio Beghelli S.p.A………………………….…..………………………….…….54
Note di commento al Bilancio Beghelli S.p.A....................................................59
Bilancio consolidato Gruppo Beghelli.............................................................125
Note di commento al Bilancio consolidato......................................................130
3
Gentili Azionisti,
grazie per la fiducia che riponete nel Gruppo Beghelli.
Nel corso dell’ultimo anno, nonostante le sfide globali e le straordinarie turbolenze geo-politiche, Beghelli ha continuato a dimostrare resilienza e adattabilità, mantenendo un impegno costante nell’innovazione di prodotto, nella sicurezza personale e degli ambienti professionali, nel risparmio energetico e, da ultimo, sulle energie rinnovabili.
Abbiamo concentrato i nostri sforzi sul consolidamento delle nostre posizioni di leadership nei nostri mercati di riferimento, in particolare sull’illuminazione di emergenza, e sull’espansione in settori ad alto potenziale di crescita, come quello del risparmio energetico, fotovoltaico e sicurezza degli anziani.
Abbiamo raggiunto importanti traguardi nel miglioramento dell’efficienza operativa ed industriale che hanno permesso di migliorare i risultati economico-finanziari, seguendo un processo di continuo miglioramento che ci guiderà anche nel futuro, sempre con costante impegno nello sviluppo di nuovi prodotti e servizi.
Riguardo ai risultati, i ricavi consolidati netti al 31 dicembre 2023 hanno raggiunto i 155 milioni di Euro, in netto aumento (+9 milioni di Euro, in valore, e +6,5% in percentuale) rispetto all’esercizio 2022, grazie ad un miglior posizionamento commerciale, ad un ampiamento dei canali di vendita ed al riavvio commerciale nel settore fotovoltaico.
L’incremento dei ricavi, la migliore efficienza industriale, la diminuzione del costo dell’energia e la minore incidenza di costi pubblicitari, hanno permesso di raggiungere un EBITDA di 9,7 milioni di Euro, triplicandolo rispetto all’esercizio 2022 (3,0 mil. di Euro).
L’Indebitamento Finanziario al 31 dicembre 2023 è risultato in miglioramento di quasi 10 milioni di Euro, grazie in particolare ad una migliore gestione del capitale circolante, pur in assenza della vendita del complesso immobiliare di Crespellano, i cui tempi si sono dilatati ed ora se ne prevede la realizzazione nel secondo trimestre 2024.
L’avvio delle attività per l’anno in corso ci vedono impegnati in progetti di ulteriore ottimizzazione industriale, tecnica e gestionale all’interno di settori e tematiche di grande attualità e prospettiva, in considerazione anche degli obiettivi e direttive europee e nazionali: efficienza energetica, sicurezza, silver economy ed energia rinnovabile.
La recente conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 28) di Dubai ha definito obiettivi concreti ed efficaci, ma forse ancora poco ambiziosi, per affrontare la crisi climatica, ovvero raggiungere una riduzione delle emissioni di gas serra del 43% entro il 2030 con l'obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Le azioni per raggiungere tali obiettivi prevedono, tra le varie, di triplicare l’utilizzo dell'energia rinnovabile ed il raddoppio dell'efficienza energetica entro il 2030.
La Società ed il Gruppo Beghelli, in linea con tali principi e obiettivi, considera la tutela dell’ambiente un obiettivo prioritario e si impegna, direttamente e tramite i propri prodotti e servizi, a promuovere azioni volte al miglioramento delle prestazioni ambientali e di contenimento degli impatti generati.
La situazione geo-politica in Ucraina e Medio Oriente desta grande preoccupazione. Per quanto riguarda il conflitto ucraino-russo il Gruppo, non essendo direttamente presente in tale mercato e non approvvigionandosi dal medesimo, non si prevedono significativi impatti diretti sotto il profilo commerciale e finanziario. Con riguardo al conflitto arabo-israeliano, il Gruppo non ha significativi rapporti commerciali di vendita con Israele: l’impatto sui ricavi risulta conseguentemente trascurabile.
Le recenti problematiche manifestatesi nel Canale di Suez si stanno ripercuotendo, pur in misura non significativa, sulla tempistica e sui costi delle transazioni commerciali. Il Gruppo ha comunque messo in atto azioni a mitigazione, con l’augurio che anche questa problematica possa risolversi a breve.
La cultura della sostenibilità e la tecnologia a servizio delle comunità sono da oltre 20 anni al centro della nostra visione aziendale. La capacità di continuare a innovare, in costante ascolto delle esigenze di persone e ambiente, ci ha permesso di proseguire nel percorso intrapreso.
Un impegno che continueremo a onorare con rinnovata determinazione tramite una strategia mirata a cogliere le opportunità derivanti dal settore dell’illuminazione a risparmio energetico, al rafforzamento della leadership sull’illuminazione di emergenza, a cui si aggiungono le importanti prospettive legate alla sicurezza e assistenza degli anziani e al business del settore fotovoltaico.
Tutti settori di grandissima attualità e prospettiva in cui, siamo confidenti, poter crescere, grazie alla volontà, impegno e determinazione di tutta la struttura del Gruppo.
In conclusione, consapevoli delle responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri azionisti, vi assicuriamo il massimo impegno, anche con il Vostro sostegno, per garantire un futuro prospero e sostenibile.
Gian Pietro Beghelli
4
Gruppo Beghelli al 31 dicembre 2023 – Principali partecipazioni in società operative
5
Struttura del Gruppo
Di seguito si riporta un sintetico profilo della struttura del Gruppo Beghelli e delle principali società che lo compongono.
Beghelli S.p.A.
Beghelli S.p.A. è la società capogruppo responsabile delle strategie e del coordinamento industriale, commerciale e finanziario.
Lo stabilimento di Monteveglio, Valsamoggia (BO), già oggetto di contratto di sale & lease back, si sviluppa su un’area complessiva di 35.000 mq, di cui 17.000 mq coperti ed è la sede amministrativa della società. Esso è dotato di un’ampia struttura di laboratori destinati all’attività di ricerca e sviluppo, nonché alla progettazione, ingegnerizzazione, collaudo e certificazione dei prodotti.
Le attività di stampaggio a iniezione e a controllo computerizzato, le lavorazioni dei componenti plastici e l’assemblaggio della parte elettronica con le parti esterne di materiale plastico sono svolte nello stabilimento di Savigno (BO), di proprietà, che insiste su una superficie complessiva di circa mq. 14.000, di cui circa mq. 5.000 coperti.
Lo stabilimento di Crespellano (BO), di proprietà, è stato posto in vendita a seguito del processo di riorganizzazione realizzato.
Elettronica Cimone S.r.l.
La società si trova a Pievepelago (MO); dispone di due stabilimenti, di cui uno di proprietà e l’altro già oggetto di contratto di sale & lease back, che insistono su un’area complessiva di circa 31.000 mq. di cui circa 9.500 mq. coperti. La società effettua la produzione di tutte le componenti elettroniche degli apparecchi realizzati dal Gruppo, compresi i trasformatori.
Beghelli Servizi S.r.l.
La società opera come società di servizi del Gruppo, proponendosi ad aziende private, Enti Pubblici e cittadini privati mediante l’offerta combinata di prodotti e servizi per la sicurezza industriale e domestica per il risparmio energetico ed energie rinnovabili, avvalendosi inoltre della qualifica di “E.S.Co.” (“Energy Service Company”).
In particolare, la società propone servizi integrati per la realizzazione e la gestione di interventi di riduzione dei consumi di energia primaria, mediante sostituzione di tutti o parte degli apparecchi di illuminazione del cliente con apparecchi di illuminazione di diverse caratteristiche, dotati di dispositivi di contabilizzazione dei risparmi energetici (tra cui la proposta commercialmente denominata “Un Mondo di Luce a costo zero”, nel seguito “UMDL”).
Il servizio offerto da Beghelli Servizi consiste nella sostituzione o nuova installazione degli apparecchi di illuminazione, nell’offerta del servizio di telediagnosi energetica e funzionale e nel relativo servizio di manutenzione pluriennale.
La società nel corso dell’esercizio è stata impegnata nella definizione di una struttura commerciale dedicata in particolare allo sviluppo del mercato fotovoltaico, in cui la società ha già operato in passato, tramite la costruzione di una rete fidelizzata di installatori sul territorio nazionale per la vendita e fornitura “chiavi in mano” di impianti fotovoltaici ibridi (a clienti residenziali e non), mercato fotovoltaico nel quale la capogruppo Beghelli Spa è tornata a fine 2022 con la fornitura di sistemi di accumulo fotovoltaico.
Beghelli Servizi gestisce inoltre il Centro Operativo Beghelli, Call Center del Gruppo, la cui attività è rivolta alla gestione degli allarmi e delle emergenze nell'ambito delle attività di servizio svolte e ai servizi di telediagnosi degli apparecchi installati presso i clienti.
6
Beghelli-Elplast a.s.
La Società (Brno, Repubblica Ceca) svolge la propria attività presso un nuovo stabilimento in locazione di circa 8.000 mq.
Progetta e produce apparecchi di illuminazione, che completano la gamma di prodotti con struttura in materiale plastico del Gruppo Beghelli.
Beghelli Praezisa Deutschland GmbH
 
La società ha sede in Dinslaken, presso uno stabilimento detenuto in locazione, che si sviluppa su una superficie complessiva di circa 22.000 mq. di cui circa 4.000 coperti.
Beghelli Praezisa Deutschland è tra i principali produttori in Germania di apparecchiature per l’illuminazione di emergenza, in particolare di sistemi ad alimentazione centralizzata; è dotata di un marchio riconosciuto sul mercato domestico e possiede una rete distributiva qualificata che copre l’intero territorio nazionale.
Beghelli Inc.
La società, con sede a Miramar, Florida, USA, svolge l’attività di assemblaggio e commercializzazione di apparecchi di illuminazione di emergenza ed ordinaria e di rappresentanza dei prodotti Beghelli negli Stati Uniti presso uno stabilimento detenuto in locazione.
Beghelli China Co. Ltd.
La società produce e vende apparecchi di illuminazione per le società del Gruppo, per il mercato cinese e per l’estero (Europa e Canada).
Dispone di uno stabilimento in proprietà, su una superficie di circa 66.000 mq. di cui 45.000 mq. coperti, di numerose linee per la produzione di plafoniere, di macchinari per la pressofusione dell’alluminio e di varie linee automatiche per la verniciatura e, grazie ad un ampio catalogo di apparecchi di illuminazione, è in grado di coprire le esigenze dei settori industriale e terziario, nonché dell'illuminazione pubblica.
La società opera in regime di qualità certificata ISO 9000 ed è in grado di realizzare prodotti in conformità a norme di qualità e di prodotto internazionali.
Altre società del Gruppo
Becar S.r.l. (Monteveglio, Bologna) opera come società service per il Gruppo Beghelli nell’area della ricerca e sviluppo, con particolare riguardo alla progettazione nel campo dell’elettronica digitale.
Beghelli de Mexico S.A. de c.v. (Messico) svolge l’attività di assemblaggio e commercializzazione dei prodotti Beghelli in Messico.
Beghelli Asia Pacific Ltd. (Hong-Kong) svolge sia l’attività di agenzia per l’approvvigionamento di materiali, componenti e prodotti finiti dall’Estremo Oriente sia l’attività di commercializzazione sul territorio dei prodotti a marchio Beghelli.
Beghelli Polska sp zoo (Polonia) svolge l’attività di commercializzazione dei prodotti della Capogruppo e della società Beghelli Elplast in Polonia.
Beghelli Hungary (Ungheria) svolge l’attività di commercializzazione dei prodotti di Beghelli S.p.A. e di alcune altre società del Gruppo in Ungheria.
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Corporate Governance
Composizione degli organi sociali di Beghelli S.p.A. al 31 dicembre 2023
Consiglio di Amministrazione
(in carica per tre anni e fino alla approvazione del bilancio al 31.12.2023)
Presidente e Amministratore DelegatoBeghelli Gian Pietro
Consigliere EsecutivoBeghelli Luca
Consigliere EsecutivoBeghelli Graziano
Consigliere EsecutivoBeghelli Maurizio
Consigliere non Esecutivo, IndipendenteCariani Maria Teresa
Consigliere non Esecutivo, IndipendenteCaselli Paolo
Consigliere non EsecutivoDurand Giuliana Maria Rachele
Consigliere EsecutivoMaccaferri Dania
Consigliere non Esecutivo, IndipendenteManghi Ilaria
Consigliere non Esecutivo, IndipendenteMartone Raffaella
Consigliere non EsecutivoPecci Giovanni
Consigliere non EsecutivoTamburini Matteo
Collegio Sindacale
(in carica per tre anni e fino alla approvazione del bilancio al 31.12.2024)
PresidentePonzellini Franco
Sindaco EffettivoCatenacci Carla
Sindaco Effettivo Biffi Massimo
Sindaco Supplente Fraschini Alfredo
Sindaco SupplenteBenetti Alessia
Società di Revisione
(in carica per nove anni e fino alla approvazione del bilancio al 31.12.2027)
PricewaterhouseCoopers S.p.A. - Bologna
Comitato Controllo e Rischi / Comitato Operazioni Parti Correlate
(in carica per tre anni e fino all’approvazione del bilancio al 31.12.2023)
Consigliere non Esecutivo, Indipendente,
con funzioni di Presidente Caselli Paolo
Consigliere non EsecutivoDurand Giuliana Maria Rachele
Consigliere non Esecutivo, IndipendenteMartone Raffaella
Comitato per la Remunerazione
(in carica per tre anni e fino alla approvazione del bilancio al 31.12.2023)
Consigliere non Esecutivo, Indipendente,
con funzioni di PresidenteCariani Maria Teresa
Consigliere non Esecutivo, IndipendenteMartone Raffaella
Consigliere non EsecutivoPecci Giovanni
Organismo di Vigilanza
(in carica fino al 31.12.2024)
PresidentePascerini Andrea
MembroDiamanti Gerardo
MembroMarucci Pierluigi
Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Bignami Stefano
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Il sistema di Corporate Governance di Beghelli S.p.A. è conforme ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate emesso da Borsa Italiana e alla best practice internazionale.
Il modello di amministrazione e controllo di Beghelli S.p.A. è quello tradizionale (previsto dalla legge italiana), che prevede la presenza dell’assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Gli organi societari sono nominati dall’Assemblea dei Soci e rimangono in carica un triennio. La rappresentanza di Amministratori Indipendenti, secondo la definizione del Codice, e il ruolo rilevante che essi esercitano sia all'interno del Consiglio sia nell'ambito dei Comitati di quest’ultimo (Comitato Controllo e Rischi) costituiscono mezzi idonei ad assicurare un adeguato contemperamento degli interessi di tutte le componenti dell'azionariato ed un elevato grado di confronto nelle discussioni del Consiglio di Amministrazione.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha adottato in data 29 novembre 2010 la “Procedura delle operazioni con Parti Correlate ai sensi del regolamento Consob approvato con le delibere n. 17221 del 12 marzo 2010 e n. 17389 del 23 giugno 2010”. La procedura, aggiornata con delibera consiliare del 09/09/2022 è disponibile sul sito della Società, all’indirizzo: https://www.beghelli.it/it/corporate/beghelli/investor-relation.
Il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato nel 2006 Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 sulla “Responsabilità Amministrativa delle Imprese” successivamente revisionato nel 2010 e 2014. Il Modello è stato aggiornato con delibera consiliare del 20/06/2022 ed è disponibile sul sito della Società, all’indirizzo: https://www.beghelli.it/it/corporate/beghelli/investor-relation.
Si informa che la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di cui all’art. 123-bis del D.lgs. 58/1998 (Testo Unico) è fornita con documento a parte, approvato dal Consiglio di Amministrazione e pubblicato congiuntamente con la Relazione sulla Gestione.
Tale Relazione è disponibile nel sito Internet della società, all’indirizzo: https://www.beghelli.it/it/corporate/beghelli/investor-relation.
Si informa inoltre che la Relazione sulla Remunerazione di cui all’art. 84-quater del Regolamento Emittenti (Deliberazione 11971/1999 e successive modificazioni) è fornita con documento a parte, approvato dal consiglio di Amministrazione e pubblicato congiuntamente con la Relazione sulla Gestione.
Tale Relazione è disponibile nel sito Internet della società, all’indirizzo: https://www.beghelli.it/it/corporate/beghelli/investor-relation.
 
Si informa infine che la “Dichiarazione di carattere non Finanziario” prevista dal D.Lgs. n. 254/2016 è fornita con documento a parte, approvato dal consiglio di Amministrazione e pubblicato congiuntamente con la Relazione sulla Gestione.
Tale Relazione è disponibile nel sito Internet della società, all’indirizzo: https://www.beghelli.it/it/corporate/beghelli/investor-relation
 
  
9
Principali indicatori di risultato
10
Proposta all’Assemblea di destinazione del Risultato di esercizio della Capogruppo
Signori Azionisti,
Nel ringraziarVi per la fiducia accordataci, Vi invitiamo a voler approvare:
-il Bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023 della Società, composto dalla Situazione Patrimoniale Finanziaria, Conto Economico Complessivo, Rendiconto Finanziario, Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto e Note di commento;
-la Relazione degli Amministratori sulla gestione per l’esercizio 2023;
-la copertura della Perdita di esercizio, pari ad Euro 7.179.294,20, mediante utilizzo della voce “Altre riserve e utili a nuovo” per euro 1.661.234,93, della voce “Riserva Straordinaria” per euro 1.870.863,57 e della voce “Riserva Sovraprezzo Azioni” per euro 3.647.195,70.
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RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE
Premessa
Signori Azionisti,
Il Consiglio di Amministrazione della Beghelli S.p.A. redige la presente relazione sull’andamento della gestione relativa all’esercizio 2023 ai sensi dell’art. 2428 del Codice Civile, del D.Lgs.127/1991 e in osservanza dei criteri statuiti dalla Consob.
Il perimetro di consolidamento nell’esercizio 2023 non è variato rispetto al 31 dicembre 2022.
I principi contabili applicati nella redazione del presente Bilancio consolidato e Bilancio separato della Beghelli S.p.A. al 31 dicembre 2023 sono conformi a quelli adottati nei Bilanci consolidato e separato chiusi al 31 dicembre 2022 ad eccezione dei principi ed emendamenti in vigore dal gennaio 2023 e descritti nella Nota Integrativa
I commenti relativi alla Capogruppo Beghelli S.p.A. ed alle società consolidate col “metodo integrale” sono inseriti nella presente relazione al fine di fornire un’informazione di dettaglio sull’andamento economico, patrimoniale e finanziario del Gruppo.
I valori dei prospetti contabili e delle rappresentazioni di sintesi sono espressi mediante arrotondamento alle migliaia di euro.
2. Contesto di settore e normativo
Il mercato dell’illuminazione
 
L’aggiornamento degli impianti di illuminazione con sostituzione delle sorgenti tradizionali a favore della tecnologia a LED continua a rappresentare un elemento importante per la riduzione dei consumi energetici in ambito residenziale, industriale e nella definizione dell’arredo urbano. L’ormai consolidata e generalizzata adozione delle sorgenti LED, consente una flessibilità impiantistica e gestionale impensabile per le sorgenti tradizionali, caratteristica questa che apre potenziali nuovi spazi applicativi e di mercato. In particolare, l’efficienza energetica e la durata dei moduli LED sono sempre più ampiamente riconosciuti dal mercato e la progressione tecnologica dell’aumento delle prestazioni è tuttora intensa. Allo stesso tempo cominciano a rivestire interesse le soluzioni “smart” di gestione degli impianti di illuminazione, aumentando la consapevolezza che l’ulteriore efficientamento dei sistemi si ottiene con tecnologie di “lighting automation”. I sistemi a controllo cablato mediante il protocollo DALI sono sempre più utilizzati e anche i sistemi a controllo wireless si stanno diffondendo in maggiore misura.
Quadro normativo generale di settore
Il quadro normativo generale di settore entro cui si pone l’offerta Beghelli, sia a livello nazionale che internazionale, è caratterizzato da due specifici ambiti di cui uno relativo alla sicurezza degli ambienti e dei luoghi di lavoro e l’altro, più ampio, relativo all’illuminazione nei luoghi di lavoro quest’ultimo con particolare attenzione all’impatto ambientale del servizio offerto. Per quanto riguarda la Sicurezza (Safety), il Settore è regolamentato, in termini di obblighi e adempimenti, dalle norme di legge che recepiscono nell’ordinamento giuridico italiano ed in quello dei paesi ove il Gruppo opera, i requisiti di numerose direttive europee e leggi locali inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Tali norme sono integrate in genere da ulteriori provvedimenti legislativi che trattano specifiche aree di applicazione. La normativa tecnica di settore fornisce i metodi e le soluzioni utili a mettere in pratica i concetti espressi dalla citata legislazione, tendendo a privilegiare soluzioni in grado di garantire elevata efficacia ed affidabilità degli apparati,
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favorendo le produzioni di aziende specificatamente strutturate in grado di competere ai massimi livelli sul piano tecnologico, con particolare attenzione alle tematiche delle verifiche di efficienza degli impianti di illuminazione di sicurezza e della qualità illuminotecnica.
L’utilizzo dell’illuminazione di emergenza è tra gli elementi indispensabili per garantire la sicurezza delle persone, in un ambiente o edificio, qualora si presentino situazioni di pericolo. Il suo ruolo è infatti essenziale durante l’evacuazione di un edificio (mancanza dell’energia elettrica, allarme di evacuazione, evento grave, ecc.). La sua importanza è confermata dall’obbligatorietà di installazione e manutenzione espressamente stabilita da legislazione vigente, supportata a livello nazionale ed internazionale da norme tecniche di prodotto, di installazione e di manutenzione, che vedranno nel corso del 2024 la pubblicazione di una importante revisione che aumenterà i requisiti richiesti agli impianti. Le nuove edizioni di tali norme (EN1838, EN50172 e TS17951) porranno vincoli di maggiore funzionalità e prestazioni della illuminazione di emergenza, aumentando il valore del mercato. Esempio significativo al riguardo è l’aumento della intensità dell’illuminamento in caso di blackout e vincoli più stringenti nella verifica degli impianti che favoriranno la maggiore diffusione di sistemi automatici di diagnosi. Nel panorama europeo, il soggetto avente responsabilità giuridica dell’edificio deve assicurare che l’impianto di illuminazione e segnalazione di emergenza sia verificato e manutenuto periodicamente secondo quanto prescritto dalla legislazione in vigore (in particolare, in Italia, il DLgs 81/08).
Per quanto riguarda l’illuminazione nei luoghi di lavoro e l’illuminazione in termini ancor più generali, il settore mantiene una significativa sensibilità nei confronti dell’Efficienza e del Risparmio Energetico (Energy efficiency), sia a livello italiano che comunitario stabilendo nuovi e più restrittivi parametri di ingresso al mercato. Essendo ormai ampiamente recepito il concetto secondo cui l’illuminazione riveste un ruolo decisivo nel conseguimento dell’efficienza energetica negli edifici adibiti sia ad uso industriale e terziario sia all’uso domestico, gli organismi normativi europei si sono concentrati sulla definizione di opportuni standard costruttivi degli apparecchi di illuminazione e degli impianti. La normativa Europea “Ecodesign”, in continua evoluzione sempre più richiederà anche ai sistemi di illuminazione di rispettare stringenti requisiti di efficienza energetica, che si dovranno ottenere selezionando sorgenti luminose più efficienti (classi A e B) e sistemi smart di gestione. Gli ambiti di innovazione che sempre più caratterizzano questo segmento sono rappresentati dalla convergenza fra tecnologia illuminotecnica, building automation e adattabilità della luce alle esigenze psicofisiche dell’individuo in relazione all’attività svolta. La cosiddetta Human Centric Lighting (illuminazione al servizio dell’individuo), che sempre più appare uno dei principali driver tecnico-economici del settore, coprendo significative percentuali del mercato dell’illuminazione generale in Europa, è oggi parte integrante di un più ampio dibattito che, integrando i concetti di efficienza energetica e qualità della luce, si definisce Value of Lighting (VoL). Ulteriore area di sviluppo prospettica del settore, è l’integrazione fra soluzioni illuminotecniche e reti di comunicazioni dati in ambito locale, con prevedibile ampliamento dei campi di applicazione degli apparecchi di illuminazione (luce + dati) inseriti nel più ampio filone dell’internet of things e con auspicabili impatti positivi sul valore aggiunto dei sistemi evoluti.
Gli apparecchi di illuminazione sono ora inseriti a pieno titolo nel virtuoso processo di Economia Circolare proposto e predisposto dalla Commissione Europea inteso a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti anche attraverso il loro riuso e comunque mediante corretto riciclaggio. L’impatto ambientale si misura sia in termini di risorse ed energia necessari per la costruzione e la messa in funzione degli apparecchi sia per le risorse necessarie per il loro funzionamento (energia elettrica consumata), ancora una volta mettendo in risalto la necessità di elevata efficienza energetica.
Il PIL italiano1, cresciuto a fine 2023 (+0,2%) grazie a servizi e costruzioni, nel trimestre 2024 è sostenuto da fiducia in aumento e inflazione poco sopra i minimi. L’industria sembra vicina ad archiviare la fase di flessione, ma i tassi di interesse rimarranno alti più a lungo dell’atteso. Resta il freno ai flussi commerciali dovuto alla riduzione dei transiti nel canale di Suez.
L’inflazione italiana è risalita di poco a gennaio (+0,8% annuo, da +0,6%), per un “effetto base” avverso sui prezzi energetici. È cresciuta anche in Spagna (+3,5% da 3,3%), diminuita in Germania (+3,1% da 3,8%) e Francia (+3,4% da 4,1%); nella media Eurozona è scesa appena a +2,8% da 2,9% a dicembre. Il divario Italia-Eurozona è ampio, spiegato da prezzi energetici che calano di più in Italia (-21,2%) dove erano saliti di più, rispetto all’Europa (-6,3%) e prezzi core di beni e servizi, che in Italia hanno già frenato al +2,5%, mentre nell’Area restano al +3,3%.
Le attese dei mercati sui tassi di interesse restano al ribasso, ma segnalano che la lenta decelerazione dei prezzi potrebbe indurre un ritardo: i future avevano previsto i tassi FED e BCE fermi a gennaio (5,50% e 4,50%), ma ora il primo taglio è atteso per maggio, non più per marzo-aprile. I tassi sovrani ne hanno
1 Fonte: Centro Studi Confindustria
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risentito poco: il BTP italiano a febbraio è salito a 3,87% (da 3,65%), il Bund a 2,27% (da 2,19); lo spread è a 161 punti (da 146).
In risalita l’export di beni a dicembre: +1,3% a prezzi costanti (+1,8% nel trimestre, -1,8% nel 2023) sia extra-UE che UE. Migliorano le prospettive a inizio 2024 in base all’andamento degli ordini, in un contesto tuttavia ancora debole. Resta la tensione nel Mar Rosso, che ha provocato un allungamento delle tratte (-66% annuo i volumi per lo stretto di Bab el-Mandeb a febbraio, +73% sotto il Capo di Buona Speranza) e un balzo dei noli (+170% quelli mondiali a metà febbraio su fine novembre, fonte Drewry), che impatterà sui prezzi all’import (+5% per un +100% prolungato, stime Ocse).
In un orizzonte previsionale più ampio, i più recenti scenari per l’industria manifatturiera diffusi da Prometeia e Intesa Sanpaolo indicano che saranno i settori dell’elettrotecnica e dell’elettronica a guidare la crescita dell’industria manifatturiera italiana nel biennio 2024-2025, beneficiando di condizioni di domanda che nel medio periodo restano favorevoli, spinte dagli investimenti nella transizione energetica e in quella digitale, driver della crescita mondiale nei prossimi anni.
3 Contesto operativo
3.1 Posizionamento di mercato
Il Gruppo Beghelli opera nei tradizionali settori di riferimento dell’elettrotecnica e dell’elettronica, sia in ambito industriale che domestico. In tali settori, il Gruppo è particolarmente attivo nei segmenti dell’illuminazione industriale e dell’illuminazione di emergenza, con soluzioni caratterizzate da elevata efficienza energetica.
Il Gruppo pone grande attenzione alla valorizzazione delle peculiarità che contraddistinguono il marchio, che si conferma fortemente connotato dall’abbinamento fra le tematiche di sicurezza, del risparmio energetico e dell’attenzione ai bisogni della società.
Illuminazione
Il settore illuminazione rappresenta il core business del Gruppo, con aspetti differenziati fra illuminazione di emergenza (leadership di mercato) ed illuminazione ordinaria (specificità della proposta). Il comparto illuminazione presenta caratteristiche diversificate rispetto al mercato elettrotecnico generale, per la fase di innovazione in atto rappresentata dalla diffusione delle sorgenti LED (“Light Emitting Diodes”), in luogo delle tradizionali incandescenti e fluorescenti. La sensibilità degli utilizzatori risulta inoltre fortemente influenzata anche da una confermata attenzione ai temi della riduzione dei consumi e dell’incremento dell’efficienza energetica.
Servizi di illuminazione
Ulteriore specificità di Beghelli nel settore dell’illuminazione è costituita dalla focalizzazione sulle soluzioni illuminotecniche ad elevato risparmio energetico e dalla conseguente capacità di cogliere le opportunità derivanti da soluzioni applicative che integrano apparecchi di illuminazione e servizi di gestione (contratti “E.S.Co.” “Energy Service Company”). Il Gruppo Beghelli sta perseguendo da anni l’attività di sviluppo dei servizi in modalità E.S.Co. e, stanti anche le recenti dinamiche di mercato e contesti normativi, come ad esempio il Piano Nazionale di ripresa e resilienza (“PNRR”), sta ulteriormente rafforzando le proposte sia con gamme di prodotti/sistemi sempre più innovativi, sia realizzando nuove formule contrattuali per ampliare il target di clientela.
Prodotti commerciali
Il mercato dei prodotti elettrici per la casa rappresenta il naturale ambito di collocazione dei prodotti della cosiddetta “Linea Commerciale Beghelli”. La specificità di Beghelli nel settore è costituita, in Italia, dalla notorietà di marchio, in grado di supportare una presenza significativa per prodotti ad elevata connotazione ed originalità, funzionale e prestazionale. I prodotti commerciali costituiscono per il Gruppo un’area d’affari con potenzialità di sviluppo, oltre che un veicolo di promozione del marchio.
In particolare, Beghelli ha colto l’opportunità data dalla crescita del segmento dei sistemi di risposta alle emergenze personali e ha introdotto sul mercato nuovi prodotti appartenenti alla categoria “Salvavita”.
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Fotovoltaico
Alla fine dell’anno 2022 è stata avviata la commercializzazione di innovativi sistemi ibridi di accumulo fotovoltaico (sia domestico che industriale/terziario), settore di grande attualità in cui il Gruppo, grazie all’esperienza maturata nella gestione dei moduli di accumulo già impiegati nei sistemi di illuminazione di emergenza, ha deciso di impegnarsi, con già interessanti riscontri dal mercato. Nel corso dell’esercizio in esame il Gruppo ha inoltre esteso la proposta commerciale, tramite la controllata Beghelli Servizi, nella fornitura di impianti fotovoltaici completi di pannelli, inverter e accumulo di energia.
3.2 Gestione operativa e continuità aziendale
I ricavi consolidati netti al 31 dicembre 2023 hanno raggiunto circa 155 milioni di euro, in incremento di 9,5 Euro/milioni in valore e +6,5% in percentuale rispetto all’esercizio 2022, soprattutto grazie alla crescita nel settore della illuminazione e alla buona performance delle vendite dei nuovi sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici.
I margini industriali sono risultati, in valore ed in percentuale sui ricavi, superiori rispetto a quanto realizzato nell’esercizio 2022, prevalentemente grazie alla riduzione dei costi energetici ed al miglioramento di efficienza in ambito produttivo.
L’EBITDA, pari a Euro/milioni 9,7, ha registrato, anche per quanto commentato, un rilevante incremento rispetto all’esercizio 2022 (+ Euro/milioni 6,7).
I ricavi consolidati 2023 rispetto al budget hanno invece registrato un ritardo prevalentemente attribuibile allo slittamento di alcune commesse ed ordini in portafoglio a fine dicembre 2023, nonché a ricavi dei prodotti per la sanificazione dell’aria inferiori alle previsioni che ha generato margini industriali ed un EBITDA in valore inferiori rispetto a quanto previsto.
Con riguardo alla gestione più prettamente finanziaria, il Gruppo, grazie al miglioramento dei flussi operativi, sostenuti da una rilevante riduzione delle giacenze a magazzino (resa possibile anche dalla razionalizzazione in atto in ambito produttivo e logistico), ha ridotto il proprio Indebitamento Finanziario netto da Euro/milioni 61,9 a 52,3 (- Euro/milioni 9,6).
In ottica finanziaria, il Gruppo ha inoltre proseguito le attività finalizzate alla dismissione degli asset ritenuti non strategici, riferite in particolare alla cessione del complesso immobiliare di Crespellano (l’accordo relativo alla vendita del terreno di Monteveglio è invece stato risolto consensualmente con il promissario acquirente).
Con riguardo al complesso immobiliare di Crespellano si precisa che la vendita ha subito ritardi essenzialmente dovuti ai maggiori tempi resisi necessari per il completamento dell’iter di conversione della destinazione urbanistica dell’area. Tale iter si è concluso positivamente nella prima metà di novembre 2023, con la pubblicazione nel BURERT della Regione Emilia Romagna del Decreto di approvazione dell’Accordo di Programma (sottoscritto tra gli Enti pubblici interessati, Beghelli Spa ed il promissario acquirente del complesso e realizzatore del progetto logistico).
A seguire, Beghelli S.p.a. ed il promissario acquirente hanno presentato le richieste per l’ottenimento dei permessi di costruire per le opere edili, ricevendo, nei mesi di gennaio e febbraio 2024 esito favorevole al rilascio dei titoli edilizi.
Nel frattempo, il promissario acquirente, col quale è stato sottoscritto in data 11 marzo 2021 il contratto preliminare di compravendita, ha provveduto a prorogare le fidejussioni emesse a copertura della caparra confirmatoria prevista nel preliminare (fidejussioni che avevano una data di scadenza coerente con le precedenti tempistiche di completamento dell’iter urbanistico e di cessione).
  
Alla data di approvazione del progetto di bilancio da parte dell’organo amministrativo, sono in corso di esecuzione alcune finali attività previste nella convenzione stipulata tra Ente locale, Beghelli ed il promissario acquirente (in particolare indagini sottosuolo e procedure espropriative).
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Sulla base dello stato di avanzamento di tali attività e tenuto conto dell’interesse di Beghelli e del promissario acquirente di completare l’operazione nei tempi più brevi possibili, si ritiene di poter giungere alla vendita del complesso immobiliare entro il secondo trimestre 2024.
Il Gruppo nell’esercizio 2023 ha inoltre proseguito le attività finalizzate alla cessione di alcuni lotti di terreno attualmente non utilizzati di proprietà della società controllata cinese Beghelli China Innovation.
I descritti ritardi nella dinamica delle vendite e quindi nell’EBITDA rispetto a quanto previsto a budget e lo slittamento nell’anno 2024 della vendita del complesso immobiliare di Crespellano (previsto a budget nel 2023), hanno determinato alla data del 31 dicembre 2023 il mancato rispetto di un covenant (Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA, dato misurato con riguardo ai dati consolidati) previsto in alcuni contratti di finanziamento di importo peraltro non rilevante in essere alla stessa data. Il secondo covenant previsto in tali finanziamenti (Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto) risulta invece rispettato.
In particolare, il debito residuo dei finanziamenti con covenants finanziari non rispettati risulta al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/milioni 3,9. Parte di tali finanziamenti, per un ammontare pari a Euro/milioni 2,0, verrà rimborsata, per obblighi contrattuali già in essere con le banche creditrici (ossia le banche che hanno erogato il finanziamento in Pool nel luglio 2017 ed in scadenza naturale nel giugno 2024), all’atto della vendita del complesso immobiliare di Crespellano, prevista nel secondo trimestre del corrente esercizio 2024.
Per i restanti finanziamenti, complessivamente pari a Euro/milioni 1,9, la Società procederà alla richiesta di deroga contrattuale (waiver).
All’atto della vendita è contrattualmente previsto inoltre il rimborso del finanziamento avente l’ipoteca sull’immobile di Crespellano, finanziamento i cui covenants finanziari risultano comunque rispettati al 31 dicembre 2023.
Si precisa che il mancato rispetto del covenant previsto sui finanziamenti sopra richiamati ha comportato altresì la decadenza del beneficio del termine su altri contratti di finanziamento in essere diversi dai primi, assistiti da garanzia SACE, il cui valore residuo al 31 dicembre 2023 è pari a Euro/milioni 14,9.
In tale contesto, il Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024 ha approvato il budget per l’esercizio 2024 ed il piano 2024-2028 (di seguito anche il “Piano”), rivedendo gli obiettivi nei settori tradizionali, con un sostanziale allineamento alla crescita dei mercati di riferimento e puntando sulle potenzialità di crescita nel settore fotovoltaico nel quale il Gruppo è recentemente tornato con una nuova proposta commerciale, nonché sulle proposte nell’ambito dei servizi di illuminazione.
Il Piano, che conferma le linee guida strategiche del precedente piano, è stato predisposto considerando uno scenario di progressiva normalizzazione e rilancio dell’economia internazionale, anche con riguardo all’attuale conflitto russo-ucraino e alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Il Piano conferma l’obiettivo di portare a termine la riorganizzazione industriale all’interno delle strutture produttive del Gruppo, già avviata, al fine di ridurre i costi industriali e di struttura, recuperare marginalità operativa e supportare l’incremento dei ricavi di vendita.
Con riguardo alla gestione prettamente finanziaria, il Piano prevede la cessione del complesso immobiliare di Crespellano nel 1° semestre 2024.
La cessione del complesso immobiliare di Crespellano, si rammenta, comporterà un flusso di cassa in entrata significativo e tale da ripristinare un livello di indebitamento finanziario netto maggiormente in linea con la capacità del Gruppo di generare flussi di cassa operativi.
Tuttavia, si precisa che qualora le banche, i cui finanziamenti prevedono il diritto di risolvere il contratto qualora la Società sia inadempiente ai sensi di altri contratti di finanziamento (cosiddetta clausola di “cross default”), richiedessero, a seguito della decadenza del beneficio del termine, il rimborso a pronti degli stessi finanziamenti, o la revoca delle linee di affidamento a breve esistenti al 31 dicembre 2023, la continuità aziendale della Società e del Gruppo sarebbe messa in discussione.
Tale circostanza configura l’esistenza di una incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Capogruppo e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale.
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Ciononostante, gli Amministratori, dopo aver attentamente valutato quanto riportato sopra, ed i rischi e l’incertezza a cui la Società e il Gruppo sono esposti, sulla base delle informazioni disponibili alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, relative in particolare:
-alla cessione del complesso immobiliare di Crespellano per il quale la Società ritiene, come sopra precisato, altamente probabile la vendita nel secondo trimestre 2024 da cui deriveranno i flussi per rimborsare i finanziamenti per i quali è previsto il rimborso anticipato obbligatorio e, nella remota ipotesi di mancato ottenimento dei waivers dalle banche i cui finanziamenti prevedono i covenants superati, la possibilità anche del rimborso di tali finanziamenti;
-al propositivo atteggiamento delle banche, che hanno sino ad ora sostenuto finanziariamente il Gruppo;
-alle risultanze di quanto previsto nel piano 2024 2028, che prevede il ritorno ad una marginalità operativa adeguata e sostenibile rispetto alla struttura finanziaria del Gruppo;
-al conseguimento nel primo bimestre del corrente anno 2024 di volumi di ricavi in linea con quelli previsti a budget;
ritengono che, pur in presenza della significativa incertezza sopra richiamata, che può far sorgere dubbi significativi sull’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, legata all’ottenimento dei waivers da parte delle banche aventi finanziamenti con covenants finanziari non rispettati e alla mancata richiesta di applicazione della cosiddetta clausola di “cross default” con riferimento alle banche per le quali è decaduto il beneficio del termine, sussistano le condizioni per l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale ai fini della redazione del Bilancio al 31 dicembre 2023 e, pertanto, hanno redatto il documento in applicazione di tale presupposto.
Conflitti sullo scenario internazionale e potenziali impatti per il Gruppo
Con riferimento al protrarsi della guerra Russia Ucraina, non essendo il Gruppo direttamente presente in tale mercato e non approvvigionandosi dal medesimo, non si sono registrati nel corso dell’esercizio 2023 significativi impatti diretti sotto il profilo commerciale, né si prevedono per i prossimi mesi.
Quanto agli impatti indiretti del conflitto, la tensione sui prezzi dei trasporti, delle materie prime e dell’energia, che aveva generato costi addizionali per il Gruppo nell’anno 2022, si è progressivamente ridotta, determinando nell’esercizio 2023 impatti significativamente inferiori.
Con riguardo al conflitto arabo-israeliano, il Gruppo non ha significativi rapporti commerciali di vendita con Israele; l’impatto sui ricavi è risultato conseguentemente trascurabile.
Infine, le recenti problematiche manifestatesi nel Canale di Suez hanno creato, per le società italiane del Gruppo, ritardi di due/tre settimane negli approvvigionamenti di materiali provenienti dall’area asiatica, che hanno generato slittamenti, non significativi, nella consegna dei prodotti finiti alla clientela.
La chiusura del Canale alla circolazione navale ha inoltre comportato, causa l’allungamento delle tratte utilizzate, anche un incremento dei costi di trasporto, con un impatto tuttavia non rilevante rispetto alle previsioni di budget per l’esercizio 2024.
Provvedimenti a favore dei soggetti con sede nei territori colpiti dalle alluvioni
Si precisa che la società Beghelli S.p.a. e le controllate Beghelli Servizi S.r.l. e Becar S.r.l., aventi sede nel Comune e municipalità rientrante nei territori per i quali sono state previste misure di sostegno ai sensi del Decreto legge n. 61 del giugno 2023 (cosiddetto “Decreto Alluvione”, convertito nella legge n. 100 del 31 luglio 2023), hanno usufruito nell’esercizio 2023 delle agevolazioni in esso previste.
3.3 Ricerca, sviluppo, innovazione
Attività di ricerca e sviluppo, investimenti, dinamica del personale
Anche nell’esercizio 2023, il Gruppo ha confermato il proprio impegno nel settore dell’illuminazione a LED, sia per quanto riguarda la gestione energetica della sorgente luminosa, sia per quanto riguarda le tecniche di comunicazione fra i vari elementi dei sistemi illuminotecnici, elementi che costituiscono vantaggio competitivo nello sviluppo di gamme di apparecchi innovativi idonei a soddisfare la domanda dei mercati
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Le spese per la ricerca e lo sviluppo sostenute nel 2023 dal Gruppo sono state complessivamente pari ad Euro/migliaia 6.304 (di cui Euro/migliaia 3.693 capitalizzate tra i Costi di Sviluppo e le Immobilizzazioni in Corso) sostenute in gran parte da Beghelli S.p.A. e da Becar S.r.l..
L’incidenza dei costi di ricerca e sviluppo consolidati, rapportata al fatturato dell’esercizio 2023, è stata del 4,1% (4,0% con riferimento all’esercizio 2022).
La Capogruppo ha sostenuto nell’esercizio 2023 spese per la ricerca e lo sviluppo complessivamente pari ad Euro/migliaia 4.931 (di cui Euro/migliaia 4.050 capitalizzate tra i costi di Sviluppo e le Immobilizzazioni in Corso).
La Capogruppo nel corso dell’esercizio 2023 ha svolto attività di ricerca e sviluppo per innovazione tecnologica ed ha indirizzato i propri sforzi in particolare su progetti che si ritengono particolarmente innovativi, svolti nello stabilimento di Monteveglio Valsamoggia (Bo) Via Mozzeghine nr.13-15, riferiti ai prodotti di illuminazione d’emergenza, di illuminazione ordinaria e ai prodotti della linea “consumer”.
In base a quanto previsto dalla legge n. 160/2019 e successive modificazioni in merito al credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo, la Capogruppo ha registrato per l’esercizio 2023 un credito di imposta sviluppo di Euro/migliaia 298.
Per quanto riguarda i progetti finanziati agevolati, si precisa quanto segue.
Beghelli S.p.A ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico ad inizio 2017 un progetto di ricerca industriale avente per titolo “UBILUCE Sistema di controllo della illuminazione ambientale negli edifici con dispositivi di interazione e controllo distribuiti e apparecchi di illuminazione riconfigurabili e ‘dialogici’”. Il progetto è stato avviato nel primo trimestre 2017 per una durata triennale ed un valore complessivo dl Euro/milioni 6,2 ed è stato approvato dal MISE con Decreto di Concessione del 07/12/2017. Le agevolazioni sono state ammesse per un valore complessivo di Euro/milioni 5,5, di cui: finanziamento agevolato per Euro/milioni 4,4, finanziamento bancario per Euro/milioni 0,5 e contributo a fondo perduto per Euro/milioni 0,6.
Il finanziamento è stato rimborsato totalmente al 31 dicembre 2023.
Beghelli S.p.A. ha presentato nel mese di maggio 2022 al MISE un progetto di ricerca industriale avente per titolo “SICURLUME Sistema di illuminazione di sicurezza e di evacuazione smart a messaggi luminosi dinamici e variabili”.
II progetto, avviato nel terzo trimestre 2022 per una durata triennale ed un valore complessivo dl Euro/milioni 6,6, è stato approvato dal MISE con Decreto di Concessione del 23/02/2023.
Le agevolazioni concesse nella forma del contributo diretto alla spesa ammontano a Euro/milioni 2,4.
Nel mese di giugno 2023 la Società ha presentato la rendicontazione del primo stato di avanzamento e sono stati ammessi costi per Euro/migliaia 280. Nel mese di febbraio 2024 la Società ha ricevuto l’erogazione del relativo contributo pari a Euro/migliaia 140.
La società Becar S.r.I. nel mese di ottobre 2016 ha presentato, insieme ad un’altra società terza capofila, una richiesta di agevolazione, ammessa definitivamente in graduatoria all’interno del Bando ministeriale “Horizon PON 2014/2020”, avente per titolo “ISAAC Innovativo Sistema illuminotecnico per I‘Allevamento di vegetali in Ambienti Chiusi e per migliorare il benessere umano”.
Di tale progetto, avviato nel secondo semestre 2017 e conclusosi nel 2020, la Società ha ricevuto nel mese di dicembre 2023 l’erogazione a saldo del residuo 10% pari a Euro/migliaia 34, già approvato dal MISE con Decreto Definitivo del 25.05.2023.
3.4 Investimenti
Nell’esercizio 2023 il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni materiali complessivamente pari a Euro/migliaia 2.066, di cui Euro/migliaia 1.032 in impianti e macchinari per l’ammodernamento della struttura produttiva ed Euro/migliaia 1.034 in attrezzature industriali, stampi e altri beni.
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Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali sono essenzialmente riconducibili alle spese di sviluppo capitalizzate, già commentate nel precedente paragrafo.
Beghelli S.p.A. ha sostenuto nell’esercizio 2023 investimenti in immobilizzazioni materiali per Euro/migliaia 1.135, di cui Euro/migliaia 545 in impianti e macchinari.
Con riguardo ai disinvestimenti, si segnala l’avvenuta vendita da parte della società controllata cinese Beghelli Innovation China di due lotti parzialmente edificati per un controvalore di circa Euro/milioni 2,3.
3.5 Risorse umane e sviluppo organizzativo
Nella tabella che segue si riporta la situazione puntuale dell’organico per area geografica delle società incluse nell’area di consolidamento al 31 dicembre 2023, con il confronto rispetto all’esercizio precedente.
            
Al 31 dicembre 2023 l’organico delle società incluse nell’area di consolidamento era pari a 941 unità, in decremento di 99 unità rispetto al 31 dicembre 2022; la sua ripartizione ed evoluzione sono riportate nel prospetto che segue.
 
Il decremento delle risorse umane rispetto al 31 dicembre 2022 è attribuibile in prevalenza alla riduzione di personale di produzione nella società Beghelli China conseguente alla riorganizzazione di Gruppo, nell’ambito della quale parte dell’attività di produzione della società cinese sono state trasferite in Europa.
4 Sintesi Economico, Patrimoniale e Finanziaria della Beghelli S.p.A.
Al fine di illustrare i risultati economici della Società sono stati predisposti distinti schemi riclassificati in modo diverso da quelli previsti dai principi contabili IFRS-EU adottati dalla Società e contenuti nel Bilancio separato. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio, che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell’andamento della società e rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.
Nel seguito sono forniti, in linea con la raccomandazione CESR/05-178b pubblicata il 3 novembre 2005, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:
-Acquisti e Variazione delle Rimanenze: Somma delle voci Variazione rimanenze prodotti finiti e semilavorati (IS-17) e Acquisti e variazione rimanenze materie prime (IS-20);
-Costo del personale: voce IS-25;
-Altri ricavi/(costi) operativi: Somma delle voci Altri ricavi operativi (IS-15), Incrementi di immobilizzazioni interne (IS-22) al netto degli Altri Costi operativi (IS-30);
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-Proventi (Oneri) finanziari netti: Somma delle voci Proventi finanziari (IS-40) al netto degli Oneri finanziari (IS-45) e del saldo degli Utili/Perdite su cambi (IS-50) e della voce Impairment sulle attività finanziarie (IS-46).
4.1 Andamento dei ricavi per settore e per area geografica
L’informativa relativa ai settori di attività è stata predisposta secondo le disposizioni dell’IFRS 8 “Settori operativi” (di seguito “IFRS 8”), che prevedono la presentazione dell’informativa coerentemente con le modalità adottate dagli Amministratori per l’assunzione delle decisioni operative. A livello gestionale, la Società si basa su una struttura, articolata per area geografica, che riflette una visione strategica unitaria del business e come tale monitorata ed indirizzata dal punto di vista strategico. In particolare, il top management rivede i risultati economici a livello di Società nel suo insieme, e pertanto non sono identificabili segmenti operativi.
Tale gestione risulta peraltro suffragata dal fatto che la divisione illuminazione storicamente ha rappresentato la quasi totalità del volume di affari della Società.
Alla luce di queste informazioni, la Società rappresenta un unico settore oggetto di informativa; nonostante vi sia un unico segmento, la Società ritiene utile comunque fornire, per la valutazione dei risultati economici, il dettaglio dei ricavi per area geografica e area strategica di affari.
La Società progetta, produce e distribuisce, anche con offerta abbinata di prodotti e servizi, apparecchi per l’illuminazione tecnico professionale, è leader italiano nel settore della illuminazione di emergenza e realizza inoltre sistemi elettronici per la domotica, la sicurezza industriale e domestica e per la sanificazione dell’aria.
Le attuali aree di attività della Società si possono suddividere nelle due seguenti:
1.Illuminazione;
2.Altre attività.
L’area di attività della Illuminazioneinclude i prodotti per illuminazione d’emergenza ed illuminazione propriamente detta (“illuminazione ordinaria”).
L’illuminazione d’emergenza, distinta in industriale e domestica in relazione ai campi di applicazione, comprende apparecchi che in caso di mancanza di corrente elettrica consentono l’illuminazione di ambienti e vie di esodo, fornendo inoltre la necessaria segnaletica.
L’illuminazione ordinaria comprende apparecchi di illuminazione e sorgenti luminose (lampadine) destinati ad applicazioni industriali, del terziario e domestiche, con soluzioni tecnologiche mirate anche al conseguimento di elevati risparmi energetici e dotate di sistemi di misura e controllo remoto (proposta commerciale “UMDL” tramite la controllata Beghelli Servizi).
L’area di attività delle Altre attivitàcomprende gli apparecchi elettronici di consumo, nonché i sistemi elettronici per la sicurezza destinati a soddisfare il bisogno generale della sicurezza, sia in ambito domestico che industriale.
Trattasi in particolare di:
-prodotti commerciali (o “consumer”): prodotti elettronici di consumo (in particolare pile e batterie), prodotti per la casa (“Macchina dell’Acqua”), nonché prodotti con alimentazione a spina, per l’illuminazione d’emergenza, la sicurezza e il benessere personale, per prevalente uso domestico; infine, prodotti per la sanificazione dell’aria; inoltre, sistemi ibridi di accumulo solare a batteria per impianti fotovoltaici,
-sistemi di telesoccorso ed “home automation”: dispositivi (tra questi rientra anche la nuova linea “Salvalavita Phone”) che permettono, sia in ambito domestico che industriale, di collegare l’utilizzatore con strutture di servizio in grado di gestire le emergenze e di fornire teleassistenza; inoltre, apparecchi antintrusione e di sicurezza generici, integrati in sistemi intelligenti per l’automazione domestica; in tale comparto sono compresi altresì i servizi nascenti dall’abbinamento delle attività di telesoccorso e telecontrollo ai prodotti del comparto, nonché prodotti di nuova generazione dedicati al telesoccorso e alla telemedicina (linea «Salvalavita Beghelli» - trattasi di dispositivi concepiti appositamente per l’uso da parte di ogni membro della famiglia in una pluralità di situazioni).
Beghelli S.p.A. ha realizzato nell’esercizio 2023 ricavi netti pari a Euro/migliaia 91.854 (di cui Euro/migliaia 82.191 verso terzi), in incremento di Euro/migliaia 5.465 (+6,3%).
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Si riportano di seguito i ricavi distinti nei due settori di attività sopra descritti.
 
 
La Società ha registrato nell’esercizio 2023 ricavi nel settore della Illuminazione per Euro/migliaia 83.010, in incremento rispetto al precedente esercizio del 2,8%.
La Società ha registrato nell’esercizio 2023 ricavi nel settore Altre Attività per Euro/migliaia 8.843, in incremento rispetto all’esercizio 2022 del 56,6%, grazie alle vendite dei sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici e dei prodotti “consumer”.
4.2 Andamento ricavi per area geografica
Si precisa preliminarmente che la rilevazione dei ricavi per area geografica separata per ciascun segmento di attività (“Illuminazione” e “Altre attività”) risulta essere non rilevante in quanto i ricavi del settore “Altre attività” non sono significativi e riconducibili per circa il 98% al mercato domestico.
La tabella che segue riporta i ricavi netti di Beghelli S.p.A. nell’esercizio 2023 suddivisi per area geografica, comparati con i dati dell’esercizio precedente.
 
I ricavi esteri netti della Società nell’esercizio 2023 sono stati pari a Euro/migliaia 15.991, in incremento del 4,1% rispetto all’esercizio precedente.
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L’incidenza della componente estera sul totale dei ricavi si mantiene sostanzialmente stabile.
4.3 Risultati Economici
La tabella che segue riporta le principali voci di Conto Economico dell’esercizio 2023 comparate con i dati relativi all’esercizio precedente.
Il Conto Economico al 31 dicembre 2023 di Beghelli S.p.A. evidenzia ricavi netti pari a Euro/migliaia 91.854, incremento del 6,3% rispetto al precedente esercizio, accompagnato da una Perdita netta d’esercizio pari a Euro/migliaia 7.179 ed una Perdita Complessiva di Euro/migliaia 7.189.
L’analisi delle principali voci del Conto Economico dell’esercizio 2023, oltre a quella dei ricavi già commentati, confrontate con quelle dell’esercizio precedente, evidenzia quanto segue.
Il Margine Operativo Lordo (M.O.L.) o EBITDA è pari a Euro/migliaia 3.158 (in perdita per Euro/migliaia 116 al 31/12/2022). Al netto dei costi non ricorrenti (riconducibili alla svalutazione straordinaria di scorte di magazzino), pari a Euro/migliaia 250, l’EBITDA risulterebbe pari a euro/migliaia 3.408.
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Il significativo miglioramento dell’EBITDA rispetto all’esercizio precedente è attribuibile all’incremento dei ricavi, accompagnato da una riduzione dei costi industriali (in prevalenza energetici) e dei costi pubblicitari e da un incremento dei costi del personale prevalentemente a seguito degli adeguamenti salariali e degli incentivi riconosciuti per favorire il processo di riorganizzazione societario.
Il Risultato Operativo (EBIT) risulta negativo per Euro/migliaia 5.734 (negativo per Euro/migliaia 12.830 al 31/12/2022). Al netto delle componenti non ricorrenti (riconducibili alla svalutazione del terreno di proprietà sito in Monteveglio per 0,6 milioni e alla svalutazione del complesso immobiliare di Crespellano per 3,4 milioni (a seguito dell’incremento degli oneri diretti addizionali di urbanizzazione, demolizione e di completamento dell’iter urbanistico collegati alla cessione) l’EBIT sarebbe negativo per euro/migliaia 1.426.
La dinamica del Risultato Operativo è strettamente correlata a quanto precisato con riferimento all’EBITDA e alle svalutazioni non ricorrenti effettuate nell’esercizio 2023.
Il Risultato ante-imposte risulta in perdita per Euro/migliaia 8.158 (in perdita per Euro/migliaia 13.102 al 31/12/2022).
Esso include dividendi ricevuti dalle società controllate per Euro/migliaia 2.280 (Euro/migliaia 1.091 al 31/12/2022).
La dinamica del Risultato ante-imposte risulta caratterizzata, oltre che da quanto già sopra commentato con riferimento al Risultato Operativo, dall’aumento degli oneri finanziari netti, prevalentemente dovuto alla dinamica in aumento dei tassi di interesse e alla variazione negativa del “fair value” degli strumenti derivati sui tassi stessi.
Il Risultato netto d’esercizio registra una perdita di Euro/migliaia 7.179 (in perdita di Euro/migliaia 12.144 al 31/12/2022). Escludendo le componenti non ricorrenti, negative per complessivi euro/migliaia 3.988, la Perdita netta si riduce a euro/migliaia 3.191.
Il Risultato Complessivo d’esercizio, ottenuto aggiungendo al Risultato netto d’esercizio le perdite (al netto dell’effetto fiscale laddove applicabile) rilevate direttamente a patrimonio netto, pari a Euro/migliaia 10, risulta in perdita per Euro/migliaia 7.189, (in perdita per Euro/migliaia 11.995 al 31/12/2022).
4.4 Situazione Patrimoniale
Al fine di illustrare la situazione finanziaria e patrimoniale della Società, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati in modo diverso da quelli previsti dai principi contabili IFRS-EU adottati dalla Società e contenuti nel Bilancio separato. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio, che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell’andamento della Società e rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.
Tali indicatori sono stati ottenuti sulla base dell’esperienza aziendale e potrebbero differire da quelli utilizzati da altri attori operanti negli stessi settori in cui opera il Gruppo Beghelli; pertanto, il loro valore potrebbe non essere comparabile con quello determinato da tali attori.
Nel seguito sono forniti, in linea con la raccomandazione CESR/05-178b pubblicata il 3 novembre 2005, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori:
-Capitale circolante netto; somma delle voci Rimanenze (A-80), Crediti commerciali (A-90), Altri crediti/attività (A-110), crediti per imposte (A-115), Attività destinate alla vendita (A-225) al netto delle voci Debiti commerciali (P-90), debiti tributari e per imposte (P-100, P-75) ed altri debiti/passività (P-110).
-Immobilizzazioni totali nette, pari alla somma delle seguenti voci iscritte tra le Attività non correnti: Immobilizzazioni materiali (A-10), Immobilizzazioni immateriali (A-20), Immobilizzazioni materiali non strumentali (A-30), Diritto di utilizzo dei beni (A-35), Partecipazioni (A-40), Crediti finanziari ed altre attività (A-50), Strumenti Derivati Non Correnti (A-65).
-Altre attività non correnti al netto delle passività e Fondo rischi, pari alla somma delle seguenti voci: Attività per imposte anticipate nette (A-60) e Crediti commerciali ed altre attività non correnti (A-70), Trattamento Fine Rapporto (P-30), Fondi Rischi ed Oneri (P-40 e P-80) e Altri debiti/passività a lungo termine (P-50).
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-Totale Indebitamento Finanziario netto: somma delle voci Indebitamento Finanziario Non Corrente (P-10), Indebitamento Finanziario Corrente (P-60) e Strumenti derivati (A-130, P-70), al netto delle voci Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (A-140), attività finanziarie correnti (A-100).
La tabella che segue riporta una sintesi della struttura patrimoniale della società al 31 dicembre 2023, confrontata con quella al 31 dicembre 2022.
 
Il Capitale investito netto al 31 dicembre 2023 si riduce prevalentemente per effetto della riduzione del Capitale circolante netto, in parte compensata dall’incremento delle Immobilizzazioni nette e dei Fondi rischi e altre poste non correnti.
Con riguardo alle Fonti di finanziamento, si registra un decremento dell’Indebitamento Finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2022 ed un decremento del Patrimonio netto attribuibile alla Perdita Complessiva dell’esercizio.
L’incremento delle Immobilizzazioni totali nette rispetto al 31 dicembre 2022 è attribuibile in parte alla riclassifica ad immobilizzazione del terreno di Monteveglio non più oggetto di vendita a seguito di sopravvenuti accordi (Euro/milioni 1,4) ed in parte agli investimenti materiali ed immateriali effettuati nell’esercizio.
Con riguardo al Capitale Circolante Netto, si forniscono nel seguito specifici commenti, supportati dalla tabella che segue.
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I Crediti commerciali si mantengono sostanzialmente stabili.
Le Rimanenze finali si riducono in misura significativa rispetto al 31 dicembre 2022, anche grazie alla razionalizzazione messa in atto dalla società per ridurre le scorte minime di sicurezza, il cui livello a fine 2022 rifletteva, oltre che il valore dei prodotti finiti riferiti a commesse e ordini in portafoglio slittate ad inizio dell’esercizio 2023, anche l’obiettivo di attutire gli effetti di un’eventuale crisi sulla catena di approvvigionamento causata dalle tensioni a livello internazionale.
I Debiti verso fornitori si riducono rispetto al 31 dicembre 2022 prevalentemente per effetto della riduzione dei volumi acquistati nell’ultimo periodo dell’anno ed alla riduzione dello scaduto.
La voce Altri Crediti/attività correnti include anche le attività destinate alla vendita. La variazione rispetto al 31/12/2022 è dovuta in gran parte alla svalutazione del complesso immobiliare di Crespellano (Euro/milioni 3,5), nonché alla riclassifica (Euro/milioni 2,0) ad immobilizzazioni del terreno di Monteveglio (non più oggetto di vendita a seguito di sopravvenuti accordi) che, successivamente, sulla base degli esiti di una perizia commissionata ad un terzo indipendente, è stato svalutato per Euro/milioni 0,6.
4.5Situazione Finanziaria
La composizione dell’Indebitamento finanziario al 31 dicembre 2023 risulta essere la seguente:
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L’Indebitamento Finanziario netto al 31 dicembre 2023 è pari a Euro/migliaia 60.752, di cui Euro/migliaia 8.830 rappresentati da debiti a medio e lungo termine (14,2% rispetto al totale) ed Euro/migliaia 53.485 rappresentati da debiti a breve termine al netto della liquidità, degli strumenti finanziari derivati e dei crediti finanziari a breve (85,8% rispetto al totale).
Il debito residuo dei finanziamenti con covenants finanziari non rispettati risulta al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/milioni 3,9. Parte di tali finanziamenti, per un ammontare pari a Euro/milioni 2,0, verrà rimborsata, per obblighi contrattuali già in essere con le banche creditrici (ossia le banche che hanno erogato il finanziamento in Pool nel luglio 2017 ed in scadenza naturale nel giugno 2024), all’atto della vendita del complesso immobiliare di Crespellano, prevista nel secondo trimestre del corrente esercizio 2024.
Pe i restanti finanziamenti, complessivamente pari a Euro/milioni 1,9, la Società procederà alla richiesta di deroga contrattuale (waiver).
All’atto della vendita è contrattualmente previsto inoltre il rimborso del finanziamento avente l’ipoteca sull’immobile di Crespellano, finanziamento i cui covenants finanziari risultano comunque rispettati al 31 dicembre 2023.
Si precisa che il mancato rispetto del covenant previsto sui finanziamenti sopra richiamati ha comportato altresì la decadenza del beneficio del termine su altri contratti di finanziamento in essere diversi dai primi, assistiti da garanzia SACE, il cui valore residuo al 31 dicembre 2023 è pari a Euro/milioni 12,6.
La variazione dei finanziamenti a medio/lungo termine è attribuibile principalmente alla rilevazione della componente a medio/lungo termine (pari ad Euro/migliaia 2.667) di un nuovo finanziamento sottoscritto per un importo totale pari ad Euro/migliaia 4.000, al netto del rimborso delle rate secondo i piani di ammortamento contrattuali.
La variazione dei finanziamenti a breve è attribuibile, oltre che al rimborso delle quote capitali sulla base dei piani di ammortamento dei finanziamenti in essere (al netto dell’effetto incrementativo della componente di breve termine residua al 31 dicembre 2023 del finanziamento sottoscritto nell’esercizio), e del riposizionamento dal lungo al breve termine delle quote in scadenza nel 2024.
La riduzione della voce liquidità e disponibilità finanziarie deriva dalla normalizzazione delle disponibilità liquide.
Non vi sono al 31 dicembre 2023 debiti scaduti di natura finanziaria.
I crediti finanziari netti sono vantati totalmente nei confronti delle società controllate.
A giudizio degli Amministratori, la liquidità ed l’attenta gestione di alcune voci del Capitale Circolante Netto sono sufficienti a soddisfare le attuali esigenze della Società per almeno i prossimi 12 mesi, in considerazione degli affidamenti in essere al 31 dicembre 2022 e tenuto conto della liquidità prevista dalla vendita del complesso immobiliare di Crespellano.
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Si commenta di seguito la dinamica finanziaria riferita all’esercizio 2023, supportata dalla tabella che segue, utilizzando una sintesi del Rendiconto finanziario riclassificato allegato al bilancio separato della Società al 31 dicembre 2023.
 
La gestione corrente della Società ha generato nell’esercizio 2023 flussi finanziari positivi per Euro/migliaia 431, derivanti dal risultato rettificato delle voci non monetarie, quali ammortamenti e accantonamenti e altre poste non monetarie, quali i costi pubblicitari realizzati a fronte di pregressi acconti riconosciuti ai fornitori.
I flussi di cassa operativi risultano positivi per Euro/migliaia 7.818, grazie al decremento del Capitale circolante netto.
L’attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per Euro/migliaia 7.528, in relazione agli investimenti nell’area della ricerca e sviluppo, degli investimenti materiali ed alla ricapitalizzazione della società controllata Elettronica Cimone.
Gli Altri Flussi sono prevalentemente riferiti a finanziamenti concessi dalla Società alle società controllate.
Complessivamente la Società ha registrato nell’esercizio 2023 una riduzione dell’Indebitamento Finanziario netto di Euro/migliaia 2.741.
Per ulteriori informazioni sulla situazione finanziaria si rinvia a quanto commentato nelle Note in merito all’informativa richiesta dal principio contabile IFRS 7.
5 Sintesi Economico, Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo Beghelli
5.1 Andamento dei ricavi per settore
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L’informativa relativa ai settori di attività è stata predisposta secondo le disposizioni dell’IFRS 8 “Settori operativi” (di seguito “IFRS 8”), che prevedono la presentazione dell’informativa coerentemente con le modalità adottate dagli Amministratori per l’assunzione delle decisioni operative. A livello gestionale, il Gruppo si basa su una struttura, articolata per area geografica, che riflette una visione strategica unitaria del business e come tale monitorata ed indirizzata dal punto di vista strategico. In particolare, il top management rivede i risultati economici a livello di Gruppo nel suo insieme, e pertanto non sono identificabili segmenti operativi.
Tale gestione risulta peraltro suffragata dal fatto che la divisione illuminazione storicamente ha rappresentato la quasi totalità del volume di affari del Gruppo.
Alla luce di queste informazioni, il Gruppo rappresenta un unico settore oggetto di informativa. Nonostante vi sia un unico segmento, il Gruppo ritiene utile comunque fornire, per la valutazione dei risultati economici, il dettaglio dei ricavi per area geografica e area strategica di affari.
Il Gruppo Beghelli progetta, produce e distribuisce, anche con offerta abbinata di prodotti e servizi, apparecchi per l’illuminazione tecnico-professionale, è leader italiano nel settore della illuminazione di emergenza e realizza inoltre sistemi elettronici per la domotica, la sicurezza industriale e domestica e per la sanificazione dell’aria. Di recente è entrato, come precedentemente ricordato, nel settore dei sistemi ibridi di accumulo fotovoltaico.
Le attuali aree di attività del Gruppo si possono suddividere nei due seguenti settori:
1.Illuminazione;
2.Altre attività.
Il segmento di attività della illuminazioneinclude i prodotti per illuminazione d’emergenza ed illuminazione propriamente detta (illuminazione ordinaria):
-L’illuminazione d’emergenza, distinta in industriale e domestica in relazione ai campi di applicazione, comprende apparecchi che in caso di mancanza di corrente elettrica consentono l’illuminazione di ambienti e vie di esodo, fornendo inoltre la necessaria segnaletica.
-L’illuminazione ordinaria comprende apparecchi di illuminazione e sorgenti luminose (lampadine) destinati ad applicazioni industriali, del terziario e domestiche, con soluzioni tecnologiche mirate anche al conseguimento di elevati risparmi energetici e dotate di sistemi di misura e controllo remoto (proposta commerciale “Un Mondo di Luce a costo Zero”, sinteticamente “UMDL”, tramite la controllata Beghelli Servizi).
Il segmento Altre attivitàcomprende gli apparecchi elettronici di consumo, nonché i sistemi elettronici destinati a soddisfare il bisogno generale della sicurezza, sia in ambito domestico che industriale.
Trattasi in particolare di:
-prodotti commerciali (o “consumer”): prodotti elettronici di consumo (in particolare pile e batterie), prodotti per la casa (“Macchina dell’Acqua”), nonché prodotti con alimentazione a spina, per l’illuminazione d’emergenza, la sicurezza e il benessere personale, per prevalente uso domestico e prodotti per la sanificazione dell’aria; inoltre, sistemi ibridi di accumulo solare per impianti fotovoltaici.
-sistemi di telesoccorso ed “home automation”: dispositivi (tra questi rientra anche la nuova linea “Salvalavita Phone”) che permettono, sia in ambito domestico che industriale, di collegare l’utilizzatore con strutture di servizio in grado di gestire le emergenze e di fornire teleassistenza; inoltre, apparecchi antintrusione e di sicurezza generici, integrati in sistemi intelligenti per l’automazione domestica; in tale comparto sono compresi altresì i servizi nascenti dall’abbinamento delle attività di telesoccorso e telecontrollo ai prodotti del comparto, nonché prodotti di nuova generazione dedicati al telesoccorso (linea «Salvalavita Beghelli» - trattasi di dispositivi concepiti appositamente per l’uso da parte di ogni membro della famiglia in una pluralità di situazioni).
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I ricavi netti consolidati dell’esercizio 2023 sono stati pari a Euro/migliaia 155.457 (Euro/migliaia 145.943 al 31/12/2022), in incremento del 6,5% rispetto all’esercizio 2022.
Con riferimento ai singoli comparti di attività, si riporta di seguito la tabella dei ricavi consolidati netti dell’esercizio 2023, comparati con i dati dell’esercizio precedente.
 
I ricavi netti consolidati 2023 del settore illuminazione, sono stati pari a Euro/migliaia 147.495, in incremento del 5,8% rispetto a quelli registrati nell’esercizio precedente.
L’incremento dei ricavi è stato sostenuto dalla progressiva normalizzazione del quadro economico congiunturale internazionale.
L’incidenza dei ricavi consolidati della linea illuminazione sui ricavi complessivi si è attestata al 31 dicembre 2023 al 94,9%.
I ricavi netti consolidati 2023 del settore Altre attività, sono stati pari a Euro/migliaia 7.962 (Euro/migliaia 6.591 al 31/12/2022).
L’incremento dei ricavi del comparto è attribuibile alle vendite dei sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici.
5.2 Andamento dei ricavi per area geografica
Si precisa preliminarmente che la rilevazione dei ricavi per area geografica separata per ciascun segmento di attività (“Illuminazione” e “Altre attività”) risulta essere non rilevante in quanto i ricavi del settore “Altre attività” non sono significativi e riconducibili per circa il 98% al mercato domestico.
La tabella che segue riporta di seguito la tabella dei ricavi consolidati netti dell’esercizio 2023, suddivisi per area geografica, comparati con i dati dell’esercizio precedente.
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I ricavi netti consolidati estero dell’esercizio 2023 sono stati pari a Euro/migliaia 74.841, in incremento del 4,5% rispetto all’esercizio precedente, con una crescita concentrata nell’area extra-europea (+9,8%).
L’incidenza della componente estera sul totale delle vendite consolidate è pari al 48,1%, rispetto al 49,1% dell’esercizio precedente.
Per un approfondimento sui ricavi nei mercati in cui opera il Gruppo si rinvia al capitolo 8, in cui sono commentati i risultati delle principali società del Gruppo stesso.
5.3 Risultati Economici ed indicatori di risultato
Definizione degli indicatori di performance
Al fine di illustrare i risultati economici del Gruppo, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi da quelli previsti dai principi contabili IFRS-EU adottati dal Gruppo e contenuti nel Bilancio consolidato. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio consolidato, che non sono identificati come misura contabile nell’ambito dei Principi IFRS, ma che tuttavia il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell’andamento del Gruppo e rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.
Tali indicatori sono stati ottenuti sulla base dell’esperienza aziendale e potrebbero differire da quelli utilizzati da altri attori operanti negli stessi settori in cui opera il Gruppo Beghelli; pertanto, il loro valore potrebbe non essere comparabile con quello determinato da tali attori.
Si rinvia a quanto precisato al cap. 5, parte introduttiva, per la definizione dei criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori.
La tabella che segue riporta le principali voci di Conto Economico dell’esercizio 2023, comparate con i corrispondenti valori relativi all’esercizio precedente.
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Il Conto Economico al 31 dicembre 2023 evidenzia ricavi netti pari a Euro/migliaia 155.457, in incremento di Euro/migliaia 9.514 (+6,5%) rispetto al precedente esercizio, accompagnato da una Perdita netta
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d’esercizio di pertinenza dei Soci della Controllante pari a Euro/migliaia 9.335 ed una Perdita Complessiva dei Soci della Controllante di Euro/migliaia 10.395.
L’analisi delle principali voci del Conto Economico dell’esercizio 2023, oltre a quella dei ricavi già commentata, confrontate con quelle dell’esercizio precedente, evidenzia quanto segue.
Il Margine Operativo Lordo (M.O.L.) o EBITDA si attesta a Euro/migliaia 9.773 (Euro/migliaia 3.030 al 31/12/2022). Al netto delle componenti non ricorrenti, positive per Euro/migliaia 315 (prevalentemente riconducibili alla plusvalenza realizzata sulla vendita dei lotti della società cinese Beghelli Innovation China), l’EBITDA sarebbe pari a Euro/migliaia 9.458.
La dinamica dell’EBITDA rispetto all’esercizio precedente è attribuibile all’incremento dei ricavi, in presenza di una riduzione dei costi industriali (in particolare relativi al costo dell’energia) e dei costi promozionali e pubblicitari, in parte compensata dall’incremento del costo del personale registratosi a seguito degli adeguamenti salariali e degli incentivi riconosciuti per favorire il processo di riorganizzazione societario.
Il Risultato Operativo (EBIT) risulta negativo per Euro/migliaia 2.920 (negativo per Euro/migliaia 5.992 al 31/12/2022). Al netto delle componenti non ricorrenti negative per Euro/migliaia 3.743 (riconducibili, oltre che alla plusvalenza sopra commentata, alla svalutazione del terreno di proprietà sito in Monteveglio per 0,6 milioni e del complesso immobiliare di Crespellano per 3,4 milioni a seguito dell’incremento degli oneri diretti addizionali di urbanizzazione, demolizione e di completamento dell’iter urbanistico collegati alla cessione), l’EBIT sarebbe positivo per euro/migliaia 823.
La dinamica del Risultato Operativo è strettamente correlata a quanto precisato con riferimento all’EBITDA e alle svalutazioni non ricorrenti effettuate nell’esercizio 2023.
Il Risultato ante-imposte risulta negativo per Euro/migliaia 9.999 (negativo per Euro/migliaia 10.319 al 31/12/2022).
La dinamica del Risultato ante-imposte risulta caratterizzata, oltre che da quanto già sopra commentato con riferimento al Risultato Operativo, dall’aumento degli oneri finanziari netti correlati all’aumento dei tassi di interesse e al diverso impatto del fair value dei correlati strumenti derivati.
Il Risultato netto di pertinenza dei Soci della controllante è negativo per Euro/migliaia 9.335 (negativo per Euro/migliaia 10.203 al 31/12/2022). Al netto delle componenti non ricorrenti, la perdita d’esercizio sarebbe pari a Euro/migliaia 5.612.
Il Risultato Complessivo dell’esercizio di pertinenza dei Soci della Controllante risulta in perdita per Euro/migliaia 10.395 (in perdita per Euro/migliaia 8.926 al 31/12/2022).
Le componenti, al netto dell’effetto fiscale, rilevate a patrimonio e di pertinenza dei soci della Controllante, negative per Euro/migliaia 1.060 (positive per Euro/migliaia 1.277 al 31/12/2022) sono attribuibili agli impatti negativi sulla riserva di conversione delle poste espresse in valuta.
Qui di seguito il dettaglio per natura dei proventi ed oneri non ricorrenti:
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La tabella che segue riporta i principali indicatori di redditività, comparati con i corrispondenti valori relativi all’esercizio precedente.
      
5.4 Situazione Patrimoniale ed indicatori di risultato
Definizione degli indicatori di performance
Al fine di illustrare la situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi da quelli previsti dai principi contabili IFRS-EU adottati dal Gruppo e contenuti nel Bilancio consolidato e nel Bilancio Consolidato semestrale abbreviato. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio consolidato e del Bilancio Consolidato semestrale abbreviato che non sono identificati come misura contabile nell’ambito dei Principi IFRS, ma che tuttavia il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell’andamento del Gruppo e rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.
Tali indicatori sono stati ottenuti sulla base dell’esperienza aziendale e potrebbero differire da quelli utilizzati da altri attori operanti negli stessi settori in cui opera il Gruppo Beghelli; pertanto, il loro valore potrebbe non essere comparabile con quello determinato da tali attori.
Si rinvia a quanto precisato al cap. 4.4 per la definizione dei criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori.
La tabella che segue riporta una sintesi della struttura patrimoniale del Gruppo al 31 dicembre 2023, confrontata con quella al 31 dicembre 2022.
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Il Capitale investito netto al 31 dicembre 2023 si riduce per effetto del decremento del Capitale Circolante netto.
Con riguardo alle Fonti di finanziamento, l’esercizio evidenzia un decremento dell’Indebitamento Finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2022 ed un decremento del Patrimonio netto attribuibile alla Perdita Complessiva dell’esercizio.
Le Immobilizzazioni totali nette si mantengono sui valori del 31 dicembre 2022.
La composizione e la dinamica del Capitale Circolante Netto sono evidenziate nella tabella che segue, di cui si forniscono i commenti di sintesi rispetto ai dati del 31 dicembre 2022.
 
I Crediti commerciali si mantengono su valori sostanzialmente stabili.
Le Rimanenze finali si riducono in misura significativa rispetto al 31 dicembre 2022, anche grazie alla razionalizzazione messa in atto dalla società per ridurre le scorte minime di sicurezza, il cui livello a fine 2022 rifletteva, oltre che il valore dei prodotti finiti riferiti a commesse e ordini in portafoglio slittate ad inizio dell’esercizio 2023, anche l’obiettivo di attutire gli effetti di un’eventuale crisi sulla catena di approvvigionamento causata dalle tensioni a livello internazionale.
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I Debiti verso fornitori si riducono rispetto al 31 dicembre 2022 prevalentemente per effetto della riduzione dei volumi acquistati nell’ultimo periodo dell’anno ed alla riduzione dello scaduto.
Si rinvia al paragrafo 8, lettera b) per ulteriori informazioni relative ai debiti verso fornitori.
La voce Altri Crediti/attività correnti include anche le attività destinate alla vendita. La variazione rispetto al 31/12/2022 è dovuta in gran parte alla svalutazione del complesso immobiliare di Crespellano (Euro/milioni 3,5), nonché alla riclassifica ad immobilizzazioni del terreno di Monteveglio non più oggetto di vendita a seguito di sopravvenuti accordi (Euro/milioni 2,0), che, successivamente, sulla base degli esiti di una perizia commissionata ad un terzo indipendente, è stato svalutato per Euro/milioni 0,6 ed alla avvenuta cessione dei due lotti di proprietà della società controllata Beghelli Innovation China (con impatto sulla voce a commento di Euro/milioni 1,6).
5.5Situazione Finanziaria e indicatori di risultato
Si illustra e commenta di seguito la composizione della Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2023, confrontata con quella al 31 dicembre 2022.
L’Indebitamento Finanziario netto al 31 dicembre 2023 è pari a Euro/migliaia 52.335, in decremento di Euro/migliaia 9.569 rispetto al 31 dicembre 2022.
L’Indebitamento Finanziario netto è rappresentato da debiti a medio e lungo termine per Euro/milioni 14,7 (Euro/milioni 17,0 al 31/12/2022) e da debiti a breve termine, al netto delle disponibilità e liquidità, dei crediti finanziari a breve e strumenti derivati attivi, per Euro/milioni 37,6 (positivi per Euro/milioni 44,9 al 31/12/2022).
Il debito residuo dei finanziamenti con covenants finanziari non rispettati risulta al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/milioni 3,9 (tutti in capo a Beghelli S.p.A). Parte di tali finanziamenti, per un ammontare pari a Euro/milioni 2,0, verrà rimborsata, per obblighi contrattuali già in essere con le banche creditrici (ossia le banche che hanno erogato il finanziamento in Pool nel luglio 2017 ed in scadenza naturale nel giugno 2024), all’atto della vendita del complesso immobiliare di Crespellano, prevista nel secondo trimestre del corrente esercizio 2024.
Per i restanti finanziamenti, complessivamente pari a Euro/milioni 1,9, la Capogruppo procederà alla richiesta di deroga contrattuale (waiver).
All’atto della vendita è contrattualmente previsto inoltre il rimborso del finanziamento avente l’ipoteca sull’immobile di Crespellano, finanziamento i cui covenants finanziari risultano comunque rispettati al 31 dicembre 2023.
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Si precisa che il mancato rispetto del covenant previsto sui finanziamenti sopra richiamati ha comportato altresì la decadenza del beneficio del termine su altri contratti di finanziamento in essere diversi dai primi, assistiti da garanzia SACE, il cui valore residuo al 31 dicembre 2023 è pari a Euro/milioni 14,9.
La riduzione dei finanziamenti a medio/lungo termine è attribuibile al riposizionamento nel breve delle rate in scadenza nei prossimi 12 mesi sulla base dei piani di ammortamento contrattuali, al netto della rilevazione della componente a medio/lungo termine (pari ad Euro/migliaia 2.667) di un nuovo finanziamento sottoscritto nell’esercizio.
La riduzione dei finanziamenti a breve è attribuibile, oltre che al rimborso delle quote capitali sulla base dei piani di ammortamento dei finanziamenti in essere (al netto dell’effetto incrementativo della componente di breve termine, pari ad Euro/migliaia 1.333, del finanziamento sottoscritto nell’esercizio) e all’avvenuta cessione dei due lotti di proprietà della Beghelli Innovation China nel primo trimestre 2023, che ha determinato la chiusura dell’anticipo, versato sotto forma di deposito cauzionale dai promissari acquirenti nel corso del 2022 per un controvalore pari a Euro/migliaia 2.835.
La riduzione della liquidità e disponibilità finanziarie deriva dalla normalizzazione delle disponibilità liquide.
Non vi sono al 31 dicembre 2023 debiti scaduti di natura finanziaria.
A giudizio degli Amministratori, la liquidità e l’attenta gestione di alcune poste del Capitale Circolante Netto sono sufficienti a soddisfare le attuali esigenze della Società per almeno i prossimi 12 mesi, in considerazione degli affidamenti in essere al 31 dicembre 2023 da parte delle società del Gruppo e tenuto conto della liquidità prevista dalla vendita del complesso immobiliare di Crespellano.
A completamento dell’analisi finanziaria, si riporta di seguito la dinamica finanziaria consolidata riferita all’esercizio 2023, che rappresenta una sintesi del Rendiconto Finanziario allegato al bilancio al 31 dicembre 2023.
 
La gestione corrente del Gruppo ha determinato nell’esercizio 2023 flussi positivi per Euro/migliaia 2.285, derivanti dal risultato pre-imposte rettificato delle voci non monetarie, quali ammortamenti e accantonamenti e altri costi non monetari, quali i costi pubblicitari pagati mediante compensazione con pregressi crediti.
I flussi di cassa operativi, tenuto conto della significativa riduzione del Capitale circolante netto, sono risultati positivi per Euro/migliaia 15.340.
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L’attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per Euro/migliaia 6.075, derivanti dagli investimenti in beni strumentali materiali, in attività di diritto d’uso ed in attività di Ricerca e Sviluppo al netto degli effetti della dismissione dei lotti di proprietà della Beghelli Innovation China.
Gli Altri Flussi, positivi per Euro/migliaia 304, sono prevalentemente originati dagli incassi dei crediti a lungo termine riferiti alla proposta commerciale “UMDL”.
Complessivamente, il Gruppo ha registrato nell’esercizio 2023 una riduzione dell’Indebitamento Finanziario netto di Euro/migliaia 9.569, attribuibile alla riduzione del Capitale circolante netto ed alla vendita dei due lotti di proprietà della società controllata cinese (operazione che ha generato un effetto positivo, al netto dei correlati oneri accessori e fiscali, per Euro/milioni 2,3).
A conclusione dell’analisi patrimoniale e finanziaria del Gruppo, si riportano alla pagina seguente i principali indici di struttura patrimoniale e solvibilità comparati con i corrispondenti valori dell’esercizio precedente.
 
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L’indice di copertura delle immobilizzazioni (margine di struttura secondario), pur in decremento rispetto all’esercizio 2022, evidenzia che il Gruppo possiede un’adeguata capacità di finanziare le attività immobilizzate con il capitale proprio e le passività di medio/lungo periodo.
L’indice di indebitamento risulta in leggera riduzione rispetto all’esercizio precedente. Tale indice, come già evidenziato in altre sezioni della presente Relazione, rientra nei covenants finanziari previsti in alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalla Capogruppo.
Il rapporto tra l’Indebitamento finanziario netto ed EBITDA (M.O.L.) risulta in netto miglioramento rispetto all’esercizio 2022. Si precisa che la definizione di Indebitamento Finanziario Netto valida ai fine del calcolo dei covenants finanziari presenti in alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalla Capogruppo non coincide con l’Indebitamento Finanziario netto di bilancio; più precisamente, tale definizione esclude l’impatto derivante dalla rilevazione delle passività finanziarie in base alle disposizioni previste dall’IFRS 16.
Gli indici di rotazione dei crediti commerciali, dei debiti commerciali e delle rimanenze risultano in riduzione, per quanto già commentato in altre sezioni della presente Relazione.
Si rinvia al capitolo 4 per la definizione delle voci degli indici patrimoniali e di solvibilità.
6 Informazioni sui principali rischi
6.1Rischi Finanziari
Il Gruppo è esposto ai rischi di natura finanziaria di seguito riportati.
(i) Rischio di credito
Il Gruppo tratta con clienti noti ed affidabili, nell’ambito di rapporti ormai consolidati. È politica del Gruppo verificare la classe di merito dei clienti che richiedono condizioni di pagamento o limiti di fido diverse dalle normali condizioni applicate dal Gruppo. Inoltre, il saldo dei crediti viene continuamente monitorato in modo che l’importo delle posizioni pendenti non sia significativo.
Il Gruppo intrattiene rapporti consolidati con i principali Consorzi del settore (“centrali di acquisto”). La concentrazione dei rapporti presso i Consorzi viene attentamente monitorata, al fine di controllare il potenziale rischio derivante da ipotesi di insolvenza degli stessi.
Relativamente ai crediti finanziari correnti e non correnti maturati in relazione al progetto “UMDL” il Gruppo effettua, con l’assistenza di società esterne di informazioni commerciali, la valutazione preventiva di affidabilità ed il monitoraggio continuo dei clienti, ricevendo tempestiva segnalazione di allerta nel caso di clienti che hanno significativamente peggiorato la propria situazione economico-patrimoniale e finanziaria.
I crediti sono rilevati in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente, parere dei legali e dati storici.
Per mitigare tale rischio e per ottimizzare la gestione finanziaria, il Gruppo fa ricorso a cessioni pro-soluto del credito commerciale e del credito finanziario UMDL.
Nel Paragrafo A-90 della Nota, i crediti commerciali vengono suddivisi tra crediti scaduti e a scadere e per i crediti scaduti viene riportato il dettaglio per classe di scaduto.
(ii) Rischi di tasso di interesse
a.Finanziamenti passivi
I rischi relativi a cambiamenti dei tassi di interesse si riferiscono ai finanziamenti e all’uso delle linee di affidamento di natura “commerciale” (anticipazioni su fatture, ecc.). I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa necessari per il pagamento degli interessi.
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I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del “fair value” dei finanziamenti stessi.
Nelle Note al bilancio (Paragrafo IS-45) sono esposti i risultati della sensitivity analysis derivanti dal rischio di oscillazione dei tassi di mercato.
b.Finanziamenti attivi
I rischi relativi a cambiamenti dei tassi di interesse si riferiscono ai crediti finanziari, a tasso fisso, nei confronti dei clienti che sottoscrivono il progetto “UMDL”, che espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del “fair value” del credito stesso lungo la durata del contratto.
c.Tasso di “Attualizzazione”
Un ulteriore rischio connesso al tasso di interesse è legato alla dinamica del tasso risk free e quindi alla definizione del tasso utilizzato per gli impairment test nell’ambito della cosiddetta tecnica di valutazione “DCF Discounted Cash Flows” per la valutazione dei terreni e fabbricati, dell’avviamento e dei costi di sviluppo.
(iii) Rischio di cambio
Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio soprattutto per quanto riguarda le transazioni di natura commerciale e finanziarie denominate in dollari USA, in Renminbi cinese, Dollari Hong Kong e in Corone Ceche. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (prevalentemente opzioni di acquisto valuta ed operazioni di acquisto e vendita di valuta a termine) per coprire parzialmente tale rischio nel contesto della bilancia valutaria di Gruppo, al fine di ridurre l’esposizione valutaria di Gruppo.
(iv) Rischio di liquidità e di variazione dei flussi finanziari
Il rischio di liquidità del Gruppo è attenuato dalla gestione della tesoreria a livello centrale da parte della Capogruppo; quest’ultima ha definito una serie di procedure che hanno l’obiettivo di ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie.
In particolare, i flussi finanziari tra le varie società, sia italiane che estere (ad esclusione delle società cinesi, in quanto non previsto dalla normativa valutaria locale, e della società Beghelli Polska, controllata tramite la Beghelli Elplast), transitano sui conti intersocietari regolati da appositi contratti o, limitatamente ad alcune società italiane, sui conti di “cash pooling” gestiti con il sistema bancario.
Il Gruppo ritiene, sulla base dei flussi economici e finanziari inclusi all’interno del Piano 2024-2028, di poter far fronte alle esigenze finanziarie derivanti, in particolare, dal rimborso dei finanziamenti secondo quanto contrattualmente previsto nei rispettivi piani di ammortamento, anche in relazione alla liquidità derivante dalla cessione del complesso immobiliare di Crespellano, prevista nel secondo trimestre 2024 e sulla base degli affidamenti bancari disponibili al 31 dicembre 2023 da parte delle società del Gruppo.
(v) Capital risk management
Beghelli S.p.A. gestisce il capitale di rischio con l’intento di tutelare la propria continuità, al fine di assicurare il rendimento agli azionisti e mantenere una struttura ottimale del capitale, riducendo il costo dello stesso.
Il monitoraggio del capitale di rischio avviene sulla base dell’indice net debt/equity. Tale indice è calcolato come rapporto fra l’indebitamento finanziario netto e patrimonio netto.
6.2 Rischi non Finanziari
Rischi di fonte interna
Efficacia processi
I processi che caratterizzano le varie aree di attività del Gruppo trovano precisa collocazione in un sistema articolato di definizione delle responsabilità e delle procedure.
L’applicazione di tali procedure assicura nel tempo il corretto e omogeneo sviluppo dei processi, indipendentemente da interpretazioni personali, prevedendosi inoltre meccanismi di progressivo miglioramento.
L’insieme delle procedure di regolamentazione dei processi aziendali è raccolto all’interno del Sistema di Assicurazione della Qualità e sottoposto a certificazione di parte terza (ISO 9001 – Vision 2000).
(ii) Sistema di governance e gestione delle informazioni privilegiate
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Al fine di rafforzare il sistema organizzativo interno, il Gruppo ha aderito al Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana.
Il sistema di Governance aziendale, ivi compresa la procedura di gestione delle informazioni privilegiate, è articolato in modo organico ed illustrato nel “Modello Organizzativo, Gestionale e di controllo ex D.Lgs 231/2001 e D.Lgs. 61/2002”, disponibile sul sito Internet della Società.
(iii) Risorse umane
Il processo di gestione e selezione delle risorse umane del Gruppo è improntato a criteri di ottimizzazione delle stesse e di trasparenza nella selezione e nell’attribuzione dei ruoli.
Idonee procedure di gestione a garanzia di quanto esposto sono contenute sia nel Manuale della Qualità Aziendale sia nel Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231.
(iv) Dipendenza (concentrazione clienti-fornitori)
Il Gruppo ha un elevato numero di clienti e fornitori, che aumentano il grado di indipendenza e di frazionamento del rischio.
Per quanto riguarda i clienti, la forte diversificazione geografica crea le condizioni di frazionamento del rischio verso la clientela. La Capogruppo intrattiene rapporti da tempo consolidati prevalentemente con i più importanti Consorzi e Gruppi di acquisto del settore, oltre che con la Grande Distribuzione Organizzata (GDO).
Con riguardo ai fornitori, le procedure del Gruppo prevedono il confronto fra più fornitori per ogni tipologia di acquisto.
Non è politica del Gruppo concordare esclusive di prodotto e/o settore, sia per i clienti che per i fornitori.
I debiti scaduti di Beghelli S.p.A. verso terzi sono pari a Euro/milioni 3,8 (4,9 al 31/12/2022), in riduzione di Euro/milioni 1,1 rispetto all’esercizio precedente. Al netto delle posizioni in attesa di definizione risalenti a esercizi precedenti (pari a circa Euro/milioni 0,3) e di quelle scadute entro i 30 giorni (quest’ultime pari a circa Euro/milioni 1,5 che riflettono la normale prassi operativa e non sono come tali interpretate quali scadute dalle parti creditrici), i debiti scaduti ammontano a Euro/milioni 2,0 (Euro/milioni 2,6 al 31/12/2022). Il ritardo medio complessivo si attesta a circa 42 giorni.
I debiti scaduti consolidati sono pari a Euro/milioni 8,6 (Euro/milioni 12,0 al 31/12/2022), in riduzione di Euro/milioni 3,4 rispetto all’esercizio precedente. Al netto delle posizioni in attesa di definizione risalenti ad esercizi precedenti (pari a circa Euro/milioni 0,4) e di quelle scadute entro i 30 gg (quest’ultime pari a circa Euro/milioni 4,0 che riflettono la normale prassi operativa e non sono come tali interpretate quali scadute dalle parti creditrici), i debiti scaduti ammontano ad Euro/milioni 4,2 (Euro/milioni 4,8 al 31/12/2022). Il ritardo medio complessivo si attesta a circa 41 giorni.
Lo scaduto della Beghelli e del Gruppo al 31 dicembre 2023 è riconducibile a posizioni di natura commerciale.
Non esistono alla data di approvazione della presente Relazione contenziosi in essere derivanti da ritardi nei pagamenti né sono stati ricevuti decreti ingiuntivi dai creditori.
(v) Sicurezza del lavoro e danni ambientali
Le società Italiane del Gruppo (Beghelli S.p.A., Elettronica Cimone e Beghelli Servizi) hanno adottato un Modello organizzativo e gestionale per la definizione e l’attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, idoneo a prevenire i reati contravvenzionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e, di conseguenza, i delitti di cui agli articoli 589 e 590, comma 3, del codice penale, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro. In ottemperanza ai disposti di cui all’articolo 6 comma 2 del D.Lgs. 231/01, si è provveduto all’individuazione delle cosiddette “aree a rischio”, ovvero delle attività nell’ambito delle quali possono essere commessi i reati (nello specifico, violazione degli artt. 589 e 590 del C.P., commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della sicurezza e salute sul lavoro). La definizione dell’organigramma della sicurezza, l’attribuzione di ruoli e responsabilità (Datore di Lavoro, Dirigenti e Preposti) e la definizione del sistema di reporting e di controllo interno (Organismo di Vigilanza) costituiscono gli strumenti per dare concreta attuazione alle procedure di tutela della sicurezza negli ambienti di lavoro. Con riferimento alle società estere, ritenute rilevanti a seguito dell’analisi di materialità, sono effettuati degli interventi di audit su base campionaria per verificare lo stato di sicurezza negli ambienti di lavoro.
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Con riguardo agli impatti ambientali, si precisa che il Gruppo adotta sistemi di gestione ambientale definiti in conformità ai principali standard e norme internazionali in materia, oltre che certificati da istituti terzi. Inoltre, ha implementato sistemi di gestione della sicurezza definiti in aderenza alla normativa nazionale.
Il Modello 231 della Capogruppo include una specifica “Parte Speciale”, che descrive specifici protocolli procedurali a presidio dei reati contro l’ambiente.
Con riferimento alle altre società del Gruppo, l’impatto sull’ambiente prodotto dalle attività industriali e produttive è limitato e comunque presidiato da specifiche procedure adottate in loco e conformi alla normativa locale.
Rischi di fonte esterna
(vi) Rischio prezzo
Il Gruppo Beghelli effettua acquisti e vendite a livello mondiale ed è pertanto esposto al normale rischio di oscillazione dei prezzi tipici del settore.
(vii) Mercato
I rischi di mercato sono gestiti sia attraverso la diversificazione geografica del Gruppo (48,1% sul mercato domestico e 51,9% sui mercati esteri, distribuiti tra Europa, Nordamerica e, in misura minore, Cina) ed in parte attraverso la diversificazione settoriale: illuminazione di emergenza, illuminazione ordinaria, prodotti consumer”, sistemi di telesoccorso e sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici.
Il Gruppo gode di un forte posizionamento di leadership nel settore dell’illuminazione di emergenza (settore che ha rappresentato l’iniziale core business della sua attività) e nella illuminazione ordinaria a risparmio energetico.
L’evoluzione della domanda di settore, sempre più orientata verso apparecchiature di illuminazione con sorgente luminosa LED, tenderà a ridurre il ciclo di vita medio dei prodotti con sorgenti luminose tradizionali.
(viii) Normativa
Con riferimento al settore illuminazione, poiché il Gruppo è storicamente impegnato nelle soluzioni progettuali e nelle proposte commerciali ancorate al risparmio energetico ed alla sicurezza in senso lato, si ritiene che il quadro normativo possa, in generale, rafforzare la crescita e lo sviluppo nei prossimi anni.
Contribuiscono ad alimentare tale aspettativa anche gli impulsi che arriveranno dal “Renovation Wave” europeo e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nazionale che hanno tra i propri obiettivi la ristrutturazione degli edifici in ottica green al fine di migliorarne l’efficienza energetica.
ix) Eventi catastrofici
Il Gruppo, in particolare la Beghelli S.p.A., è assicurato contro i rischi indiretti derivanti da eventuali interruzioni della produzione.
Con riferimento alla “Cyber security, si precisa che le società italiane e americane del Gruppo hanno elaborato un disaster recovery planche prevede modalità di “ripristino a freddo”, che consistono nell’effettuare procedure di salvataggio in remoto dei dati aziendali su piattaforme esterne con l’obiettivo di garantire un recupero degli stessi in caso di evento disastroso. Con riferimento alle restanti società estere, il management della Capogruppo sta continuando il processo di ricognizione e valutazione delle misure attivate localmente contro il rischio di attacchi cyber, con la finalità di implementare adeguati presidi a livello di Gruppo.
Le società italiane sono assicurate contro i rischi da attacco cyber.
x) Rischio paese
Come già commentato, il rischio paese viene mitigato dalla diversificazione delle aree geografiche di operatività.
Operando su scala internazionale, il Gruppo è esposto:
-alle condizioni economiche e politiche locali;
-all’attuazione di eventuali politiche restrittive delle importazioni e/o esportazioni (soprattutto con riferimento alle transazioni con i paesi del Sud Est Asia);
-alle politiche di controllo dei flussi finanziari e dei tassi di cambio (soprattutto con riferimento alla Repubblica Popolare Cinese).
(xi) Cambiamenti climatici e potenziali impatti
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Per quanto riguarda il cambiamento climatico, esso è oggetto di attenzione da parte del management della società, che ne valuta i rischi e definisce le strategie tese a ridurre sia gli impatti dello stesso sull’operatività del Gruppo, sia gli impatti della propria attività sullo stesso.
Il management, sulla base delle informazioni al momento disponibili, ha effettuato delle valutazioni sulla sussistenza, nel breve periodo, di rischi e incertezze legati ai cambiamenti climatici, sia con riferimento ai rischi transizionali, dipendenti dal progressivo passaggio ad un’economia “low carbon”, che ai rischi fisici.
Si riporta di seguito la sintesi dell’analisi condotta utilizzando lo schema della task force on climate relayed financial disclosure (TCFD):
Rischi legati al clima
Potenziali impatti
Rischi normativi e legali
Non si prevedono impatti economici derivanti da incrementi di costi o riduzioni della domanda di prodotti e servizi
Rischi della tecnologia
Non si prevedono impatti economici legati alla sostituzione di prodotti e servizi con altri a basse emissioni, non si prevedono costi di sviluppo e implementazione di nuovi processi.
Rischi di mercato
Non si prevedono impatti economici legati alla riduzione della domanda di beni e servizi per cambio delle abitudini dei consumatori o incremento delle materie prime.
Rischi reputazionali
Non si prevedono impatti economici legati alla contrazione della domanda di beni e servizi per cambio delle preferenze dei consumatori o riduzione dei ricavi per contrazione della capacità produttiva o riduzione di accesso ai capitali.
Con riguardo ai rischi fisici connessi al cambiamento climatico, il Gruppo, ad oggi, in virtù delle tipologie di attività svolte e della collocazione geografica degli stabilimenti, nonché dell’esperienza storica, non considera rilevante la possibilità di subire, sempre nel breve periodo, danneggiamenti o interruzioni di attività a conseguenza di eventi atmosferici riconducibili al cambiamento climatico.
Si sottolinea inoltre come i sistemi di gestione ambientale certificati e i presidi posti in essere per la riduzione del consumo di energia e delle emissioni, contribuiscono indirettamente alla lotta ai cambiamenti climatici; in tale contesto, i processi industriali delle società del Gruppo non sono peraltro ad elevato impatto ambientale, né come inquinamento, né come utilizzo di risorse idriche.
Il management del Gruppo valuta costantemente soluzioni che, da un lato, possano mitigare impatti negativi legati all’incremento dei costi e dall’altro garantire un contenimento degli effetti negativi che l’attività di impresa ha sul clima.
In considerazione di quanto riportato sopra, gli amministratori non hanno identificato, allo stato, rischi significativi legati ai cambiamenti climatici e di conseguenza non prevedono effetti rilevanti sui risultati economico-finanziari del Gruppo nel breve periodo in dipendenza da tali fattori di rischio. Alla data di approvazione della presente relazione, sulla base della normativa in vigore e dell’attuale struttura del Gruppo, non si ritiene pertanto sussistano rischi significativi di rettifica dei valori contabili di attività e di passività o incertezze che influenzano le ipotesi utilizzate per elaborare le stime, derivanti dal cambiamento climatico. In tale contesto, il management si impegna comunque ad aggiornare ed approfondire le anzi descritte analisi degli impatti dei rischi fisici e di transizione legati al cambiamento climatico sulle proprie attività, al fine di identificare le opportune azioni strategiche volte alla loro mitigazione e ad assicurare l’ordinata prosecuzione delle attività aziendali in uno scenario di mercato caratterizzato dalla transizione verso un’economia “low carbon”.
xii) Rischi connessi alle previsioni per l’esercizio 2024 ed alla mancata attuazione del piano industriale 2024-2028
Le previsioni per il corrente esercizio, ivi inclusa la vendita altamente probabile del complesso immobiliare di Crespellano fanno ritenere che i covenants previsti da alcuni contratti di finanziamento in essere saranno rispettati alla data del 31 dicembre 2024.
Per quanto riguarda il Piano, il rischio derivante dall’eventuale sua mancata realizzazione è correlato alla valutazione specifica effettuata sul valore delle partecipazioni della Capogruppo e sulla recuperabilità delle imposte anticipate, degli avviamenti e dei costi di sviluppo iscritti nella Capogruppo ed in talune società controllate (“impairment tests”), al possibile mancato rispetto di uno o più dei parametri finanziari
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(covenants) previsti da alcuni dei contratti di finanziamento in essere ed infine all’eventuale mancanza di liquidità necessaria al mantenimento dell’equilibrio finanziario.
Tali rischi, tenuto conto dell’andamento dei ricavi del primo bimestre 2024, in linea rispetto al budget, e alla luce di quanto riportato nel Paragrafo 1 “Contesto Operativo” della Relazione Sulla Gestione, in particolare con riferimento alla cessione del complesso immobiliare di Crespellano entro il secondo trimestre 2024, si ritengono superabili.
7. Principali risultati delle altre società del Gruppo
Si commentano nel seguito, per completezza di esposizione, i principali risultati economici derivanti dai bilanci delle principali società controllate dalla Beghelli S.p.A. redatti sulla base dei principi contabili IFRS e consolidate con il metodo dell’integrazione globale.
Vengono riportati sia i valori riferiti alle società singolarmente considerate sia, limitatamente al fatturato, la quota espressa verso i terzi. La conversione dei valori in euro avviene al cambio medio dell’esercizio della valuta di riferimento.
7.1 Beghelli Servizi S.r.l.
Attività: commercializzazione combinata di prodotti e servizi per la sicurezza industriale e domestica, per il risparmio energetico, commercializzazione di prodotti fotovoltaici e Centro di Controllo del Gruppo per la gestione degli allarmi, delle emergenze e della telediagnosi sugli apparecchi di illuminazione.
Dipendenti al 31 dicembre 2023: 34
 
L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 registra ricavi di vendita di prodotti e servizi per Euro/migliaia 7.062 (Euro/migliaia 5.605 al 31/12/2022), essenzialmente verso terzi ed in incremento del 26%, un Risultato Operativo in perdita per Euro/migliaia 417 (in perdita per Euro/migliaia 1.881 al 31/12/2022) ed una Perdita netta di Euro/migliaia 1.935 (in perdita di Euro/migliaia 3.231 al 31/12/2022).
L’aumento dei ricavi è dovuto ad un effetto combinato, ma di segno opposto, dell’aumento dei ricavi sia sull’illuminazione, riconducibile prevalentemente all’esecuzione di un’importante commessa con la pubblica amministrazione iniziata nel corso del 2023, sia dall’avvio delle vendite nel mercato fotovoltaico e, dall’altro, alla diminuzione dei ricavi relativi ai prodotti per la sanificazione dell’aria.
La dinamica del Risultato operativo risulta prevalentemente correlata all’andamento e al mix dei ricavi di vendita, in presenza di margini lordi di contribuzione in lieve peggioramento percentuale rispetto ai ricavi, prevalentemente per effetto della diminuzione dei ricavi dei prodotti per la sanificazione dell’aria.
7.2 Elettronica Cimone S.r.l.
Attività: produzione e vendita, essenzialmente alla Beghelli S.p.A., di tutte le componenti circuitali ed elettroniche degli apparecchi realizzati dal Gruppo, compresi i trasformatori.
Dipendenti al 31 dicembre 2023: 96
L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 evidenzia ricavi complessivi pari a Euro/migliaia 14.588 (Euro/migliaia 12.338 al 31/12/2022), realizzati interamente con società del Gruppo, in incremento del 18,2%.
Il Risultato operativo è risultato in utile per Euro/migliaia 65 (in perdita per Euro/migliaia 1.543 al 31/12/2022).
La società ha registrato una Perdita d’esercizio pari a Euro/migliaia 228 (in perdita per Euro/migliaia 1.817 al 31/12/2022).
L’aumento dei ricavi è strettamente correlato all’incremento degli ordinativi provenienti dalle società del Gruppo.
La dinamica del Risultato Operativo è correlata all’incremento dei ricavi ed al miglioramento dei margini industriali in valore ed in percentuale rispetto alle vendite, per effetto sia dell’incremento del listino prezzi sia della riduzione dei costi industriali.
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7.3 Becar S.r.l.
Attività: società service per il Gruppo Beghelli nell’area della ricerca e sviluppo, con particolare riguardo alla progettazione nel campo dell’elettronica digitale.
Dipendenti al 31 dicembre 2023: 21
L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 evidenzia ricavi complessivi pari a Euro/migliaia 2.102 (Euro/migliaia 2.387 al 31/12/2022), quasi interamente verso Beghelli S.p.A.
Il Reddito Operativo è risultato in perdita per Euro/migliaia 165 (positivo per Euro/migliaia 106 al 31/12/2022) e una perdita d’esercizio di Euro/migliaia 101 (in utile di Euro/migliaia 50 al 31/12/2022).
La dinamica dei risultati della società è strettamente correlata alla riduzione delle attività di consulenza svolte a favore della Capogruppo.
Becar ha proseguito le attività di ricerca applicata e sviluppo, per la cui disamina si rinvia al cap. 3.3.
7.4 Beghelli Praezisa Deutschland GmbH (Germania)
 
Attività: produzione e vendita in Germania e all’estero di apparecchiature per l’illuminazione di emergenza ad alimentazione centralizzata.
Dipendenti al 31 dicembre 2023: 47
La società ha registrato nell’esercizio 2023 un fatturato di Euro/migliaia 11.526 (Euro/migliaia 12.402 al 31/12/2022), di cui Euro/migliaia 10.690 verso terzi, un Risultato operativo pari ad Euro/migliaia 326 (Euro/migliaia 762 al 31/12/2022), ed un Utile d’esercizio di Euro/migliaia 276 (Euro/migliaia 650 al 31/12/2022).
La dinamica del Risultato Operativo è correlata alla riduzione dei ricavi, che hanno peraltro temporaneamente risentito della riorganizzazione della struttura commerciale posta in essere nell’esercizio, ed alla presenza nel conto economico al 31dicembre 2022 di componenti positivi straordinari.
7.5 Beghelli Elplast (Repubblica Ceca)
Attività: Progettazione, produzione e vendita nella Repubblica Ceca ed all’estero di apparecchi di illuminazione, in particolare plafoniere in metallo, che completano la gamma di prodotti con struttura in materiale plastico del Gruppo Beghelli.
Dipendenti al 31 dicembre 2023: 95
La società Beghelli Elplast ha registrato nell’esercizio 2023 un fatturato di CZK/migliaia 383.642 (CZK/migliaia 372.239 al 31/12/2022), pari ad un controvalore di Euro/migliaia 15.982, di cui Euro/migliaia 6.495 verso terzi, in incremento del 3,1% rispetto al precedente esercizio, un Risultato Operativo positivo di Euro/migliaia 1.296 (Euro/migliaia 739 al 31/12/2022) ed un Utile d’esercizio di Euro/migliaia 1.202 (Euro/migliaia 742 al 31/12/2022).
L’incremento dei ricavi è attribuibile all’aumento delle vendite sia verso le società del Gruppo che verso società terze.
Il Risultato Operativo si incrementa grazie al miglioramento del margine di contribuzione conseguente ad un migliore mix di vendita e grazie alla riduzione dei costi industriali e generali.
7.6 Beghelli Polska (Polonia)
Attività: Commercializzazione dei prodotti della società Beghelli Elplast e delle altre società del Gruppo Beghelli in Polonia.
Dipendenti al 31 dicembre 2023: 37
La società Beghelli Polska ha registrato nell’esercizio 2023 un fatturato di PLN/migliaia 39.829 (PLN/migliaia 39.305 al 31/12/2022), pari ad un controvalore di Euro/migliaia 8.769, essenzialmente verso terzi, in incremento dello 0,8% rispetto al precedente esercizio, un Risultato operativo positivo di Euro/migliaia 517 (Euro/migliaia 525 al 31/12/2022) ed un Utile d’esercizio di Euro/migliaia 381 (Euro/migliaia 386 al 31/12/2022).
I risultati della gestione della società sono risultati sostanzialmente stabili.
44
7.7 Beghelli Inc (U.S.A)
Attività: assemblaggio e commercializzazione di apparecchi di illuminazione di emergenza ed illuminazione e di rappresentanza dei prodotti Beghelli negli Stati Uniti.
Dipendenti al 31 dicembre 2023: 37
La società Beghelli Inc (USA) ha registrato nell’esercizio 2023 ricavi per US$/migliaia 22.415 (US$/migliaia 18.327 al 31/12/2022), per un controvalore pari ad Euro/migliaia 20.730, (essenzialmente verso terzi), in incremento del 22,3% rispetto al precedente esercizio, un Risultato Operativo negativo per Euro/migliaia 111 (positivo per Euro/migliaia 13 al 31/12/2022) ed una Perdita netta di Euro/migliaia 175 (in utile per Euro/migliaia 44 al 31/12/2022).
Il Risultato Operativo si è ridotto, nonostante l’incremento dei volumi di vendita, principalmente a causa dell’incremento dei costi commerciali e del costo del personale (quest’ultimo prevalentemente a seguito degli adeguamenti retributivi riconosciuti). La società ha inoltre dovuto sostenere costi non ricorrenti a seguito dell’attacco hacker subito nel primo trimestre 2023 (diffusamente riportato nella Relazione Finanziaria al 31/12/2022) per Euro/migliaia 134.
7.8 Beghelli de Mexico S.A. de C.V. (Messico)
Attività: assemblaggio e commercializzazione dei prodotti Beghelli in Messico e a favore della collegata Beghelli Inc.
Dipendenti al 31 dicembre 2023: 45
La società Beghelli de Mexico ha registrato nell’esercizio 2023 un fatturato di MXP/migliaia 139.639 (MXP/migliaia 153.998 al 31/12/2022), pari ad un controvalore di Euro/migliaia 7.279 (essenzialmente verso terzi), in decremento del 9,3% rispetto al precedente esercizio, un Risultato Operativo positivo di Euro/migliaia 1.104 (Euro/migliaia 1.102 al 31/12/2022) ed un Utile d’esercizio di Euro/migliaia 522 (Euro/migliaia 704 al 31/12/2022).
Il Risultato operativo, pur in presenza di una riduzione dei ricavi, si è mantenuto sui valori dell’esercizio 2022, grazie al miglioramento del margine di contribuzione lordo in percentuale sui ricavi. Sulla dinamica del risultato netto ha influito anche l’aumento delle perdite su cambi registrato nell’esercizio 2023.
7.9 Beghelli China (Cina)
La società produce e vende apparecchi di illuminazione dei settori industriale e terziario, nonché dell’illuminazione pubblica per il mercato cinese e per l’estero (Europa e Stati Uniti).
Dipendenti al 31 dicembre 2023: 268
La società Beghelli China ha registrato nell’esercizio 2023 un fatturato di RMB/migliaia 90.569 (RMB/migliaia 128.420 al 31/12/2022), per un controvalore pari ad Euro/migliaia 11.824 (di cui Euro/migliaia 5.619 verso terzi), un Risultato Operativo in perdita per Euro/migliaia 545 (in perdita per Euro/migliaia 1.170 al 31/12/2022) ed una Perdita d’esercizio di Euro/migliaia 264 (in perdita per Euro/migliaia 870 al 31/12/2022).
La riduzione dei ricavi è stata caratterizzata dalla contrazione degli ordini provenienti dalle società del Gruppo, a seguito sia del trasferimento presso la società Beghelli Elplast (Repubblica Ceca) di parte delle produzioni in precedenza svolte dalla società cinese, sia dell’utilizzo delle scorte di magazzino da parte delle società acquirenti del Gruppo. A seguito di tale trasferimento la società ha posto in essere un piano di riduzione del personale, in parte avvenuto nell’ultima parte dell’esercizio 2022 e continuato nel primo semestre 2023.
I ricavi verso terzi hanno invece registrato una dinamica in crescita (+13,5% rispetto all’esercizio 2022).
La dinamica del Risultato operativo risulta strettamente correlata al decremento dei ricavi, i cui effetti sono stati in parte attenuati dalla riduzione del costo del personale e dei costi di struttura.
45
8 Obblighi di informativa ai sensi dell’art. 114, comma 5 del D. Lgs. N. 58/1998
Le informazioni di seguito riportate sono rese note in ottemperanza alla richiesta Consob n. 10730/15 del 13/02/2015 che, facendo riferimento alla precedente richiesta n. 60294/13 del 12/07/2013, richiede in sostituzione degli obblighi di informativa mensile in essa fissati, di integrare, con le medesime informazioni, i resoconti intermedi e le relazioni finanziarie annuali e semestrali, nonché i comunicati stampa aventi ad oggetto l’approvazione dei suddetti documenti.
I dati sono presentati in Euro/milioni.
a)Posizione Finanziaria Netta di Beghelli S.p.A. e del Gruppo, con evidenziazione delle componenti a breve separatamente da quelle a medio-lungo termine.
 
Si precisa che l’applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 a partire dall’esercizio 2019 ha comportato un effetto negativo sulla Posizione Finanziaria Netta della Beghelli S.p.A. e del Consolidato, rispettivamente di Euro/milioni 1,6 e 9,5.
b)Posizioni debitorie scadute di Beghelli S.p.A. e del Gruppo, ripartite per natura (finanziaria, commerciale, tributaria, previdenziale e verso dipendenti) e le connesse eventuali iniziative di reazione dei creditori (solleciti, ingiunzioni, sospensioni nella fornitura, etc.).
46
I debiti scaduti di Beghelli S.p.A. verso terzi sono pari a Euro/milioni 3,8 (4,9 al 31/12/2022), in riduzione di Euro/milioni 1,1 rispetto all’esercizio precedente. Al netto delle posizioni in attesa di definizione risalenti a esercizi precedenti (pari a circa Euro/milioni 0,3) e di quelle scadute entro i 30 giorni (quest’ultime pari a circa Euro/milioni 1,5 che riflettono la normale prassi operativa e non sono come tali interpretate quali scadute dalle parti creditrici), i debiti scaduti ammontano a Euro/milioni 2,0 (Euro/milioni 2,6 al 31/12/2022). Il ritardo medio complessivo si attesta a circa 42 giorni.
I debiti scaduti consolidati sono pari a Euro/milioni 8,6 (Euro/milioni 12,0 al 31/12/2022), in riduzione di Euro/milioni 3,4 rispetto all’esercizio precedente. Al netto delle posizioni in attesa di definizione risalenti ad esercizi precedenti (pari a circa Euro/milioni 0,4) e di quelle scadute entro i 30 gg (quest’ultime pari a circa Euro/milioni 4,0 che riflettono la normale prassi operativa e non sono come tali interpretate quali scadute dalle parti creditrici), i debiti scaduti ammontano ad Euro/milioni 4,2 (Euro/milioni 4,8 al 31/12/2022). Il ritardo medio complessivo si attesta a circa 41 giorni.
Lo scaduto della Beghelli e del Gruppo al 31 dicembre 2023 è riconducibile a posizioni di natura commerciale.
Non esistono alla data di approvazione della presente Relazione contenziosi in essere derivanti da ritardi nei pagamenti, né sono stati ricevuti decreti ingiuntivi dai creditori.
c)Rapporti verso parti correlate di Beghelli S.p.A. e del Gruppo
I dati della Beghelli e del Consolidato includono i compensi dei componenti l’organo amministrativo, di controllo, dei Dirigenti con responsabilità strategiche e le operazioni di carattere commerciale compiute dalle società del Gruppo Beghelli con società correlate.
I rapporti intrattenuti da Beghelli S.p.A. sono prevalentemente riferiti alle operazioni ordinarie compiute con le società del Gruppo Beghelli controllate direttamente o indirettamente.
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d)Eventuale mancato rispetto dei covenant, delle negative pledges e di ogni altra clausola dell’indebitamento del Gruppo comportante limiti all’utilizzo delle risorse finanziarie, con l’indicazione a data aggiornata del grado di rispetto di dette clausole
Come riportato al capitolo “Gestione Operativa e continuità aziendale” della Relazione sulla Gestione, i risultati consuntivati al 31 dicembre 2023 hanno determinato il mancato rispetto di un covenant (Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA, dato misurato con riguardo ai dati consolidati) previsto in alcuni contratti di finanziamento – di importo non rilevante – in essere alla stessa data.
Il secondo covenant previsto in tali finanziamenti (Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto) risulta invece rispettato.
In particolare, il debito residuo dei finanziamenti con covenants finanziari non rispettati risulta al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/milioni 3,9. Parte di tali finanziamenti, per un ammontare pari a Euro/milioni 2,0, verrà rimborsata, per obblighi contrattuali già in essere con le banche creditrici (ossia le banche che hanno erogato il finanziamento in Pool nel luglio 2017 ed in scadenza naturale nel giugno 2024), all’atto della vendita del complesso immobiliare di Crespellano, prevista nel secondo trimestre del corrente esercizio 2024.
Per i restanti finanziamenti, complessivamente pari a Euro/milioni 1,9, la Società procederà alla richiesta di deroga contrattuale (waiver).
Si precisa che il mancato rispetto del covenant previsto sui finanziamenti sopra richiamati ha comportato altresì la decadenza del beneficio del termine su altri contratti di finanziamento in essere diversi dai primi, assistiti da garanzia SACE, il cui valore residuo al 31 dicembre 2023 è pari a Euro/milioni 14,9.
e)Stato di implementazione di eventuali piani industriali e finanziari, con l’evidenziazione degli scostamenti dei dati consuntivati rispetto a quelli previsti
I ricavi consolidati dell’esercizio 2023 hanno registrato un ritardo rispetto al budget, prevalentemente attribuibile allo slittamento di alcune commesse ed ordini in portafoglio a fine dicembre 2023, nonché a ricavi dei prodotti per la sanificazione dell’aria inferiori alle previsioni.
Il Margine Operativo Lordo o EBITDA 2023, escludendo l’impatto derivante dalla vendita del complesso immobiliare di Crespellano inclusa nel budget 2023, è risultato inferiore rispetto al budget prevalentemente in relazione al ritardo registrato sui ricavi di vendita.
L’Indebitamento Finanziario netto, escludendo l’impatto derivante dalla vendita, inclusa nel budget 2023, del complesso immobiliare di Crespellano (vendita ora prevista per il secondo trimestre 2024), risulterebbe leggermente inferiore rispetto a quanto previsto a budget, grazie al minor impatto del Capitale circolante netto (in particolare con riferimento alla riduzione delle scorte di magazzino).
Il Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024 ha approvato il budget per l’esercizio 2024 ed il piano 2024-2028 (di seguito anche il “Piano”), rivedendo gli obiettivi nei settori tradizionali, con un sostanziale allineamento alla crescita dei mercati di riferimento e puntando sulle potenzialità di crescita nel settore fotovoltaico, nel quale il Gruppo è recentemente tornato con una nuova proposta commerciale, nonché sulle proposte nell’ambito dei servizi di illuminazione.
Il Piano, che conferma le linee guida strategiche del precedente piano industriale, è stato predisposto considerando uno scenario di progressiva normalizzazione e rilancio dell’economia internazionale, anche con riguardo all’attuale conflitto russo-ucraino e alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Il Piano conferma l’obiettivo di portare a termine la riorganizzazione industriale all’interno delle strutture produttive del Gruppo, già avviata, al fine di ridurre i costi industriali e di struttura, recuperare marginalità operativa e supportare l’incremento dei ricavi di vendita.
Con riguardo alla gestione prettamente finanziaria, il Piano prevede la cessione del complesso immobiliare di Crespellano nel primo semestre 2024.
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9 Altre informazioni
Le informazioni di seguito fornite sono riportate ai sensi dell’art. 2428 c.c., dell’art. 40 D. Lgs. 127/1991, della Comunicazione Consob n. 97001574 del 20 febbraio 1997 e successive integrazioni, nonché in relazione alla Delibera Consob n. 15519 del 27/07/2006 127/1991, in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. 38/2005 nonché dalle Raccomandazioni previste dalla normativa Consob.
 
9.1 Rapporti con Parti Correlate
I rapporti del Gruppo con le società a controllo congiunto non consolidate con il metodo integrale e con le Parti Correlate sono indicati nelle Note Illustrative, le quali evidenziano, se rilevanti, anche gli effetti sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico del Gruppo derivanti dalle operazioni poste in essere con tali società come previsto dalla normativa Consob e dallo IAS 24.
In applicazione della normativa Consob (delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006 e comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006) si riporta inoltre nel Paragrafo “Operazioni con Parti Correlate” della Note Illustrative alla Relazione Finanziaria un riepilogo delle operazioni con parti correlate ed il relativo peso percentuale sul totale della voce di bilancio.
I rapporti più significativi intrattenuti tra la Capogruppo e le parti ad essa correlate (tra cui anche società controllate) hanno riguardato:
rapporti commerciali relativi ad acquisti di materie prime, componenti e prodotti, a forniture di prodotti finiti e a contratti di affitto di locali ad uso ufficio e magazzino a favore di alcune società controllate;
rapporti commerciali relativi alla fornitura di prototipi o cessione di proprietà intellettuale, quale risultato dell’attività di ricerca e sviluppo svolta dalla società controllata Becar S.r.l.;
contratti di prestazioni di servizi (tecnici, organizzativi, amministrativi e di carattere generale) resi dalla Capogruppo nell’interesse delle società controllate;
rapporti di natura finanziaria, rappresentati da finanziamenti, da rapporti di conto corrente accesi nell’ambito della gestione centralizzata della tesoreria presso la Capogruppo (cash pooling con alcune società italiane e conti correnti intersocietari sia con alcune società italiane che con la maggior parte delle società estere) e infine costituite da garanzie reali e fidejussorie rilasciate dalla Beghelli S.p.A. a favore di Istituti di Credito nell’interesse delle società controllate o dalle società controllate nell’interesse della Capogruppo;
transazioni conseguenti all’adozione della procedura di “Consolidato Fiscale Nazionale” (art. 117 e segg. Del nuovo Testo Unico Imposte sui Redditi, come modificato dal D.Lgs. 344/2003), a cui hanno aderito le società Elettronica Cimone S.r.l., Becar S.r.l., Sicurweb S.r.l. e Beghelli Servizi S.r.l.;
transazioni conseguenti all’adozione della procedura di liquidazione dell’IVA di Gruppo ai sensi dell’art. 73 D.P.R. 633/1972 con le controllate Becar S.r.l., Beghelli Servizi S.r.l., Elettronica Cimone S.r.l. e Sicurweb S.r.l.
contratti di locazione commerciale, acquisto merci e prestazioni di servizi tra Beghelli S.p.A. e la società Sifim S.r.l., posseduta dai membri della famiglia Beghelli ed amministrata dal sig. Gian Pietro Beghelli e Magica S.r.l., controllata da Sifim S.r.l. e con il sig. Gian Pietro Beghelli quale Amministratore unico;
contratti di consulenza fiscale, legale e finanziaria tra la Capogruppo ed alcuni consiglieri, o studi professionali associati ad essi correlati.
Con riguardo alle società controllate e a controllo congiunto, i rapporti più significativi tra di esse intrattenuti riguardano contratti di consulenza fiscale tra alcune società italiane del Gruppo ed alcuni consiglieri o studi professionali associati ad essi correlati.
Tutti i rapporti tra società controllate e a controllo congiunto e le altre Parti Correlate sono regolati da appositi contratti, le cui condizioni, tenuto conto della qualità dei beni e servizi prestati, si ritengono competitive e di mercato.
Con riguardo alle operazioni con Parti correlate, come disciplinate dal Regolamento Consob adottato con delibera n. 17221 del 12/03/2010 e successive modificazioni ed integrazioni, si precisa quanto segue:
non sono state concluse nell’esercizio 2023 operazioni considerate come “Rilevanti” ai sensi della suddetta normativa;
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non vi sono state singole operazioni con Parti correlate che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società nell’esercizio 2023;
non sono intervenute modifiche o sviluppi delle operazioni con Parti correlate descritte nell’ultima Relazione Finanziaria che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo al 31 dicembre 2023.
L’applicazione del principio contabile Ifrs 16 ha comportato, a livello di Gruppo, la rilevazione, in contropartita del diritto d’uso degli immobili oggetto di locazione, di una passività finanziaria (a breve e lungo termine) netta nei confronti delle parti correlate per un importo complessivo al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 1.132.
Per ulteriori dettagli si rinvia al Paragrafo “Operazioni con Parti Correlate” della Nota Illustrativa.
9.2 Informazioni sulle azioni proprie
Al 31 dicembre 2023 la Beghelli S.p.A. risultava detentrice di numero 786.200 azioni, libere da vincoli, il cui valore unitario di Borsa era pari ad euro 0,2785.
9.3 Azioni di godimento, obbligazioni convertibili e altri titoli emessi dalla Società
Non sono state emesse azioni di godimento, né obbligazioni convertibili in azioni.
9.4 Elenco sedi secondarie
Si riporta nella tabella che segue l’elenco delle sedi secondarie della Beghelli S.p.A. al 31 dicembre 2023.
Beghelli S.p.A. – Elenco Sedi secondarie
 
 
 
 
Unità Locale
Indirizzo
Comune
Provincia
 
 
 
 
Stabilimento
Via Papa Giovanni XXIII, 27
Valsamoggia
BO
Stabilimento
Via Del Lavoro, 2-2/A
Valsamoggia
BO
Magazzino/Deposito
Via Mozzeghine, 9
Valsamoggia
BO
Negozio
P.zza Libertà, 25
Valsamoggia
BO
Magazzino/Deposito
Via Cassola, 4
Valsamoggia
BO
Magazzino/Deposito
Via Rimondello, 4
Valsamoggia
BO
Magazzino
Via Matteotti, 193/A
Castenedolo
BS
Ufficio
Viale della Costituzione, 3/2
Valsamoggia
BO
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9.5 Prospetto di raccordo fra il risultato d’esercizio 2023 e 2022 ed il Patrimonio Netto della Beghelli S.p.A. e quello di Gruppo
9.6 Operazioni atipiche e/o inusuali
Non si segnalano operazioni atipiche e/o inusuali.
10 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio, fattori di rischio ed evoluzione prevedibile della gestione per l’esercizio 2024
Fatti di rilievo
Con riguardo al complesso immobiliare di Crespellano si precisa, come richiamato al paragrafo “Gestione operativa e continuità aziendale” che nei mesi di gennaio e febbraio 2024 Beghelli S.p.a. ed il promissario acquirente del compendio immobiliare hanno ricevuto dall’Amministrazione Comunale esito favorevole al rilascio dei titoli edilizi per le opere edili previste nel progetto di polo logistico dell’area.
Alla data di approvazione del progetto di bilancio da parte dell’organo amministrativo, sono in corso di esecuzione alcune finali attività previste nella convenzione stipulata tra Ente locale, Beghelli ed il promissario acquirente (in particolare indagini sottosuolo e procedure espropriative).
Sulla base dello stato di avanzamento di tali attività e tenuto conto dell’interesse di Beghelli e del promissario acquirente di completare l’operazione nei tempi più brevi possibili, si ritiene di poter giungere alla vendita del complesso immobiliare entro il secondo trimestre 2024.
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In data 28 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione della Beghelli S.p.A. ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della società Becar S.r.l. controllata al 50,64% rilevando le quote dei soci di minoranza ad un prezzo valorizzato sulla base del Patrimonio Netto della Società alla data del 31 dicembre 2023. Tale progetto rientra all’interno del processo di riorganizzazione e centralizzazione delle attività di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di recuperare efficienza, cogliere sinergie nello sviluppo e standardizzazione dei prodotti e processi.
     
Fattori di rischio
Per l’analisi dei fattori di rischio si rinvia a quanto descritto ai capitoli 3 e 6.
In particolare, con riguardo al piano industriale 2024-2028 approvato dal Consiglio della Capogruppo in data 28 marzo 2024, il rischio derivante dall’eventuale sua mancata realizzazione è prevalentemente determinato dai possibili impatti negativi sulla redditività, sul debito finanziario e sulla liquidità del Gruppo. Tali rischi, tenuto conto dell’attuale situazione finanziaria, degli affidamenti bancari disponibili al 31 dicembre 2023 dalle società del Gruppo Beghelli, delle prospettive per l’esercizio in corso, nonché della liquidità attesa dalla vendita del complesso immobiliare di Crespellano prevista entro il secondo trimestre 2024, si ritengono superabili.
Conflitti sullo scenario internazionale e potenziali impatti per il Gruppo
Con riferimento al protrarsi della guerra Russia Ucraina, non essendo il Gruppo direttamente presente in tale mercato e non approvvigionandosi dal medesimo, non si sono registrati nel corso dell’esercizio 2023 significativi impatti diretti sotto il profilo commerciale, né si prevedono per i prossimi mesi.
Quanto agli impatti indiretti del conflitto, la tensione sui prezzi dei trasporti, delle materie prime e dell’energia, che aveva generato costi addizionali per il Gruppo nell’anno 2022, si è progressivamente ridotta, determinando nell’esercizio 2023 impatti significativamente inferiori.
Con riguardo al conflitto arabo-israeliano, il Gruppo non ha significativi rapporti commerciali di vendita con Israele; l’impatto sui ricavi è risultato conseguentemente trascurabile.
Infine, le recenti problematiche manifestatesi nel Canale di Suez hanno creato, per le società italiane del Gruppo, ritardi di due/tre settimane negli approvvigionamenti di materiali provenienti dall’area asiatica, che hanno generato slittamenti, non significativi, nella consegna dei prodotti finiti alla clientela.
La chiusura del Canale alla circolazione navale ha inoltre comportato, causa l’allungamento delle tratte utilizzate, anche un incremento dei costi di trasporto, con un impatto tuttavia non rilevante rispetto alle previsioni di budget per l’esercizio 2024.
Evoluzione prevedibile della gestione
Gli amministratori prevedono per l’esercizio 2024, in assenza di elementi straordinari, anche collegati agli attuali conflitti Russia Ucraina e arabo-israeliano oltre che alle problematiche manifestatesi sul canale di Suez, un incremento dei ricavi di vendita, accompagnato da un miglioramento dell’EBITDA ricorrente, con un indebitamento finanziario in riduzione, in un quadro complessivo di sostenibilità del proprio business.
Valsamoggia (BO), 28 marzo 2024
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
          Gian Pietro Beghelli
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Bilancio Separato
Beghelli S.p.A.
31 dicembre 2023
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BEGHELLI S.P.A.
Note di commento al Bilancio al 31/12/2023
Premessa
Il bilancio d’esercizio 2023 rappresenta il bilancio separato della Capogruppo Beghelli S.p.A. (di seguito anche la “Società”) ed è stato predisposto secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2023, emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) e adottati ai sensi delle disposizioni normative, italiane e europee, pro tempore vigenti e applicabili, ivi incluso il Regolamento Delegato (UE) n. 2019/815 del 17 dicembre 2018 della Commissione (in breve “Regolamento ESEF”).
In aggiunta il bilancio è stato redatto aderendo alle raccomandazioni di CONSOB e dell’ESMA (European Securities and Markets Authority) ed in particolare agli orientamenti ESMA in vigore dal 5 maggio 2021.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (“IAS”), tutte le interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (“IFRIC”), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (“SIC”).
In ottemperanza al Regolamento Europeo n. 1606 del 19 luglio 2002, a partire dal 2005, la Beghelli ha adottato i Principi Contabili Internazionali (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board (“IASB”) nella preparazione del bilancio consolidato. In base alla normativa nazionale attuativa del suddetto Regolamento, il bilancio d’esercizio della Capogruppo Beghelli S.p.A. è stato predisposto secondo i suddetti principi a decorrere dal 2006.
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale, tenuto conto di quanto riportato successivamente al Paragrafo “Presupposto della continuità aziendale”.
La Beghelli S.p.A. è un ente organizzato secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana ed è la Società Capogruppo che detiene direttamente o indirettamente tramite altre società sub-holding le quote di partecipazione al capitale nelle società a capo dei settori delle attività in cui opera il Gruppo.
La Società detiene partecipazioni di controllo ed ha pertanto predisposto il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio d’esercizio separato.
Il bilancio separato della Beghelli S.p.A. è redatto in Euro, la moneta corrente nell’economia in cui opera la Società, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto e dalle Note di Commento.
I principi contabili applicati nel presente bilancio sono conformi a quelli adottati nel precedente bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 ad eccezione dei principi ed emendamenti in vigore dal gennaio 2023 e descritti nel Paragrafo successivo.
Per quanto riguarda gli schemi per la presentazione del bilancio d’esercizio, la Società ha adottato nella predisposizione del Conto economico uno schema di classificazione dei ricavi e dei costi per natura; tale scelta riflette le modalità di reporting interno attualmente in uso e di gestione e controllo del business.
Per la predisposizione della Situazione patrimoniale-finanziaria la Società ha adottato la distinzione “corrente e non corrente” quale metodo di rappresentazione delle attività e passività. Un’adeguata informativa sulle scadenze delle attività e passività viene riportata nelle Note.
Il Rendiconto finanziario è stato predisposto utilizzando il metodo indiretto in quanto considerato maggiormente rappresentativo dei flussi finanziari generati dall’attività operativa della Società.
Si precisa che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, sono stati inseriti specifici prospetti supplementari (riportati all’interno del Paragrafo “Operazioni con Parti Correlate”) con evidenza dei rapporti significativi con le parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
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I dati patrimoniali al 31 dicembre 2023 sono presentati in forma comparativa con quelli al 31 dicembre 2022, relativi all’ultimo bilancio separato annuale.
Laddove non diversamente indicato, i valori sono espressi in migliaia di Euro.
Presupposto della continuità aziendale
I ricavi consolidati netti al 31 dicembre 2023 hanno raggiunto circa 155 milioni di euro, in incremento di 9,5 Euro/milioni in valore e +6,5% in percentuale rispetto all’esercizio 2022, soprattutto grazie alla crescita nel settore della illuminazione e alla buona performance delle vendite dei nuovi sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici.
I margini industriali sono risultati, in valore ed in percentuale sui ricavi, superiori rispetto a quanto realizzato nell’esercizio 2022, prevalentemente grazie alla riduzione dei costi energetici ed al miglioramento di efficienza in ambito produttivo.
L’EBITDA, pari a Euro/milioni 9,7, ha registrato, anche per quanto commentato, un rilevante incremento rispetto all’esercizio 2022 (+ Euro/milioni 6,7).
I ricavi consolidati 2023 rispetto al budget hanno invece registrato un ritardo prevalentemente attribuibile allo slittamento di alcune commesse ed ordini in portafoglio a fine dicembre 2023, nonché a ricavi dei prodotti per la sanificazione dell’aria inferiori alle previsioni che ha generato margini industriali ed un EBITDA in valore inferiori rispetto a quanto previsto.
Con riguardo alla gestione più prettamente finanziaria, il Gruppo, grazie al miglioramento dei flussi operativi, sostenuti da una rilevante riduzione delle giacenze a magazzino (resa possibile anche dalla razionalizzazione in atto in ambito produttivo e logistico), ha ridotto il proprio Indebitamento Finanziario netto da Euro/milioni 61,9 a 52,3 (- Euro/milioni 9,6).
In ottica finanziaria, il Gruppo ha inoltre proseguito le attività finalizzate alla dismissione degli asset ritenuti non strategici, riferite in particolare alla cessione del complesso immobiliare di Crespellano (l’accordo relativo alla vendita del terreno di Monteveglio è invece stato risolto consensualmente con il promissario acquirente).
Con riguardo al complesso immobiliare di Crespellano si precisa che la vendita ha subito ritardi essenzialmente dovuti ai maggiori tempi resisi necessari per il completamento dell’iter di conversione della destinazione urbanistica dell’area. Tale iter si è concluso positivamente nella prima metà di novembre 2023, con la pubblicazione nel BURERT della Regione Emilia Romagna del Decreto di approvazione dell’Accordo di Programma (sottoscritto tra gli Enti pubblici interessati, Beghelli Spa ed il promissario acquirente del complesso e realizzatore del progetto logistico).
A seguire, Beghelli S.p.a. ed il promissario acquirente hanno presentato le richieste per l’ottenimento dei permessi di costruire per le opere edili, ricevendo, nei mesi di gennaio e febbraio 2024 esito favorevole al rilascio dei titoli edilizi.
Nel frattempo, il promissario acquirente, col quale è stato sottoscritto in data 11 marzo 2021 il contratto preliminare di compravendita, ha provveduto a prorogare le fidejussioni emesse a copertura della caparra confirmatoria prevista nel preliminare (fidejussioni che avevano una data di scadenza coerente con le precedenti tempistiche di completamento dell’iter urbanistico e di cessione).
  
Alla data di approvazione del progetto di bilancio da parte dell’organo amministrativo, sono in corso di esecuzione alcune finali attività previste nella convenzione stipulata tra Ente locale, Beghelli ed il promissario acquirente (in particolare indagini sottosuolo e procedure espropriative).
Sulla base dello stato di avanzamento di tali attività e tenuto conto dell’interesse di Beghelli e del promissario acquirente di completare l’operazione nei tempi più brevi possibili, si ritiene di poter giungere alla vendita del complesso immobiliare entro il secondo trimestre 2024.
Il Gruppo nell’esercizio 2023 ha inoltre proseguito le attività finalizzate alla cessione di alcuni lotti di terreno attualmente non utilizzati di proprietà della società controllata cinese Beghelli China Innovation.
I descritti ritardi nella dinamica delle vendite e quindi nell’EBITDA rispetto a quanto previsto a budget e lo slittamento nell’anno 2024 della vendita del complesso immobiliare di Crespellano (previsto a budget nel 2023), hanno determinato alla data del 31 dicembre 2023 il mancato rispetto di un covenant (Indebitamento
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Finanziario Netto / EBITDA, dato misurato con riguardo ai dati consolidati) previsto in alcuni contratti di finanziamento di importo peraltro non rilevante in essere alla stessa data. Il secondo covenant previsto in tali finanziamenti (Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto) risulta invece rispettato.
In particolare, il debito residuo dei finanziamenti con covenants finanziari non rispettati risulta al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/milioni 3,9. Parte di tali finanziamenti, per un ammontare pari a Euro/milioni 2,0, verrà rimborsata, per obblighi contrattuali già in essere con le banche creditrici (ossia le banche che hanno erogato il finanziamento in Pool nel luglio 2017 ed in scadenza naturale nel giugno 2024), all’atto della vendita del complesso immobiliare di Crespellano, prevista nel secondo trimestre del corrente esercizio 2024.
Per i restanti finanziamenti, complessivamente pari a Euro/milioni 1,9, la Società procederà alla richiesta di deroga contrattuale (waiver).
All’atto della vendita è contrattualmente previsto inoltre il rimborso del finanziamento avente l’ipoteca sull’immobile di Crespellano, finanziamento i cui covenants finanziari risultano comunque rispettati al 31 dicembre 2023.
Si precisa che il mancato rispetto del covenant previsto sui finanziamenti sopra richiamati ha comportato altresì la decadenza del beneficio del termine su altri contratti di finanziamento in essere diversi dai primi, assistiti da garanzia SACE, il cui valore residuo al 31 dicembre 2023 è pari a Euro/milioni 14,9.
In tale contesto, il Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024 ha approvato il budget per l’esercizio 2024 ed il piano 2024-2028 (di seguito anche il “Piano”), rivedendo gli obiettivi nei settori tradizionali, con un sostanziale allineamento alla crescita dei mercati di riferimento e puntando sulle potenzialità di crescita nel settore fotovoltaico nel quale il Gruppo è recentemente tornato con una nuova proposta commerciale, nonché sulle proposte nell’ambito dei servizi di illuminazione.
Il Piano, che conferma le linee guida strategiche del precedente piano, è stato predisposto considerando uno scenario di progressiva normalizzazione e rilancio dell’economia internazionale, anche con riguardo all’attuale conflitto russo-ucraino e alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Il Piano conferma l’obiettivo di portare a termine la riorganizzazione industriale all’interno delle strutture produttive del Gruppo, già avviata, al fine di ridurre i costi industriali e di struttura, recuperare marginalità operativa e supportare l’incremento dei ricavi di vendita.
Con riguardo alla gestione prettamente finanziaria, il Piano prevede la cessione del complesso immobiliare di Crespellano nel primo semestre 2024.
La cessione del complesso immobiliare di Crespellano, si rammenta, comporterà un flusso di cassa in entrata significativo e tale da ripristinare un livello di indebitamento finanziario netto maggiormente in linea con la capacità del Gruppo di generare flussi di cassa operativi.
Tuttavia, si precisa che qualora le banche, i cui finanziamenti prevedono il diritto di risolvere il contratto qualora la Società sia inadempiente ai sensi di altri contratti di finanziamento (cosiddetta clausola di “cross default”), richiedessero, a seguito della decadenza del beneficio del termine, il rimborso a pronti degli stessi finanziamenti, o la revoca delle linee di affidamento a breve esistenti al 31 dicembre 2023, la continuità aziendale della Società e del Gruppo sarebbe messa in discussione.
Tale circostanza configura l’esistenza di una incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Capogruppo e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale.
Ciononostante, gli Amministratori, dopo aver attentamente valutato quanto riportato sopra, ed i rischi e l’incertezza a cui la Società e il Gruppo sono esposti, sulla base delle informazioni disponibili alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, relative in particolare:
-alla cessione del complesso immobiliare di Crespellano per il quale la Società ritiene, come sopra precisato, altamente probabile la vendita nel secondo trimestre 2024 da cui deriveranno i flussi per rimborsare i finanziamenti per i quali è previsto il rimborso anticipato obbligatorio e, nella remota ipotesi di mancato ottenimento dei waivers dalle banche i cui finanziamenti prevedono i covenants superati, la possibilità anche del rimborso di tali finanziamenti;
-al propositivo atteggiamento delle banche, che hanno sino ad ora sostenuto finanziariamente il Gruppo;
-alle risultanze di quanto previsto nel piano 2024 2028, che prevede il ritorno ad una marginalità operativa adeguata e sostenibile rispetto alla struttura finanziaria del Gruppo;
-al conseguimento nel primo bimestre del corrente anno 2024 di volumi di ricavi in linea con quelli previsti a budget;
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ritengono che, pur in presenza della significativa incertezza sopra richiamata, che può far sorgere dubbi significativi sull’utilizzo del presupposto della continuità aziendale, legata all’ottenimento dei waivers da parte delle banche aventi finanziamenti con covenants finanziari non rispettati e alla mancata richiesta di applicazione della cosiddetta clausola di “cross default” con riferimento alle banche per le quali è decaduto il beneficio del termine, sussistano le condizioni per l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale ai fini della redazione del Bilancio al 31 dicembre 2023 e, pertanto, hanno redatto il documento in applicazione di tale presupposto.
Conflitti sullo scenario internazionale e potenziali impatti per il Gruppo
In attuazione dei richiami di attenzione di CONSOB del 18 marzo 2022 e del 19 maggio 2022 sugli effetti attuali e prevedibili, diretti ed indiretti, della crisi russo-ucraina in conformità ai Pubblic Statement di ESMA del 14 marzo 2022 e del 13 maggio 2022 si segnala che, con riferimento al protrarsi del citato conflitto, non essendo il Gruppo direttamente presente in tale mercato e non approvvigionandosi dal medesimo, non si sono registrati nel corso dell’esercizio 2023 significativi impatti diretti sotto il profilo commerciale, si prevedono per i prossimi mesi.
Quanto agli impatti indiretti del conflitto, la tensione sui prezzi dei trasporti, delle materie prime e dell’energia, che aveva generato costi addizionali per il Gruppo nell’anno 2022, si è progressivamente ridotta, determinando nell’esercizio 2023 impatti significativamente inferiori.
Con riguardo al conflitto arabo-israeliano, il Gruppo non ha significativi rapporti commerciali di vendita con Israele; l’impatto sui ricavi è risultato conseguentemente trascurabile.
Infine, le recenti problematiche manifestatesi nel Canale di Suez hanno creato, per le società italiane del Gruppo, ritardi di due/tre settimane negli approvvigionamenti di materiali provenienti dall’area asiatica, che hanno generato slittamenti, non significativi, nella consegna dei prodotti finiti alla clientela.
La chiusura del Canale alla circolazione navale ha inoltre comportato, causa l’allungamento delle tratte utilizzate, anche un incremento dei costi di trasporto, con un impatto tuttavia non rilevante rispetto alle previsioni di budget per l’esercizio 2024.
Provvedimenti a favore dei soggetti con sede nei territori colpiti dalle alluvioni
Si precisa che la società Beghelli S.p.a. e le controllate Beghelli Servizi S.r.l. e Becar S.r.l., aventi sede nel Comune e municipalità rientrante nei territori per i quali sono state previste misure di sostegno ai sensi del Decreto legge n. 61 del 1° giugno 2023 (cosiddetto “Decreto Alluvione”, convertito nella legge n. 100 del 31 luglio 2023), hanno usufruito nell’esercizio 2023 delle agevolazioni in esso previste.
Cambiamenti climatici e potenziali impatti per il Gruppo
Per quanto riguarda il cambiamento climatico, esso è oggetto di attenzione da parte del Management della Società che ne valuta i rischi e definisce le strategie tese a ridurre gli impatti dello stesso sull’operatività del Gruppo, sia gli impatti della propria attività sullo stesso.
I recenti lavori della 27^ conferenza delle Parti delle Nazioni Unite (COP 27), presieduta dall’Egitto, hanno confermato la centralità e l’urgenza dell’agenda climatica. La guerra in Ucraina, e in particolar modo la connessa crisi energetica ed un aumentato consumo di carbone per far fronte alla crisi, hanno posto l’accento sulla necessità di accelerare la transizione verso fonti rinnovabili come strumento di rafforzamento della sicurezza energetica.
Il Management del Gruppo Beghelli, in linea con tali principi, considera la tutela dell’ambiente un obiettivo prioritario e si impegna a promuovere azioni volte al miglioramento delle prestazioni ambientali e di contenimento degli impatti generati.
Per maggiori approfondimenti sui dati quantitativi per consumi di energia, emissioni, gestione dei rifiuti si rimanda alla Dichiarazione di carattere non finanziaria 2023.
Il Management, sulla base delle informazioni al momento disponibili, ha effettuato delle valutazioni sui possibili rischi ed incertezze legati ai cambiamenti climatici. Si riporta di seguito la sintesi dell’analisi condotta utilizzando lo Schema della Task Force on “Climate Relayed Financial Disclosure” (TCFD):
 
Rischi legati al clima
Potenziali Impatti
Rischi Normativi e legali
Non si prevedono impatti economici derivanti da incrementi di costi o riduzioni della domanda di prodotti e servizi
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Rischi della tecnologia
Non si prevedono impatti economici legati alla sostituzione di prodotti e servizi con altri a basse emissioni, non si prevedono costi di sviluppo ed implementazione di nuovi processi.
Rischi di mercato
Non si prevedono impatti economici legati alla riduzione della domanda di beni e servizi per cambio delle abitudini dei consumatori o incremento delle materie prime.
Rischi reputazionali
Non si prevedono impatti economici legati alla contrazione della domanda di beni e servizi per cambio delle preferenze dei consumatori o riduzione dei ricavi per contrazione della capacità produttiva o riduzione di accesso ai capitali
 
Il Management del Gruppo valuta costantemente soluzioni che possano mitigare impatti negativi legati all’incremento dei costi e dall’altro garantire un contenimento degli effetti negativi che l’attività di impresa ha sul clima.
 
In considerazione di quanto riportato sopra, gli Amministratori non prevedono rischi legati ai cambiamenti climatici e non prevedono effetti sui risultati economico finanziari del Gruppo. Alla data della presente relazione non sussistono rischi significativi di rettifica dei valori contabili di attività e di passività o incertezze che influenzano le ipotesi utilizzate per elaborare le stime, derivanti dal cambiamento climatico.
Cambiamenti di principi contabili, nuovi principi contabili, cambiamenti di stima e riclassifiche
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2023
I criteri di valutazione utilizzati ai fini della predisposizione dei prospetti contabili consolidati per il bilancio al 31 dicembre 2023 non si discostano da quelli utilizzati per la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022, ad eccezione dei nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2023 di seguito esposti:
In data 18 maggio 2017, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 Insurance Contracts. L’obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un’entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore. Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach (“PAA”). Le principali caratteristiche del General Model sono:
- le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
- la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
- le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
- esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
- il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
- il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.
L’approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l’entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un’approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l’approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall’applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim. L’entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti
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e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF). Inoltre, in data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative Information”. L’emendamento è un’opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell’IFRS 17. L’emendamento è stato applicato a partire dal gennaio 2023, unitamente all’applicazione del principio IFRS 17, per evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e per migliorare l’utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. L’adozione di tale principio e del relativo emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato e consolidato della Beghelli.
L’International Accounting Standards Board ha pubblicato il documento Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12) che chiarisce in che modo le società contabilizzano le imposte differite su transazioni come leasing e decomissioning obbligation.
La principale modifica delle imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12) è un’esenzione dall’esenzione dalla rilevazione iniziale prevista dallo IAS 12.15 (b) e dallo IAS 12.24. Di conseguenza, l’esenzione dalla rilevazione iniziale non si applica alle operazioni nelle quali al momento della rilevazione iniziale sorgono differenze temporanee deducibili e imponibili di pari importo. Ciò è spiegato anche nel paragrafo IAS 12.22° appena inserito.
L’entità che applica “Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione” deve anche, all’inizio del primo esercizio comparativo presentato:
a) rilevare l’attività fiscale differita, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, e la passività fiscale differita per tutte le differenze temporanee deducibili e imponibili associate a: i) attività consistenti nel diritto di utilizzo e passività del leasing; e ii) smantellamenti, ripristini e passività similari e i corrispondenti importi rilevati come parte del costo della relativa attività; e
b) rilevare l’effetto cumulativo della prima applicazione delle modifiche come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, a seconda del caso, di altra componente del patrimonio netto) a tale data.
L’adozione di tale principio e del relativo emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato e consolidato della Beghelli.
In data 12 febbraio 2021, lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati “Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2” e “Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8”.
Le modifiche allo IAS 1 e all’IFRS Practice Statement 2 mirano a rendere più precisa l’informativa sui principi contabili sostituendo l’obbligo di indicare i “i principi contabili rilevanti” con l’obbligo di indicare le “informazioni rilevanti sui principi contabili”. Le modifiche forniscono inoltre delle linee guida in merito alle circostanze in cui sia probabile che le informazioni siano considerate rilevanti e pertanto ne richiedano la divulgazione.
Il documento modifica lo IAS 1 nei seguenti modi:
un’entità è ora tenuta a fornire le sue informazioni rilevanti relative ai principi contabili anziché i suoi principi contabili significativi, sono stati aggiunti diversi paragrafi per spiegare come un’entità possa identificare sia le informazioni rilevanti sui principi contabili sia fornire esempi di quando è probabile che le informazioni sui principi contabili siano rilevanti;
le modifiche chiariscono che le informazioni dei principi contabili possono essere significative per loro natura, anche se i relativi importi sono irrilevanti;
le modifiche chiariscono che le informazioni sui principi contabili sono rilevanti se gli utilizzatori del bilancio di un’entità ne avrebbero bisogno per comprendere altre informazioni rilevanti nel bilancio; e
le modifiche chiariscono che se un’entità fornisce informazioni non significative sui principi contabili, tali informazioni non devono oscurare le informazioni materiali sui principi contabili.
Le predette modifiche non hanno effetti sulla misurazione o la presentazione delle voci di bilancio, ma unicamente sull’informativa in merito ai principi contabili delle entità.
Le modifiche allo IAS 8, che hanno aggiunto la definizione di stime contabili, chiariscono che gli effetti di un cambiamento in un input o in una tecnica di misurazione sono cambiamenti nelle stime contabili, a meno che non risultino dalla correzione di errori di periodi precedenti. Tali emendamenti chiariscono come le entità debbano fare una distinzione tra i cambiamenti nelle stime contabili, i cambiamenti nelle politiche contabili e correzioni di errori relativi a periodi precedenti.
Gli effetti dell’adozione di tali emendamenti sono stati riflessi, laddove necessario, nel bilancio separato e consolidato della Beghelli.
Nel mese di dicembre 2021, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha pubblicato un progetto di quadro legislativo per un’imposta minima globale che dovrebbe essere utilizzata dalle singole giurisdizioni. L’obiettivo del quadro è ridurre lo spostamento dei profitti da una
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giurisdizione all’altra al fine di ridurre l’imposizione fiscale globale dei gruppi societari. Nel mese di marzo 2022, l’OCSE ha pubblicato una serie di orientamenti tecnici dettagliati sulle norme del Pillar Two. Le parti interessate hanno espresso preoccupazioni allo IASB riguardo alle potenziali implicazioni sulla contabilizzazione delle imposte sul reddito ed in particolare sulla contabilizzazione delle imposte differite, derivanti dalle regole del modello del Pillar Two. Lo IASB ha emesso gli Amendments (the Amendments) International Tax Reform Pillar Two, in risposta alle preoccupazioni degli stakeholders del 23 maggio 2023. L’adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato e consolidato della Beghelli.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC applicabili successivamente
Si riportano di seguito gli standard internazionali omologati dall’UE, ma non obbligatori per i bilanci IFRS 2023, ma che saranno obbligatori per i bilanci che iniziano a partire dal 1° gennaio 2024:
Modifiche all’ IFRS 16: Liability in a Sale and Leaseback (modifiche a IFRS 16 Leases)
L’International Accounting Standards Board (Board) ha pubblicato nel 2020 l’Exposure Draft intitolato Lease Liability in a Sale and Leaseback. Tale documento specifica il metodo utilizzato da un locatario venditore per misurare inizialmente l’attività relativa al diritto d’uso e la passività per il leasing derivante da una transazione di sale and leaseback ed il modo in cui il locatore venditore misura successivamente tale passività.
Nel 2021 il Board ha esaminato i feedback ricevuti sull’Exposure Draft. Nella riunione di settembre 2021, l’Interpretations Committee ha discusso il progetto e ha discusso in merito alla direzione del progetto considerando tali feedback. Nel mese di settembre 2022 lo IASB ha modificato l’IFRS 16. Gli emendamenti aggiungono il paragrafo 102° all’IFRS 16. In base a tale paragrafo, al venditore-locatario viene richiesto di determinare i “canoni leasing” o i “canoni leasing rivisti” in modo da non rilevare alcun importo di utile o perdita relativo al diritto d’uso trattenuto dal venditore-locatario stesso. Il paragrafo non prescrive un metodo particolare per ottenere tale risultato.
Modifiche allo IAS 1
Nel mese di gennaio 2020 lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 1, che chiariscono come un’entità debba classificare le passività come correnti o non correnti.
Si prevede che queste modifiche avranno un impatto significativo su molte entità, con più passività classificate come correnti, in particolare quelle con covenants relativi ai prestiti. Le modifiche sono obbligatorie per i bilanci con inizio il o successivamente al 1° gennaio 2023.
In data 31 ottobre 2022 lo IASB ha pubblicato Non-current Liabilities with Covenants (Modifiche allo IAS 1) per chiarire come le condizioni che un’entità deve rispettare entro dodici mesi dalla data di bilancio influiscono sulla classificazione di una passività.
Le modifiche allo IAS 1 specificano che i covenants da rispettare dopo la data di bilancio non incidono sulla classificazione del debito come corrente o non corrente alla data di bilancio. Le modifiche richiedono invece che una società fornisca informazioni su tali covenants nelle note al bilancio. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano il o dopo il 1° gennaio 2024.
Nuovi standard e modifiche emessi dallo IASB non ancora approvati dall’UE
Di seguito si riportano le modifiche agli standard internazionali emesse dallo IASB che tuttavia non hanno ancora concluso il relativo processo di endorsement:
IFRS 14 Regulatory deferral accounts - Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui “rate-regulated activities”;
sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) - Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull’equity method;
modifiche allo IAS 7 - Rendiconto finanziario ed IFRS 7 - Strumenti finanziari: Informazioni integrative: Supplier Finance Arrangements (emesso il 25 maggio 2023);
modifiche allo IAS 21 - The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability (emesso il 15 agosto 2023).
Si prevede che le modifiche allo IAS 21 potranno essere omologate prima della data prevista di entrata in vigore del gennaio 2025, mentre per le modifiche allo IAS 7 e all’IFRS 7 è poco probabile che il processo di endorsement si concluda prima della data effettiva prevista per il 1° gennaio 2024
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Allo stato la Società e il Gruppo stanno analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul Bilancio separato e consolidato; tuttavia, da un preliminare esame non si attendono impatti significativi sulla propria situazione patrimoniale, finanziaria ed economica.
Attività della Società
La Beghelli S.p.A. progetta, produce e distribuisce apparecchi di illuminazione, fra cui apparecchi d’illuminazione di emergenza, settore in cui è leader italiano, e apparecchi per l’illuminazione ordinaria a risparmio energetico; infine produce sistemi elettronici per la sicurezza domestica ed industriale e apparecchi elettronici di consumo.
La Società ha sede legale nel comune di Valsamoggia (Bologna), in Via Mozzeghine 13/15 ed è quotata alla Borsa di Milano dal giugno 1998.
La Beghelli è controllata dal Sig. Gian Pietro Beghelli, Presidente ed Amministratore Delegato della Società.
Il progetto di bilancio al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024.
Criteri di valutazione
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione ovvero al costo rideterminato in misura pari al valore di mercato alla data di transizione agli IFRS secondo l’esenzione prevista dall’IFRS 1. Il costo di acquisizione o di produzione è rappresentato dal “fair value” del prezzo pagato per acquisire o costruire l’attività e ogni altro costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costo pagato per acquisire o produrre l’attività è l’equivalente prezzo in contanti alla data di rilevazione; pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all’equivalente prezzo in contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione. Gli oneri finanziari se significativi sono capitalizzati nel valore del cespite connesso. La capitalizzazione dei costi inerenti all’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un’attività.
Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, a meno di casi specifici rilevanti, le vite utili per categoria di beni siano le seguenti:
Terreni
Vita utile indefinita
Fabbricati industriali
34 anni
Impianti e macchinari
da 6–10 anni
Attrezzature industriali e commerciali
8 anni
Altri beni
da 4 –8 anni
I terreni non vengono ammortizzati in considerazione della loro vita utile indefinita ma, laddove fossero identificati indicatori esterni ed interni su potenziali perdite di valore, sono sottoposti a impairment test al fine di verificare se il valore recuperabile è superiore al valore contabile.
I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni esercizio per tenere conto di eventuali variazioni significative.
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I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del bene cui la miglioria è relativa.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o la cessione. Qualora si rilevino indicatori che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni che hanno determinato la rilevazione della svalutazione (per i test svolti con riferimento al bilancio in chiusura si veda Paragrafo “Impairment Test”).
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal prezzo pagato per acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l’equivalente prezzo in contanti alla data di rilevazione; pertanto, qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione, la differenza rispetto all’equivalente prezzo in contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.
Costi di sviluppo
Ai fini dell’iscrizione di tale attività nell’attivo della Beghelli, i progetti sono distinti nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capitalizzata). I costi di sviluppo sono capitalizzati solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, i prodotti sono tecnicamente fattibili ed infine se sono attesi benefici futuri dalla commercializzazione di tali prodotti tali da reintegrare i costi sostenuti.
I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dal periodo in cui la tecnologia è disponibile per l’uso lungo la vita utile stimata del prodotto, mediamente pari a 5 anni. La vita utile viene riesaminata e modificata al mutare delle previsioni sull’utilità futura.
Altre immobilizzazioni immateriali
Le altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze, marchi e diritti simili e software, sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni esercizio per tenere conto di eventuali variazioni significative.
Di seguito viene riportata la stima della vita utile utilizzata per le principali categorie di immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo5 anni
Diritti di brevetto industriale e marchi10 anni
Concessioni, licenze e software3 anni
Immobilizzazioni materiali non strumentali
Gli investimenti immobiliari, costituiti da terreni e immobili, sono definiti come beni detenuti a titolo di proprietà o mediante contratti di leasing finanziario al fine di ricavarne proventi dalla locazione o dalla rivalutazione del mercato. Sono rilevati al costo di acquisizione o di produzione ovvero al costo rideterminato in misura pari al valore di mercato alla data di transizione agli IFRS secondo l’esenzione prevista dall’IFRS 1. Successivamente alla rilevazione iniziale, sono iscritti al costo, al netto degli ammortamenti cumulati. Gli immobili vengono ammortizzati a quote costanti sulla base della loro vita utile stimata residua.
I terreni non vengono ammortizzati in considerazione della loro vita utile indefinita ma, laddove fossero identificati indicatori esterni ed interni su potenziali perdite di valore, sono sottoposti a impairment test al fine di verificare se il valore recuperabile è superiore al valore contabile.
Gli immobili vengono ammortizzati a quote costanti sulla base della loro vita utile stimata residua compresa, a seconda dei cespiti, nell’intervallo 17-25 anni.
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Leasing
Il contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l’utilizzo di un’attività specificata per un periodo di tempo. Quando la Società agisce come locatario, alla data di decorrenza rileva un’attività consistente nel diritto di utilizzo ed una passività finanziaria.
Attività consistenti nel diritto di utilizzo o attività per diritti d’uso
Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono rilevate al costo ed includono il valore iniziale della passività finanziaria ed i pagamenti effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto al netto degli incentivi ricevuti, dei costi iniziali diretti sostenuti e, se previsti, dei costi relativi all’attività di smantellamento.
Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate a quote costanti per il periodo minore tra la durata del contratto di locazione e la loro vita utile stimata.
Se, al termine della durata del contratto di locazione, la proprietà è trasferita al locatario o se il costo dell’attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l’opzione di acquisto, il periodo di ammortamento corrisponde alla vita utile dell’attività sottostante.
Laddove fossero identificati indicatori esterni ed interni su potenziali perdite di valore, le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono soggette a impairment test.
Passività finanziarie del leasing
Le passività finanziarie sono rilevate al valore attuale dei pagamenti dovuti lungo la durata del contratto non versati alla data di decorrenza ed includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi da ricevere, i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, gli importi che si prevede che il locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo, il prezzo di esercizio dell’opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, i pagamenti di penalità di risoluzione del contratto da parte del locatario se prevista nel contratto e ritenuta probabile.
I pagamenti dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, viene utilizzato il tasso di finanziamento marginale, ovvero il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un’attività di valore simile all’attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. I tassi di finanziamento marginale applicati sono stati determinati sulla base della zona geografica in cui sono stati stipulati i contratti e sulla base della fascia di scadenza a cui appartengono i contratti.
Il valore delle passività del leasing viene incrementato per tener conto degli interessi e decrementato per tener conto dei pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile delle passività finanziaria viene rimisurato in caso di modifica della durata del leasing, di modifica della valutazione di un’opzione di acquisto dell’attività sottostante, di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell’indice o tasso utilizzato per determinare i pagamenti.
La Società ha incluso nella durata del contratto gli eventuali periodi di estensione coperti dall’opzione di rinnovo, quando ipotizzato con ragionevole certezza che la stessa verrà esercitata, anche in considerazione dell’esperienza storica. Condizione per il rinnovo del termine è altresì che la Società possa esercitare l’opzione senza il consenso della controparte o che il locatore sia esposto ad una penalità significativa in caso di termine del contratto.
I contratti in cui può essere prevista l’opzione di rinnovo si riferiscono principalmente a locazioni immobiliari.
Perdite di valore
La società verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali, materiali, delle attività consistenti nel diritto d’uso e delle partecipazioni in imprese controllate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico dell’attività viene ridotto applicando al maggiore tra valore di mercato e valore d’uso (valore recuperabile) e l’eventuale differenza negativa tra valore recuperabile e valore di carico viene imputata a conto economico.
Il valore d’uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall’attività o dall’unità generatrice di flussi finanziari cui l’attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima di mercato del costo del denaro ed i rischi specifici dell’attività.
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Un’attività materiale o immateriale (incluso il diritto d’uso) subisce una riduzione di valore nel caso in cui non si sia in grado di recuperare il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio, attraverso l’uso o la cessione.
L’obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36 è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile (rappresentato dal maggiore tra il valore di mercato, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d’uso). Il test di impairment viene effettuato quando si verificano condizioni di carattere interno o esterno all’impresa che facciano ritenere che le attività abbiano subito riduzioni di valore. Nel caso dell’avviamento o di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita nonché delle immobilizzazioni immateriali in corso o non in uso, l’impairment test viene effettuato almeno annualmente.
Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino del valore stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a conto economico.
Il valore dell’avviamento in precedenza svalutato non viene mai ripristinato.
Rimanenze magazzino
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo. La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi industriali diretti (prevalentemente materiali, costi di trasporto, dazi e costo del lavoro diretto) ed i costi indiretti di produzione (ammortamenti, costo del lavoro indiretto, costi dell’energia etc). Sono calcolati fondi svalutazione per materiali di produzione, semilavorati e prodotti finiti considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore netto di realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione, al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.
Attività destinate alla vendita e Discontinued Operations
Le Attività destinate alla vendita e le Discontinued Operations sono classificate come tali se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Tali condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del gruppo di attività in dismissione sono considerate altamente probabili e le attività insieme alle passività ad esse relative sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si trovano.
Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il valore di mercato al netto dei costi accessori e collegati alla vendita.
Crediti
Sono esposti al loro presumibile valore di realizzo in applicazione delle nuove disposizioni introdotte dall’IFRS 9 Strumenti finanziari. L’adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti determinato tenendo in considerazione la situazione specifica dei singoli debitori e le condizioni economiche generali e di settore. I crediti, con dilazioni di incasso superiori alle normali condizioni di mercato e privi di remunerazione, sono esposti al netto della componente finanziaria, pari alla differenza tra il valore nominale ed il loro valore attuale; tale componente viene rilevata come interesse attivo tra i componenti finanziari di reddito lungo il periodo di dilazione.
I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall’attivo della Situazione patrimoniale-finanziaria se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto, che non soddisfano i requisiti prima descritti, rimangono iscritti, sebbene siano stati legalmente ceduti, nell’attivo; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell’anticipazione ricevuta. Gli oneri riconducibili alla cessione del credito sono riconosciuti in base alle disposizioni previste dall’IFRS 9.
Attività finanziarie
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Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro “fair value” aumentato, nel caso di un’attività finanziaria non al “fair value” rilevato nel conto economico, degli eventuali oneri accessori. Fanno eccezione i crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa per i quali la Società applica l’espediente pratico che permette di valutarli al prezzo dell’operazione determinato secondo l’IFRS 15.
Al momento dell’iscrizione, ai fini delle valutazioni successive, le attività finanziarie sono classificate in base alle quattro possibili modalità di misurazione seguito descritte:
attività finanziarie al costo ammortizzato;
attività finanziarie al “fair value” rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e delle perdite cumulate;
attività finanziarie al “fair value” rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell’eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
attività finanziarie al “fair value” rilevato a conto economico.
La scelta della classificazione delle attività finanziarie dipende:
dalla natura dell’attività finanziaria determinata principalmente dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali previsti;
dal modello di business che la Società applica alla gestione dell’attività finanziaria al fine di generare flussi finanziari, i quali possono derivare dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Affinché un’attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al “fair value” rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto “solely payments of principal and interest (“SPPI”). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal Bilancio quando il diritto di ricevere liquidita è cessato, la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività ovvero ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, oppure (2) non ha trasferito trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui la Capogruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma assume un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Partecipazioni in società controllate ed altre
Le partecipazioni in imprese controllate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite durevoli di valore.
La differenza positiva, emergente all’atto dell’acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.
Le partecipazioni in imprese controllate sono sottoposte, in caso di differenza negativa tra valore pro quota del Patrimonio Netto della società controllata e valore di carico della partecipazione ed in presenza di segnali esterni o interni sintomatici di durevoli perdite di valore, ad “impairment test” per verificare eventuali perdite di valore che, laddove riscontrate, sono rilevate a conto economico.
Qualora la perdita di valore di pertinenza della Capogruppo ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l’obbligo o l’intenzione di coprirle, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota eccedente è rilevata come fondo tra le passività. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti della quota precedentemente svalutata.
Le partecipazioni in “Altre imprese” riguardano le imprese di cui la Beghelli ha una partecipazione minoritaria e sono valutate con il metodo del Patrimonio Netto.
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide sono rappresentate dalla cassa e da investimenti a breve termine (scadenza originaria non superiore a 3 mesi) molto liquidi, facilmente convertibili in ammontare noto di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.
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Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche, altre attività finanziarie a breve ad alta liquidità, con scadenza originaria non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.
Patrimonio netto
Capitale sociale
La posta è rappresentata dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione del capitale sociale purché si tratti di costi incrementali, variabili, direttamente attribuibili all’operazione di capitale e non altrimenti evitabili.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie e gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
Il corrispettivo pagato o ricevuto, incluso ogni costo sostenuto direttamente attribuibile all’operazione di capitale, al netto di qualsiasi beneficio fiscale connesso, viene rilevato direttamente come movimento di patrimonio netto.
Riserva di “fair value”
Tale voce include le variazioni di “fair value” attribuite direttamente a Patrimonio Netto ed in particolare la variazione di “fair value” degli strumenti derivati di copertura (cosiddetta Riserva Cash Flow Hedge).
Riserva Ias 19
Tale riserva include l’impatto a Patrimonio Netto al netto del correlato effetto fiscale derivante dall’applicazione dello Ias 19 revised con riferimento alla contabilizzazione degli utili/perdite attuariali.
Utili (perdite) a nuovo
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite), i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti derivanti dall’introduzione di cambiamenti nei principi contabili di riferimento e dalla rilevazione di errori rilevanti.
Piani di stock options
Eventuali piani di stock option vengono contabilizzati in base alle disposizioni previste dall’IFRS 2, secondo cui le opzioni sono valutate al “fair value” e questo è imputato a conto economico ad incremento del costo del personale con contropartita la riserva sovrapprezzo azioni. Il “fair value” è misurato alla data di assegnazione dell’opzione (grant date) e imputato a conto economico nel periodo che intercorre fra tale data e quella nella quale le opzioni diventano esercitabili (vesting period). Il “fair value” dell’opzione è valutato utilizzando la procedura numerica degli alberi binomiali basata sull'approccio di Cox, Ross e Rubinstein e tenendo in considerazione i termini e le condizioni alle quali le opzioni sono state concesse. Alla data di chiusura della presente Relazione non è attivo alcun piano.
Passività finanziarie
Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al “fair value” rilevato a Conto Economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al “fair value” cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie della Capogruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto Economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull’acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto Economico e dipende dalla loro classificazione.
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I debiti commerciali e gli altri debiti sono valutati al costo, rappresentativo del “fair value”.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica vengono trattati come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto Economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Strumenti finanziari derivati
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al “fair value”. I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del “fair value” degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al “fair value” con imputazione degli effetti a Conto Economico; coerentemente, gli
strumenti oggetto di copertura sono adeguati a riflettere le variazioni del “fair value” associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto Economico; detti rischi sono generalmente associati a un’attività o passività rilevata in Bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di “fair value” della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura, secondo i requisiti previsti dal principio, viene rilevata quale componente del Conto Economico complessivo (riserva di Cash Flow Hedge); tale riserva viene poi imputata a risultato d’esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto Economico.
La parte inefficace della variazione di “fair value”, così come l’intera variazione di “fair value” dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti, viene invece contabilizzata direttamente a Conto Economico.
Benefici ai dipendenti
Piani a contribuzione definita
I costi relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a Conto economico quando sostenuti.
Piani a benefici definiti
Le passività nette sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell’esercizio corrente e in quelli precedenti e deducendo il “fair value” delle eventuali attività a servizio del piano. Il valore attuale delle obbligazioni è basato sull’uso di tecniche attuariali che attribuiscono il beneficio derivante dal piano ai periodi in cui sorge l’obbligazione ad erogarlo (Metodo della Proiezione Unitaria del Credito) ed è basato su assunzioni attuariali che sono obiettive e tra loro compatibili. Le attività a servizio del piano sono rilevate e valutate al “fair value”.
Se da tale calcolo risulta una potenziale attività, l'importo da riconoscere è limitato al valore attuale di ogni beneficio economico disponibile sotto forma di futuri rimborsi o di riduzioni dei contributi futuri al piano (limite dell’attività).
Le componenti del costo dei benefici definiti sono rilevate come segue:
i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto economico in base alla loro natura;
gli oneri finanziari netti sulla passività o attività a benefici definiti sono rilevati a Conto economico come Proventi/(oneri) finanziari, e sono determinati moltiplicando il valore della passività/(attività) netta per il tasso utilizzato per attualizzare le obbligazioni, tenendo conto dei pagamenti dei contributi e dei benefici avvenuti durante il periodo;
le componenti di rimisurazione della passività netta, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, il rendimento delle attività (esclusi gli interessi attivi rilevati a Conto economico) e qualsiasi variazione nel
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limite dell’attività, sono rilevati immediatamente negli Altri utili (perdite) complessivi. Tali componenti non devono essere riclassificati a Conto economico in un periodo successivo.
I costi relativi alle prestazioni di lavoro passate che derivano da modifiche o riduzioni ai piani sono rilevati immediatamente a Conto economico, nella voce Altri proventi/(oneri) atipici. Gli utili e le perdite relative all’estinzione di un piano sono rilevati nella voce Altri proventi/(oneri) atipici, quando questa si verifica.
Altri benefici a lungo termine
Le passività rappresentano il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato in funzione del loro servizio nell’esercizio corrente e in quelli precedenti. La componente di rimisurazione sugli Altri benefici a lungo termine è rilevata a Conto economico nel periodo in cui si manifesta.
Termination benefits
I benefici per la cessazione del rapporto di lavoro (“Termination benefits”) sono rilevati alla data più immediata tra le seguenti: i) quando la Società non può più ritirare l’offerta di tali benefici e ii) quando la Società rileva i costi di una ristrutturazione.
Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali
I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l’impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.
Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; laddove presenti, adeguata informativa viene data in Nota.
Ricavi e costi
I ricavi sono rilevati sulla base delle disposizioni previste dal nuovo principio IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.
Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti di assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: 1) l’identificazione del contratto con il cliente; 2) l’identificazione delle performance obligations del contratto; 3) la determinazione del prezzo della transazione, ossia l’ammontare del corrispettivo che si attende di ottenere; 4) l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto; 5) i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.
In termini generali i ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Beghelli affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono valutati al “fair value” al netto di sconti, abbuoni, premi e resi.
In particolare:
-i ricavi derivanti dalla cessione dei beni sono riconosciuti quando un cliente ottiene il controllo della merce; il trasferimento del controllo avviene quando la merce è spedita o, se previsto dal contratto e/o dalle condizioni di vendita, resa disponibile al cliente in un luogo specifico;
-i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di completamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento ed il valore totale dei servizi previsti.
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I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale.
Un’operazione di “baratto” produce ricavi solo in caso di cessione di merci o prestazione di servizi aventi diversa natura. Il ricavo è determinato dal “fair value” (valore equo) delle merci o dei servizi ricevuti, rettificato dall'importo di eventuali pagamenti in contanti o equivalenti. Quando il “fair value” (valore equo) delle merci o dei servizi ricevuti non può essere determinato attendibilmente, il ricavo è calcolato sulla base del “fair value” (valore equo) delle merci o dei servizi forniti, rettificato dell’importo di eventuali pagamenti in contanti o equivalenti.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenendo conto del tasso effettivo applicabile.
Dividendi
I dividendi pagati dalla Società sono contabilizzati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione e sono esposti all’interno del Prospetto di Movimentazione del patrimonio netto. Viceversa, i dividendi distribuiti dalle società controllate sono riconosciuti come proventi a conto economico alla data di approvazione dell’assemblea degli azionisti della società erogante.
Contributi pubblici
In accordo con lo IAS 20, i contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati (laddove riferibili ad attività non correnti capitalizzate, la rilevazione a conto economico dei contributi segue il piano di ammortamento).
Il trattamento contabile del beneficio ottenuto sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio viene determinato alla data di accensione del finanziamento ed è pari alla differenza tra l’importo effettivamente erogato ed il “fair value” del debito (calcolato utilizzando tassi di mercato relativi a finanziamenti equivalenti ed al netto di eventuali costi accessori). La rilevazione del “fair value” del finanziamento determina, da una parte, la rilevazione di interessi passivi di mercato lungo la durata del contratto di finanziamento stesso e dall’altra la rilevazione a conto economico del contributo in applicazione delle regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici (nel caso di finanziamento agevolato sui costi capitalizzati la rilevazione a conto economico dei contributi è in linea con il piano di ammortamento).
Imposte
Le imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.
Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell’attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali e, limitatamente alle imposte anticipate, sulle perdite fiscali. Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate. Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Per i test svolti con riferimento alla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate iscritti nel bilancio in chiusura si veda Paragrafo “Impairment Test”.
Informativa di settore
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L’informativa relativa ai settori di attività è stata predisposta secondo le disposizioni dell’IFRS 8 “Settori operativi” (di seguito “IFRS 8”), che prevedono la presentazione dell’informativa coerentemente con le modalità adottate dagli Amministratori per l’assunzione delle decisioni operative. A livello gestionale, il Gruppo si basa su una struttura, articolata per area geografica, che riflette una visione strategica unitaria del business e come tale monitorata ed indirizzata dal punto di vista strategico. In particolare, il top management rivede i risultati economici a livello di Gruppo nel suo insieme, e pertanto non sono identificabili segmenti operativi.
Tale gestione risulta peraltro suffragata dal fatto che la divisione illuminazione storicamente ha rappresentato una quota significativa del volume di affari della Società e del Gruppo.
Alla luce di queste informazioni, la Società ed il Gruppo costituiscono un unico settore oggetto di informativa; nonostante vi sia un unico segmento, la Società ed il Gruppo ritengono utile comunque fornire, per la valutazione dei risultati economici, il dettaglio dei ricavi per area geografica ed area strategica di affari.
Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione Aziendale il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio.
Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull’esperienza, su elementi noti alla data di predisposizione del bilancio, sui piani prospettici approvati dalla Consiglio di Amministrazione e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo o sui periodi successivi.
Il processo di valutazione e definizione di alcune poste di bilancio si basa quindi su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio nonché l’informativa fornita; pertanto, i valori consuntivi delle voci oggetto di stime ed assunzioni potrebbero differire dagli importi riportati nel bilancio.
In tale ambito si segnala che la situazione causata dalle persistenti difficoltà del contesto economico e finanziario internazionale ed italiano ha comportato la necessità di effettuare assunzioni sugli scenari futuri caratterizzate da livelli di incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi di risultati diversi da quelli stimati e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi stimabili prevedibili, anche significative, al valore contabile delle attività e passività.
Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli Amministratori nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio della Società:
Imposte sul reddito correnti e differite: le imposte sul reddito sono determinate secondo una prudente interpretazione della normativa fiscale vigente nel paese in cui opera la Società. Tale metodo può comportare talvolta l’utilizzo di complesse stime nella determinazione dei futuri redditi imponibili e delle differenze temporanee deducibili ed imponibili tra valori contabili e fiscali. In particolare, le attività per imposte anticipate sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.
La valutazione delle attività per imposte anticipate comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori, in relazione all’esistenza ed alle tempistiche di manifestazione degli imponibili fiscali futuri della Società estratti dal “Piano 2024-2028” approvato in data 28 marzo 2024. In generale, tali stime sono caratterizzate da un’elevata complessità, soggettività ed incertezza, insite in qualsiasi attività previsionale, ed hanno comportato valutazioni significative da parte degli Amministratori in merito alla valutazione della recuperabilità delle attività per imposte anticipate.
Valutazione degli attivi immobilizzati - immobilizzazioni materiali: la verifica della riduzione di valore degli attivi materiali è effettuata, in presenza di impairment indicator, mediante il confronto tra il valore contabile dell’attività ed il loro valore recuperabile. Per i terreni ed i fabbricati, che rappresentano gli assets a maggior valore inclusi in tale categoria, il valore di recupero è stato definito sulla base degli esiti di una perizia, datata febbraio 2024, commissionata ad esperti indipendenti.
Valutazione degli attivi immobilizzati - immobilizzazioni immateriali (costi di sviluppo): La capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori,
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in quanto la recuperabilità degli stessi dipende dai flussi di cassa derivanti dalla vendita dei prodotti commercializzati dalla Società nei vari mercati. Tali stime sono condizionate sia dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e della marginalità futura che dalle scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori che sono stati riflesse all’interno del “Piano 2023-2027” approvato in data 24 marzo 2023 e sostanzialmente confermate dai risultati consuntivati nel corso del 2023 e riprese nel piano 2024-2028 approvato in data 28 marzo 2024.
Valutazione partecipazioni in società controllate: la verifica della riduzione di valore delle partecipazioni (impairment test) è effettuata mediante il confronto tra il valore contabile della partecipazione ed il valore del Patrimonio Netto pro quota. Se il valore di carico della partecipazione è superiore al valore del Patrimonio Netto pro quota e/o in presenza di elementi sintomatici interni ed esterni tali da evidenziare una potenziale perdita durevole di valore, la verifica viene effettuata tramite confronto con il valore recuperabile. Quest’ultimo è stato definito rispetto al valore d’uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi attesi al lordo delle componenti di natura finanziaria, stimati sulla base del “Piano 2024-2028” approvato in data 28 marzo 2024. Lo svolgimento dell’impairment test è caratterizzato da un elevato grado di giudizio, oltre che dalle incertezze insite in qualsiasi attività previsionale, con particolare riferimento: alla stima dei flussi di cassa operativi attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell’andamento economico generale (inclusi tassi di inflazione attesi e tassi di cambio) e del settore di appartenenza nonché dei flussi di cassa prodotti egli esercizi passati ed alla determinazione dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell’attualizzazione dei flussi sopra indicati.
Ammortamenti: i cambiamenti nelle condizioni economiche dei mercati, nella tecnologia e nello scenario competitivo potrebbero influenzare significativamente la vita utile delle attività materiali ed immateriali e potrebbero comportare una differenza nelle tempistiche del processo di ammortamento, nonché sull’ammontare dei costi per ammortamento.
Valutazione delle rimanenze di magazzino: la determinazione del fondo svalutazione rimanenze rappresenta una stima contabile complessa che richiede un elevato grado di giudizio in quanto influenzata da molteplici fattori, tra cui: le caratteristiche del settore in cui la Società opera, la stagionalità delle vendite e la volatilità dei costi di approvvigionamento e dei prezzi di vendita. Le stime sono effettuate sulla base di relazioni tecniche specifiche, che evidenziano le possibilità di utilizzo e recupero dei codici a lenta movimentazione, avuto riguardo anche al loro grado di obsolescenza e sono integrate con analisi di carattere finanziario basate sugli indici di rotazione del magazzino.
Valutazione dei crediti: il fondo svalutazione crediti riflette la stima degli Amministratori in relazione alle perdite attese dai crediti verso clienti iscritti alla data di chiusura del bilancio. La determinazione del fondo svalutazione crediti è effettuata in applicazione delle disposizioni previste dal principio IFRS 9 Strumenti Finanziari ed è basata sulla stima delle perdite attese e determinate in funzione dell’esperienza passata per posizioni simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi registrati, dell’attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. Il prolungamento e l’eventuale peggioramento dell’attuale situazione di incertezza economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto alle assunzioni già prese in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.
Passività potenziali e Fondi Rischi: la Società, in relazione a eventuali procedimenti, cause legali ed altre pretese, allo scopo di determinare il livello appropriato di fondi per rischi ed oneri relativi a tali passività, esamina la fondatezza delle pretese addotte dalle controparti e la correttezza del proprio operato e valuta l’entità delle eventuali perdite risultanti dagli esiti potenziali. Inoltre, la Società consulta i propri consulenti legali in merito alle problematiche relative a contenziosi che sorgono nel corso dello svolgimento della propria attività. La determinazione dell’importo dei fondi per rischi ed oneri eventualmente necessari per le passività potenziali viene eseguita dopo un’attenta analisi di ciascuna categoria problematica. La determinazione degli importi necessari per i fondi rischi ed oneri è soggetta a modifiche sulla base degli sviluppi in ogni problematica.
Strumenti derivati: il “fair value” degli strumenti derivanti finanziari è determinato sulla base delle quotazioni di mercato ovvero, in loro assenza, sulla base di adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato nonché, ove possibile, tenendo conto dei prezzi rilevati in transazioni recenti su strumenti finanziari similari.
Benefici ai dipendenti: i fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari ad essi associati sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l’uso di stime e assunzioni. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto, i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l’uso di parametri di natura demografica come, ad esempio, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento dalla società sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate high quality. La Società per tale tipo di valutazioni si avvale del supporto di qualificati consulenti.
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Impairment Test sui principali Assets
Nell’ambito dell’analisi degli indicatori interni ed esterni previsti dallo IAS 36, al fine di rilevare la potenziale presenza di un impairment sulle attività non correnti, è emerso che la capitalizzazione di mercato al 31 dicembre 2023 era inferiore rispetto al patrimonio netto contabile di Gruppo come evidenziato nella tabella riportata di sotto.
Il management della Società, anche se non ritiene che tale indicatore sia “pienamente rappresentativo” dell’effettivo valore netto degli “assets” detenuti dal Gruppo, a causa del modesto valore delle azioni che costituiscono il “flottante” in circolazione (circa il 24,6%), della connessa “scarsa” appetibilità del titolo a investitori industriali e istituzionali che puntano alla “governance” del Gruppo e dei limitati volumi degli scambi, in ossequio a quanto previsto dal principio IAS 36, ha proceduto a verificare che il valore contabile delle attività a maggior rischio/valore fosse inferiore al maggiore tra il valore d’uso ed il valore di realizzo a al netto dei collegati oneri di cessione.
In particolare, tali verifiche sono state effettuate integrando le normali operazioni di stima, svolte nell’ambito del processo di formazione del bilancio, con analisi specifiche, in parte supportate dal parere di esperti indipendenti, finalizzate a testare la recuperabilità del valore iscritto in bilancio delle seguenti poste:
partecipazioni;
principali categorie di immobilizzazioni materiali ed immateriali (incluso il Diritto d’Uso) esposte ai principali fattori di rischio sia esterni che interni;
crediti per imposte anticipate.
Gli Amministratori in data 28 marzo 2024 hanno approvato un Piano per il periodo 2024-2028 aggiornando gli obiettivi commerciali del “core business” (Illuminazione) in cui storicamente ha operato il Gruppo con tassi di crescita sostanzialmente in linea con quelli previsti dal mercato e puntando sulle potenzialità di crescita nel settore fotovoltaico nel quale il Gruppo è recentemente tornato con una nuova proposta commerciale, nonché sulle proposte nell’ambito dei servizi di illuminazione con obiettivi di crescita superiori rispetto a quelli inclusi all’interno del precedente piano approvato in data 24 marzo 2023.
In tale piano risulta confermata l’azione di dismissione del complesso immobiliare di Crespellano e, seppur in vendita, non sono stati previsti introiti derivanti dalla cessione dei lotti parzialmente fabbricati di proprietà della società controllata Beghelli Innovation China ritenuti non più rilevanti sotto il profilo strategico.
Il Budget 2024 ed il Piano 2024-2028 approvati dagli Amministratori in data 28 marzo 2024 sono stati utilizzati per effettuare i necessari tests di impairmental 31 dicembre 2023. Il Management, tenuto conto degli esiti di tale “Impairment” ma anche della perdita registrata nel corso del 2023, hanno valutato di non iscrivere le imposte anticipate (per un importo pari a circa Euro/migliaia 1.763) relative alle perdite fiscali maturate nel corso del 2023.
 
Nessuna svalutazione è emersa con riferimento alle altre attività non correnti.
Tali indicazioni specifiche hanno affiancato, integrato e condizionato anche le procedure e gli esiti delle “normali” attività di verifica condotte per valutare la congruità dei valori di bilancio relativi ad altre poste quali rimanenze, crediti commerciali, fondi e passività probabili.
Le stime e le assunzioni utilizzate nell’ambito di tale analisi riflettono l’attuale stato delle conoscenze circa gli sviluppi del business nelle diverse aree geografiche e segmenti operativi e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sugli sviluppi dei mercati in cui opera la Società.
Nonostante le attuali stime del Gruppo non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti, oltre a quelle già svalutate, non si può escludere che eventuali scenari negativi del quadro economico possano determinare performance della Società e del Gruppo divergenti rispetto alle previsioni
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economiche e finanziarie relative al “Piano 2024-2028” e che potrebbero quindi dare origine in futuro ad ulteriori rettifiche al valore contabile di determinate attività correnti e non correnti.
Con riferimento alle altre voci dell’attivo escluse dall’ambito di applicazione dello IAS 36, il management del Gruppo ha comunque provveduto ad effettuare la consueta analisi puntuale sulla loro recuperabilità secondo quanto previsto dalle specifiche disposizioni per la rilevazione e la valutazione contenute nei singoli principi contabili di riferimento (crediti commerciali, rimanenze ed altri crediti/attività).
2.Impairment Test sul valore delle partecipazioni
Al 31 dicembre 2023, le partecipazioni in imprese controllate iscritte nel bilancio d’esercizio sono pari a 47.751 Euro/migliaia (46.001 Euro/migliaia al 31 dicembre 2022). Nel corso dell’esercizio corrente sono state registrate svalutazioni per un importo pari a 34 Euro/migliaia.
La Società ha provveduto ad effettuare una valutazione specifica sul valore delle partecipazioni il cui valore di carico fosse “significativamente” superiore rispetto al valore pro-quota del Patrimonio Netto delle società partecipate (Beghelli Praezisa Deutschland Gmbh, Beghelli Elplast, Beghelli Servizi e Beghelli Innovation Hong Kong).
“L’impairment” sul valore delle partecipazioni nelle suddette società è stato effettuato tenendo in considerazione il maggiore tra il valore d’uso della Cash Generating Unit (CGU), identificata dalla stessa società, e il valore di vendita al netto dei costi di dismissione.
Partecipazione in Beghelli Prazisa Deutschland
Ai fini della determinazione dell’Equity Value della Partecipazione, in linea con la “best practice” valutativa, è stata adottata la metodologia dei flussi di cassa scontati (DCF - Discounted Cash Flow).
Il metodo dei flussi di cassa attualizzati si ispira al concetto generale che il valore di una CGU sia pari al valore attualizzato dei due seguenti elementi:
flussi di cassa che la CGU sarà in grado di generare entro l’orizzonte di previsione;
valore residuo, cioè il valore del complesso aziendale derivante dal periodo al di dell’orizzonte di previsione.
Al fine di ottenere il valore economico del capitale investito operativo (“Enterprise Value”), i flussi di cassa considerati sono i Free Cash Flow operativi (FCF), i quali vengono scontati al WACC (“Weighted Average Cost of Capital”).
Il valore così ottenuto viene rettificato dell’Indebitamento Finanziario Netto alla data di riferimento della valutazione e dell’ammontare del valore delle eventuali attività non operative (“Surplus Assets”), ottenendo così il valore del capitale economico (“Equity Value”).
In particolare, i flussi sono stati determinati sulla base della seguente metodologia:
i flussi reddituali sono derivati dal “Piano 2024-2028”; il tasso di crescita composto annuo dei ricavi previsto nel periodo 2024-2028 è pari a circa l’8,0% (tasso di crescita dovuto all’introduzione di nuovi prodotti, all’ampliamento dei mercati, alla finalizzazione di nuovi accordi di distribuzione), mentre il tasso di crescita nominale utilizzato oltre il periodo di previsione analitica è pari al tasso di inflazione atteso nel lungo termine (2,0%);
il tasso di attualizzazione considerato (pari al 10,37%) è espressivo del costo del capitale di un’impresa con un livello di debito finanziario in linea con il benchmark di mercato.
Più in dettaglio, si riportano di seguito le principali assunzioni utilizzate per la costruzione del tasso (nel 2022 il tasso utilizzato è stato pari al 9,83%):
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Il tasso Risk Free, in linea con le recenti raccomandazioni ESMA, è pari al rendimento medio del II semestre 2023 dei titoli di stato (durata 10 anni) emessi dalla Germania paese che rappresenta la principale area di riferimento per il business della CGU.
Il rischio paese è stato ipotizzato assente in quanto i mercati esteri in cui opera la Società hanno un elevato rating (prevalentemente Nord Europa), assimilabile al mercato di riferimento principale (Germania) della CGU oggetto di valutazione.
I risultati del test hanno evidenziato un valore d’uso (pari a circa Euro/milioni 12,9) superiore al valore contabile della partecipazione (pari ad Euro/milioni 11,0) oggetto di analisi per un importo pari a circa Euro/milioni 1,9.
I test di sensitivity operati sul tasso di attualizzazione (+0,5%) e sulla dinamica dei ricavi (ipotizzando azzeramento del CAGR 2024-2028), applicati sui flussi finanziari relativi al periodo 2024-2028 e sul terminal value, determinano una riduzione del valore d’uso compreso tra Euro/milioni 0,7 (effetto tasso) ed Euro/milioni 4,3 (effetto congiunto tasso e ricavi).
Partecipazione in Beghelli Elplast
La metodologia utilizzata per la valutazione del valore d’uso della partecipazione ricalca quella già descritta in precedenza. In particolare, il valore d’uso è riferito alle CGU rappresentate:
dalla società Beghelli Elplast, partecipata al 100% da Beghelli Spa;
dalla società Beghelli Polska partecipata al 100% da Beghelli Elplast.
I flussi di cassa sono stati estratti dai “Piani 2024-2028” predisposti dal management locale delle due società citate in seguito rivisti ed approvati dal C.d.a. della Capogruppo in data 28 marzo 2024.
Il tasso di crescita composto annuo dei ricavi previsto nel periodo 2024-2028 della Beghelli Elplast e della Beghelli Polska è rispettivamente pari al 6,1% e 9,1% (in Repubblica Ceca la crescita è trainata dalle società del Gruppo mentre in Polonia il tasso riflette le aspettative di consolidamento e crescita dei volumi nella fase successiva alla fine della crisi economico-sanitaria), mentre il tasso di crescita nominale utilizzato oltre il periodo di previsione analitica per entrambe le società è pari al tasso di inflazione atteso nel lungo termine (2,0%).
Più in dettaglio, si riportano di seguito le principali assunzioni utilizzate per la costruzione del tasso di attualizzazione (nel 2022 il tasso utilizzato è stato pari al 12,5% per la Beghelli Elplast e pari al 14,0% per la Beghelli Polska):
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Il tasso Risk Free, in linea con le recenti raccomandazioni ESMA, è pari al rendimento medio del II semestre 2023 dei titoli di stato (durata 10 anni) emessi dalla Repubblica Ceca e dalla Polonia paesi che rappresentano le principali aree di riferimento per il business della CGU.
Il Rischio Paese, in quanto inferiore, è stato già incorporato all’interno del tasso Risk Free.
I risultati del test hanno evidenziato un valore d’uso (pari ad Euro/milioni 29,4) superiore al valore contabile della partecipazione (pari ad Euro/milioni 11,9) oggetto di analisi per un importo pari a circa Euro/milioni 17,5 (il cosiddetto “headroom”).
I tests di sensitivity sul tasso (+0,5%) e sulla dinamica dei ricavi (ipotizzando azzeramento del CAGR 2024-2028) applicati ai flussi finanziari relativi al periodo 2024-2028 e sul terminal value di entrambe le Società determinano una riduzione del valore d’uso compreso tra Euro/milioni 1,4 (effetto tasso) ed Euro/milioni 5,7 (effetto congiunto tasso e ricavi).
Partecipazione in Beghelli Servizi
 
La Capogruppo detiene il 100% delle azioni nella controllata Beghelli Servizi. Il confronto con il Patrimonio Netto ha evidenziato una differenza negativa, non presente al 31 dicembre 2022, a causa della perdita registrata nel corso del 2023. A seguito di tale “trigger event” è stato operato il test di impairment utilizzando la stessa metodologia descritta in precedenza prendendo come CGU di riferimento, ai fini della determinazione del valore d’uso, i flussi attesi dalla attività commerciale svolta dalla controllata.
In particolare, i flussi sono stati determinati sulla base della seguente metodologia:
i flussi reddituali sono derivati dal “Piano 2024-2028”; il tasso di crescita composto annuo dei ricavi previsto nel periodo 2024-2028 è pari a circa il 70% (tasso di crescita trainato soprattutto dalle iniziative commerciali avviate sul settore del fotovoltaico), mentre il tasso di crescita nominale utilizzato oltre il periodo di previsione analitica è pari al tasso di inflazione atteso nel lungo termine (2,0%);
il tasso di attualizzazione considerato (pari al 14,38%) è espressivo del costo del capitale di un’impresa con un livello di debito finanziario in linea con il benchmark di mercato; tale tasso include anche un extra premio del 3% legato al rischio del mancato raggiungimento degli obiettivi di crescita del fatturato riflessi nel piano.
Più in dettaglio, si riportano di seguito le principali assunzioni utilizzate per la costruzione del tasso:
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Il tasso Risk Free, in linea con le recenti raccomandazioni ESMA, è pari al rendimento medio del II semestre 2023 dei titoli di stato (durata 10 anni) emessi dall’Italia paese che rappresenta la principale area di riferimento per il business della CGU.
Il Rischio Paese, in quanto inferiore, è stato già incorporato all’interno del tasso Risk Free.
I risultati del test hanno evidenziato un valore d’uso (pari a circa Euro/milioni 22,0) superiore al valore contabile della partecipazione (pari ad Euro/milioni 10,3) oggetto di analisi per un importo pari a circa Euro/milioni 11,7 (cosiddetto “Headroom”).
I test di sensitivity operati sul tasso di attualizzazione (+0,5%) e sulla dinamica dei ricavi (ipotizzando una riduzione del 5%), applicati sui flussi finanziari relativi al periodo 2024-2028 e sul terminal value, determinano una riduzione del valore d’uso compreso tra Euro/milioni 1,0 (effetto tasso) ed Euro/milioni 4,3 (effetto ricavi).
Partecipazione in Beghelli Innovation Hong Kong
La Capogruppo detiene, attraverso la partecipata Beghelli Innovation Hong-Kong Ltd, il 100% delle azioni nella controllata Beghelli Innovation China che detiene un complesso produttivo-industriale nella Repubblica Popolare Cinese parzialmente edificato e in vendita. La svalutazione, pari a Euro/migliaia 34 (Euro/migliaia 298 al 31 dicembre 2022), è stata effettuata per riflettere le perdite realizzate dalle due società controllate nel corso del 2023 ed allineare così il valore contabile della partecipazione al valore del patrimonio netto della società controllata.
Partecipazione in Beghelli de Mexico
 
La Capogruppo detiene il 100% delle azioni nella controllata Beghelli de Mexico. Il confronto con il Patrimonio Netto non ha evidenziato la necessità di effettuare svalutazioni; il valore contabile della partecipazione risulta inferiore al valore del patrimonio netto della controllata.
Partecipazione in Elettronica Cimone
La Capogruppo detiene il 100% delle azioni nella controllata Elettronica Cimone che svolge attività di produzione prevalentemente di componenti elettronici a favore delle altre società del Gruppo. Il confronto con il Patrimonio Netto non ha evidenziato la necessità di effettuare svalutazioni.
Partecipazione in Beghelli Hungary
La Capogruppo detiene il 100% delle azioni nella controllata Beghelli Hungary che svolge attività di commercializzazione sul territorio locale di prodotti a marchio Beghelli. Il confronto con il Patrimonio Netto non ha evidenziato la necessità di effettuare svalutazioni.
Partecipazione in Beghelli Asia Pacific
 
La Capogruppo detiene il 100% delle azioni nella controllata Beghelli Asia Pacific. Il confronto con il Patrimonio Netto non ha evidenziato la necessità di effettuare svalutazioni; il valore contabile della partecipazione risulta inferiore al valore del patrimonio netto della controllata.
Partecipazione in Beghelli North America
 
La Capogruppo detiene il 100% delle azioni nella controllata Beghelli North America. La valutazione a Patrimonio Netto non ha evidenziato la necessità di effettuare svalutazioni; il valore contabile della partecipazione risulta inferiore al valore del patrimonio netto della controllata.
2.Verifica delle immobilizzazioni oggetto di attività di dismissione
Il piano approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024 conferma la volontà di procedere alla dismissione dello stabilimento di Crespellano, da anni non più utilizzato per scopi produttivi.
Complesso immobiliare di Crespellano
In particolare, la valutazione dello stabilimento di Crespellano include:
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un compendio produttivo-industriale esistente;
una potenzialità edificatoria residua di un complesso produttivo-industriale;
abitazioni civili e magazzini e depositi;
un terreno agricolo.
Si segnala che il complesso immobiliare in oggetto è stato classificato all’interno della voce A-225 “Attività destinate alla vendita” in quanto, alla data di chiusura dell’esercizio, risultano confermati i requisiti previsti dai Paragrafi 7 e 8 dell’IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate” e si ritiene altamente probabile la vendita entro i successivi 12 mesi.
In data 11 marzo 2021 la Società ha sottoscritto con un primario operatore nel settore immobiliare un preliminare di compravendita (la cui esecutività prevede alcune condizioni sospensive, tra le quali la trasformazione urbanistica, il cui completamento è avvenuto alla fine dell’esercizio 2023) nel quale il prezzo di vendita del complesso immobiliare di Crespellano al netto degli oneri attesi e collegati alla cessione, risultava superiore rispetto al valore netto contabile.
Nel corso del IV trimestre 2023, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di programma tra Beghelli S.p.a., promissario acquirente ed Enti pubblici, volto a definire le obbligazioni nascenti dall’approvazione del progetto di riqualificazione ad uso logistico dell’area, nonché a seguito della rinegoziazione con il promissario acquirente di alcune delle clausole sospensive previste nel preliminare di compravendita, sono emersi oneri addizionali per il completamento dell’iter urbanistico, per l’urbanizzazione dell’area e la demolizione dell’attuale fabbricato. Tali oneri, strettamente collegati alla cessione, hanno determinato al 31 dicembre 2023 un prezzo netto di realizzo inferiore al valore netto contabile per Euro/migliaia 3.468 e quindi dato luogo ad una svalutazione non ricorrente di pari importo iscritta nella voce IS-35 “Ammortamenti e svalutazioni”.
Terreno non strumentale di Monteveglio
Nel corso del IV trimestre 2023, Beghelli S.p.A. ed il promissario acquirente dell’immobile di Crespellano, che avevano sottoscritto anche un preliminare di cessione del terreno non strumentale sito in località Monteveglio già iscritto all’interno della voce A-225 “Attività destinate alla vendita”, hanno espresso la volontà di recedere di comune accordo dal contratto (ratificato nel mese di febbraio 2024 attraverso la sottoscrizione di un accordo di risoluzione). A seguito di tale decisione Beghelli S.p.A. ha deciso di riclassificare il valore netto contabile dalla voce A-225 “Attività destinate alla vendita” alla voce A-30 “Immobilizzazioni Materiali non Strumentali”.
Anche a seguito di tale decisione, Beghelli S.p.A. ha commissionato ad un terzo indipendente una perizia per valutare il valore di recupero di tale terreno. Gli esiti di tale valutazione hanno determinato una svalutazione non ricorrente del valore netto contabile del terreno per un importo pari a Euro/migliaia 590.
3.Verifica dei costi di sviluppo
Al 31 dicembre 2023 il valore netto contabile dei costi di sviluppo è pari a Euro/migliaia 7.443 (Euro/migliaia 6.233 al 31 dicembre 2022). Nell’esercizio corrente sono stati registrate capitalizzazioni per un importo pari a Euro/migliaia 4.050 (Euro/migliaia 3.632 nel precedente esercizio) ed ammortamenti pari a Euro/migliaia 2.840 (ammortamenti e svalutazioni pari ad Euro/migliaia 5.461 al 31 dicembre 2022).
Tale categoria include i costi di sviluppo riconducibili alle divisioni dell’Illuminazione e delle “Altre Attività” (quest’ultima in particolare include prodotti appartenenti al settore della Sicurezza Domestica e in minor misura alla sanificazione degli ambienti).
I tests di “Impairment” sono stati effettuati per valutare la recuperabilità degli investimenti riconducibili all’interno delle due divisioni:
“Altre Attività” (in particolare con specifico riferimento ai flussi collegati al business della “Sicurezza domestica” ed ai prodotti dedicati alla sanificazione dell’aria);
“Illuminazione” (in particolare con specifico riferimento ai flussi collegati al business della “Illuminazione Industriale e di Emergenza”).
Il valore d‘uso è stato valutato attualizzando i flussi finanziari relativi alla CGU di riferimento per un periodo di 7,5 anni ritenuto rappresentativo della “vita utile” delle attività di sviluppo. Tali flussi sono stati estratti dalle previsioni relative al periodo 2023-2027 risultanti dal Piano approvato dal C.d.a. della Capogruppo in data 24 marzo 2023 che riflettono tassi di crescita sostanzialmente allineati a quelli di settore.
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Le scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori e riflesse all’interno del “Piano 2023-2027” approvato in data 24 marzo 2023 sono state sostanzialmente confermate dai risultati consuntivati nel 2023 e riprese all’interno del piano 2024-2028 approvato in data 28 marzo 2024
4.Verifica della recuperabilità dei crediti per imposte anticipate
Al 31 dicembre 2023 il saldo delle attività per imposte anticipate, al netto del valore delle passività per imposte differite, iscritto nel bilancio è pari a Euro/migliaia 7.676 (Euro/migliaia 6.646 al 31 dicembre 2022), di cui Euro/migliaia 6.433 (Euro/migliaia 6.435 al 31 dicembre 2022) in relazione a perdite fiscali pregresse.
La verifica della recuperabilità è stata effettuata facendo riferimento al “Piano 2024-2028”, rivisto ed approvato in data 28 marzo 2024, prendendo in considerazione il reddito imponibile della Beghelli S.p.A. e delle società italiane aderenti al consolidato fiscale. La Capogruppo aderisce infatti al consolidato fiscale con altre società italiane del Gruppo e coerentemente l’analisi di recuperabilità è stata estesa alle differenze temporanee imponibili e deducibili prodotte dalle altre società aderenti, in quanto riferite allo stesso soggetto d’imposta e pertanto, nei limiti di legge consentiti, compensabili tra di loro.
Come già commentato al Paragrafo Impairment test sui principali assets”, il Piano 2024-2028 approvato dagli Amministratori (utilizzato per svolgere l’analisi della recuperabilità delle attività nette per imposte anticipate iscritte sulle differenze temporanee deducibili e sulle perdite pregresse al 31 dicembre 2023) ha determinato la mancata rilevazione delle imposte anticipate sulle perdite registrate nel corso dell’esercizio per un valore pari a Euro/migliaia 1.763 (di cui Euro/migliaia 882 ritenute “non ricorrenti”).
Per ulteriori commenti sulle rettifiche di valore delle attività in oggetto si rinvia ai Paragrafi A-60 e IS-55 della Nota.
5. Verifica della recuperabilità delle rimanenze
Le rimanenze in bilancio al 31 dicembre 2023 sono iscritte per un valore lordo pari ad Euro/migliaia 38.315 (Euro/migliaia 50.515 al 31 dicembre 2022) e per un valore al netto del fondo svalutazione pari ad Euro/migliaia 26.212 (Euro/migliaia 38.852 al 31 dicembre 2022). Il Fondo svalutazione al 31 dicembre 2023 ammonta a Euro/migliaia 12.103 (Euro/migliaia 11.663 al 31 dicembre 2022).
Ai fini di verificare la recuperabilità dei valori iscritti, si è provveduto ad analizzare le marginalità delle vendite dell’esercizio 2023 e dei primi mesi del 2024, nonché le movimentazioni avvenute rapportate alle quantità giacenti a fine anno. Con riferimento ai codici senza movimentazione o a lenta movimentazione si è provveduto ad una verifica tecnica dell’obsolescenza tecnologica degli stessi, nonché ad un’analisi degli utilizzi di tali codici nei processi produttivi di codici alternativi; tali valutazioni sono state infine integrate con stime di carattere finanziario basate sugli indici di rotazione del magazzino.
6. Verifica del valore dei fabbricati e terreni (classificati nelle voci A-10, A-35 e A-30)
Al fine di tener conto dei potenziali impatti sui valori del comparto immobiliare provocati dalla pandemia Covid-19, la Società aveva già deciso di incaricare, con riferimento alla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2020, un terzo indipendente per svolgere una perizia sui terreni e fabbricati di proprietà ed in locazione finanziaria della Capogruppo classificati nelle voci A-10 e A-30. Nel corso del 2023 la Società ha richiesto al perito indipendente di effettuare un aggiornamento della perizia.
Secondo la definizione di IVS - International Valuation Standards e di RICS Valuation Professional Standards“("Red Book"), per Valore di Mercato si intende l'ammontare stimato a cui un’attività dovrebbe essere ceduta, alla data della valutazione, tra parti indipendenti privi di legami particolari, a condizioni concorrenziali, dopo un'adeguata commercializzazione in cui le parti abbiano agito in modo informato, consapevole e senza coercizioni. In relazione alle caratteristiche, alle destinazioni d'uso ed alle potenzialità di utilizzo di ciascun immobile, per la determinazione del Valore di Mercato sono stati adottati i seguenti metodi:
metodo comparativo (valore di mercato): il valore dell'immobile deriva dal confronto con le quotazioni correnti di mercato relative ad immobili assimilabili (comparables), attraverso un processo d“ "aggiustamento" che apprezza le peculiarità dell'immobile oggetto di stima rispetto alle corrispondenti caratteristiche dei comparables;
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metodo del costo: il valore dell’immobile si ricava considerando il costo di ricostruzione/rimpiazzo a nuovo dello stesso, con le medesime caratteristiche di forma architettonica, materiali e tecnologie, rettificato in percentuale per tener conto del fattore di deprezzamento relativo al degrado (vetustà, stato manutentivo, obsolescenza tecnologica e funzionale); il suddetto costo include l’area, il fabbricato, gli impianti di diretta pertinenza (elettrico, idrico, ecc.), gli onorari professionali, gli oneri di concessione ed i costi generali.
I metodi sopra richiamati utilizzano il cosiddetto approccio “Vacant Possession Value” ossia la stima dei terreni ed immobili si basa sull’assunzione che essi siano liberi e immediatamente disponibili per essere collocati sul mercato.
I risultati peritali, datati febbraio 2024, hanno evidenziato che il valore d’uso:
degli immobili e terreni di proprietà classificati nella voce A-10 e dell’immobile direzionale detenuto in locazione finanziaria e situato in località Monteveglio (classificato nella voce A-35) è superiore rispetto al corrispondente valore netto contabile;
del terreno di Monteveglio, riclassificato nel corso del 2023 dalla voce A-225 “Attività destinate alla vendita” alla voce A-30 “Immobilizzazioni Materiali non strumentali”, è inferiore rispetto al valore netto contabile di Euro/migliaia 590; ciò ha comportato una svalutazione non ricorrente di parti importo.
Operazioni con parti correlate
Le parti correlate indicate nel presente Paragrafo sono rappresentate da:
Amministratori, Sindaci e “Dirigenti con Responsabilità Strategiche”;
società di cui l’azionista di maggioranza della Beghelli S.p.A. detiene una partecipazione di controllo;
società controllate e controllate congiuntamente direttamente o indirettamente dalla Capogruppo (dettagli riportati nei singoli Paragrafi delle Note di Commento).
Nella tabella seguente viene riportato un riepilogo delle transazioni avvenute nel corso del 2022 e 2023:
Qui di seguito il dettaglio relativo alle transazioni effettuate nel corso del 2023:
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La Beghelli ha in generale intrattenuto rapporti commerciali con le società Sifim S.r.l. (di cui il sig. Beghelli Gian Pietro possiede l’usufrutto ed è Amministratore Unico) e Magica S.r.l. (di cui il sig. Beghelli Gian Pietro è Amministratore Unico) posseduta al 100% dalla società Sifim S.r.l.; tali oneri sono stati separatamente indicati negli schemi di bilancio e nelle note di commento.
Con riferimento ai servizi, Beghelli S.p.A.:
ha intrattenuto rapporti professionali e corrisposto compensi per prestazioni di natura professionale a favore di società correlate e di studi professionali presso i quali operano alcuni Consiglieri;
ha corrisposto a soggetti correlati canoni di affitto per l’utilizzo di alcuni capannoni/uffici e locali adibiti ad uso magazzino:
ha acquistato da società correlate servizi per promuovere eventi riservati alla clientela e per erogare benefits ad alcuni dipendenti e beni che sono stati successivamente venduti in abbinamento ai propri prodotti di illuminazione;
ha riconosciuto alla società controllata Becar S.r.l. compensi per prestazioni ed attività di ricerca e sviluppo per un controvalore complessivo pari a Euro/migliaia 2.085 (Euro/migliaia 2.350 al 31 dicembre 2022).
In aggiunta agli oneri sostenuti per le attività svolte dagli Amministratori e dai componenti degli Organi di Controllo, indicati nella tabella sopra, si segnala che la Società ha sostenuto nel corso del 2023 costi per prestazioni da lavoro dipendente per un “Dirigente con Responsabilità Strategiche” per un importo pari a Euro/migliaia 94.
L’applicazione del principio contabile Ifrs 16 ha comportato la rilevazione, in contropartita del diritto d’uso degli immobili oggetto di locazione, di una passività finanziaria (a breve e lungo termine) nei confronti delle parti correlate per un importo complessivo al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 574 (al 31 dicembre 2022 pari ad Euro/migliaia 892).
La Capogruppo ha infine prestato fideiussioni e garanzie a favore delle società controllate i cui dettagli sono riportati nella sezione “Indebitamento Finanziario Netto”.
Per una più completa analisi si rinvia alle specifiche Note di commento al Bilancio.
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Informazioni sui rischi finanziari
Rischi finanziari
La Società è esposta ai rischi di natura finanziaria di seguito riportati.
Rischio di credito
La Società tratta con clienti noti ed affidabili, nell’ambito di rapporti ormai consolidati. È politica della Società verificare la classe di merito dei clienti che richiedono condizioni di pagamento o limiti di fido diverse dalle normali condizioni applicate. Inoltre, il saldo dei crediti viene continuamente monitorato in modo che l’importo delle posizioni pendenti non sia significativo.
La Società intrattiene rapporti consolidati con i principali Consorzi del settore (“centrali di acquisto”). La concentrazione dei rapporti presso i Consorzi viene attentamente monitorata, al fine di controllare il potenziale rischio derivante da ipotesi di insolvenza degli stessi.
I crediti sono rilevati in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente, parere dei legali e dati storici.
Per mitigare tale rischio e per ottimizzare la gestione finanziaria, il Gruppo fa ricorso a cessioni pro-soluto del credito commerciale.
Nel Paragrafo A-90 della Nota, i crediti commerciali vengono suddivisi tra crediti scaduti e a scadere e per i crediti scaduti viene riportato il dettaglio per classe di scaduto.
 
(ii) Rischi di tasso di interesse
Finanziamenti passivi
I rischi relativi a cambiamenti dei tassi di interesse si riferiscono ai finanziamenti ed all’uso delle linee di affidamento di natura “commerciale” (in particolare anticipazioni su fatture). I finanziamenti a tasso variabile espongono la Società al rischio di variazione dei flussi di cassa necessari per il pagamento degli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono la Società al rischio di cambiamento del “fair value” dei finanziamenti stessi.
Nelle Note al bilancio (Paragrafo IS-45) sono esposti i risultati della sensitivity analysis derivanti dal rischio di oscillazione dei tassi di mercato pari allo 0,5%.
Tasso “Attualizzazione”
Un ulteriore rischio connesso al tasso di interesse è legato alla dinamica del tasso risk free e del country risk premium e quindi alla definizione del tasso utilizzato per gli impairment test nell’ambito della cosiddetta tecnica di valutazione “DCF Discounted Cash Flows” per la valutazione, in caso di “impairment”, delle partecipazioni, dei terreni e fabbricati e dei costi di sviluppo.
(iii) Rischio di cambio
La Società opera a livello internazionale ed è quindi esposta al rischio di cambio soprattutto per quanto riguarda le transazioni di natura commerciale e finanziarie denominate in dollari USA ed in Renminbi cinese. La Società utilizza strumenti derivati (prevalentemente opzioni di acquisto valuta ed operazioni di acquisto e vendita di valuta a termine) per coprire parzialmente tale rischio.
(iv) Rischio di liquidità e di variazione dei flussi finanziari
Il rischio di liquidità è attenuato dalla gestione della tesoreria a livello centrale da parte della Capogruppo; quest’ultima ha definito una serie di procedure che hanno l'obiettivo di ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie.
In particolare, i flussi finanziari tra le varie società, sia italiane che estere (ad esclusione delle società cinesi, in quanto non previsto dalla normativa valutaria locale, e della società Beghelli Polska, controllata tramite la Beghelli Elplast), transitano sui conti intersocietari regolati da appositi contratti o, limitatamente ad alcune società italiane, sui conti di “cash pooling” gestiti con il sistema bancario.
La Società ritiene, sulla base dei flussi economici e finanziari inclusi all’interno del Piano 2024-2028, di poter far fronte alle esigenze finanziarie derivanti, in particolare, dal rimborso dei finanziamenti secondo quanto contrattualmente previsto nei rispettivi piani di ammortamento, anche in relazione alla liquidità derivante dalla cessione del complesso immobiliare di Crespellano, prevista nel secondo trimestre 2024 e sulla base degli affidamenti bancari disponibili al 31 dicembre 2023 da parte delle società del Gruppo.
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(v) Capital risk management
Beghelli S.p.A. gestisce il capitale di rischio con l'intento di tutelare la propria continuità, al fine di assicurare il rendimento agli azionisti e mantenere una struttura ottimale del capitale, riducendo il costo dello stesso.
Il monitoraggio del capitale di rischio avviene sulla base all’indice net debt/equity. Tale indice è calcolato come rapporto fra l’indebitamento finanziario al netto delle disponibilità liquide e patrimonio netto.
Classificazione delle attività-passività finanziarie e livelli gerarchici di valutazione del “fair value”
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al “fair value”, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del “fair value”.
Si distinguono i seguenti livelli:
Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
La seguente tabella evidenzia le attività e passività finanziarie valutate al “fair value” ed il livello gerarchico utilizzato ai fini della valutazione:
Nei singoli Paragrafi della Nota le attività e passività finanziarie sono dettagliate in base alla scadenza ed alla valuta originaria; nelle Note di Commento sono inoltre riportati i risultati dei test di “sensitivity”.
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
Attività correnti e non correnti
A-10 Immobilizzazioni Materiali
Il dettaglio è il seguente:
 
I movimenti intervenuti negli esercizi 2022 e 2023 sono evidenziati nei seguenti prospetti:
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I disinvestimenti realizzati nel corso del 2023 sono riconducibili alle attività di dismissione e rottamazione dei beni e impianti presenti presso lo stabilimento di Crespellano destinato ad essere ceduto e demolito.
Gli investimenti in "Impianti e Macchinari" sono stati realizzati, anche beneficiando dei contributi previsti dalla normativa Industria 4.0, per efficientare le attività di produzione, rinnovando il parco macchinari.
Gli investimenti in "Attrezzature ind.li e comm.li" sono prevalentemente riconducibili ad attrezzature e stampi utilizzati per la produzione di nuovi prodotti riferiti alle divisioni in cui opera la Società.
Le garanzie, inclusi pegni ed ipoteche, sono riportati nella sezione della Nota “Indebitamento Finanziario Netto”.
A-20 Immobilizzazioni Immateriali
Il dettaglio è il seguente:
I movimenti intervenuti negli esercizi 2022 e 2023 sono evidenziati nei seguenti prospetti:
Per quanto riguarda la dinamica avvenuta nel corso del 2023 con riferimento alla voce “Ammortamenti e svalutazioni” si rinvia al Paragrafo IS-35.
Nel corso del 2023 Beghelli S.p.A. ha proceduto a capitalizzare costi di sviluppo (prevalentemente costi del personale, spese di consulenza e costi per materiali) per un importo pari ad Euro/migliaia 4.050 (di cui Euro/migliaia 2.096 all’interno della voce “Immobilizzazioni in corso ed acconti”).
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La voce “Immobilizzazioni in Corso” include (per un valore complessivo pari a Euro/migliaia 2.454, di cui Euro/migliaia 2.095 capitalizzati nel corso del 2023) i costi relativi al progetto di ricerca industriale avente per titolo “SICURLUME - Sistema di illuminazione di sicurezza e di evacuazione smart a messaggi luminosi dinamici e variabili”.
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Tali oneri sono relativi a specifici progetti per lo sviluppo di nuovi prodotti dalla cui produzione e commercializzazione sono attesi benefici futuri in grado di reintegrare i costi sostenuti.
La voce “Diritti brevetti industriali” è costituita prevalentemente dai costi sostenuti per la registrazione di brevetti realizzati per la produzione di prodotti con un elevato contenuto tecnologico innovativo.
La voce “Concessioni e licenze” include prevalentemente licenze software e costi sostenuti internamente ed esternamente per lo sviluppo e potenziamento del sistema informativo.
A-30 Immobilizzazioni Materiali non strumentali
Il dettaglio è il seguente:
 
La movimentazione avvenuta nel corso dell’esercizio è riportata nella tabella seguente:
Il valore al 31 dicembre 2023 è relativo a terreni e fabbricati ad uso agricolo e/o non strumentale di proprietà della Società e localizzati in prossimità dello stabilimento di Monteveglio.
Nel corso del 2023 a seguito della risoluzione consensuale del preliminare di vendita del terreno sito in località Monteveglio, il valore netto contabile di tale attività, pari a Euro/migliaia 2.000, è stato riclassificato dalla voce A-225 alla voce A-30 e, a seguito degli esiti di una perizia svolta da un terzo indipendente, svalutato per un importo pari a Euro/migliaia 590.
Con riferimento all’informativa richiesta dallo IAS 40 si precisa quanto segue:
il valore di mercato dei beni residuali è pari o superiore al valore netto contabile residuo alla data di chiusura del bilancio;
gli importi iscritti a conto economico riconducibili a tali investimenti non sono significativi;
su tali assets non gravano ipoteche.
A-35 Attività Diritto utilizzo bene
Il dettaglio è il seguente:
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I movimenti intervenuti negli esercizi 2022 e 2023 sono evidenziati nei seguenti prospetti:
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Gli incrementi registrati nel 2023 della voce Altri Beni” sono prevalentemente dovuti alla sottoscrizione e/o rinnovo di contratti di affitto di durata pluriennali aventi per oggetto auto aziendali.
La Voce “Terreni industriali” è riconducibile alla quota di valore attribuibile al terreno del complesso immobiliare adibito dalla Società ad uffici direzionali.
Qui di seguito un prospetto riepilogativo contenente le principali informazioni richieste con riferimento alle operazioni di leasing finanziario in essere alla data del 31 dicembre 2023:
A-40 Partecipazioni
I movimenti intervenuti negli esercizi 2022 e 2023 sono evidenziati nei seguenti prospetti:
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L’incremento è riferito alla ricapitalizzazione della società controllata Elettronica Cimone effettuata nel corso del II trimestre 2023 e finalizzata al ripianamento della perdita anno 2022.
La svalutazione è riferita alla partecipazione nella società controllata Beghelli Innovation Hong Kong ed è stata già commentata nel Paragrafo precedente “Impairment Test sul valore delle partecipazioni”.
Si forniscono le seguenti informazioni relativamente alle partecipazioni possedute in società controllate:
La società Luxnet è in fase di liquidazione e non esistono obblighi di ricapitalizzazione in capo alla Beghelli.
Di seguito si riporta il dettaglio delle società controllate ed a controllo congiunto detenute dalla Capogruppo per il tramite di altre società del Gruppo:
La partecipazione indiretta detenuta nella società Ergyca Tracker 2 S.r.l. è stata valutata con il metodo del Patrimonio Netto rilevato in base ai principi contabili internazionali.
Di seguito si riporta il dettaglio della voce “Partecipazione in Altre imprese”:
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A-50 Crediti finanziari ed altre attività
Tale voce include crediti di natura finanziaria a medio-lungo termine prevalentemente verso le società del Gruppo Beghelli.
Il saldo è riferito alla controllata Elettronica Cimone e la riduzione (da Euro/migliaia 3.201 al 31 dicembre 2022 ad Euro/migliaia 1.081 al 31 dicembre 2023) è attribuibile al rimborso di parte dei finanziamenti in precedenza ricevuti dalla controllata. Sulla base delle informazioni attuali tali crediti sono ritenuti recuperabili.
Si precisa che la valuta originaria di denominazione di tali crediti è rappresentata dall’Euro.
A-60 Attività nette per imposte anticipate
Il dettaglio della voce è riportato nella tabella seguente:
La movimentazione intervenuta nel periodo è la seguente:
La valutazione di recuperabilità delle attività nette per imposte anticipate iscritte sulle differenze temporanee deducibili e sulle perdite pregresse è stata effettuata sulla base delle considerazioni già espresse nel precedente Paragrafo “Impairment test Verifica della recuperabilità delle attività per imposte anticipate”.
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Gli esiti di tale analisi hanno determinato una svalutazione per un importo complessivo pari a Euro/migliaia 1.763 (di cui Euro/migliaia 882 iscritta come voce “non ricorrente”).
Gli accantonamenti rilevati nel 2023 (voci “Svalutazione Attività e Fondo Rischi ed Oneri” e “altre variazioni temporanee minori” sono prevalentemente riconducibili alla svalutazione del magazzino e dei costi di sviluppo capitalizzati. Gli utilizzi sono prevalentemente dovuti a svalutazioni e/o componenti di costo, ripresi in tassazione nel corso dei precedenti esercizi, e che sono stati dedotti nel corso del corrente esercizio (di cui Euro/migliaia 633 dovuto all’utilizzo del fondo svalutazione magazzino a seguito delle attività di smaltimento e rottamazione dei beni obsoleti, già svalutati al 31 dicembre 2022, giacenti presso lo stabilimento di Crespellano).
L’utilizzo della voce “Valut. al “fair value as deemed cost terreni e fabbricati” è prevalentemente originato dagli ammortamenti che gradualmente riassorbono quota parte della rivalutazione, rispetto ai valori contabili e fiscali, effettuata in fase di transizione ai principi contabili internazionali (si rinvia per ulteriori commenti ai Paragrafi A-10, A-30 e IS-35) e dalle svalutazioni effettuate sul terreno non strumentale adiacente alla sede direzionale della capogruppo (classificato in A-30 e svalutato per Euro/migliaia 590) e del complesso immobiliare di Crespellano (classificato in A-225 e svalutato per Euro/migliaia 3.468).
A-65 Strumenti derivati attivi (non correnti)
Il saldo al 31 dicembre 2023, pari ad Euro/migliaia 371 (al 31 dicembre 2022 pari a Euro/migliaia 684), è relativo al “fair value” dei contratti di Interest Rate Swap sottoscritti dalla Capogruppo a copertura del rischio di oscillazione dei tassi variabili previsti su alcuni contratti di finanziamento a medio lungo termine. Tali contratti sono stati trattati come strumenti “speculativi” e la variazione di “fair value”, negativa nel 2023 per Euro/migliaia 313, è stata iscritta a conto economico all’interno della voce “IS-45 Oneri finanziari".
Il “fair value” degli strumenti derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato alla data di riferimento del bilancio e utilizzando modelli comunemente adottati nella prassi finanziaria.
A-70 Crediti commerciali ed altre attività
Il dettaglio della Voce è riportato nella tabella seguente:
La voce Crediti di imposta include i crediti di imposta (di cui Euro/migliaia 285 maturati nel corso del 2023) relativi agli investimenti effettuati in attività di ricerca, sviluppo ed innovazione (in ottemperanza alle agevolazioni introdotte dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019 e dal decreto legislativo n. 73 del 25 maggio 2021) ed in beni strumentali materiali ed immateriali (in base alle disposizioni previste dalla normativa Industria 4.0) che potranno essere utilizzati in compensazione a partire dal 2025.
Si precisa che la valuta originaria di denominazione di tali saldi è per la quasi totalità rappresentata dall’Euro.
A-80 Rimanenze
Il dettaglio della Voce è riportato nella tabella seguente:
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Il valore delle rimanenze ha registrato un deciso decremento rispetto al precedente esercizio (al termine del quale il valore delle scorte rifletteva il valore dei prodotti finiti riferiti a commesse in portafoglio slittati ad inizio del corrente esercizio ed un incremento del livello fisiologico di sicurezza con l’obiettivo di attutire gli effetti di un’eventuale crisi sulla catena di approvvigionamento causata dalle tensioni a livello internazionale) a seguito della decisione di ottimizzare la gestione delle scorte, tenuto conto anche della normalizzazione in atto sullo scenario internazionale.
La voce “Diritto di Recupero Prodotti”, introdotta insieme alla voce “Passività per rimborsi futuri” (classificata in P-110) a seguito dell’applicazione del principio IFRS 15, esprime il valore di recupero dei beni che la Società prevede di ricevere in reso dai propri clienti. Il decremento è attribuibile ad una revisione delle stime che sono state operate a seguito della normalizzazione dei volumi di prodotti resi nel corso dell’esercizio rispetto alle dinamiche registrate nel corso del precedente esercizio.
Il valore delle rimanenze di magazzino è esposto al netto di un fondo svalutazione pari ad Euro/migliaia 12.103 (Euro/migliaia 11.663 al 31 dicembre 2022) stanziato per riflettere il minor valore di alcuni componenti e prodotti finiti ritenuti obsoleti o a lenta movimentazione. Con riferimento ai codici a lenta o senza movimentazione si è provveduto ad una verifica tecnica dell’obsolescenza tecnologica degli stessi, nonché ad un’analisi degli utilizzi di tali codici nei processi produttivi di codici alternativi. Tali valutazioni sono state integrate con analisi di carattere finanziario basate sugli indici di rotazione del magazzino ed hanno determinato un accantonamento nel 2023 pari a Euro/migliaia 2.709 (di cui Euro/migliaia 250 rappresenta un effetto non ricorrente legato alle operazioni di smaltimento del magazzino di materiale obsoleto situato presso il complesso immobiliare di Crespellano in vendita).
Gli utilizzi registrati nel corso del 2023 sono riconducibili alle operazioni di smaltimento e rottamazione dei beni obsoleti, già svalutati al 31 dicembre 2022, giacenti presso lo stabilimento di Crespellano.
Di seguito viene riportata la movimentazione del Fondo Svalutazione Magazzino nel 2022 e 2023:
A-90 Crediti commerciali
La composizione della voce “Crediti verso Clienti” è riportata nella tabella sottostante:
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La dinamica dei crediti è stabile e riflette l’andamento dei ricavi nell’ultimo periodo dell’anno.
I “crediti verso clienti” includono effetti attivi in portafoglio o già presentati alle banche o da queste già anticipati per Euro/migliaia 4.288 (Euro/migliaia 3.483 al 31 dicembre 2022) e sono esposti al netto del fondo svalutazione crediti, pari ad Euro/migliaia 212 (Euro/migliaia 425 al 31 dicembre 2022), al fine di tenere conto del rischio di insolvenza.
Il valore nominale dei crediti commerciali, rettificato del fondo svalutazione, approssima il relativo “fair value”. La movimentazione del Fondo svalutazione crediti nel 2022 e 2023 è riportata nella seguente tabella:
Gli utilizzi si riferiscono principalmente allo stralcio definitivo di alcune posizioni creditorie a fronte delle quali era stato effettuato un accantonamento ed in parte ad una revisione della stima degli accantonamenti effettuati a fronte di posizioni ritenute, nel passato, di dubbia esigibilità.
In base alle disposizioni previste dall’IFRS 7, si forniscono le seguenti informazioni sulla composizione dei crediti commerciali:
 
Le svalutazioni sono state determinate in base all’esperienza maturata ed al trend storico, alla solidità finanziaria della clientela ed infine tenendo in considerazione le indicazioni fornite dai propri consulenti legali incaricati di recuperare il credito. Con riferimento alle posizioni scadute la Società, con il supporto dei propri consulenti legali, ha avviato le procedure necessarie per il recupero del credito.
Di seguito i crediti commerciali vengono riepilogati per valuta originaria di denominazione:
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A-100 Attività finanziarie
La voce è costituita da crediti di natura finanziaria verso le società del Gruppo Beghelli; qui di seguito si riporta il dettaglio della posizione per singola società del Gruppo:
La riduzione del credito verso la controllata Elettronica Cimone è riconducibile al rimborso di finanziamenti in precedenza concessi dalla capogruppo.
La dinamica dei crediti finanziari delle altre società è collegata all’evoluzione del fabbisogno finanziario ed alla definizione del piano di rimborso contrattualizzato con le singole entità.
Di seguito i crediti finanziari vengono riepilogati per valuta originaria di denominazione:
A-110 Altri crediti/attività
Il dettaglio è il seguente:
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La voce “Altri crediti fiscali” include crediti di imposta per Euro/migliaia 560 (di cui Euro/migliaia 186 maturati nel corso del 2023) relativi agli investimenti effettuati in attività di ricerca, sviluppo ed innovazione (in ottemperanza alle agevolazioni introdotte dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019 e dal decreto legislativo n. 73 del 25 maggio 2021) ed in beni strumentali materiali ed immateriali (in base alle disposizioni previste dalla normativa Industria 4.0) che potranno essere utilizzati in compensazione nel corso del 2024.
La riduzione rispetto al saldo al 31 dicembre 2022 è dovuta anche al riposizionamento per Euro/migliaia 192 della quota del credito compensabile oltre i 12 mesi all’interno della voce A-70 ed alle compensazioni operate nel corso dell’esercizio sulla base delle disposizioni previste dalla normativa di riferimento.
Il saldo al 31 dicembre 2023 della voce “Acconti a fornitori” include anticipi riconosciuti al fornitore di investimenti in campagne pubblicitarie che saranno svolte nel corso dei successivi 12 mesi per un valore pari a Euro/migliaia 894 e per la quota residua prevalentemente da anticipi per la fornitura di beni e prodotti. La riduzione della voce “Acconti a fornitori”, rispetto al saldo al 31 dicembre 2022, è attribuibile in gran parte ai minori anticipi erogati per la fornitura di prodotti commercializzati dalla Beghelli.
La voce “altre attività e crediti” include depositi cauzionali versati nel mese di ottobre 2023 per un importo pari ad Euro/migliaia 1.863 a garanzia degli adempimenti assunti con le Amministrazioni Locali per l’attuazione dell’Accordo di Programma sottoscritto per la realizzazione del progetto logistico che interesserà l’attuale area su cui insiste il compendio immobiliare di Crespellano. Tale deposito sarà rimborsato, alternativamente, dalle Amministrazioni Locali oppure dal promissario acquirente dell’immobile di Crespellano alla sottoscrizione dell’atto di compravendita.
Si precisa che la valuta originaria di denominazione di tali saldi è prevalentemente rappresentata dall’Euro.
A-115 Crediti per imposte
Tale voce pari a Euro/migliaia 127 (Euro/migliaia 125 al 31 dicembre 2022) è rappresentata da acconti di imposta e/o crediti fiscali (Ace) che possono essere portati in riduzione del debito fiscale per imposte dirette (prevalentemente Irap).
A-120 Crediti commerciali verso società correlate
Tale voce include crediti di natura commerciale verso le società del Gruppo Beghelli; tali crediti sono iscritti al valore nominale che approssima il relativo “fair value”.
Di seguito si riporta il dettaglio della posizione per singola società.
 
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I saldi sono prevalentemente originati da transazioni commerciali.
Di seguito i crediti commerciali verso società del Gruppo vengono riepilogati per valuta originaria di denominazione:
A-130 Strumenti derivati
Il dettaglio è il seguente:
Le posizioni attive in essere al 31 dicembre 2023 sono prevalentemente riconducibili ad operazioni di compravendita di valuta a termine attuate a copertura del rischio di fluttuazione dei saldi della bilancia valutaria.
Come riportato nel paragrafo relativo ai “Criteri di valutazione”, tali strumenti sono stati valutati al “fair value” e la variazione è stata attribuita a conto economico in quanto non ricorrono i presupposti previsti dai Principi Contabili di riferimento per applicare il cosiddetto “hedge accounting”.
A-140 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Il dettaglio è il seguente:
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Si precisa che la Società gestisce la tesoreria per conto delle società controllate aventi sede in Italia e di alcune società estere, attraverso un sistema di gestione centralizzata che consente di migliorare la gestione della liquidità di Gruppo.
Ai fini della predisposizione del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto dei relativi scoperti di conto corrente, classificati in “P-60 – Finanziamenti a breve termine”.
Per i commenti relativi alla dinamica delle disponibilità liquide e, più in generale dell’Indebitamento Finanziario Netto, si rinvia al Paragrafo 4.5 della Relazione sulla Gestione.
Di seguito le disponibilità liquide vengono riepilogate per valuta originaria di denominazione:
A-225 Attività destinate alla vendita
Il saldo al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 17.989 è riferito al valore del compendio immobiliare di Crespellano.
La variazione per Euro/migliaia 5.393, rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2022 (pari ad Euro/migliaia 23.382) è riconducibile:
alla riclassifica per Euro/migliaia 2.000 all’interno della voce A-30 “Immobilizzazioni materiali non strumentali” del valore del terreno adiacente allo stabilimento di Monteveglio a seguito della risoluzione consensuale del preliminare di acquisto;
alla svalutazione per Euro/migliaia 3.468 del valore netto contabile del compendio di Crespellano a seguito dell’incremento degli oneri diretti addizionali di urbanizzazione, demolizione e di completamento dell’iter urbanistico collegati alla cessione che hanno determinato un prezzo netto di realizzo inferiore al valore netto contabile;
e per la quota residua ai costi sostenuti per il cambiamento di destinazione urbanistica.
Per ulteriori commenti si rinvia al paragrafo 2. Verifica delle immobilizzazioni oggetto di attività di dismissione (all’interno del Paragrafo “Impairment Test sui principali Assets”).
Patrimonio Netto, Passività correnti e non correnti
E-10 Patrimonio Netto
La composizione del Patrimonio Netto è riportata nella tabella seguente:
100
 
Capitale sociale e riserva sovrapprezzo
Il capitale sociale della Capogruppo, invariato nel corso dell’esercizio, è così composto:
Il saldo netto del valore delle azioni proprie è stato iscritto a riduzione del patrimonio netto e più precisamente:
a riduzione del capitale sociale per il valore nominale delle azioni proprie in portafoglio alla data di chiusura del bilancio;
a riduzione della riserva sovrapprezzo azioni per la differenza tra il valore di riacquisto delle azioni e il valore nominale delle stesse.
Riserva IAS 19
Tale riserva include l’impatto a Patrimonio Netto al netto del correlato effetto fiscale derivante dall’applicazione dello IAS 19 “revised” con riferimento alla contabilizzazione degli utili/perdite attuariali.
Utili a nuovo ed altre riserve
La voce “utili a nuovo” include il valore delle riserve che si sono costituite in sede di transizione agli IFRS.
La variazione della voce è dovuta alla copertura della perdita dell’esercizio precedente (pari ad Euro/migliaia 12.144) come da delibera assembleare del 5 giugno 2023.
Ai sensi dell’art.2424 codice civile si forniscono le informazioni sull’origine, natura e possibilità di utilizzo delle voci componenti il Patrimonio Netto:
101
  
P-10 Indebitamento finanziario non corrente
Il dettaglio è il seguente:
La dinamica della voce “Mutui e Finanziamenti Bancari” è stata la seguente:
in aumento per Euro/migliaia 2.667 per la componente a medio-lungo termine dei finanziamenti sottoscritti nel corso dell’esercizio;
in diminuzione per Euro/migliaia 3.761 per il riposizionamento nel breve termine della quota dei finanziamenti in scadenza nei prossimi 12 mesi sulla base del piano originario di ammortamento.
La voce “Passività finanziarie per leasing operativo” (verso terzi e Parti correlate) è stata iscritta a seguito dell’applicazione del principio Ifrs 16 “Lease”.
La voce “Debiti vs altri Finanziatori” riflette la quota a medio-lungo termine del debito finanziario residuo collegato al contratto di locazione finanziario dell’immobile direzionale sito in Monteveglio.
Qui di seguito il dettaglio per società dei debiti finanziari verso società del Gruppo:
Di seguito viene fornito il dettaglio dell’Indebitamento Finanziario non corrente in base alle scadenze:
102
Qui di seguito viene riportato il dettaglio del debito bancario a lungo ripartito in base alle scadenze previste per l’adeguamento dei tassi di interesse:
Si precisa che tali finanziamenti a lungo termine sono denominati in Euro.
P-30 Trattamento di Fine Rapporto
La movimentazione intervenuta nei periodi in esame è la seguente:
La voce “Utilizzo” include principalmente i versamenti effettuati dalla Società a favore dei dipendenti che sono fuoriusciti dall’azienda.
La valutazione è stata effettuata con il supporto di un attuario indipendente e le principali assunzioni utilizzate sono riportate nella tabella seguente
Di seguito il dettaglio della voce “Variazione “fair value””:
La dinamica della voce “(Utili)/Perdite attuariali” è attribuibile al decremento del tasso di attualizzazione che è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall’indice Iboxx Corporate AA con duration 7-10 rilevato alla data della valutazione. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile a quella del collettivo di lavoratori oggetto della valutazione.
103
P-40 Fondi rischi a lungo termine
La movimentazione avvenuta nei periodi in esame è la seguente:
Il “Fondo Indennità suppletiva di Clientela” è stato istituito per far fronte alle indennità di fine rapporto che, in base ai contratti ed alla normativa di riferimento, debbono essere corrisposte agli agenti; l’incremento del fondo corrisponde alla quota maturata nell’esercizio. L’utilizzo rilevato nel corso del 2023 è riconducibile alla liquidazione delle competenze a favore delle agenzie che, a seguito del raggiungimento dei requisiti pensionistici, hanno cessato il mandato di agenzia.
Il “Fondo garanzia prodotti” è stato stimato in base al trend storico, all’esperienza aziendale ed alle clausole contrattuali e/o previste dalla normativa di riferimento.
P-50 Altri debiti/passività a lungo termine
Il saldo di tale voce è così dettagliato:
La voce “risconto canoni affitto”, al 31 dicembre 2023 pari a Euro/migliaia 159, è relativa al risconto dei canoni, di competenza degli esercizi successivi, riferiti al lastrico solare dato in affitto alla società a controllo congiunto Ergyca Traker 2 che ha acquisito la gestione dell’impianto fotovoltaico posizionato sopra il tetto del fabbricato industriale della Beghelli S.p.A. sito in Monteveglio.
La voce “Risconti Contributi” è prevalentemente relativa al risconto dei contributi di competenza degli esercizi successivi iscritti per effetto del credito di imposta riconosciuto sugli investimenti in attività di ricerca, sviluppo ed innovazione nel corrente e precedenti esercizi.
 
L’incremento è attribuibile al risconto dei contributi di competenza degli esercizi successivi associati al credito di imposta (iscritto per Euro/migliaia 298 in ottemperanza alle disposizioni previste dal decreto legislativo n. 73 del 25 maggio 2021) relativo agli investimenti in attività in ricerca e sviluppo sostenuti nel corso del 2023 e del credito di imposta (iscritto per Euro/migliaia 260 in ottemperanza alla normativa Industria 4.0) riconosciuto a fronte degli investimenti in beni strumentali.
Tale incremento è stato parzialmente compensato dalla rilevazione a conto economico dei contributi di competenza dell’anno 2023 sulla base del piano di ammortamento delle attività sottostanti. Come esposto nel Paragrafo Criteri di valutazione, i contributi sui costi di Ricerca e Sviluppo sono stati iscritti per competenza, in presenza del requisito della ragionevole certezza e, laddove riconducibili ad attività capitalizzate, differiti sulla base del piano di ammortamento delle attività immateriali collegate.
P-60 Indebitamento finanziario corrente
Il dettaglio è il seguente:
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La dinamica della voce “Mutui e Finanziamenti bancari” rispetto al saldo al 31 dicembre 2022 è attribuibile:
in aumento per Euro/migliaia 1.333 per la componente breve termine residua al 31 dicembre 2023 dei finanziamenti sottoscritti nel corso dell’esercizio;
in diminuzione per Euro/migliaia 17.233 per il rimborso nel corso del 2023 delle quote capitali sulla base dei piani di ammortamento sottoscritti;
in aumento per la quota residuale a seguito del riposizionamento dal lungo al breve termine delle quote in scadenza nel 2024 e ad altre variazioni minori.
A seguito degli effetti del mancato rispetto di uno dei due covenants (riconducibili al rapporto tra i valori consolidati Indebitamento Finanziario Netto / Margine Operativo Lordo) sottostanti alcuni finanziamenti a medio-lungo termine, il saldo residuo dei finanziamenti al 31 dicembre 2023, per un importo pari a Euro/migliaia 16.567 (di cui Euro/migliaia 3.897 relativo a contratti di finanziamento con clausole contrattuali specifiche di decadenza dai termini ed Euro/migliaia 12.670 relativo a taluni contratti di finanziamento che prevedono clausole di “cross default”), è stato classificato all’interno della voce P-60 (Finanziamenti a breve termine).
I debiti verso le banche a breve termine includono, oltre alla quota a breve dei mutui e finanziamenti, rapporti di conto corrente per operazioni finanziarie ed autoliquidanti.
La voce “Passività finanziarie per leasing operativo” (verso terzi e Parti correlate) è stata iscritta a seguito dell’applicazione del principio Ifrs 16 “Lease”.
La voce “Debiti vs altri Finanziatori” riflette la quota a breve termine del debito finanziario residuo riferito al contratto di locazione finanziario dell’immobile direzionale sito in Monteveglio.
La voce “Altri debiti finanziari” da parti correlate, pari ad Euro/migliaia 800, include il saldo da liquidare, al verificarsi di determinate condizioni sospensive che si sono già realizzate alla data della presente relazione, alla società correlata Sifim srl per l’acquisto del terreno, effettuato nel corso del precedente esercizio, adiacente al complesso di Crespellano.
Qui di seguito il dettaglio per società della voce “Debiti Finanziari vs società del Gruppo”:
 
La variazione della voce “debiti finanziari vs società del Gruppo” è prevalentemente attribuibile alla regolazione sui conti correnti societari di transazioni di carattere commerciale.
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La posizione verso Beghelli China è originata dalla sottoscrizione di un accordo di finanziamento a breve, fruttifero di interessi, con l’obiettivo di ottimizzare l’impiego delle riserve di liquidità a livello di Gruppo.
Qui di seguito viene riportato il dettaglio del debito bancario a breve ripartito in base alle scadenze previste per l’adeguamento dei tassi di interesse:
Qui di seguito la rappresentazione del debito finanziario a breve termine per valuta dei debiti finanziari:
 
P-70 Strumenti derivati
Il dettaglio è il seguente:
Il “fair value” degli strumenti derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato alla data di riferimento del bilancio e utilizzando modelli comunemente adottati nella prassi finanziaria.
Le posizioni passive in essere al 31 dicembre 2023 sono prevalentemente riconducibili ad operazioni di compravendita di valuta a termine (in prevalenza Usd e Rmb) poste in essere a copertura del rischio di fluttuazione dei saldi della bilancia finanziaria.
Gli strumenti derivati sui tassi di cambio, sebbene stipulati con obiettivi gestionali di copertura, non sono stati contabilizzati applicando l’hedge accounting, in quanto non risultano rispettate tutte le condizioni previste dallo IAS 39. Pertanto, le variazioni del “fair value” di tali strumenti sono state contabilizzate direttamente a conto economico nella voce “proventi e oneri finanziari”.
P-75 Debiti per imposte
Tale voce esprime il saldo residuale del debito per imposte al netto degli acconti versati; tale saldo al 31 dicembre 2023 è pari a zero a causa della perdita registrata nel corso dell’esercizio.
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P-90 Debiti commerciali
Il dettaglio dei debiti verso fornitori è riportato nella tabella seguente:
La riduzione dei debiti commerciali è attribuibile ad una riduzione dei volumi realizzati nell’ultimo periodo dell’anno.
Il saldo al 31 dicembre 2023 include debiti scaduti per Euro/milioni 3,8 (Euro/milioni 4,9 al 31 dicembre 2022) di cui Euro/milioni 1,5 rientranti nella normale operatività dei pagamenti, Euro/milioni 2,0 oltre i 30 giorni ed Euro/milioni 0,3 oltre i 360 giorni prevalentemente attribuibili a posizioni in fase di accertamento risalenti ad esercizi precedenti.
I debiti commerciali sono iscritti al valore nominale che approssima il relativo “fair value”. Si precisa che i debiti commerciali sono per la quasi totalità espressi in Euro e scadenti entro l’esercizio successivo.
Di seguito il dettaglio dei debiti per valuta originaria di denominazione:
P-100 Altri debiti tributari
Il dettaglio è il seguente:
Il debito Iva si incrementa per effetto dei minori volumi di acquisto realizzati nella parte finale dell’esercizio rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Le ritenute d’acconto sono state prevalentemente operate sulle retribuzioni dei dipendenti nei termini previsti dalla legge.
P-110 Altri debiti/passività a breve termine
Il dettaglio è il seguente:
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La voce “Premi di fine anno” rappresenta il valore dei premi riconosciuti alla propria clientela in relazione agli obiettivi di fatturato assegnati e raggiunti. L’incremento è prevalentemente riconducibile ad un aumento dei volumi su determinate linee di business.
La voce “Debiti verso dipendenti” è composta sostanzialmente da retribuzioni da liquidare ai dipendenti relative al mese di dicembre, dagli accantonamenti per ferie non godute e per le altre previdenze contrattuali di competenza dell’esercizio.
La voce “Debiti verso istituti di previdenza sociale” include i contributi sociali dovuti alla data di chiusura del bilancio.
La Voce “Passività per rimborsi futuri” è stata iscritta a seguito dell’applicazione del principio IFRS 15 ed esprime la passività pari al valore atteso dei resi sulle vendite realizzate alla data di chiusura della presente Relazione. Il decremento è attribuibile ad una revisione delle stime che sono state operate a seguito della normalizzazione dei volumi di prodotti resi nel corso dell’esercizio rispetto alle dinamiche registrate nel corso del precedente esercizio.
La voce “ratei e risconti passivi” è prevalentemente attribuibile alla quota parte dei contributi (prevalentemente originati dal credito di imposta sugli investimenti in attività di ricerca e sviluppo già realizzati al 31 dicembre 2023) di competenza del successivo esercizio e rilevata in base al piano di ammortamento degli investimenti sottostanti.
La voce “Acconti da clienti” includeva alla data di chiusura del precedente esercizio anticipi per specifici ordini relativi a prodotti commercializzati dalla Beghelli.
Si precisa che la valuta originaria di denominazione di tali saldi è rappresentata dall’Euro.
P-120 Debiti commerciali verso società correlate
Tale voce include debiti di natura commerciale verso le società del Gruppo Beghelli. Di seguito si riporta il dettaglio della posizione per singola società:
  
I debiti commerciali sono iscritti al valore nominale che approssima il relativo “fair value”.
La riduzione della posizione debitoria verso Beghelli China è riconducibile ad una riduzione dei volumi acquisiti nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno; la riduzione della posizione debitoria verso Elettronica Cimone è dovuta al ripristino dei termini di pagamento concordati con la controllata.
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Di seguito i debiti commerciali verso società del Gruppo vengono riepilogati per valuta originaria di denominazione:
Indebitamento Finanziario Netto
Di seguito riportiamo lo schema dell’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2023 previsto dall’Orientamento Esma 32-382-1138 del 4 marzo 2021 e indicato nel Richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021:
Con riferimento al concetto di “indebitamento indiretto”, richiamato dagli orientamenti ESMA sopra citati, non si segnalano obbligazioni significative o materiali che per loro natura non devono essere riflesse all’interno dell’indebitamento finanziario del bilancio separato.
Qui di seguito la tabella relativa alla movimentazione dei debiti finanziari (classificati in P-10 e P-60):
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La colonna “Riclassifiche" include il riposizionamento dal medio-lungo al breve delle quote in scadenza nel 2024 sulla base dei piani di ammortamento.
Per i commenti relativi alla variazione dell’Indebitamento Finanziario Netto si rinvia a quanto commentato nella Relazione sulla Gestione e nelle singole sezioni (i relativi riferimenti sono indicati di lato nella colonna “Riferimento”) delle Note di Commento.
Nella tabella seguente viene riportato il dettaglio delle fideiussioni e delle garanzie:
Le garanzie concesse a terzi per conto di società del Gruppo sono costituite da fideiussioni rilasciate ad Istituti Finanziari per gare di appalto, per l’utilizzo di linee di credito a breve e medio termine e per le operazioni di leasing effettuate dalle società del Gruppo. Il decremento è in gran parte attribuibile al rimborso delle rate dei finanziamenti già in essere delle società controllate.
La voce “Garanzie reali” è costituita da ipoteca su fabbricati di proprietà rilasciata ad Istituti Finanziari a garanzia di un finanziamento con un valore residuo da rimborsare al 31 dicembre 2023 pari a Euro/migliaia 4.223 (classificato come debito corrente).
Di seguito lo schema della “capitalizzazione e indebitamento” al 31 dicembre 2023 previsto dall’Orientamento Esma 32-382-1138 del 4 marzo 2021 e indicato nel Richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021:
Il debito “garantito” (di cui Euro/migliaia 10.214 classificato nel breve termine a seguito del superamento dei parametri contrattuali riferiti ad altri finanziamenti) è prevalentemente riconducibile ai finanziamenti assistiti dalla cosiddetta garanzia “Sace” offerta dallo Stato, così come previsto dal Decreto-legge n. 23/2020 e successive modificazioni, sul 90% del valore nominale dei prestiti sottoscritti dalla Società.
110
Passività potenziali ed impegni
Le eventuali passività connesse a contenziosi con terzi valutate probabili, anche con il parere e supporto di consulenti legali e fiscali, sono riflesse nelle voci di bilancio sotto forma di svalutazioni ed accantonamenti; le passività ritenute possibili sono commentate nella presente sezione.
La Società, ad esclusione dei procedimenti in corso attivati per il recupero dei crediti iscritti all’interno delle voci A-90, non ha contenziosi aperti alla data di approvazione della presente Relazione.
Conto Economico Complessivo
Vengono di seguito forniti i dettagli, i commenti e le informazioni relative al conto economico dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023.
IS-10 Ricavi di vendita
Il dettaglio è il seguente:
La Società ha registrato nell’esercizio 2023 ricavi nel settore della Illuminazione per Euro/migliaia 83.010 (Euro/migliaia 80.743 al 31 dicembre 2022), in incremento rispetto al precedente esercizio del 2,8%.
La Società ha registrato nell’esercizio 2023 ricavi nel settore Altre Attività per Euro/migliaia 8.843 (Euro/migliaia 5.646 al 31 dicembre 2022), in incremento rispetto all’esercizio 2022 del 56,7%, grazie alle vendite dei sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici e dei prodotti “consumer”.
I commenti relativi all’andamento della voce Ricavi di vendita e prestazioni, in base alla distribuzione geografica ed al settore, sono riportati all’interno dei Paragrafi 4.1.e 4.2 della Relazione sulla Gestione.
IS-15 Altri Ricavi Operativi
Il dettaglio è il seguente:
 
La voce “Contributi” è prevalentemente riconducibile al sostegno di progetti di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti ottenuto tramite credito di imposta, finanziamenti a tasso agevolato, contributi a fondo perduto e incentivi su impianti fotovoltaici riconosciuti dal GSE.
La voce “Ricavi da società del Gruppo” è prevalentemente riconducibile alle attività di assistenza tecnica, finanziaria, commerciale e legale prestate dalla Capogruppo a favore delle società del Gruppo.
La quota residua della voce “Altri ricavi” è prevalentemente riconducibile a sopravvenienze attive rilevate a fronte di oneri iscritti nel corso dei precedenti esercizi superiori rispetto agli effettivi oneri sostenuti e ad altri ricavi operativi attinenti la gestione caratteristica.
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IS-17 Variazione rimanenze prodotti finiti e semilavorati e IS-20 Acquisti e variazioni rimanenze materie prime
Il dettaglio è il seguente:
La dinamica della Voce “Acquisti e Variazione Rimanenze” e della voce “Servizi da Parti Correlate” (illustrata al Paragrafo IS-30), in rapporto a quella dei ricavi di vendita, evidenzia una riduzione dei margini industriali per effetto:
di un decremento dei costi di approvvigionamento e della logistica a seguito del superamento delle tensioni che hanno influenzato il recente andamento dell’economia italiana ed internazionale;
della decisione di ottimizzare la gestione delle scorte, tenuto conto anche della normalizzazione in atto sullo scenario internazionale;
delle perdite di valore del magazzino per circa Euro/migliaia 250 collegate alle operazioni di smaltimento del complesso immobiliare di Crespellano.
I costi per materie prime e semilavorati comprendono prevalentemente gli acquisti di materiali destinati alla produzione. Gli acquisti di merci di prodotti finiti si riferiscono ai prodotti finiti destinati alla commercializzazione.
IS-22 Incrementi di immobilizzazioni interne
Tale voce si riferisce a beni e immobilizzazioni tecniche prodotti internamente e strumentali all’attività della Società.
IS-25 Costi del personale
Il dettaglio è il seguente:
L’incremento del costo del personale è attribuibile prevalentemente agli adeguamenti contrattuali delle retribuzioni a seguito delle tensioni inflattive che hanno interessato lo scenario nazionale ed internazionale ed in minor misura agli incentivi erogati per favorire un processo di riorganizzazione operativa e funzionale della Società.
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La voce “Altri costi del personale” include il costo relativo alla mensa aziendale, delle agenzie di lavoro interinale ed altri oneri direttamente imputabili alla gestione, formazione, ricerca e selezione del personale.
IS-30 Altri costi operativi
Il dettaglio è il seguente:
Costi per servizi
Il dettaglio è il seguente:
L’incremento della voce “Trasporti, provvigioni ed altri oneri commerciali” è prevalentemente attribuibile all’incremento dei volumi di vendita.
La riduzione della voce “Utenze e costi per materiali vari” è attribuibile al rallentamento della tensione sui prezzi che ha condizionato il mercato dell’energia nel corso del 2022.
La voce “Servizi da parti correlate” include oneri per servizi prestati da società del Gruppo (prevalentemente commissioni sugli acquisti effettuati dalla controllata Beghelli Asia Pacific e lavorazioni effettuate dalla Beghelli China) e da società correlate (prevalentemente consulenze amministrative fiscali ed oneri promozionali) rispettivamente per Euro/migliaia 889 (Euro/migliaia 1.076 al 31 dicembre 2022) e per Euro/migliaia 592 (Euro/migliaia 847 al 31 dicembre 2022). Il decremento degli oneri sostenuti da società correlate è prevalentemente attribuibile alle minori iniziative promozionali promosse con la clientela e svolte con il supporto di una società correlata operante nel settore alberghiero. Per ulteriori commenti sui rapporti con società correlate si rinvia al Paragrafo “Operazioni con parti correlate”.
La variazione della voce “Pubblicità, fiere ed altri oneri promozionali” è attribuibile al minore costo sostenuto nel corso del corrente esercizio per sostenere campagne pubblicitarie mirate al lancio e consolidamento dei prodotti della divisione “Altre attività”.
L’incremento della voce “Consulenze ed altri costi generali ed amministrativi” è in parte attribuibile a servizi di consulenza professionale atti a favorire il processo di riorganizzazione e ottimizzazione delle strutture del Gruppo.
Per ulteriori commenti sui rapporti con società correlate si rinvia al Paragrafo “Operazioni con parti correlate”.
Costi per godimento beni di terzi
Il dettaglio è il seguente:
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Il valore residuo al 31 dicembre 2023 è riconducibile a contratti di importo non rilevante e ad oneri accessori legati ai contratti di affitto che non hanno i requisiti necessari per essere rilevati in base alle disposizioni del principio IFRS 16.
Accantonamenti ed altri costi operativi
Il dettaglio è il seguente:
Per la voce accantonamenti si rinvia ai Paragrafi A-90, P-40 e P-80.
La voce “Addebiti da Società correlate” include oneri addebitati da una società controllata che, tramite la propria struttura interna, ha prestato servizi di assistenza legale e strategica alla Capogruppo.
IS-35 Ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore
Il dettaglio è il seguente:
La voce “Svalutazione di attività non correnti” (al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 4.058) include la Svalutazione del complesso di Crespellano (Euro//migliaia 3.468) e del terreno di Monteveglio (Euro/Migliaia 590) rispettivamente classificati nelle voci A-255 e A-30 (cui ci rimanda per ulteriori dettagli).
La Voce “Svalutazione di partecipazioni” è riferita alla svalutazione della partecipazione detenuta nella controllata Beghelli Innovation Hong Kong già descritta al Paragrafo “Impairment Test sul valore delle partecipazioni”.
La voce “Ammortamento e svalutazioni diritto d’uso” è stata iscritta a seguito dell’applicazione del principio Ifrs 16 “Lease”.
 
La composizione della voce “ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore” è dettagliata ai Paragrafi A-10, A-20, A-30, A-35 e A-40.
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IS-40 Proventi finanziari
Il dettaglio è il seguente:
I dividendi iscritti nel 2023 sono stati erogati dalla società controllata Beghelli Elplast (Euro/migliaia 1.123), dalla Beghelli De Mexico (Euro/migliaia 507) e dalla Beghelli Praezisa Deutschland (Euro/migliaia 650), società controllate al 100% dalla Beghelli.
La voce “Altri proventi finanziari non ricorrenti” (al 31 dicembre 2022 pari a Euro/migliaia 701) riflette la Variazione positiva di “Fair Value” degli strumenti derivati sottoscritti per coprire rischio di oscillazione del tasso di interesse; per ulteriori commenti si rinvia al Paragrafo A-65 “Strumenti Derivati non correnti”.
L’andamento della voce “Interessi attivi da società del Gruppo” è strettamente correlato all’andamento dei crediti finanziari nei confronti delle società controllate del Gruppo commentata in precedenza ai Paragrafi A-50 e A-100.
IS-45 Oneri finanziari
Il dettaglio è il seguente:
 
L’incremento degli interessi verso banche riflette l’aumento del tasso medio di interesse (ed in particolare dell’Euribor parametro di riferimento per parte dei finanziamenti a breve e medio lungo termine registrato a partire dalla fine del 2022) e la diversa composizione e dinamica dell’Indebitamento netto di periodo.
La voce “Variazione negativa strumenti derivati” (al 31 dicembre 2023 pari a Euro/migliaia 313) riflette la Variazione di “Fair Value” degli strumenti derivati sottoscritti per coprire rischio di oscillazione del tasso di interesse; per ulteriori commenti si rinvia al Paragrafo A-65 “Strumenti Derivati non correnti”.
La voce “Interessi vs altri finanziatori” è relativa alle quote interessi implicite o contrattualmente previste dei contratti di “Lease” iscritte a seguito dell’applicazione del principio Ifrs 16 “Lease”.
La voce “Interessi per leasing operativi (parti correlate)”, al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 30, rappresenta la componente finanziaria implicita nei contratti di affitto stipulati con parti correlate ed iscritta a seguito dell’applicazione del principio Ifrs 16 “Lease”.
La voce “Altri Oneri” include oneri accessori ai finanziamenti, commissioni per la disponibilità di affidamenti a breve termine e per le operazioni di factoring e cessione del credito. L’incremento è legato prevalentemente all’aumento del costo medio del denaro che ha impattato sulla componente interesse degli oneri di cessione.
Il tasso medio di indebitamento complessivo verso terzi, computato escludendo gli oneri di factoring, rilevato nel corso del 2023 è stato pari a circa il 4,9% (nel 2022 pari a 2,9%).
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Una variazione di 0,5 punti percentuali in aumento o in diminuzione sui tassi di interesse avrebbe un impatto negativo/positivo sul conto economico pari a circa Euro/milioni 0,1 (Euro/milioni 0,075 al netto del relativo effetto fiscale).
IS-46 Impairment Attività Finanziarie
Tale voce riflette lo scorporo iniziale ed il successivo riassorbimento negli anni successivi della componente finanziaria implicita nella voce “Acconti a Fornitori” (classificata all’interno della sezione A-70) che prevede una dilazione pluriennale non produttiva di interessi. Tale componente, a seguito della rilevazione al 31 dicembre 2022 di un provento pari ad Euro/migliaia 35, si azzera in quanto i servizi pubblicitari, riconducibili al valore residuo dell’acconto, sono stati resi dal fornitore nel mese di gennaio 2023.
IS-50 Utile (perdite) su cambi
Il dettaglio è il seguente:
Il risultato netto negativo della gestione cambi è prevalentemente attribuibile al differenziale negativo sui tassi di interesse applicati alle operazioni di copertura (acquisto e vendite a termine) tra le valute trattate (prevalentemente RMB e USD).
La Capogruppo, attraverso la sottoscrizione di strumenti derivati, fissa un tetto di oscillazione al cambio delle principali valute utilizzate in fase di approvvigionamento (Rmb e Usd) con l’obiettivo di minimizzare gli impatti negativi sui margini industriali che potrebbero essere determinati da un apprezzamento di tali valute rispetto all’Euro.
IS-55 Imposte sul reddito
Il dettaglio è il seguente:
 
La valutazione della recuperabilità delle attività nette per imposte anticipate iscritte sulle differenze temporanee deducibili e sulle perdite pregresse è stata effettuata sulla base delle considerazioni già espresse nel precedente Paragrafo “Impairment test Verifica della recuperabilità delle attività per imposte anticipate”. Gli esiti di tale analisi hanno determinato la svalutazione per un importo complessivo pari a Euro/migliaia 1.763 (di cui Euro/migliaia 882 relativa al credito per la perdita maturata nel corso del 2023).
La voce “Imposte differite non ricorrenti” è relativa all’effetto fiscale differito associato alle svalutazioni non ricorrenti delle poste dell’attivo (in particolare immobili e terreni iscritti nelle voci A-225 e A-30).
Di seguito si allega la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed effettivo al 31 dicembre 2023 e 2022:
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La voce “Effetto netto variazioni permanenti” è riconducibile alle variazioni in diminuzione effettuate sui dividendi percepiti dalle società controllate (Paragrafo IS-40) e sui proventi non tassabili (in gran parte contributi relativi ai crediti di imposta maturati su investimenti in ricerca e sviluppo descritti al paragrafo IS-15) al netto delle variazioni in aumento su oneri di varia natura fiscalmente non deducibili ed in via residuale sulla svalutazione del valore di carico della partecipazioni in Beghelli Innovation Hong Kong (commentata ai paragrafi A-40 e IS-35).
La voce “(Recupero)/Svalutazioni crediti imposte anticipate” è riconducibile agli effetti prodotti dal reintegro dei crediti per imposte anticipate svalutate maturati nel corso dell’esercizio.
La voce “Altre variazioni minori” al 31 dicembre 2023 riflette in gran parte gli effetti derivanti dalla temporanea indeducibilità (e mancata iscrizione di un credito fiscale da riportare a nuovo) della quota parte degli oneri finanziari netti eccedenti il limite del 30% del Reddito Operativo Lordo.
A partire dall’esercizio 2004, Beghelli S.p.A. e la totalità delle sue controllate dirette italiane hanno aderito al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (T.U.I.R.). Tale opzione è stata rinnovata nel corso degli anni per la durata di un triennio e l’attuale opzione scade al 31 dicembre 2021.
Beghelli S.p.A. funge da società consolidante e determina un’unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale nazionale, che beneficia in tal modo della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Beghelli S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili, pari all’IRES da versare. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, Beghelli S.p.A. iscrive un debito pari all’IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo.
Dati sull'occupazione
L'organico della Società ha subito, rispetto al precedente esercizio, le seguenti variazioni.
 
I dipendenti sono assunti con un contratto a tempo indeterminato (di cui 35 part-time).
Al 31 dicembre 2023, la Società ha fatto inoltre ricorso alle prestazioni di 17 unità utilizzate prevalentemente per attività di produzione e logistica con un contratto di lavoro interinale.
Altre informazioni
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Contributi Pubblici
In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129, che ha imposto a carico delle imprese l’obbligo di indicare in nota integrativa “sovvenzioni, contributi, e comunque vantaggi economici di qualunque genere”, si riportano di seguito gli estremi dei relativi importi (dati in Euro):
Eventi successivi
Con riguardo al complesso immobiliare di Crespellano si precisa, come richiamato al paragrafo “Gestione operativa e continuità aziendale” che nei mesi di gennaio e febbraio 2024 Beghelli S.p.a. ed il promissario acquirente del compendio immobiliare hanno ricevuto dall’Amministrazione Comunale esito favorevole al rilascio dei permessi per le opere edili previste nel progetto di polo logistico dell’area.
Alla data di approvazione del progetto di bilancio da parte dell’organo amministrativo, sono in corso di esecuzione alcune finali attività previste nella convenzione stipulata tra Ente locale, Beghelli ed il promissario acquirente (in particolare indagini sottosuolo e procedure espropriative).
Sulla base dello stato di avanzamento di tali attività e tenuto conto dell’interesse di Beghelli e del promissario acquirente di completare l’operazione nei tempi più brevi possibili, si ritiene di poter giungere alla vendita del complesso immobiliare entro il secondo trimestre 2024.
In data 28 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione della Beghelli S.p.A. ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della società Becar S.r.l. controllata al 50,64% rilevando le quote dei soci di minoranza ad un prezzo valorizzato sulla base del Patrimonio Netto della Società alla data del 31 dicembre 2023. Tale progetto rientra all’interno del processo di riorganizzazione e centralizzazione delle attività di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di recuperare efficienza, cogliere sinergie nello sviluppo e standardizzazione dei prodotti e processi.
Proposta di destinazione del Risultato dell’esercizio
Il Consiglio di Amministrazione propone all’Assemblea di coprire la perdita di esercizio, pari ad Euro 7.179.294,20, mediante utilizzo della voce “Altre riserve e utili a nuovo” per euro 1.661.234,93, della voce “Riserva Straordinaria” per euro 1.870.863,57 e della voce “Riserva Sovraprezzo Azioni” per euro 3.647.195,70.
Compensi Amministratori, Sindaci, Dirigenti con Responsabilità Strategiche e Società di revisione
118
I compensi complessivi, inclusi eventuali benefici in natura, riconosciuti per l’esercizio 2023 agli Amministratori, ai membri del Collegio Sindacale e ai “Dirigenti con Responsabilità Strategiche” sono stati riportati nella Relazione sulle Remunerazioni.
Non sono state erogate remunerazioni in base a piani di incentivi o di compartecipazioni agli utili tramite pagamenti basati su azioni.
I compensi maturati dalla PricewaterhouseCoopers, società di revisione in carica per l’attività svolta nel corso del 2023, sono stati pari a Euro/migliaia 305.
Valsamoggia (Bo), 28 marzo 2024
Il Presidente del Consiglio di AmministrazioneGian Pietro Beghelli
119
Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971/1999 e successive modifiche e integrazioni
1. I sottoscritti Sig. Gian Pietro Beghelli, in qualità di Presidente e Amministratore Delegato e Dott. Stefano Bignami, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Beghelli S.p.A, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art.154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
>l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
>l'effettiva applicazione
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio dell’esercizio 2023.
2. Al riguardo si attesta che non sono emersi aspetti di rilievo
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023:
a)è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
b)corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c)è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente, unitamente ad una descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.
Valsamoggia (Bo), 28 Marzo 2024
Il Presidente del Consiglio di AmministrazioneII Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili
Gian Pietro Beghelli Stefano Bignami
120
Bilancio Consolidato Gruppo Beghelli
31 dicembre 2023
SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2023
121
Euro/migliaia
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
ATTIVITA'31/12/202331/12/2022
ATTIVITA' NON CORRENTI
A-10Immobilizzazioni materiali15.39616.014
A-20Immobilizzazioni immateriali15.11713.943
A-30Immobilizzazioni materiali non strumentali1.845462
A-35Attività Diritto utilizzo bene25.63625.541
A-40Partecipazioni154155
A-50Crediti finanziari ed altre attività5.5717.111
A-60Attività nette per imposte anticipate12.85611.120
A-65Strumenti derivati371684
A-70Crediti commerciali ed altre attività2.5482.611
Totale79.49477.641
ATTIVITA' CORRENTI
A-80Rimanenze49.87465.959
A-90Crediti commerciali29.46229.679
di cui verso parti correlate281250
A-100Attività finanziarie1.3812.284
A-110Altri crediti/attività8.9318.705
A-115Crediti per imposte196291
A-130Strumenti derivati10310
A-140Disponibilità liquide e mezzi equivalenti12.39120.159
Totale102.245127.387
A-225Attività destinate alla vendita17.98925.020
Totale attività199.728230.048
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO31/12/202331/12/2022
PATRIMONIO NETTO
E-10Capitale sociale9.9619.961
E-10Riserva Sovraprezzo Azioni42.42442.424
E-10Riserva Ias 19-469-404
E-10Riserva di traduzione cambi4.3475.343
E-10Riserva legale2.0002.000
E-10Altre Riserve e Uitli a nuovo20.68730.890
E-10Utile/(Perdita) di esercizio di pertinenza dei Soci della Controllante-9.335-10.203
E-10Totale Patrimonio Netto di pertinenza dei Soci della Controllante69.61580.011
Patrimonio netto di Terzi459552
E-10Totale Patrimonio Netto Consolidato70.07480.563
PASSIVITA' NON CORRENTI
P-10Indebitamento finanziario non corrente14.73217.002
di cui verso parti correlate783735
P-30Trattamento di Fine Rapporto5.3755.255
P-40Fondi rischi a lungo termine3.1263.421
P-50Altri debiti/passività a lungo termine1.6831.360
Totale24.91627.038
PASSIVITA' CORRENTI
P-60Indebitamento finanziario corrente51.27867.595
di cui verso parti correlate1.1481.150
P-70Strumenti derivati10760
P-80Fondi rischi a breve termine373405
P-90Debiti commerciali 32.24835.223
di cui verso parti correlate542868
P-75Debiti per imposte1.031934
P-100Altri debiti tributari2.1471.448
P-110Altri debiti/passività a breve termine17.55416.782
Totale104.738122.447
Totale Passività e Patrimonio netto199.728230.048
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2023
 
 
122
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Euro/migliaia31/12/202331/12/2022
IS-10Ricavi di vendita155.457145.943
di cui verso parti correlate3293
IS-15Altri ricavi operativi2.6762.473
di cui non ricorrente6990
IS-17Variazione rimanenze prodotti finiti e semilavorati-9.5492.183
di cui non ricorrente-250-2.345
IS-20Acquisti e variazione rimanenze materie prime-63.822-73.162
di cui verso parti correlate-784-336
IS-22Incrementi di Immobilizzazioni interne354159
IS-25Costi del personale-36.994-35.480
di cui non ricorrente-890
IS-30Altri costi operativi-38.349-39.086
di cui verso parti correlate-2.636-2.910
di cui non ricorrente-450
Margine Operativo Lordo9.7733.030
IS-35Ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore-12.693-9.022
di cui non ricorrente-4.058-596
Risultato Operativo-2.920-5.992
IS-40Proventi finanziari7131.643
di cui verso parti correlate48
di cui non ricorrente0701
IS-45Oneri finanziari-5.257-3.245
di cui verso parti correlate-54-51
IS-46Impairment Attività finanziarie-2.131-2.463
IS-50Utile (perdite) su cambi-404-262
IS-51Risultati delle società valutate a patrimonio netto00
Risultato Ante imposte-9.999-10.319
IS-55Imposte sul reddito600423
di cui non ricorrente20-1.577
a)Utile/(perdita) d'Esercizio-9.399-9.896
Attribuibile a:
Soci della Controllante-9.335-10.203
Interessenze di pertinenza dei terzi-64307
Totale Utile/(Perdita) d'Esercizio-9.399-9.896
 
 
 
 
 
Altre componenti, al netto del correlato effetto fiscale, del conto economico complessivo:
E-10
Utile (perdite) da conversione dei bilanci di imprese estere
-1.021
384
Trasferimento nell'utile/(perdita) di periodo
0
0
b)
Totale Componenti che saranno o potrebbero essere in seguito riclassificate nell'utile/(perdita) di periodo
-1.021
384
P-30
Utile (perdite) attuariali derivante dalla valutazione del Trattamento di Fine Rapporto (IAS 19)
-69
981
c)
Totale Componenti che non saranno in seguito riclassificate nell'utile/(perdita) di periodo
-69
981
d) = b) + c)
Totale Utili / (perdite) rilevate nel Patrimonio Netto
-1.090
1.365
a)+d)
Utile/(Perdita) Complessivo d'Esercizio
 
-10.489
 
-8.531
Attribuibile a:
 
 
 
 
 
 
Soci della Controllante
-10.396
-8.926
Interessenze di pertinenza dei terzi
-93
395
Totale Utile/(Perdita) d'Esercizio
 
-10.489
 
-8.531
 
 
 
 
IS-60Risultato base per azione (in Euro)-0,047-0,051
IS-60Risultato diluito per azione (in Euro)-0,047-0,051
Il dettaglio delle poste non ricorrenti e dei saldi verso parti correlate è riportato nelle Note
GRUPPO BEGHELLI
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2023
 
123
Euro/migliaia31/12/202331/12/2022
A-140CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE INIZIALI (*): (A)95  15.171
RISULTATO ANTE IMPOSTE: (B)-9.999  -10.319
di cui non ricorrente-3.743 -2.240
RETTIFICHE NON MONETARIE: (C)13.341  17.129
di cui non ricorrente3.609  2.240
IS-40/45Oneri finanziari netti: (D)4.544 1.602
Pagamento oneri finanziari netti (E)-4.478 -1.564
Pagamento imposte (E)-1.213 -841
FLUSSI DI CASSA DA GESTIONE CORRENTE: (F=B+C+D+E)2.285  6.007
di cui non ricorrente-134  0
A-80(Increm.)/decr. Rimanenze 14.958 -8.471
A-90(Increm.)/decr. Crediti commerciali-37 -4.432
di cui parti correlate-31 -82
A-110/115(Increm.)/decr. Altre attività correnti-573 -1.576
di cui non ricorrente-1.863 0
P-90Increm./(decr.) Debiti verso fornitori-2.975 -4.987
di cui parti correlate-326 -147
P-75/80/100/110Increm./(decr.) Altre passività correnti1.568 118
VARIAZIONE CAPITALE CIRCOLANTE NETTO: (G)12.941  -19.348
di cui non ricorrente-1.863  0
A-70(Increm.)/decr. Crediti commerciali e Altre attività non correnti59 849
P-50/P-40Increm./(decr.) Altre passività non correnti323 634
P-30Utilizzo/Anticipi Trattamento Fine Rapporto-268 -478
ALTRE VARIAZIONI OPERATIVE: (H)114  1.005
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA: (I=F+G+H)15.340  -12.336
di cui non ricorrente-1.997  0
A-10Invest. Immobilizzazioni materiali strumentali-1.263 -1.963
A-10Disinv. Immobilizzazioni materiali strumentali0 14
A-20Invest. Immobilizzazioni immateriali-4.724 -3.466
A-30Disinv. Immobilizzazioni materiali non strumentali0 -10
A-40Disin. /(Invest.) Partecipazioni1 1
A-225Attività destinate alla vendita-74 -2.088
di cui parti correlate0 -2.084
di cui non ricorrente0 -2.084
A-35(Invest.)/disinv. Diritti Utilizzo-15 0
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO: (J)-6.075  -7.512
di cui non ricorrente0  -2.084
FLUSSI DI CASSA DISPONIBILI: (K=I+J)9.265  -19.848
di cui non ricorrente-1.997  -2.084
P-10/60Accensione di nuovi finanziamenti4.276 17.861
P-10/60Rimborso di finanziamenti-22.384 -15.321
di cui parti correlate-329 -391
A-130/P-70Variazioni Strumenti derivati347 -268
A-100Variazioni Attività/crediti finanziarie correnti903 270
A-50 / A-65Variazioni Attività/crediti finanziarie non correnti e strumenti derivati1.187 1.875
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL' ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO: (L)-15.671  4.417
A-140VARIAZ. NETTA CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE: (M=K+L)-6.406 -15.431
di cui non ricorrente-1.997 -2.084
EFFETTO CAMBIO (N)-28 355
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI (*): (O=A+M+N)-6.339  95
di cui non ricorrente-1.997  -2.084
P-60Scoperti di conto corrente, linee finanziarie a breve e autoliquidante (P)18.730 20.064
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE FINALI: (Q=O+P)12.391  20.159
di cui non ricorrente-1.997  -2.084
(*) Valori esposti al netto degli scoperti di conto corrente, linee finanziarie a breve e autoliquidante
124
PROSPETTO MOVIMENTAZIONE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (VOCE BILANCIO: E-10)
 
Euro/migliaia Capitale sociale Ris. sovr. Azioni Riserva Traduzione Riserva Fair Value e Ias 19 Riserva legale Altre Riserve e Utili a nuovo Risultato di pertinenza del Gruppo Totale Patrimonio Netto: Soci della Controllante Risultato Pertinenza di Terzi Altre Riserve di Terzi Patrimonio Netti Terzi Totale Patrimonio Netto consolidato
Saldo al 1° gennaio 2022 9.96142.4244.993-1.3312.00027.7853.10588.937188-3115789.094
Destinazione risultato e copertura perdite 3.105-3.1050-18818800
Risultato complessivo del periodo 3509270-10.203-8.92630788395-8.531
Saldo al 31° Dicembre 2022 9.96142.4245.343-4042.00030.890-10.20380.01130724555280.563
Destinazione risultato -10.20310.2030-30730700
Risultato complessivo del periodo -996-650-9.335-10.396-64-29-93-10.489
Saldo al 31 Dicembre 2023 9.96142.4244.347-4692.00020.687-9.33569.615-6452345970.074
125
GRUPPO BEGHELLI
Note di commento al Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2023
Informazioni generali
Il Gruppo Beghelli progetta, produce e distribuisce sistemi elettronici per la sicurezza industriale e domestica ed è leader italiano nel settore dell’illuminazione di emergenza e del risparmio energetico. Beghelli è inoltre attivo nei servizi per la sicurezza, avvalendosi di strutture tecnologiche, apparecchiature e personale ai più alti livelli di specializzazione e competenza.
La Società Capogruppo è denominata Beghelli S.p.A. con sede legale nel comune di Valsamoggia (Bologna), in Via Mozzeghine 13/15. La Società è quotata alla Borsa di Milano dal giugno 1998.
La Capogruppo è controllata dal Sig. Gian Pietro Beghelli, Presidente e Amministratore Delegato della Società.
Premessa
Il presente progetto di bilancio chiuso al 31 dicembre 2023 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 Marzo 2024.
Il bilancio consolidato 2023 rappresenta il bilancio del Gruppo Beghelli (di seguito anche il “Gruppo”) ed è stato predisposto secondo quanto previsto dal Regolamento europeo n. 1606/2002, in conformità ai principi contabili internazionali (IFRS) in vigore al 31 dicembre 2021, emanati dall’International Accounting Standard Board (IASB) e adottati ai sensi delle disposizioni normative, italiane e europee, pro tempore vigenti e applicabili, ivi incluso il Regolamento Delegato (UE) n. 2019/815 del 17 dicembre 2018 della Commissione (in breve “Regolamento ESEF”).
In aggiunta il bilancio è stato redatto aderendo alle raccomandazioni di CONSOB e dell’ESMA (European Securities and Markets Authority) ed in particolare agli orientamenti ESMA in vigore dal 5 maggio 2021.
Il bilancio consolidato è redatto in Euro, la moneta corrente nell’economia in cui opera la Capogruppo, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico Complessivo, dal Rendiconto Finanziario, dal Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto e dalle Note di Commento. I dati economici, patrimoniali ed i flussi di cassa dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 sono presentati in forma comparativa con i dati relativi all’esercizio precedente chiuso al 31 dicembre 2022.
I principi contabili applicati nel presente bilancio sono conformi a quelli adottati nel precedente bilancio chiuso al 31 dicembre 2022 ad eccezione dei principi ed emendamenti in vigore dal gennaio 2023 e descritti nel Paragrafo successivo.
Il Gruppo presenta il conto economico per natura; tale scelta riflette le modalità di reporting interno attualmente in uso e di gestione e controllo del business.
La Capogruppo ha ritenuto opportuno introdurre risultati parziali e voci addizionali all'interno del conto economico al fine di consentire una migliore comprensione dei risultati economici.
Il rendiconto finanziario è stato predisposto utilizzando il metodo indiretto in quanto considerato maggiormente rappresentativo dei flussi finanziari generati dall’attività operativa del Gruppo.
Si precisa che, con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, sono stati inseriti specifici prospetti supplementari (riportati all’interno del Paragrafo “Operazioni con Parti Correlate”) con evidenza dei rapporti significativi con le parti correlate al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi di bilancio.
Laddove non diversamente indicato, i valori sono espressi in migliaia di Euro.
126
Presupposto della continuità aziendale
I ricavi consolidati netti al 31 dicembre 2023 hanno raggiunto circa 155 milioni di euro, in incremento di 9,5 Euro/milioni in valore e +6,5% in percentuale rispetto all’esercizio 2022, soprattutto grazie alla crescita nel settore della illuminazione e alla buona performance delle vendite dei nuovi sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici.
I margini industriali sono risultati, in valore ed in percentuale sui ricavi, superiori rispetto a quanto realizzato nell’esercizio 2022, prevalentemente grazie alla riduzione dei costi energetici ed al miglioramento di efficienza in ambito produttivo.
L’EBITDA, pari a Euro/milioni 9,7, ha registrato, anche per quanto commentato, un rilevante incremento rispetto all’esercizio 2022 (+ Euro/milioni 6,7).
I ricavi consolidati 2023 rispetto al budget hanno invece registrato un ritardo - prevalentemente attribuibile allo slittamento di alcune commesse ed ordini in portafoglio a fine dicembre 2023, nonché a ricavi dei prodotti per la sanificazione dell’aria inferiori alle previsioni - che ha generato margini industriali ed un EBITDA in valore inferiori rispetto a quanto previsto.
Con riguardo alla gestione più prettamente finanziaria, il Gruppo, grazie al miglioramento dei flussi operativi, sostenuti da una rilevante riduzione delle giacenze a magazzino (resa possibile anche dalla razionalizzazione in atto in ambito produttivo e logistico), ha ridotto il proprio Indebitamento Finanziario netto da Euro/milioni 61,9 a 52,3 (- Euro/milioni 9,6).
In ottica finanziaria, il Gruppo ha inoltre proseguito le attività finalizzate alla dismissione degli asset ritenuti non strategici, riferite in particolare alla cessione del complesso immobiliare di Crespellano (l’accordo relativo alla vendita del terreno di Monteveglio è invece stato risolto consensualmente con il promissario acquirente).
Con riguardo al complesso immobiliare di Crespellano si precisa che la vendita ha subito ritardi essenzialmente dovuti ai maggiori tempi resisi necessari per il completamento dell’iter di conversione della destinazione urbanistica dell’area. Tale iter si è concluso positivamente - nella prima metà di novembre 2023, con la pubblicazione nel BURERT della Regione Emilia Romagna del Decreto di approvazione dell’Accordo di Programma (sottoscritto tra gli Enti pubblici interessati, Beghelli Spa ed il promissario acquirente del complesso e realizzatore del progetto logistico).
A seguire, Beghelli S.p.a. ed il promissario acquirente hanno presentato le richieste per l’ottenimento dei permessi di costruire per le opere edili, ricevendo, nei mesi di gennaio e febbraio 2024 esito favorevole al rilascio dei titoli edilizi.
Nel frattempo, il promissario acquirente, col quale è stato sottoscritto in data 11 marzo 2021 il contratto preliminare di compravendita, ha provveduto a prorogare le fidejussioni emesse a copertura della caparra confirmatoria prevista nel preliminare (fidejussioni che avevano una data di scadenza coerente con le precedenti tempistiche di completamento dell’iter urbanistico e di cessione).
  
Alla data di approvazione del progetto di bilancio da parte dell’organo amministrativo, sono in corso di esecuzione alcune finali attività previste nella convenzione stipulata tra Ente locale, Beghelli ed il promissario acquirente (in particolare indagini sottosuolo e procedure espropriative).
Sulla base dello stato di avanzamento di tali attività e tenuto conto dell’interesse di Beghelli e del promissario acquirente di completare l’operazione nei tempi più brevi possibili, si ritiene di poter giungere alla vendita del complesso immobiliare entro il secondo trimestre 2024.
Il Gruppo nell’esercizio 2023 ha inoltre proseguito le attività finalizzate alla cessione di alcuni lotti di terreno attualmente non utilizzati di proprietà della società controllata cinese Beghelli China Innovation.
I descritti ritardi nella dinamica delle vendite e quindi nell’EBITDA rispetto a quanto previsto a budget e lo slittamento nell’anno 2024 della vendita del complesso immobiliare di Crespellano (previsto a budget nel 2023), hanno determinato alla data del 31 dicembre 2023 il mancato rispetto di un covenant (Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA, dato misurato con riguardo ai dati consolidati) previsto in alcuni contratti di
127
finanziamento di importo peraltro non rilevante - in essere alla stessa data. Il secondo covenant previsto in tali finanziamenti (Indebitamento Finanziario Netto / Patrimonio Netto) risulta invece rispettato.
In particolare, il debito residuo dei finanziamenti con covenants finanziari non rispettati risulta al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/milioni 3,9. Parte di tali finanziamenti, per un ammontare pari a Euro/milioni 2,0, verrà rimborsata, per obblighi contrattuali già in essere con le banche creditrici (ossia le banche che hanno erogato il finanziamento in Pool nel luglio 2017 ed in scadenza naturale nel giugno 2024), all’atto della vendita del complesso immobiliare di Crespellano, prevista nel secondo trimestre del corrente esercizio 2024.
Per i restanti finanziamenti, complessivamente pari a Euro/milioni 1,9, la Società procederà alla richiesta di deroga contrattuale (waiver).
All’atto della vendita è contrattualmente previsto inoltre il rimborso del finanziamento avente l’ipoteca sull’immobile di Crespellano, finanziamento i cui covenants finanziari risultano comunque rispettati al 31 dicembre 2023.
Si precisa che il mancato rispetto del covenant previsto sui finanziamenti sopra richiamati ha comportato altresì la decadenza del beneficio del termine su altri contratti di finanziamento in essere diversi dai primi, assistiti da garanzia SACE, il cui valore residuo al 31 dicembre 2023 è pari a Euro/milioni 14,9.
In tale contesto, il Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024 ha approvato il budget per l’esercizio 2024 ed il piano 2024-2028 (di seguito anche il “Piano”), rivedendo gli obiettivi nei settori tradizionali, con un sostanziale allineamento alla crescita dei mercati di riferimento e puntando sulle potenzialità di crescita nel settore fotovoltaico nel quale il Gruppo è recentemente tornato con una nuova proposta commerciale, nonché sulle proposte nell’ambito dei servizi di illuminazione.
Il Piano, che conferma le linee guida strategiche del precedente piano, è stato predisposto considerando uno scenario di progressiva normalizzazione e rilancio dell’economia internazionale, anche con riguardo all’attuale conflitto russo-ucraino e alle tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
Il Piano conferma l’obiettivo di portare a termine la riorganizzazione industriale all’interno delle strutture produttive del Gruppo, già avviata, al fine di ridurre i costi industriali e di struttura, recuperare marginalità operativa e supportare l’incremento dei ricavi di vendita.
Con riguardo alla gestione prettamente finanziaria, il Piano prevede la cessione del complesso immobiliare di Crespellano nel primo semestre 2024.
La cessione del complesso immobiliare di Crespellano, si rammenta, comporterà un flusso di cassa in entrata significativo e tale da ripristinare un livello di indebitamento finanziario netto maggiormente in linea con la capacità del Gruppo di generare flussi di cassa operativi.
Tuttavia, si precisa che qualora le banche, i cui finanziamenti prevedono il diritto di risolvere il contratto qualora la Società sia inadempiente ai sensi di altri contratti di finanziamento (cosiddetta clausola di “cross default”), richiedessero, a seguito della decadenza del beneficio del termine, il rimborso a pronti degli stessi finanziamenti, o la revoca delle linee di affidamento a breve esistenti al 31 dicembre 2023, la continuità aziendale della Società e del Gruppo sarebbe messa in discussione.
Tale circostanza configura l’esistenza di una incertezza significativa che può far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Capogruppo e del Gruppo di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale.
Ciononostante, gli Amministratori, dopo aver attentamente valutato quanto riportato sopra, ed i rischi e l’incertezza a cui la Società e il Gruppo sono esposti, sulla base delle informazioni disponibili alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, relative in particolare:
-alla cessione del complesso immobiliare di Crespellano - per il quale la Società ritiene, come sopra precisato, altamente probabile la vendita nel secondo trimestre 2024 - da cui deriveranno i flussi per rimborsare i finanziamenti per i quali è previsto il rimborso anticipato obbligatorio e, nella remota ipotesi di mancato ottenimento dei waivers dalle banche i cui finanziamenti prevedono i covenants superati, la possibilità anche del rimborso di tali finanziamenti;
-al propositivo atteggiamento delle banche, che hanno sino ad ora sostenuto finanziariamente il Gruppo;
-alle risultanze di quanto previsto nel piano 2024 2028, che prevede il ritorno ad una marginalità operativa adeguata e sostenibile rispetto alla struttura finanziaria del Gruppo;
-al conseguimento nel primo bimestre del corrente anno 2024 di volumi di ricavi in linea con quelli previsti a budget;
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ritengono che, pur in presenza della significativa incertezza sopra richiamata, che può far sorgere dubbi significativi sull'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, legata all’ottenimento dei waivers da parte delle banche aventi finanziamenti con covenants finanziari non rispettati e alla mancata richiesta di applicazione della cosiddetta clausola di “cross default” con riferimento alle banche per le quali è decaduto il beneficio del termine, sussistano le condizioni per l’utilizzo del presupposto della continuità aziendale ai fini della redazione del Bilancio al 31 dicembre 2023 e, pertanto, hanno redatto il documento in applicazione di tale presupposto.
Conflitti sullo scenario internazionale e potenziali impatti per il Gruppo
In attuazione dei richiami di attenzione di CONSOB del 18 marzo 2022 e del 19 maggio 2022 sugli effetti attuali e prevedibili, diretti ed indiretti, della crisi russo-ucraina in conformità ai Pubblic Statement di ESMA del 14 marzo 2022 e del 13 maggio 2022 si segnala che, con riferimento al protrarsi del citato conflitto, non essendo il Gruppo direttamente presente in tale mercato e non approvvigionandosi dal medesimo, non si sono registrati nel corso dell’esercizio 2023 significativi impatti diretti sotto il profilo commerciale, si prevedono per i prossimi mesi.
 
Quanto agli impatti indiretti del conflitto, la tensione sui prezzi dei trasporti, delle materie prime e dell’energia, che aveva generato costi addizionali per il Gruppo nell’anno 2022, si è progressivamente ridotta, determinando nell’esercizio 2023 impatti significativamente inferiori.
Con riguardo al conflitto arabo-israeliano, il Gruppo non ha significativi rapporti commerciali di vendita con Israele; l’impatto sui ricavi è risultato conseguentemente trascurabile.
Infine, le recenti problematiche manifestatesi nel Canale di Suez hanno creato, per le società italiane del Gruppo, ritardi di due/tre settimane negli approvvigionamenti di materiali provenienti dall’area asiatica, che hanno generato slittamenti, non significativi, nella consegna dei prodotti finiti alla clientela.
La chiusura del Canale alla circolazione navale ha inoltre comportato, causa l’allungamento delle tratte utilizzate, anche un incremento dei costi di trasporto, con un impatto tuttavia non rilevante rispetto alle previsioni di budget per l’esercizio 2024.
Provvedimenti a favore dei soggetti con sede nei territori colpiti dalle alluvioni
Si precisa che la società Beghelli S.p.a. e le controllate Beghelli Servizi S.r.l. e Becar S.r.l., aventi sede nel Comune e municipalità rientrante nei territori per i quali sono state previste misure di sostegno ai sensi del Decreto legge n. 61 del 1° giugno 2023 (cosiddetto “Decreto Alluvione”, convertito nella legge n. 100 del 31 luglio 2023), hanno usufruito nell’esercizio 2023 delle agevolazioni in esso previste.
Cambiamenti climatici e potenziali impatti per il Gruppo
Per quanto riguarda il cambiamento climatico, esso è oggetto di attenzione da parte del Management della Società che ne valuta i rischi e definisce le strategie tese a ridurre gli impatti dello stesso sull’operatività del Gruppo, sia gli impatti della propria attività sullo stesso.
I recenti lavori della 27^ conferenza delle Parti delle Nazioni Unite (COP 27), presieduta dall’Egitto, hanno confermato la centralità e l’urgenza dell’agenda climatica. La guerra in Ucraina, e in particolar modo la connessa crisi energetica ed un aumentato consumo di carbone per far fronte alla crisi, hanno posto l’accento sulla necessità di accelerare la transizione verso fonti rinnovabili come strumento di rafforzamento della sicurezza energetica.
Il Management del Gruppo Beghelli, in linea con tali principi, considera la tutela dell’ambiente un obiettivo prioritario e si impegna a promuovere azioni volte al miglioramento delle prestazioni ambientali e di contenimento degli impatti generati.
Per maggiori approfondimenti sui dati quantitativi per consumi di energia, emissioni, gestione dei rifiuti si rimanda alla Dichiarazione di carattere non finanziaria 2023.
Il Management, sulla base delle informazioni al momento disponibili, ha effettuato delle valutazioni sui possibili rischi ed incertezze legati ai cambiamenti climatici. Si riporta di seguito la sintesi dell’analisi condotta utilizzando lo Schema della Task Force on “Climate Relayed Financial Disclosure” (TCFD)
 
Rischi legati al clima
Potenziali Impatti
Rischi Normativi e legali
Non si prevedono impatti economici derivanti da incrementi di costi o riduzioni della domanda di prodotti e servizi
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Rischi della tecnologia
Non si prevedono impatti economici legati alla sostituzione di prodotti e servizi con altri a basse emissioni, non si prevedono costi di sviluppo ed implementazione di nuovi processi.
Rischi di mercato
Non si prevedono impatti economici legati alla riduzione della domanda di beni e servizi per cambio delle abitudini dei consumatori o incremento delle materie prime.
Rischi reputazionali
Non si prevedono impatti economici legati alla contrazione della domanda di beni e servizi per cambio delle preferenze dei consumatori o riduzione dei ricavi per contrazione della capacità produttiva o riduzione di accesso ai capitali
 
Il Management del Gruppo valuta costantemente soluzioni che possano mitigare impatti negativi legati all’incremento dei costi e dall’altro garantire un contenimento degli effetti negativi che l’attività di impresa ha sul clima.
 
In considerazione di quanto riportato sopra, gli Amministratori non prevedono rischi legati ai cambiamenti climatici e non prevedono effetti sui risultati economico finanziari del Gruppo. Alla data della presente relazione non sussistono rischi significativi di rettifica dei valori contabili di attività e di passività o incertezze che influenzano le ipotesi utilizzate per elaborare le stime, derivanti dal cambiamento climatico.
Cambiamenti di principi contabili, nuovi principi contabili, cambiamenti di stima e riclassifiche
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2023
I criteri di valutazione utilizzati ai fini della predisposizione dei prospetti contabili consolidati per il bilancio al 31 dicembre 2023 non si discostano da quelli utilizzati per la formazione del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022, ad eccezione dei nuovi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal gennaio 2023 di seguito esposti:
In data 18 maggio 2017, lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore. Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach (“PAA”). Le principali caratteristiche del General Model sono:
- le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
- la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
- le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
- esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
- il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
- il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.
L’approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un’approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l’approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall’applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il
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claim. L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF). Inoltre, in data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato “Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 Comparative Information”. L'emendamento è un'opzione di transizione relativa alle informazioni comparative sulle attività finanziarie presentate alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 17. L'emendamento è stato applicato a partire dal gennaio 2023, unitamente all’applicazione del principio IFRS 17, per evitare disallineamenti contabili temporanei tra attività finanziarie e passività di contratti assicurativi, e per migliorare l'utilità delle informazioni comparative per i lettori di bilancio. L’adozione di tale principio e del relativo emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato e consolidato della Beghelli.
L’International Accounting Standards Board ha pubblicato il documento Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12) che chiarisce in che modo le società contabilizzano le imposte differite su transazioni come leasing e decomissioning obbligation.
La principale modifica delle imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione (Modifiche allo IAS 12) è un’esenzione dall’esenzione dalla rilevazione iniziale prevista dallo IAS 12.15 (b) e dallo IAS 12.24. Di conseguenza, l’esenzione dalla rilevazione iniziale non si applica alle operazioni nelle quali al momento della rilevazione iniziale sorgono differenze temporanee deducibili e imponibili di pari importo. Ciò è spiegato anche nel paragrafo IAS 12.22A appena inserito.
L’entità che applica “Imposte differite relative ad attività e passività derivanti da una singola operazione” deve anche, all’inizio del primo esercizio comparativo presentato:
a) rilevare l’attività fiscale differita, se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, e la passività fiscale differita per tutte le differenze temporanee deducibili e imponibili associate a: i) attività consistenti nel diritto di utilizzo e passività del leasing; e ii) smantellamenti, ripristini e passività similari e i corrispondenti importi rilevati come parte del costo della relativa attività; e
b) rilevare l’effetto cumulativo della prima applicazione delle modifiche come rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo (o, a seconda del caso, di altra componente del patrimonio netto) a tale data.
L’adozione di tale principio e del relativo emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato e consolidato della Beghelli.
In data 12 febbraio 2021, lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati “Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2” e “Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8”.
Le modifiche allo IAS 1 e all’IFRS Practice Statement 2 mirano a rendere più precisa l’informativa sui principi contabili sostituendo l’obbligo di indicare i “i principi contabili rilevanti” con l’obbligo di indicare le “informazioni rilevanti sui principi contabili”. Le modifiche forniscono inoltre delle linee guida in merito alle circostanze in cui sia probabile che le informazioni siano considerate rilevanti e pertanto ne richiedano la divulgazione.
Il documento modifica lo IAS 1 nei seguenti modi:
un’entità è ora tenuta a fornire le sue informazioni rilevanti relative ai principi contabili anziché i suoi principi contabili significativi, sono stati aggiunti diversi paragrafi per spiegare come un’entità possa identificare sia le informazioni rilevanti sui principi contabili sia fornire esempi di quando è probabile che le informazioni sui principi contabili siano rilevanti;
le modifiche chiariscono che le informazioni dei principi contabili possono essere significative per loro natura, anche se i relativi importi sono irrilevanti;
le modifiche chiariscono che le informazioni sui principi contabili sono rilevanti se gli utilizzatori del bilancio di un’entità ne avrebbero bisogno per comprendere altre informazioni rilevanti nel bilancio; e
le modifiche chiariscono che se un’entità fornisce informazioni non significative sui principi contabili, tali informazioni non devono oscurare le informazioni materiali sui principi contabili.
Le predette modifiche non hanno effetti sulla misurazione o la presentazione delle voci di bilancio, ma unicamente sull’informativa in merito ai principi contabili delle entità.
Le modifiche allo IAS 8, che hanno aggiunto la definizione di stime contabili, chiariscono che gli effetti di un cambiamento in un input o in una tecnica di misurazione sono cambiamenti nelle stime contabili, a meno che non risultino dalla correzione di errori di periodi precedenti. Tali emendamenti chiariscono come le entità debbano fare una distinzione tra i cambiamenti nelle stime contabili, i cambiamenti nelle politiche contabili e correzioni di errori relativi a periodi precedenti.
Gli effetti dell’adozioni di tali emendamenti sono stati riflessi, laddove necessario, nel bilancio separato e consolidato della Beghelli.
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Nel mese di dicembre 2021, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha pubblicato un progetto di quadro legislativo per un’imposta minima globale che dovrebbe essere utilizzata dalle singole giurisdizioni. L’obiettivo del quadro è ridurre lo spostamento dei profitti da una giurisdizione all’altra al fine di ridurre l’imposizione fiscale globale dei gruppi societari. Nel mese di marzo 2022, l’OCSE ha pubblicato una serie di orientamenti tecnici dettagliati sulle norme del Pillar Two. Le parti interessate hanno espresso preoccupazioni allo IASB riguardo alle potenziali implicazioni sulla contabilizzazione delle imposte sul reddito ed in particolare sulla contabilizzazione delle imposte differite, derivanti dalle regole del modello del Pillar Two. Lo IASB ha emesso gli Amendments (the Amendments) International Tax Reform - Pillar Two, in risposta alle preoccupazioni degli stakeholders del 23 maggio 2023. L’adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio separato e consolidato della Beghelli.
Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC applicabili successivamente
Si riportano di seguito gli standard internazionali omologati dall’UE, ma non obbligatori per i bilanci IFRS 2023, ma che saranno obbligatori per i bilanci che iniziano a partire dal 1° gennaio 2024:
Modifiche all’ IFRS 16: Liability in a Sale and Leaseback (modifiche a IFRS 16 Leases)
L’International Accounting Standards Board (Board) ha pubblicato nel 2020 l’Exposure Draft intitolato Lease Liability in a Sale and Leaseback. Tale documento specifica il metodo utilizzato da un locatario venditore per misurare inizialmente l’attività relativa al diritto d’uso e la passività per il leasing derivante da una transazione di sale and leaseback ed il modo in cui il locatore - venditore misura successivamente tale passività.
Nel 2021 il Board ha esaminato i feedback ricevuti sull’Exposure Draft. Nella riunione di settembre 2021, l’Interpretations Committee ha discusso il progetto e ha discusso in merito alla direzione del progetto considerando tali feedback. Nel mese di settembre 2022 lo IASB ha modificato l’IFRS 16. Gli emendamenti aggiungono il paragrafo 102A all’IFRS 16. In base a tale paragrafo, al venditore-locatario viene richiesto di determinare i “canoni leasing” o i “canoni leasing rivisti” in modo da non rilevare alcun importo di utile o perdita relativo al diritto d’uso trattenuto dal venditore-locatario stesso. Il paragrafo non prescrive un metodo particolare per ottenere tale risultato.
Modifiche allo IAS 1
Nel mese di gennaio 2020 lo IASB ha emesso degli emendamenti allo IAS 1, che chiariscono come un’entità debba classificare le passività come correnti o non correnti.
Si prevede che queste modifiche avranno un impatto significativo su molte entità, con più passività classificate come correnti, in particolare quelle con covenants relativi ai prestiti. Le modifiche sono obbligatorie per i bilanci con inizio il o successivamente al 1° gennaio 2023.
In data 31 ottobre 2022 lo IASB ha pubblicato Non-current Liabilities with Covenants (Modifiche allo IAS 1) per chiarire come le condizioni che un’entità deve rispettare entro dodici mesi dalla data di bilancio influiscono sulla classificazione di una passività.
Le modifiche allo IAS 1 specificano che i covenants da rispettare dopo la data di bilancio non incidono sulla classificazione del debito come corrente o non corrente alla data di bilancio. Le modifiche richiedono invece che una società fornisca informazioni su tali covenants nelle note al bilancio. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che iniziano il o dopo il 1° gennaio 2024.
Nuovi standard e modifiche emessi dallo IASB non ancora approvati dall’UE
Di seguito si riportano le modifiche agli standard internazionali emesse dallo IASB che tuttavia non hanno ancora concluso il relativo processo di endorsement:
IFRS 14 Regulatory deferral accounts - Processo di omologazione sospeso in attesa del nuovo principio contabile sui “rate-regulated activities”;
sale or contribution of assets between an investor and its associate or joint venture (Amendments to IFRS 10 and IAS 28) - Processo di omologazione sospeso in attesa della conclusione del progetto IASB sull’equity method;
modifiche allo IAS 7 - Rendiconto finanziario ed IFRS 7 - Strumenti finanziari: Informazioni integrative: Supplier Finance Arrangements (emesso il 25 maggio 2023);
modifiche allo IAS 21 - The Effects of Changes in Foreign Exchange Rates: Lack of Exchangeability (emesso il 15 agosto 2023).
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Si prevede che le modifiche allo IAS 21 potranno essere omologate prima della data prevista di entrata in vigore del gennaio 2025, mentre per le modifiche allo IAS 7 e all’IFRS 7 è poco probabile che il processo di endorsement si concluda prima della data effettiva prevista per il 1° gennaio 2024.
Allo stato la Società e il Gruppo stanno analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul Bilancio separato e consolidato; tuttavia, da un preliminare esame non si attendono impatti significativi sulla propria situazione patrimoniale, finanziaria ed economica.
Principi di redazione e area di consolidamento
I criteri utilizzati per la formazione del bilancio al 31 dicembre 2023 sono i medesimi utilizzati per la redazione del bilancio dell’esercizio precedente. I rendiconti delle società del gruppo utilizzati per il consolidamento integrale sono stati opportunamente modificati e riclassificati per uniformarli ai principi contabili internazionali sopra richiamati. Gli effetti prodotti dall’introduzione dei nuovi principi, che hanno trovato applicazione a partire dal gennaio 2023, sono stati discussi e commentati nel Paragrafo precedente e più in esteso nelle corrispondenti sezioni della Nota che descrive la dinamica delle voci interessate.
L’area di consolidamento al 31 dicembre 2023, dal punto di vista del conto economico, patrimoniale e del rendiconto finanziario non è variata rispetto al 31 dicembre 2022.
Nella tabella che segue si evidenza il dettaglio per società del valore delle partecipazioni iscritte nel bilancio consolidato:
L’area di consolidamento include la società a controllo congiunto Ergyca Tracker 2 S.r.l., di cui Beghelli Servizi S.r.l. detiene il 49% delle quote, e che è valutata con il metodo del patrimonio netto.
Nella tabella sotto riportata sono indicati i cambi utilizzati per la conversione delle situazioni contabili espresse in valuta diversa da quella funzionale (euro):
Principi di consolidamento
Imprese controllate
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Trattasi di imprese in cui il Gruppo esercita il controllo così come definito dallo IFRS 10. Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere direttamente o indirettamente di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.
Ai fini del consolidamento delle società controllate è stato applicato il metodo dell’integrazione globale, assumendo cioè l’intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi e ricavi a prescindere dalla percentuale effettiva di partecipazione. Il valore contabile delle partecipazioni consolidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Le quote di patrimonio netto e di risultato di competenza dei soci di minoranza sono evidenziate rispettivamente in un’apposita posta del patrimonio netto e del conto economico consolidato.
Secondo quanto disposto dall’IFRS 3, le società controllate acquisite dal Gruppo sono contabilizzate utilizzando il metodo del costo di acquisizione (purchase method), in base al quale:
il costo di acquisizione è costituito dal “fair value” delle attività cedute, considerando l’eventuale emissione di strumenti di patrimonio netto, e delle passività assunte, maggiorato dei costi direttamente attribuibili all’acquisizione;
l’eccesso del costo di acquisizione rispetto al valore di mercato della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette è contabilizzato come avviamento (goodwill);
qualora il costo di acquisizione sia inferiore al “fair value” della quota di pertinenza del Gruppo nelle attività nette della controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.
Imprese a controllo congiunto
Trattasi di imprese in cui il Gruppo ha un controllo congiunto così come definito dallo IFRS 11 - Partecipazioni in Joint venture. Le società a controllo congiunto sono consolidate, a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere sulla base della quota di interessenza del Gruppo nella società partecipata, utilizzando come metodo la valutazione con il metodo del Patrimonio Netto.
Transazioni eliminate nel processo di consolidamento
Nella predisposizione del bilancio consolidato sono eliminati tutti i saldi e le operazioni significative tra società del Gruppo, così come gli utili e le perdite non realizzate e derivanti da operazioni infragruppo. Gli utili e le perdite non realizzati generati da operazioni con imprese a controllo congiunto e/o collegate sono eliminati in funzione della quota di partecipazione del Gruppo Beghelli in tale società.
Consolidamento di imprese estere
Tutte le attività e le passività in imprese estere in moneta diversa dall'Euro che rientrano nell'area di consolidamento sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di riferimento del bilancio. Proventi e costi sono convertiti al cambio medio dell'esercizio. Le differenze cambio di conversione risultanti dall'applicazione di questo metodo sono classificate come voce di Patrimonio Netto fino alla cessione della partecipazione. Si ricorda che in sede di transizione agli IFRS, le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento di imprese estere al di fuori dell'area Euro sono state azzerate al 31 dicembre 2003 come consentito dall'IFRS 1.
Criteri di valutazione
Immobilizzazioni materiali
Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione ovvero al costo rideterminato in misura pari al valore di mercato alla data di transizione agli IFRS secondo l’esenzione prevista dall’IFRS 1. Il costo di acquisizione o di produzione è rappresentato dal “fair value” del prezzo pagato per acquisire o costruire l’attività e ogni altro costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costo pagato per acquisire o produrre l’attività è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione; pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione. Gli oneri finanziari,
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se significativi, sono stati capitalizzati ad incremento del relativo cespite. La capitalizzazione dei costi inerenti all’ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività.
Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un’immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. Considerata l’omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, a meno di casi specifici rilevanti, le vite utili per categoria di beni siano le seguenti:
CategoriaVita Utile
TerreniIndefinita
Fabbricati34 anni
Impianti e Macchinari6-15 anni
Attrezzature4-10 anni
Altri Beni4-8 anni
I terreni non vengono ammortizzati in considerazione della loro vita utile indefinita ma, laddove fossero identificati indicatori esterni ed interni su potenziali perdite di valore, sottoposti a impairment test al fine di verificare se il valore recuperabile è superiore al valore contabile.
I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tenere conto di eventuali variazioni significative.
I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d’affitto e la vita utile residua del bene cui la miglioria è relativa.
Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l’uso o la cessione. Qualora si rilevino indicatori che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l’impairment test. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della stessa (per i test svolti con riferimento al bilancio in chiusura si veda Paragrafo “Impairment Test”).
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal prezzo pagato per acquisire l’attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l’attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l’equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione; pertanto, qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione, la differenza rispetto all’equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.
Costi di sviluppo
Ai fini dell’iscrizione di tale attività nell'attivo della Beghelli, i progetti sono distinti nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capitalizzata). I costi di sviluppo sono capitalizzati solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, i prodotti sono tecnicamente fattibili ed infine se sono attesi benefici futuri dalla commercializzazione di tali prodotti.
I costi di sviluppo capitalizzati sono ammortizzati in base ad un criterio sistematico, a partire dall’inizio della produzione lungo la vita stimata del prodotto, mediamente in 5 anni. La vita utile viene riesaminata e modificata al mutare delle previsioni sull’utilità futura.
Per i test svolti con riferimento al bilancio in chiusura si veda Paragrafo “Impairment Test”.
Avviamento
L’avviamento costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota di pertinenza del Gruppo nel “fair value” delle attività, passività e passività potenziali acquisite identificabili individualmente e rilevabili separatamente. Esso rappresenta un’attività immateriale a vita indefinita e, pertanto, non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato, con cadenza almeno annuale, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (cd impairment test”). A tal fine l’avviamento è allocato, sin dalla data di acquisizione, o entro la fine dell’esercizio a questo successivo, a una o più unità generatrici di flussi finanziari
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indipendenti (Cash Generating Unit). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall’impairment test non sono rettificate nei periodi successivi.
Per i test svolti con riferimento al bilancio in chiusura si veda Paragrafo “Impairment Test”.
Altre immobilizzazioni immateriali
Le altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e utilizzazione delle opere d’ingegno, concessioni, licenze, marchi e diritti simili e software, sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso salvo non siano riscontrate significative perdite di valore. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tenere conto di eventuali variazioni significative.
Di seguito viene riportata la stima della vita utile utilizzata per le principali categorie di immobilizzazioni immateriali:
Costi di sviluppo5 anni
Diritti brevetti industriali5 – 10 anni
Concessioni e licenze3 – 10 anni
Immobilizzazioni materiali non strumentali
Gli investimenti immobiliari, costituiti da terreni e immobili, sono definiti come beni detenuti a titolo di proprietà o mediante contratti di leasing finanziario al fine di ricavarne proventi dalla locazione o dalla rivalutazione del mercato. Sono rilevati al costo di acquisizione o di produzione ovvero al costo rideterminato in misura pari al valore di mercato alla data di transizione agli IFRS secondo l’esenzione prevista dall’IFRS 1. Successivamente alla rilevazione iniziale, sono iscritti al costo, al netto degli ammortamenti cumulati. Gli immobili vengono ammortizzati a quote costanti sulla base della loro vita utile stimata residua.
I terreni non vengono ammortizzati in considerazione della loro vita utile indefinita ma, laddove fossero identificati indicatori esterni ed interni su potenziali perdite di valore, sottoposti a impairment test al fine di verificare se il valore recuperabile è superiore al valore contabile.
Leasing
Il contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. Quando la Società agisce come locatario, alla data di decorrenza rileva un’attività consistente nel diritto di utilizzo ed una passività finanziaria.
Attività consistenti nel diritto di utilizzo o attività per diritti d’uso
Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono rilevate al costo ed includono il valore iniziale della passività finanziaria ed i pagamenti effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto al netto degli incentivi ricevuti, dei costi iniziali diretti sostenuti e, se previsti, dei costi relativi all’attività di smantellamento.
Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate a quote costanti per il periodo minore tra la durata del contratto di locazione e la loro vita utile stimata.
Se, al termine della durata del contratto di locazione, la proprietà è trasferita al locatario o se il costo dell'attività consistente nel diritto di utilizzo riflette il fatto che il locatario eserciterà l'opzione di acquisto, il periodo di ammortamento corrisponde alla vita utile dell’attività sottostante.
Laddove fossero identificati indicatori esterni ed interni su potenziali perdite di valore, le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono soggette a impairment test.
Passività finanziarie del leasing
Le passività finanziarie sono rilevate al valore attuale dei pagamenti dovuti lungo la durata del contratto non versati alla data di decorrenza ed includono i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi da ricevere, i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, gli importi che si prevede che il locatario dovrà pagare a titolo di garanzie del valore residuo, il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare tale opzione, i pagamenti di penalità di risoluzione del contratto da parte del locatario se prevista nel contratto e ritenuta probabile.
I pagamenti dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, viene utilizzato il tasso di finanziamento marginale, ovvero il tasso
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di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. I tassi di finanziamento marginale applicati sono stati determinati sulla base della zona geografica in cui sono stati stipulati i contratti e sulla base della fascia di scadenza a cui appartengono i contratti.
Il valore delle passività del leasing viene incrementato per tener conto degli interessi e decrementato per tener conto dei pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile delle passività finanziaria viene rimisurato in caso di modifica della durata del leasing, di modifica della valutazione di un'opzione di acquisto dell'attività sottostante, di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso utilizzato per determinare i pagamenti.
La Società ha incluso nella durata del contratto gli eventuali periodi di estensione coperti dall’opzione di rinnovo, quando ipotizzato con ragionevole certezza che la stessa verrà esercitata, anche in considerazione dell’esperienza storica. Condizione per il rinnovo del termine è altresì che la Società possa esercitare l’opzione senza il consenso della controparte o che il locatore sia esposto ad una penalità significativa in caso di termine del contratto.
I contratti in cui può essere prevista l’opzione di rinnovo si riferiscono principalmente a locazioni immobiliari.
Perdite di valore
Il Gruppo verifica, almeno una volta all’anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali, materiali, delle attività consistenti nel diritto d’uso e delle partecipazioni in imprese controllate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico dell’attività viene ridotto applicando al maggiore tra valore di mercato e valore d’uso (valore recuperabile) e l’eventuale differenza negativa tra valore recuperabile e valore di carico viene imputata a conto economico.
Il valore d’uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall’attività o dall’unità generatrice di flussi finanziari cui l’attività appartiene. I flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto che riflette la stima di mercato del costo del denaro ed i rischi specifici dell’attività.
Un’attività materiale o immateriale (incluso il diritto d’uso) subisce una riduzione di valore nel caso in cui non si sia in grado di recuperare il valore contabile a cui tale attività è iscritta in bilancio, attraverso l’uso o la cessione.
L’obiettivo della verifica (impairment test) prevista dallo IAS 36 è di assicurare che le immobilizzazioni materiali e immateriali non siano iscritte ad un valore superiore al loro valore recuperabile (rappresentato dal maggiore tra il valore di mercato, al netto degli oneri di vendita, ed il valore d’uso). Il test di impairment viene effettuato quando si verificano condizioni di carattere interno o esterno all’impresa che facciano ritenere che le attività abbiano subito riduzioni di valore. Nel caso dell’avviamento o di altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita nonché delle immobilizzazioni immateriali in corso o non in uso, l’impairment test viene effettuato almeno annualmente.
Se vengono meno le condizioni che hanno portato alla perdita di valore, viene operato il ripristino del valore stesso proporzionalmente sui beni precedentemente svalutati fino a raggiungere, come livello massimo, il valore che tali beni avrebbero avuto, al netto degli ammortamenti calcolati sul costo storico, in assenza di precedenti perdite di valore. I ripristini di valore sono rilevati a conto economico.
Il valore dell’avviamento in precedenza svalutato non viene mai ripristinato.
Attività finanziarie
Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al loro “fair value” aumentato, nel caso di un'attività finanziaria non al “fair value” rilevato nel conto economico, degli eventuali oneri accessori. Fanno eccezione i crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa per i quali il Gruppo applica l’espediente pratico che permette di valutarli al prezzo dell’operazione determinato secondo l'IFRS 15.
Al momento dell’iscrizione, ai fini delle valutazioni successive, le attività finanziarie sono classificate in base alle quattro possibili modalità di misurazione di seguito descritte:
attività finanziarie al costo ammortizzato;
attività finanziarie al “fair value” rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e delle perdite cumulate;
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attività finanziarie al “fair value” rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell’eliminazione (strumenti rappresentativi di capitale);
attività finanziarie al “fair value” rilevato a conto economico.
La scelta della classificazione delle attività finanziarie dipende:
dalla natura dell’attività finanziaria determinata principalmente dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali previsti;
dal modello di business che il Gruppo applica alla gestione dell’attività finanziaria al fine di generare flussi finanziari, i quali possono derivare dalla raccolta di flussi finanziari contrattuali, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.
Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al “fair value” rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull’importo del capitale da restituire (cosiddetto “solely payments of principal and interest (“SPPI”). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.
Le attività finanziarie vengono rimosse dal Bilancio quando il diritto di ricevere liquidita è cessato, le Società del Gruppo hanno trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività ovvero hanno assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (1) hanno trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria, oppure (2) non hanno trasferito nè trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma hanno trasferito il controllo della stessa.
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma assume un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso.
Partecipazioni
Le partecipazioni riguardano le imprese di cui la Beghelli ha una partecipazione minoritaria e pertanto escluse dall’area di consolidamento o società controllate con un’operatività limitata o di modeste dimensioni. Tali attività sono valutate con il metodo del Patrimonio Netto.
Rimanenze magazzino
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo. La valutazione delle rimanenze di magazzino include i costi industriali diretti (prevalentemente materiali, costi di trasporto, dazi e costo del lavoro diretto) ed i costi indiretti di produzione (ammortamenti, costo del lavoro indiretto, costi dell’energia etc). Sono calcolati fondi svalutazione per materiali di produzione, semilavorati e prodotti finiti considerati obsoleti o a lenta rotazione, tenuto conto del loro utilizzo futuro atteso e del loro valore netto di realizzo. Il valore di realizzo rappresenta il prezzo stimato di vendita nel corso della normale gestione, al netto di tutti i costi stimati per il completamento del bene e dei costi di vendita e di distribuzione che si dovranno sostenere.
Attività destinate alla vendita e Discontinued Operations
Le Attività e Passività destinate alla vendita e le Discontinued Operations sono classificate come tali se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. Tali condizioni sono considerate avverate nel momento in cui la vendita o la discontinuità del gruppo di attività in dismissione sono considerati altamente probabili e le attività insieme alle passività ad esse sono immediatamente disponibili per la vendita nelle condizioni in cui si trovano.
Le attività destinate alla vendita sono valutate al minore tra il loro valore netto contabile e il valore di mercato al netto dei costi di vendita.
Crediti
Sono esposti al loro presumibile valore di realizzo in applicazione delle nuove disposizioni introdotte dall’IFRS 9 Strumenti finanziari. L'adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti determinato tenendo in considerazione la situazione specifica dei singoli debitori e le condizioni economiche generali e di settore. I crediti, con dilazioni di incasso superiori alle normali condizioni di mercato e privi di remunerazione, sono esposti al netto della componente finanziaria,
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pari alla differenza tra il valore nominale ed il loro valore attuale; tale componente viene rilevata come interesse attivo tra i componenti finanziari di reddito lungo il periodo di dilazione.
I crediti ceduti a seguito di operazioni di factoring sono eliminati dall’attivo della Situazione patrimoniale-finanziaria se e solo se i rischi ed i benefici correlati alla loro titolarità sono stati sostanzialmente trasferiti al cessionario. I crediti ceduti pro-solvendo e i crediti ceduti pro-soluto, che non soddisfano i requisiti prima descritti, rimangono iscritti, sebbene siano stati legalmente ceduti, nell’attivo; in tal caso una passività finanziaria di pari importo è iscritta nel passivo a fronte dell’anticipazione ricevuta. Gli oneri riconducibili alla cessione del credito sono riconosciuti in base alle disposizioni previste dall’IFRS 9.
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide sono rappresentate dalla cassa e da investimenti a breve termine (scadenza originaria non superiore a 3 mesi) molto liquidi, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore.
Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista presso le banche, altre attività finanziarie a breve, ad alta liquidità, con scadenza originaria non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione della Situazione Patrimoniale e Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente.
Patrimonio netto
Capitale sociale
La posta è rappresentata dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all’emissione delle azioni sono classificati a riduzione del capitale sociale purché si tratti di costi incrementali, variabili, direttamente attribuibili all’operazione di capitale e non altrimenti evitabili.
Azioni proprie
Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie e gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.
Riserva di Traduzione
Include la Riserva di Traduzione che include le differenze cambio sorte a seguito del consolidamento di società operanti in Paesi non appartenenti all’area Euro.
Riserva di “fair value”
Tale voce include le variazioni di “fair value” attribuite direttamente a Patrimonio Netto ed in particolare la variazione di “fair value” degli strumenti derivati di copertura e delle attività finanziarie disponibili per la vendita.
Riserva Ias 19
Tale riserva include l’impatto a Patrimonio Netto al netto del correlato effetto fiscale derivante dall’applicazione dello Ias 19 revised con riferimento alla contabilizzazione degli utili/perdite attuariali.
Utili (perdite) a nuovo
La posta include i risultati economici degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita accantonata a riserva (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite), i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamenti di principi contabili e di errori rilevanti.
Piani di stock options
Eventuali piani di stock option vengono contabilizzati in base alle disposizioni previste dall’IFRS 2, secondo cui le opzioni sono valutate al “fair value” e questo è imputato a conto economico ad incremento del costo del personale con contropartita la riserva sovrapprezzo azioni. Il “fair value” è misurato alla data di assegnazione dell’opzione (grant date) e imputato a conto economico nel periodo che intercorre fra tale data e quella nella quale le opzioni diventano esercitabili (vesting period). Il “fair value” dell’opzione è valutato utilizzando la procedura numerica degli alberi binomiali basata sull'approccio di Cox, Ross e Rubinstein e tenendo in considerazione i termini e le condizioni alle quali le opzioni sono state concesse. Alla data di chiusura della presente Relazione non è attivo alcun piano.
Passività finanziarie
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Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al “fair value” rilevato a Conto Economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al “fair value” cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, e strumenti finanziari derivati.
I finanziamenti e i debiti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel Conto Economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull’acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L’ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel Conto Economico e dipende dalla loro classificazione.
I debiti commerciali e gli altri debiti sono valutati al costo, rappresentativo del “fair value”.
Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel Conto Economico di eventuali differenze tra i valori contabili.
Strumenti finanziari derivati
Gli strumenti derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivatives) oggetto di separazione dal contratto principale, vengono inizialmente rilevati al “fair value”. I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la relazione tra il derivato e l’oggetto della copertura è formalmente documentata e l’efficacia della copertura, verificata periodicamente, è elevata.
Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del “fair value” degli strumenti oggetto di copertura, sono rilevati al “fair value” con imputazione degli effetti a Conto Economico; coerentemente, gli
strumenti oggetto di copertura sono adeguati per riflettere le variazioni del “fair value” associate al rischio coperto.
Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), le coperture effettuate vengono designate a fronte dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari attribuibile ai rischi che in un momento successivo possono influire sul Conto Economico; detti rischi sono generalmente associati a un’attività o passività rilevata in Bilancio (quali pagamenti futuri su debiti a tassi variabili).
La parte efficace della variazione di “fair value” della parte di contratti derivati che sono stati designati come di copertura, secondo i requisiti previsti dal principio, viene rilevata quale componente del Conto Economico complessivo (riserva di Cash Flow Hedge); tale riserva viene poi imputata a risultato d’esercizio nel periodo in cui la transazione coperta influenza il Conto Economico.
La parte inefficace della variazione di “fair value”, così come l’intera variazione di “fair value” dei derivati che non sono stati designati come di copertura o che non ne presentano i requisiti richiesti, viene invece contabilizzata direttamente a Conto Economico.
Benefici ai dipendenti
Piani a contribuzione definita
I costi relativi ai piani a contribuzione definita sono rilevati a Conto economico quando sostenuti.
Piani a benefici definiti
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Le passività nette sono determinate separatamente per ciascun piano, stimando il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato nell’esercizio corrente e in quelli precedenti e deducendo il “fair value” delle eventuali attività a servizio del piano. Il valore attuale delle obbligazioni è basato sull’uso di tecniche attuariali che attribuiscono il beneficio derivante dal piano ai periodi in cui sorge l’obbligazione ad erogarlo (Metodo della Proiezione Unitaria del Credito) ed è basato su assunzioni attuariali che sono obiettive e tra loro compatibili. Le attività a servizio del piano sono rilevate e valutate al “fair value”.
Se da tale calcolo risulta una potenziale attività, l'importo da riconoscere è limitato al valore attuale di ogni beneficio economico disponibile sotto forma di futuri rimborsi o di riduzioni dei contributi futuri al piano (limite dell’attività).
Le componenti del costo dei benefici definiti sono rilevate come segue:
i costi relativi alle prestazioni di servizio sono rilevati a Conto economico in base alla loro natura;
gli oneri finanziari netti sulla passività o attività a benefici definiti sono rilevati a Conto economico come Proventi/(oneri) finanziari, e sono determinati moltiplicando il valore della passività/(attività) netta per il tasso utilizzato per attualizzare le obbligazioni, tenendo conto dei pagamenti dei contributi e dei benefici avvenuti durante il periodo;
le componenti di rimisurazione della passività netta, che comprendono gli utili e le perdite attuariali, il rendimento delle attività (esclusi gli interessi attivi rilevati a Conto economico) e qualsiasi variazione nel limite dell’attività, sono rilevati immediatamente negli Altri utili (perdite) complessivi. Tali componenti non devono essere riclassificati a Conto economico in un periodo successivo.
I costi relativi alle prestazioni di lavoro passate che derivano da modifiche o riduzioni ai piani sono rilevati immediatamente a Conto economico, nella voce Altri proventi/(oneri) atipici. Gli utili e le perdite relative all’estinzione di un piano sono rilevati nella voce Altri proventi/(oneri) atipici, quando questa si verifica.
Altri benefici a lungo termine
Le passività rappresentano il valore attuale dei benefici futuri che i dipendenti hanno maturato in funzione del loro servizio nell’esercizio corrente e in quelli precedenti. La componente di rimisurazione sugli Altri benefici a lungo termine è rilevata a Conto economico nel periodo in cui si manifesta.
Termination benefits
I benefici per la cessazione del rapporto di lavoro (“Termination benefits”) sono rilevati alla data più immediata tra le seguenti: i) quando il Gruppo non può più ritirare l’offerta di tali benefici e ii) quando il Gruppo rileva i costi di una ristrutturazione.
Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali
I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui adempimento comporterà l’impiego di risorse economiche. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, che rende necessario l’impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell’obbligazione stessa. L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell’onere necessario per l’adempimento dell’obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente.
Laddove è previsto che l’esborso finanziario relativo all’obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l’effetto dell’attualizzazione è rilevante, l’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l’estinzione dell’obbligazione.
Le attività e passività potenziali non sono rilevate in bilancio; laddove presenti, adeguata informativa viene data in Nota.
Ricavi e costi
I ricavi sono rilevati sulla base delle disposizioni previste dal nuovo principio IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti (applicabile per i periodi contabili che hanno inizio il gennaio 2018 o in data successiva).
Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti di assicurazione e gli strumenti finanziari.
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I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: 1) l’identificazione del contratto con il cliente; 2) l’identificazione delle performance obligations del contratto; 3) la determinazione del prezzo della transazione, ossia l’ammontare del corrispettivo che si attende di ottenere; 4) l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto; 5) i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.
In termini generali i ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alle società del Gruppo Beghelli affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono valutati al “fair value” al netto di sconti, abbuoni, premi e resi.
In particolare:
-i ricavi derivanti dalla cessione dei beni sono riconosciuti quando un cliente ottiene il controllo della merce; il trasferimento del controllo avviene quando la merce è spedita o, se previsto dal contratto e/o dalle condizioni di vendita, resa disponibile al cliente in un luogo specifico;
-i ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di completamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento ed il valore totale dei servizi previsti.
I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale.
Un’operazione di “baratto” produce ricavi solo in caso di cessione di merci o prestazione di servizi aventi diversa natura. Il ricavo è determinato dal “fair value” (valore equo) delle merci o dei servizi ricevuti, rettificato dall'importo di eventuali pagamenti in contanti o equivalenti. Quando il “fair value” (valore equo) delle merci o dei servizi ricevuti non può essere determinato attendibilmente, il ricavo è calcolato sulla base del “fair value” (valore equo) delle merci o dei servizi forniti, rettificato dell'importo di eventuali pagamenti in contanti o equivalenti.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenendo conto del tasso effettivo applicabile.
Riconoscimento ricavi e costi relativi al Progetto di Illuminazione a risparmio energetico
Il Gruppo Beghelli fornisce ai clienti che aderiscono al Progetto di Illuminazione a risparmio energetico (di seguito anche “Un Mondo di Luce” o più brevemente Progetto “UMDL”) le seguenti prestazioni:
Sostituzione degli impianti attualmente installati presso il Cliente e/o installazione di nuovi apparecchi a risparmio energetico (di seguito anche “Lampade o Apparecchi Sostitutivi”) dotati dei Sistemi di Contarisparmio;
Telediagnosi energetica e funzionale avente per oggetto il monitoraggio, in modalità remota, dei consumi degli Apparecchi installati gestito dal Centro di Controllo della Beghelli Servizi;
Manutenzione periodica e programmata degli Apparecchi Sostitutivi per tutta la durata pluriennale del contratto.
A titolo di corrispettivo del servizio offerto il Cliente corrisponde un “Corrispettivo Totale minimo” (di seguito anche il “Corrispettivo”) per ogni lampada installata e per tutta la durata del Contratto. Il Corrispettivo generalmente viene corrisposto dal Cliente mediante il pagamento di un canone periodico, il cui importo è commisurato al risparmio energetico generato dagli Apparecchi Sostitutivi rispetto ai consumi rilevati dalle lampade tradizionali o esistenti (“risparmio preventivato”). Tale corrispettivo include sia la cessione “in comodato d’uso” (con opzione di riscatto contrattualmente prevista) sia la prestazione dei servizi di Telediagnosi e manutenzione.
Qualora l’impianto, nel corso della durata del contratto, generi un risparmio superiore al “Risparmio preventivato” ed utilizzato per la definizione del Corrispettivo Totale Minimo, il Corrispettivo Totale viene incrementato per riflettere una quota dell’extra risparmio generato.
Ai fini del trattamento contabile delle operazioni descritte occorre precisare il quadro di riferimento, distinguendo il trattamento contabile ai fini fiscali da quello civilistico per i soggetti obbligati a redigere il bilancio individuale e consolidato secondo gli IAS.
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I principi di riferimento per l’applicazione dei Principi Contabili Internazionali sono quelli relativi al nuovo IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti” e 16 “Lease”. In termini generali, la stipulazione di un Contratto genera, ai fini IAS, una transazione con tre distinte componenti di vendita:
Ricavi da cessione prodotto: sono relativi alla cessione del singolo apparecchio e normalmente sono rilevati alla data di installazione del prodotto ed includono anche i proventi derivanti dalla gestione dei cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica (più comunemente noti con la denominazione Certificati Bianchi) per un importo pari al controvalore attualizzato del livello di risparmio energetico atteso nel corso del periodo di funzionamento dell’impianto riconosciuto dalla normativa di riferimento per l’ottenimento di tali contributi;
Ricavi da servizi: sono relativi alla componente di manutenzione, sostituzione e telediagnosi degli Apparecchi Elettrici; tali ricavi maturano pro-rata temporis lungo la durata del contratto e possono includere, laddove siano riscontrate le condizioni di generazione di un extra risparmio da parte dell’impianto, la componente extra del corrispettivo valutata al “fair value” in base a criteri di ragionevole certezza;
Componente finanziaria: è rappresentata dagli interessi attivi maturati sul credito derivante della cessione degli Apparecchi Elettrici, che prevede termini contrattuali che differiscono dalle usuali forme di pagamento normalmente praticate per operazioni simili. Infatti, mentre il riconoscimento del ricavo derivante dalla cessione del prodotto avviene alla data di installazione delle lampade, l’incasso è differito lungo la durata del Contratto e legato all’andamento del risparmio energetico conseguito dal Cliente e/o ad un conguaglio regolato su base periodica e commisurato ad un corrispettivo minimo contrattualmente fissato. Occorre pertanto scorporare dal prezzo di vendita applicato alla clientela la sua componente prettamente finanziaria.
I costi di acquisto e produzione degli “Apparecchi Sostitutivi”, sulla base del principio di correlazione costi e ricavi, sono rilevati alla data di installazione presso il Cliente Finale.
Dividendi
I dividendi pagati dal Gruppo sono contabilizzati nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione e sono esposti all’interno del Prospetto di Movimentazione del patrimonio netto
Contributi pubblici
In accordo con lo IAS 20, i contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati (laddove riferibili ad attività non correnti capitalizzate, la rilevazione a conto economico dei contributi segue il piano di ammortamento).
Il trattamento contabile del beneficio ottenuto sotto forma di finanziamenti a tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio viene determinato alla data di accensione del finanziamento ed è pari alla differenza tra l’importo effettivamente erogato ed il “fair value” del debito (calcolato utilizzando tassi di mercato relativi a finanziamenti equivalenti ed al netto di eventuali costi accessori). La rilevazione del “fair value” del finanziamento determina, da una parte, la rilevazione di interessi passivi di mercato lungo la durata del contratto di finanziamento stesso e dall’altra la rilevazione a conto economico del contributo in applicazione delle regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici (nel caso di finanziamento agevolato sui costi capitalizzati la rilevazione a conto economico dei contributi è in linea con il piano di ammortamento).
Imposte
Le imposte dell’esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l’effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto.
Le imposte differite passive e le imposte anticipate sono determinate sulla base di tutte le differenze temporanee che emergono tra i valori dell’attivo e del passivo del bilancio ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali e, limitatamente alle imposte anticipate, sulle perdite fiscali.
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Le imposte anticipate sulle perdite fiscali nonché sulle differenze temporanee sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possono essere recuperate.
Le attività e le passività fiscali, correnti e differite, sono compensate quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.
Per i test svolti con riferimento alla recuperabilità dei crediti per imposte anticipate iscritti nel bilancio in chiusura si veda Paragrafo “Impairment Test”.
Utile per azione
Base
L’utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo in esame, escludendo le azioni proprie.
Diluito
L’utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo in esame, escludendo le azioni proprie. Ai fini del calcolo dell’utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo la conversione di tutte le potenziali azioni aventi effetti diluitivi, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tener conto degli effetti, al netto delle imposte, della conversione.
Informativa di settore
L’informativa relativa ai settori di attività è stata predisposta secondo le disposizioni dell’IFRS 8 “Settori operativi” (di seguito “IFRS 8”), che prevedono la presentazione dell’informativa coerentemente con le modalità adottate dagli Amministratori per l’assunzione delle decisioni operative. A livello gestionale, il Gruppo si basa su una struttura, articolata per area geografica, che riflette una visione strategica unitaria del business e come tale monitorata ed indirizzata dal punto di vista strategico. In particolare, il top management rivede i risultati economici a livello di Gruppo nel suo insieme, e pertanto non sono identificabili segmenti operativi.
Tale gestione risulta peraltro suffragata dal fatto che la divisione illuminazione storicamente ha rappresentato una quota significativa del volume di affari della Società e del Gruppo.
Alla luce di queste informazioni, la Società ed il Gruppo costituiscono un unico settore oggetto di informativa; nonostante vi sia un unico segmento, la Società ed il Gruppo ritengono utile comunque fornire, per la valutazione dei risultati economici, il dettaglio dei ricavi per area geografica ed area strategica di affari.
Uso di stime
La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione Aziendale il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull’informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio.
Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull’esperienza, su elementi noti alla data di predisposizione del bilancio, sui piani prospettici approvati dal Consiglio di Amministrazione e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflessi a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo o sui periodi successivi.
Il processo di valutazione e definizione di alcune poste di bilancio si basa quindi su difficili e soggettive valutazioni e stime basate sull’esperienza storica ed assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L’applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio nonché l’informativa fornita; pertanto, i valori consuntivi delle voci oggetto di stime ed assunzioni potrebbero differire dagli importi riportati nel bilancio.
In tale ambito si segnala che la situazione causata dalle persistenti difficoltà del contesto economico e finanziario internazionale ed in particolare, italiano ha comportato la necessità di effettuare assunzioni sugli scenari futuri caratterizzate da livelli di incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi di risultati diversi da quelli stimati e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi stimabili prevedibili, anche significative, al valore contabile delle attività e passività.
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Di seguito sono elencate le voci di bilancio che richiedono più di altre una maggiore soggettività da parte degli amministratori nell’elaborazione delle stime e per i quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto significativo sul bilancio della Società:
Imposte sul reddito correnti e differite: le imposte sul reddito sono determinate secondo una prudente interpretazione delle normative fiscali vigenti nei paesi in cui operano le diverse Società del Gruppo. Tale calcolo può comportare talvolta complesse stime nella determinazione del futuro reddito imponibile e delle differenze temporanee deducibili ed imponibili tra valori contabili e fiscali. In particolare, le attività per imposte anticipate sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. La valutazione delle attività per imposte anticipate comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori, in relazione all’esistenza ed alle tempistiche di manifestazione degli imponibili fiscali futuri delle Società che dipendono, in prevalenza, dai risultati previsionali inclusi nel Piano 2024-2028 approvato in data 28 marzo 2024. Tali stime sono caratterizzate da un’elevata complessità, soggettività ed incertezza, insite in qualsiasi attività previsionale, ed hanno comportato valutazioni significative da parte degli Amministratori in merito alla valutazione delle attività per imposte anticipate.
Valutazione degli attivi immobilizzati - immobilizzazioni materiali: la verifica della riduzione di valore degli attivi materiali è effettuata, in presenza di “impairment indicator”, mediante il confronto tra il valore contabile dell’attività ed il suo valore recuperabile. Per i terreni, fabbricati ed il diritto d’uso pluriennale dei terreni su cui insistono gli stabilimenti produttivi delle società controllate cinesi, che rappresentano gli assets a maggior valore inclusi in tale categoria, il valore di recupero è stato definito sulla base degli esiti di perizie, datate dicembre 2023 - febbraio 2024, commissionate ad esperti indipendenti.
Valutazione degli attivi immobilizzati - immobilizzazioni immateriali (costi di sviluppo): la capitalizzazione dei costi di sviluppo comporta la formulazione di stime da parte degli Amministratori, in quanto la recuperabilità degli stessi dipende dai flussi di cassa derivanti dalla vendita dei prodotti commercializzati dal Gruppo Beghelli nei vari mercati. Tali stime sono condizionate sia dalla complessità delle assunzioni alla base delle proiezioni dei ricavi e della marginalità futura che dalle scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori che sono stati riflessi all’interno del Piano 2023-2027 approvato in data 24 marzo 2023 e sostanzialmente confermati dai risultati consuntivati nel corso del 2023 e riprese nel piano 2024-2028 approvato in data 28 marzo 2024.
Ammortamenti: i cambiamenti nelle condizioni economiche dei mercati, nella tecnologia e nello scenario competitivo potrebbero influenzare significativamente la vita utile delle attività materiali ed immateriali e potrebbero comportare una differenza nelle tempistiche del processo di ammortamento, nonché nell’ammontare dei costi per ammortamento.
Valutazione delle rimanenze di magazzino: la determinazione del fondo svalutazione rimanenze rappresenta una stima contabile complessa che richiede un elevato grado di giudizio in quanto influenzata da molteplici fattori, tra cui: le caratteristiche del settore in cui le Società del Gruppo operano, la stagionalità delle vendite e la volatilità dei costi di approvvigionamento e dei prezzi di vendita. Le stime sono effettuate sulla base di relazioni tecniche specifiche, che evidenziano le possibilità di utilizzo e recupero dei codici a lenta movimentazione, avuto riguardo anche al loro grado di obsolescenza e sono state integrate con analisi di carattere finanziario basate sugli indici di rotazione del magazzino.
Valutazione dei crediti: il fondo svalutazione crediti riflette la stima degli Amministratori in relazione alle perdite attese sul valore dei crediti iscritti alla data di chiusura del bilancio. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte delle Società del Gruppo, determinate in funzione dell’esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi rilevati, dell’attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. Il prolungamento e l’eventuale peggioramento dell’attuale situazione di incertezza economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori delle Società rispetto alle assunzioni già prese in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.
Passività potenziali e Fondi Rischi: il Gruppo, in relazione a eventuali procedimenti, cause legali ed altre pretese, allo scopo di determinare il livello appropriato di fondi per rischi ed oneri relativi a tali passività potenziali, esamina la fondatezza delle pretese addotte dalle controparti e la correttezza del proprio operato e valuta l’entità delle eventuali perdite risultanti dagli esiti potenziali. Inoltre, il Gruppo consulta i propri consulenti legali in merito alle problematiche relative a contenziosi che sorgono nel corso dello svolgimento della propria attività. La determinazione dell’importo dei fondi per rischi ed oneri eventualmente necessari per le passività potenziali viene eseguita dopo un’attenta analisi di ciascuna categoria problematica. La determinazione degli importi necessari per i fondi rischi ed oneri è soggetta a modifiche sulla base degli sviluppi in ogni problematica.
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Strumenti derivati: il “fair value” degli strumenti derivati finanziari è determinato sulla base delle quotazioni di mercato ovvero, in loro assenza, sulla base di adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato nonché, ove possibile, tenendo conto dei prezzi rilevati in transazioni recenti su strumenti finanziari similari.
Benefici ai dipendenti: i fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari ad essi associati sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l’uso di stime e assunzioni. La metodologia attuariale considera parametri di natura finanziaria come, per esempio, il tasso di sconto, i tassi di crescita delle retribuzioni, e considera la probabilità di accadimento di potenziali eventi futuri attraverso l’uso di parametri di natura demografica come, per esempio, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni o al pensionamento dei dipendenti. In particolare, i tassi di sconto presi a riferimento dalla società sono tassi o curve dei tassi dei titoli obbligazionari corporate “high quality”. Per tali valutazioni, le società del Gruppo si avvalgono del supporto di qualificati consulenti.
Valutazione degli attivi immobilizzati - immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita (avviamento): la verifica della riduzione di valore dell’avviamento (impairment test) è effettuata mediante il confronto tra il valore contabile delle unità organizzativa generatrici di flussi finanziari e il loro valore recuperabile. Quest’ultimo è rappresentato dal maggiore tra il “fair value”, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’utilizzo dell’unità organizzativa generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita. Lo svolgimento dell’impairment test è caratterizzato da un elevato grado di giudizio, oltre che dalle incertezze insite in qualsiasi attività previsionale, con particolare riferimento: alla stima dei flussi di cassa operativi attesi, che per la loro determinazione devono tener conto dell’andamento economico generale (inclusi tassi di inflazione attesi e tassi di cambio) e del settore di appartenenza, nonché dei flussi di cassa prodotti dalla CGU negli esercizi passati ed infine dei parametri finanziari da utilizzare ai fini dell’attualizzazione dei flussi sopra indicati.
Valutazione degli attivi finanziari correnti e non correnti associati ai ricavi generati dal progetto “Un Mondo di Luce”: la valutazione dei Crediti UMDL comporta la formulazione da parte degli Amministratori di stime, supportate anche dal parere di legali esterni, caratterizzate da un’elevata complessità, soggettività ed incertezza, in merito alle condizioni finanziarie ed economiche presenti e future delle controparti, soggette ai rischi specifici dei settori in cui le stesse operano, oltre che all’andamento di alcune variabili macroeconomiche che possono influenzare i flussi di cassa attesi ed i relativi tempi di recupero dei correlati attivi.
Impairment Test sui principali Assets
Nell’ambito dell’analisi degli indicatori interni ed esterni previsti dallo IAS 36, al fine di rilevare la potenziale presenza di un impairment sulle attività non correnti, è emerso che la capitalizzazione di mercato al 31 dicembre 2023 era inferiore rispetto al valore del patrimonio netto contabile di Gruppo come evidenziato nella tabella riportata di sotto.
Il management della Società, anche se non ritiene che tale indicatore sia “pienamente rappresentativo” dell’effettivo valore netto degli “assets” detenuti dal Gruppo, a causa del modesto valore delle azioni che costituiscono il “flottante” in circolazione (circa il 24,6%), della connessa “scarsa” appetibilità del titolo a investitori industriali e istituzionali che puntano alla “governance” del Gruppo e dei limitati volumi degli scambi, in ossequio a quanto previsto dal principio IAS 36, ha proceduto a verificare che il valore contabile delle attività a maggior rischio/valore fosse inferiore al maggiore tra il valore d’uso ed il prezzo di realizzo al netto di oneri diretti di cessione.
In particolare, tali verifiche sono state effettuate integrando le normali operazioni di stima, svolte nell’ambito del processo di formazione, con analisi specifiche, in parte supportate dal parere di esperti indipendenti, finalizzate a testare la recuperabilità del valore iscritto in bilancio delle seguenti poste:
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avviamento (test svolto con cadenza almeno annuale);
principali categorie di immobilizzazioni materiali ed immateriali (incluso il Diritto d’Uso) esposte ai principali fattori di rischio sia esterni che interni;
crediti finanziari a medio-lungo termine;
crediti per imposte anticipate.
Gli Amministratori in data 28 marzo 2024 hanno approvato un Piano per il periodo 2024-2028 aggiornando gli obiettivi commerciali del “core business” (Illuminazione) in cui storicamente ha operato il Gruppo con tassi di crescita sostanzialmente in linea con quelli previsti dal mercato e puntando sulle potenzialità di crescita nel settore fotovoltaico nel quale il Gruppo è recentemente tornato con una nuova proposta commerciale, nonché sulle proposte nell’ambito dei servizi di illuminazione con obiettivi di crescita superiori rispetto a quelli inclusi all’interno del precedente piano approvato in data 24 marzo 2023.
In tale piano risulta confermata l’azione di dismissione del complesso immobiliare di Crespellano e, seppur in vendita, non sono stati previsti introiti derivanti dalla cessione dei lotti parzialmente fabbricati di proprietà della società controllata Beghelli Innovation China ritenuti non più rilevanti sotto il profilo strategico.
Il Budget 2024 ed il Piano 2024-2028 approvati dagli Amministratori in data 28 marzo 2024 sono stati utilizzati per effettuare i necessari tests di impairmental 31 dicembre 2023. Il Management, tenuto conto degli esiti di tale “Impairment” ma anche della perdita registrata nel corso del 2023, hanno valutato di non iscrivere le imposte anticipate (per un importo pari a circa Euro/migliaia 2.110) relative alle perdite fiscali maturate nel corso del 2023 dalle società italiane del Gruppo.
Nessuna svalutazione è emersa con riferimento alle altre attività non correnti.
Tali indicazioni specifiche hanno affiancato, integrato e condizionato anche le procedure e gli esiti delle “normali” attività di verifica condotte per valutare la congruità dei valori di bilancio relativi ad altre poste quali rimanenze, crediti commerciali, fondi e passività probabili.
Le stime e le assunzioni utilizzate nell’ambito di tale analisi riflettono l’attuale stato delle conoscenze circa gli sviluppi del business nelle diverse aree geografiche e segmenti operativi e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sugli sviluppi dei mercati in cui opera la Società.
Nonostante le attuali stime del Gruppo non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti, oltre a quelle già svalutate, non si può escludere che eventuali scenari negativi del quadro economico possano determinare performance della Società e del Gruppo divergenti rispetto alle previsioni economiche e finanziarie relative al “Piano 2024-2028” e che potrebbero quindi dare origine in futuro ad ulteriori rettifiche al valore contabile di determinate attività correnti e non correnti.
Con riferimento alle altre voci dell’attivo escluse dall’ambito di applicazione dello IAS 36, il management del Gruppo ha comunque provveduto ad effettuare la consueta analisi puntuale sulla loro recuperabilità secondo quanto previsto dalle specifiche disposizioni per la rilevazione e la valutazione contenute nei singoli principi contabili di riferimento (crediti commerciali, rimanenze ed altri crediti/attività).
In aggiunta alle verifiche specifiche sulle singole attività descritte sopra, la Società ha effettuato un test di impairment, con esito positivo, sui flussi finanziari consolidati, estratti dal piano 2024-2028 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024. In particolare. il test di “impairment” è stato svolto con riferimento ai valori del bilancio consolidato nel suo complesso al 31 dicembre 2023.
 
La CGU oggetto di impairment test è rappresentata dall’insieme delle attività e passività operative riconducibili al Gruppo e “l’impairment” su tale valore è stato effettuato tenendo in considerazione i flussi consolidati estratti dal “Piano 2024-2028” approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024.
Il valore recuperabile del Gruppo è stato stimato utilizzando il “value in use” che è stato quantificato, in linea con la “best practice” valutativa, adottando la metodologia dei flussi di cassa scontati (DCF - Discounted Cash Flow).
 
Il metodo dei flussi di cassa attualizzati si ispira al concetto generale che il valore di una CGU sia pari al valore attualizzato dei due seguenti elementi:
flussi di cassa che essa sarà in grado di generare entro l’orizzonte di previsione;
valore residuo, cioè il valore derivante dal periodo al di là dell’orizzonte di previsione.
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Al fine di ottenere il valore economico del capitale investito operativo (“Enterprise Value”), i flussi di cassa considerati sono i Free Cash Flow operativi (FCF), i quali vengono scontati al WACC (“Weighted Average Cost of Capital”).
La CGU di riferimento è costituita dall’insieme delle attività e passività operative del Gruppo ed il valore d’uso è stato stimato utilizzando i flussi di cassa determinati sulla base della seguente metodologia:
 
i flussi reddituali (net operating profit after tax) sono derivati dalle previsioni per il periodo 2024–2028 approvate dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 28 marzo 2024;
il tasso di attualizzazione considerato, pari al 14,45%, è espressivo del costo del capitale di un’impresa con un livello di debito finanziario in linea con il benchmark di mercato; tale tasso include anche un extra premio del 3% legato al rischio del mancato raggiungimento degli obiettivi di crescita del fatturato riflessi nel piano.
 
Qui di seguito le principali assunzioni utilizzate per la costruzione del tasso di attualizzazione:
Il tasso Risk Free, in linea con le recenti raccomandazioni ESMA, è pari al rendimento medio del II semestre 2023 dei titoli di stato (durata 10 anni) emessi dai principali enti governativi dei paesi in cui opera il Gruppo.
I risultati del test hanno evidenziato un valore d’uso superiore al valore contabile della CGU oggetto di analisi; di conseguenza non sono state rilevate perdite di valore.
1. Avviamento
Il saldo al 31 dicembre 2023 della voce “Avviamento” è attribuibile alla differenza tra il prezzo sostenuto per l’acquisizione delle controllate Beghelli Praezisa Deutschland e Beghelli Elplast ed il valore corrente della corrispondente frazione di patrimonio netto delle partecipate alla data di acquisizione.
In particolare, il saldo al 31 dicembre 2023 e 2022 risulta così formato:
Il test di “impairment” è stato svolto con riferimento all’avviamento rilevato a seguito dell’acquisizione del 100% delle quote della società Beghelli Prazisa Deutschland.
La CGU oggetto di impairment test è rappresentata dall’insieme delle attività e passività operative riconducibili a tale società e “l’impairment” sul valore dell’avviamento è stato effettuato tenendo in considerazione i flussi relativi alla CGU di riferimento (che si identifica con la società stessa) estratti dal “Piano 2024-2028”.
 
Al fine di quantificare il “carrying amount” della CGU, il capitale investito (attività operative passività operative) di Beghelli Praezisa Deutschland al 31 dicembre 2023 è stato incrementato del valore netto della differenza di consolidamento attribuita in fase di acquisizione. Il valore recuperabile di un’attività o di una “Cash Generating
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Unit" (di seguito anche “CGU”) è pari al maggiore tra il suo valore di mercato dedotti i costi di vendita e il suo “Value in use”.
Nel caso specifico il valore recuperabile della CGU è stato stimato utilizzando il “value in use” che è stato quantificato, in linea con la “best practice” valutativa, adottando la metodologia dei flussi di cassa scontati (DCF - Discounted Cash Flow).
Il metodo dei flussi di cassa attualizzati si ispira al concetto generale che il valore di una CGU sia pari al valore attualizzato dei due seguenti elementi:
flussi di cassa che essa sarà in grado di generare entro l’orizzonte di previsione;
valore residuo, cioè il valore del complesso aziendale derivante dal periodo al di dell’orizzonte di previsione.
Al fine di ottenere il valore economico del capitale investito operativo (“Enterprise Value”), i flussi di cassa considerati sono i Free Cash Flow operativi (FCF), i quali vengono scontati al WACC (“Weighted Average Cost of Capital”).
La CGU di riferimento è costituita dall’insieme delle attività e passività operative di Beghelli Praezisa Deutschland ed il valore d’uso è stato stimato utilizzando i flussi di cassa determinati sulla base della seguente metodologia:
i flussi reddituali (net operating profit after tax) sono derivati dalle previsioni per il periodo 2024–2028 predisposti dal management locale ed approvati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in data 28 marzo 2024. Il tasso di crescita composto annuo dei ricavi previsto nel periodo 2024-2028 è pari a circa l’8,0% (tasso di crescita dovuto all’introduzione di nuovi prodotti, all’ampliamento dei mercati, alla finalizzazione di nuovi accordi di distribuzione), mentre il tasso di crescita nominale utilizzato oltre il periodo di previsione analitica è pari al tasso di inflazione atteso nel lungo periodo (2,0%);
il tasso di attualizzazione considerato, pari al 10,37%, è espressivo del costo del capitale di un’impresa con un livello di debito finanziario in linea con il benchmark di mercato.
Più in dettaglio, si riportano di seguito le principali assunzioni utilizzate per la costruzione del tasso (nel 2022 il tasso utilizzato è stato pari al 9,83%):
Il tasso Risk Free, in linea con le recenti raccomandazioni ESMA, è pari al rendimento medio del II semestre 2023 dei titoli di stato (durata 10 anni) emessi dalla Germania paese che rappresenta la principale area di riferimento per il business della CGU.
Il rischio paese è stato ipotizzato assente in quanto i mercati esteri in cui opera la società hanno un elevato rating (prevalentemente Nord Europa) assimilabile al mercato di riferimento principale (Germania) della CGU oggetto di valutazione.
I risultati del test hanno evidenziato un valore d’uso (pari ad Euro/milioni 11,7) superiore al valore contabile della CGU oggetto di analisi (pari ad Euro/milioni 9,1) per un importo pari a circa Euro/milioni 2,6 (il cosiddetto “headroom”). I test di sensitivity operati sul tasso di attualizzazione (+0,5%) e sulla dinamica dei ricavi (ipotizzando azzeramento del CAGR 2024-2028), applicati sui flussi finanziari relativi al periodo 2024-2028 e sul terminal value, determinano una riduzione del valore d’uso compreso tra Euro/milioni 0,7 (effetto tasso) ed Euro/milioni 4,3 (effetto congiunto tasso e ricavi).
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2. Verifica dei costi di sviluppo
Al 31 dicembre 2023 il valore netto contabile dei costi di sviluppo è pari a Euro/migliaia 7.254 (Euro/migliaia 6.614 al 31 dicembre 2022). Nell’esercizio corrente sono stati registrate capitalizzazioni per un importo pari a 3.693 Euro/migliaia (Euro/migliaia 3.184 nel precedente esercizio) ed ammortamenti pari a Euro/migliaia 3.052 (ammortamenti e svalutazioni pari ad Euro/migliaia 3.876 al 31 dicembre 2022).
 
Tale categoria include i costi di sviluppo riconducibili alle divisioni dell’Illuminazione e delle “Altre Attività” (quest’ultima relativa in particolare ai prodotti appartenenti ai settori della Sicurezza Domestica ed in minor misura della Sanificazione degli Ambienti).
I tests di “Impairment” sono stati effettuati per valutare la recuperabilità degli investimenti riconducibili all’interno delle due divisioni:
“Altre Attività” (in particolare con specifico riferimento ai flussi collegati al business della “Sicurezza domestica” ed ai prodotti dedicati alla sanificazione dell’aria);
“Illuminazione” (in particolare con specifico riferimento ai flussi collegati al business della “Illuminazione Industriale e di Emergenza”).
Il valore d‘uso è stato valutato attualizzando i flussi finanziari relativi alla CGU di riferimento per un periodo di 7,5 anni ritenuto rappresentativo della “vita utile” delle attività di sviluppo. Tali flussi sono stati estratti dalle previsioni relative al periodo 2023-2027 risultanti dal Piano approvato dal Cda della Capogruppo in data 24 marzo 2023, che riflettono tassi di crescita sostanzialmente allineati a quelli di settore. Le scelte industriali strategiche effettuate dagli Amministratori e riflesse all’interno del “Piano 2023-2027” approvato in data 24 marzo 2023 sono state sostanzialmente confermate dai risultati consuntivati nel 2023 e riprese all’interno del piano 2024-2028 approvato in data 28 marzo 2024.
3. Verifica delle immobilizzazioni oggetto di attività di dismissione
Il piano approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 28 marzo 2024 conferma la volontà di procedere alla dismissione dello stabilimento di Crespellano, da anni non più utilizzato per scopi produttivi.
Complesso di Crespellano
In particolare, la valutazione dello stabilimento di Crespellano include:
un compendio produttivo-industriale esistente;
una potenzialità edificatoria residua di un complesso produttivo-industriale;
abitazioni civili e magazzini e depositi;
un terreno agricolo.
Si segnala che il complesso immobiliare in oggetto è stato classificato all’interno della voce A-225 “Attività destinate alla vendita” in quanto, alla data di chiusura dell’esercizio, risultano confermati i requisiti previsti dai Paragrafi 7 e 8 dell’IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate” e si ritiene altamente probabile la vendita entro i successivi 12 mesi.
In data 11 marzo 2021 la Società ha sottoscritto con un primario operatore nel settore immobiliare un preliminare di compravendita (la cui esecutività prevede alcune condizioni sospensive, tra le quali la trasformazione urbanistica, il cui completamento è avvenuto alla fine dell’esercizio 2023), nel quale il prezzo di vendita del complesso immobiliare di Crespellano al netto degli oneri attesi e collegati alla cessione, risultava superiore rispetto al valore netto contabile.
Nel corso del IV trimestre 2023, a seguito della sottoscrizione dell’Accordo di programma tra Beghelli S.p.a., promissario acquirente ed Enti pubblici, volto a definire le obbligazioni nascenti dall’approvazione del progetto di riqualificazione ad uso logistico dell’area, nonché a seguito della rinegoziazione con il promissario acquirente di alcune delle clausole sospensive previste nel preliminare di compravendita, sono emersi oneri addizionali per il completamento dell’iter urbanistico, per l’urbanizzazione dell’area e la demolizione dell’attuale fabbricato. Tali oneri, strettamente collegati alla cessione, hanno determinato al 31 dicembre 2023 un prezzo netto di realizzo inferiore al valore netto contabile per Euro/migliaia 3.468 e quindi dato luogo ad una svalutazione non ricorrente di pari importo iscritta nella voce IS-35 “Ammortamenti e svalutazioni”.
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Terreno non strumentale di Monteveglio
Nel corso del IV trimestre 2023, Beghelli S.p.A. ed il promissario acquirente dell’immobile di Crespellano, che avevano sottoscritto anche un preliminare di cessione del terreno non strumentale sito in località Monteveglio già iscritto all’interno della voce A-225 “Attività destinate alla vendita”, hanno espresso la volontà di recedere di comune accordo dal contratto (ratificato nel mese di febbraio 2024 attraverso la sottoscrizione di un accordo di risoluzione). A seguito di tale decisione Beghelli S.p.A. ha deciso di riclassificare il valore netto contabile dalla voce A-225 “Attività destinate alla vendita” alla voce A-30 “Immobilizzazioni Materiali non Strumentali”.
Anche a seguito di tale decisione, Beghelli S.p.A. ha commissionato ad un terzo indipendente una perizia per valutare il valore di recupero di tale terreno.
Gli esiti di tale valutazione hanno determinato una svalutazione non ricorrente del valore netto contabile del terreno per un importo pari a Euro/migliaia 590.
4. Verifica della recuperabilità delle attività per imposte anticipate
Al 31 dicembre 2023 il saldo delle attività per imposte anticipate, al netto del valore delle passività per imposte differite, iscritto nel bilancio consolidato è pari a Euro/migliaia 12.856 (Euro/migliaia 11.120 al 31 dicembre 2022), di cui Euro/migliaia 6.507 (Euro/migliaia 6.509 al 31 dicembre 2022) in relazione a perdite fiscali pregresse.
La verifica di recuperabilità delle perdite fiscali pregresse relative alle società italiane del Gruppo (al 31 dicembre 2023 iscritte per un valore, al netto delle svalutazioni, pari ad Euro/migliaia 6.507) è stata effettuata sulla base dei risultati espressi dal “Piano 2024-2028”, che prende in considerazione il reddito imponibile della Beghelli S.p.A. e delle società italiane aderenti al consolidato fiscale. La Capogruppo aderisce infatti al consolidato fiscale con altre società italiane del Gruppo e coerentemente l’analisi di recuperabilità è stata estesa alle differenze temporanee imponibili e deducibili prodotte dalle altre società aderenti in quanto riferite allo stesso soggetto d’imposta e pertanto, nei limiti di legge consentiti, compensabili tra di loro.
Come già commentato al Paragrafo Impairment test sui principali assets”, il Piano 2024-2028 approvato dagli Amministratori in data 28 marzo 2024 (utilizzato per svolgere l’analisi della recuperabilità delle attività nette per imposte anticipate iscritte sulle differenze temporanee deducibili e sulle perdite pregresse al 31 dicembre 2023) ha determinato la mancata rilevazione delle imposte anticipate sulle perdite registrate nel corso dell’esercizio per un valore pari a Euro/migliaia 2.110 (di cui Euro/migliaia 1.216 ritenute “non ricorrenti”).
Per ulteriori commenti sulle rettifiche di valore delle attività in oggetto si rinvia al Paragrafi A-60 della Nota.
5. Verifica della recuperabilità delle rimanenze
Le rimanenze in bilancio al 31 dicembre 2023 sono iscritte per un valore lordo pari ad Euro/migliaia 74.366 (Euro/migliaia 89.501 al 31 dicembre 2022) e per un valore al netto del fondo svalutazione, pari ad Euro/migliaia 49.874 (Euro/migliaia 65.959 al 31 dicembre 2022). Il Fondo svalutazione al 31 dicembre 2023 ammonta a Euro/migliaia 24.492 (Euro/migliaia 23.542 al 31 dicembre 2022).
Al fine di verificare la recuperabilità dei valori iscritti, si è provveduto ad analizzare le marginalità delle vendite dell’esercizio 2023 e dei primi mesi del 2024, nonché le movimentazioni avvenute rapportate alle quantità giacenti a fine anno. Con riferimento ai codici senza movimentazione o a lenta movimentazione si è provveduto ad una verifica tecnica dell’obsolescenza tecnologica degli stessi, nonché ad un’analisi degli utilizzi di tali codici nei processi produttivi di codici alternativi. Tali valutazioni sono state integrate con analisi di carattere finanziario basate sugli indici di rotazione del magazzino.
6. Verifica della recuperabilità delle attività finanziarie UMDL
Al 31 dicembre 2023 le altre attività finanziarie riconducibili al progetto “Un Mondo di Luce” iscritte nel bilancio consolidato (Paragrafi A-50 e A-100) ammontano complessivamente ad Euro/migliaia 6.190 (Euro/migliaia 7.679 al 31 dicembre 2022) e sono già esposte al netto di un fondo svalutazione pari ad Euro/migliaia 15.759 (Euro/migliaia 15.093 al 31 dicembre 2022) rilevato al fine di adeguarne la valutazione al presumibile valore
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di incasso. Al 31 dicembre 2023 il valore dei crediti finanziari, al lordo del fondo sopra definito, è pari ad Euro/migliaia 21.949 (Euro/migliaia 22.772 al 31 dicembre 2022).
La stima del valore recuperabile è stata effettuata sia sulla base di un’analisi specifica delle disponibilità della controparte sia tenendo conto dello stato di avanzamento del recupero del credito, anche sulla base delle informazioni fornite dai legali esterni che si occupano del recupero del credito. Tale analisi specifica è stata integrata con le tecniche valutative effettuate sulla base delle condizioni previste dagli IFRS 9 e dei possibili effetti negativi prodotti anche dall’emergenza economico-sanitaria in atto.
7. Verifica del valore dei fabbricati e terreni (classificati nelle voci A-10, A-30 e A-35)
Al fine di tener conto dei potenziali impatti sui valori del comparto immobiliare provocati dalla pandemia Covid-19, la Società aveva già deciso di incaricare, con riferimento alla chiusura del bilancio al 31 dicembre 2020, un terzo indipendente per svolgere una perizia sui terreni e fabbricati di proprietà ed in locazione finanziaria della Capogruppo classificati nelle voci A-10 e A-30. Con riferimento alla chiusura al 31 dicembre 2023, la Capogruppo ha richiesto a periti indipendenti di effettuare un aggiornamento del valore di utilizzo degli assets a maggior valore inclusi nell’attivo immobilizzato rappresentati dai terreni e dai fabbricati di proprietà e/o in locazione finanziaria della Capogruppo e delle società controllata Elettronica Cimone.
Il valore di recupero è stato definito sulla base degli esiti di una perizia, datata febbraio 2024, commissionata ad un esperto indipendente.
Secondo la definizione di IVS - International Valuation Standards e di RICS Valuation Professional Standards ("Red Book"), per Valore di Mercato si intende l'ammontare stimato a cui un’attività dovrebbe essere ceduta, alla data della valutazione, tra parti indipendenti privi di legami particolari, a condizioni concorrenziali, dopo un'adeguata commercializzazione in cui le parti abbiano agito in modo informato, consapevole e senza coercizioni. In relazione alle caratteristiche, alle destinazioni d'uso ed alle potenzialità di utilizzo di ciascun immobile, per la determinazione del Valore di Mercato sono stati adottati i seguenti metodi:
metodo comparativo (valore di mercato): il valore dell'immobile deriva dal confronto con le quotazioni correnti di mercato relative ad immobili assimilabili (comparables), attraverso un processo di "aggiustamento" che apprezza le peculiarità dell'immobile oggetto di stima rispetto alle corrispondenti caratteristiche dei comparables;
metodo del costo: il valore dell’immobile si ricava considerando il costo di ricostruzione/rimpiazzo a nuovo dello stesso, con le medesime caratteristiche di forma architettonica, materiali e tecnologie, rettificato in percentuale per tener conto del fattore di deprezzamento relativo al degrado (vetustà, stato manutentivo, obsolescenza tecnologica e funzionale); il suddetto costo include l’area, il fabbricato, gli impianti di diretta pertinenza (elettrico, idrico, ecc.), gli onorari professionali, gli oneri di concessione ed i costi generali.
I metodi sopra richiamati utilizzano il cosiddetto approccio “Vacant Possession Value” ossia la stima dei terreni ed immobili si basa sull’assunzione che essi siano liberi e immediatamente disponibili per essere collocati sul mercato.
I risultati peritali, datati febbraio 2024, hanno evidenziato che il valore d’uso del terreno di proprietà della Capogruppo e sito in località Monteveglio, riclassificato nel corso del 2023 dalla voce A-225 “Attività destinate alla vendita” alla voce A-30 “Immobilizzazioni Materiali non strumentali”, è risultato inferiore rispetto al valore netto contabile di Euro/migliaia 590, originando la rilevazione di una svalutazione non ricorrente di parti importo (classificata nella voce IS-35). I valori peritali degli altri attivi immobilizzati iscritti dalla Capogruppo e dalla società controllata Elettronica Cimone hanno evidenziato un valore d’uso superiore rispetto al valore netto contabile al 31 dicembre 2023.
La valutazione del valore d’uso è stata effettuata anche sul diritto d’uso pluriennale dei terreni su cui insistono gli stabilimenti produttivi e sui fabbricati di proprietà delle società controllate cinesi. I valori peritali, datati dicembre 2023, hanno evidenziato un valore d’uso superiore rispetto al valore netto contabile al 31 dicembre 2023.
 
Operazioni con parti correlate
Le parti correlate per il Gruppo Beghelli sono rappresentate da:
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Amministratori, Sindaci e “Dirigenti con Responsabilità strategiche”;
società di cui l’azionista di maggioranza della Beghelli S.p.A. detiene una partecipazione di controllo;
società a controllo congiunto (che gestiscono impianti fotovoltaici di medie e grandi dimensioni) e controllate non consolidate valutate con il Metodo del Patrimonio Netto.
Il dettaglio dei saldi relativi agli esercizi 2022 e 2023 è riportato nella seguente tabella:
Qui di seguito il dettaglio relativo alle transazioni effettuate nel corso del 2023:
Per una più completa analisi si rinvia alle specifiche Note di commento al Bilancio.
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La Beghelli ha in generale intrattenuto rapporti commerciali con le società Sifim S.r.l. (di cui il sig. Beghelli Gian Pietro possiede l’usufrutto ed è Amministratore Unico) e Magica S.r.l. (di cui il sig. Beghelli Gian Pietro è Amministratore Unico), posseduta al 100% dalla società Sifim S.r.l.; gli effetti economici e patrimoniali originati da rapporti con società correlate sono stati separatamente indicati negli schemi di bilancio e nelle note di commento.
Con riferimento ai servizi, il Gruppo:
ha intrattenuto rapporti professionali e corrisposto compensi per prestazioni di natura professionale a favore di società correlate e di studi professionali presso i quali operano alcuni Consiglieri della Capogruppo;
ha corrisposto a soggetti correlati canoni di affitto per l’utilizzo di alcuni capannoni/uffici e locali adibiti ad uso magazzino:
ha acquistato da società correlate servizi per promuovere eventi riservati alla clientela e per erogare benefits ad alcuni dipendenti e beni che sono stati successivamente venduti in abbinamento ai propri prodotti di illuminazione;
L’applicazione del principio contabile Ifrs 16 ha comportato la rilevazione, in contropartita del diritto d’uso degli immobili oggetto di locazione, di una passività finanziaria (a breve e lungo termine) nei confronti delle parti correlate per un importo complessivo al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 1.131 (al 31 dicembre 2022 pari ad Euro/migliaia 1.085).
In aggiunta agli oneri sostenuti per le attività svolte dagli Amministratori e dai componenti degli Organi di Controllo, indicati nella tabella sopra, si segnala che la Società ha sostenuto nel corso del 2023 costi per prestazioni da lavoro dipendente per un “Dirigente con Responsabilità Strategiche” per un importo pari a Euro/migliaia 365.
Informazioni sui rischi finanziari
Rischi finanziari
(i) Rischio di credito
Il Gruppo tratta con clienti noti ed affidabili, nell’ambito di rapporti ormai consolidati. È politica del Gruppo verificare la classe di merito dei clienti che richiedono condizioni di pagamento o limiti di fido diverse dalle normali condizioni applicate dal Gruppo. Inoltre, il saldo dei crediti viene continuamente monitorato in modo che l’importo delle posizioni pendenti non sia significativo.
Il Gruppo intrattiene rapporti consolidati con i principali Consorzi del settore (“centrali di acquisto”). La concentrazione dei rapporti presso i Consorzi viene attentamente monitorata, al fine di controllare il potenziale rischio derivante da ipotesi di insolvenza degli stessi.
Relativamente ai crediti finanziari correnti e non correnti maturati in relazione al progetto “UMDL” il Gruppo effettua, con l’assistenza di società esterne di informazioni commerciali, la valutazione iniziale di affidabilità ed il monitoraggio continuo dei clienti, ricevendo tempestiva segnalazione di allerta nel caso di clienti che hanno significativamente peggiorato la propria situazione economico-patrimoniale e finanziaria.
I crediti sono rilevati in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente, parere dei legali e dati storici.
Per mitigare tale rischio e per ottimizzare la gestione finanziaria, il Gruppo fa ricorso a cessioni pro-soluto del credito commerciale e del credito finanziario UMDL.
Nel Paragrafo A-90 della Nota i crediti commerciali vengono suddivisi tra crediti scaduti e a scadere e per i crediti scaduti viene riportato il dettaglio per classe di scaduto
 
(ii) Rischi di tasso di interesse
Finanziamenti passivi
I rischi relativi a cambiamenti dei tassi di interesse si riferiscono ai finanziamenti ed all’uso delle linee di affidamento di natura “commerciale” (anticipazioni su fatture, ecc.). I finanziamenti a tasso variabile espongono il Gruppo al rischio di variazione dei flussi di cassa necessari per il pagamento degli interessi. I finanziamenti a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del “fair value” dei finanziamenti stessi.
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Nelle Note al bilancio (Paragrafo IS-45) sono esposti i risultati della sensitivity analysis derivanti dal rischio di oscillazione dei tassi di mercato (+/- 0,5%).
Finanziamenti attivi
I rischi relativi a cambiamenti dei tassi di interesse si riferiscono ai crediti finanziari, a tasso fisso, nei confronti dei clienti che sottoscrivono il progetto “UMDL”, che espongono il Gruppo al rischio di cambiamento del “fair value” del credito stesso lungo la durata del contratto.
Tasso “Attualizzazione”
Un ulteriore rischio connesso al tasso di interesse è legato alla dinamica del tasso risk free e del country risk premium quindi alla definizione del tasso utilizzato per gli impairment test nell’ambito della cosiddetta tecnica di valutazione “DCF - Discounted Cash Flows” per la valutazione dei terreni e fabbricati, dell’avviamento e dei costi di sviluppo.
(iii) Rischio di cambio
Il Gruppo opera a livello internazionale ed è quindi esposto al rischio di cambio soprattutto per quanto riguarda le transazioni di natura commerciale e finanziarie denominate in dollari USA, in Renminbi cinese, Dollari Hong Kong e in Corone Ceche. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (prevalentemente opzioni di acquisto valuta ed operazioni di acquisto e vendita di valuta a termine) per coprire parzialmente tale rischio nel contesto della bilancia valutaria di Gruppo, al fine di ridurre l’esposizione valutaria di Gruppo.
(iv) Rischio di liquidità e di variazione dei flussi finanziari
Il rischio di liquidità è attenuato dalla gestione della tesoreria a livello centrale da parte della Capogruppo; quest’ultima ha definito una serie di procedure che hanno l'obiettivo di ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie.
In particolare, i flussi finanziari tra le varie società, sia italiane che estere (ad esclusione delle società cinesi, in quanto non previsto dalla normativa valutaria locale, e della società Beghelli Polska, controllata tramite la Beghelli Elplast), transitano sui conti intersocietari regolati da appositi contratti o, limitatamente ad alcune società italiane, sui conti di “cash pooling” gestiti con il sistema bancario.
Il Gruppo ritiene, sulla base dei flussi economici e finanziari inclusi all’interno del Piano 2024-2028, di poter far fronte alle esigenze finanziarie derivanti, in particolare, dal rimborso dei finanziamenti secondo quanto contrattualmente previsto nei rispettivi piani di ammortamento, anche in relazione alla liquidità derivante dalla cessione del complesso immobiliare di Crespellano, prevista nel secondo trimestre 2024, e sulla base degli affidamenti bancari disponibili al 31 dicembre 2023 da parte delle società del Gruppo.
Capital risk management
Il Gruppo gestisce il capitale con l'intento di tutelare la propria continuità, al fine di assicurare il rendimento agli azionisti e vantaggi agli stakeholders e mantenere una struttura ottimale del capitale riducendo il costo dello stesso.
Il Gruppo monitora il capitale in base al rapporto net debt/equity. Tale indice è calcolato come rapporto fra l’indebitamento al netto delle disponibilità liquide e patrimonio netto.
Classificazione delle attività-passività finanziarie e livelli gerarchici di valutazione del “fair value”
In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al “fair value”, l’IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del “fair value”.
Si distinguono i seguenti livelli:
Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.
La seguente tabella evidenzia le attività e passività finanziarie valutate al “fair value” e il livello gerarchico utilizzato ai fini della valutazione:
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Nei singoli Paragrafi della Nota le attività e passività finanziarie sono dettagliate in base alla scadenza ed alla valuta originaria.
SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA
Attività non correnti
Come richiesto dal paragrafo 33 dell’IFRS 8 si fornisce di seguito informativa per area geografica delle attività non correnti diverse da strumenti finanziari, attività fiscali differite, attività relative a benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro e diritti derivanti da contratti assicurativi:
  
La dinamica della voce “Italia” è attribuibile alla capitalizzazione dei costi di sviluppo (A-20) ed alla riclassifica del terreno di Monteveglio dalla voce A-225 (Attività destinate alla vendita) alla voce A-30 (Terreni e Immobili non strumentali) in parte compensata dalla riduzione dei crediti finanziari collegati al progetto UMDL (A-50).
La riduzione delle voci “Unione Europea ed Extra Unione Europea” è dovuta sia agli ammortamenti di periodo (A-10, A-20, A-30 e A-35) che agli effetti derivanti dalla conversione ai cambi di fine anno degli attivi immobilizzati delle società operanti non in area Euro (in particolare le controllate della Repubblica Popolare della Cina).
A-10 Immobilizzazioni Materiali
Il dettaglio è riportato nella tabella seguente:
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La movimentazione è riportata nelle tabelle seguenti:
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I disinvestimenti realizzati nel corso del 2023 sono in gran parte riconducibili alle attività di dismissione e rottamazione dei beni e impianti da tempo non utilizzati all’interno del ciclo produttivo e presenti presso lo stabilimento di Crespellano destinato ad essere ceduto e demolito.
Gli investimenti in "Attrezzature ind.li e comm.li" ed “Impianti e Macchinari” sono stati realizzati per efficientare le attività di produzione rinnovando il parco macchinari, anche beneficiando dei contributi previsti dalla normativa “Industria 4.0.”, e sono prevalentemente riconducibili ad attrezzature, stampi e macchinari utilizzati per la produzione di nuovi prodotti riferiti alle divisioni Illuminazione ed Altre Attività.
Le garanzie, inclusi pegni ed ipoteche, sono riportati nella sezione della Nota “Indebitamento Finanziario Netto”.
A-20 Immobilizzazioni Immateriali
Il dettaglio è il seguente:
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I movimenti intervenuti nel periodo sono evidenziati nel seguente prospetto:
Per quanto riguarda la dinamica avvenuta nel corso del 2023 con riferimento alla voce “Ammortamenti e svalutazione” si rinvia al Paragrafo IS-35.
Nel corso del 2023 le società del Gruppo Beghelli hanno proceduto a capitalizzare costi di sviluppo (prevalentemente costi del personale, spese di consulenza e costi per materiali) per un importo pari ad Euro/migliaia 3.693 (di cui Euro/migliaia 1.859 all’interno della voce “Immobilizzazioni in corso ed acconti”).
La voce “Immobilizzazioni in Corso” include, per un valore complessivo pari a Euro/migliaia 2.218 (di cui Euro/migliaia 1.859 capitalizzati nel corso del 2023) i costi relativi al progetto di ricerca industriale avente per titolo “SICURLUME - Sistema di illuminazione di sicurezza e di evacuazione smart a messaggi luminosi dinamici e variabili” già descritto al Paragrafo 3.3 della Relazione sulla Gestione.
I costi di sviluppo capitalizzati sono relativi a specifici progetti per lo sviluppo di nuovi prodotti dalla cui produzione e commercializzazione sono attesi benefici futuri in grado di reintegrare i costi sostenuti.
La voce “Diritti brevetti industriali” è costituita prevalentemente dai costi sostenuti per la registrazione di brevetti realizzati per la produzione di prodotti con un elevato contenuto tecnologico innovativo.
La voce “Concessioni e Licenze” include il valore netto contabile relativo agli oneri sostenuti per l’acquisizione di nuove licenze e per lo sviluppo e potenziamento dei sistemi informativi utilizzati dalle società del Gruppo.
A-30 Immobilizzazioni materiali non strumentali
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Il dettaglio è il seguente:
I movimenti intervenuti nel periodo sono evidenziati nel seguente prospetto:
 
Tali attività sono state valutate al fair value alla data di transizione, usufruendo dell’esenzione prevista dall’IFRS 1 per poi essere ammortizzate, ove applicabile, in base alla vita utile residua.
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Il valore al 31 dicembre 2023 è relativo a terreni e fabbricati ad uso agricolo e/o non strumentale di proprietà delle Società del Gruppo.
Nel corso del 2023 a seguito della risoluzione consensuale del preliminare di vendita del terreno sito in località Monteveglio, il valore netto contabile di tale attività, pari a Euro/migliaia 2.000, è stato riclassificato dalla voce A-225 alla voce A-30 e, a seguito degli esiti di una perizia svolta da un terzo indipendente, svalutato per un importo pari a Euro/migliaia 590.
Con riferimento all’informativa richiesta dallo IAS 40 si precisa quanto segue:
il valore di mercato dei beni residuali è pari o superiore al valore netto contabile residuo alla data di chiusura del bilancio;
gli importi iscritti a conto economico riconducibili a tali investimenti non sono significativi;
su tali assets non gravano ipoteche.
A-35 Attività Diritto utilizzo bene
Il dettaglio è il seguente:
La tabella che segue evidenzia la movimentazione, nel corso del 2022 e del 2023, della voce Diritto di Utilizzo dei Beni iscritta a seguito dell’applicazione a decorrere dal 1° gennaio 2019 del principio IFRS 16:
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La Voce “Terreni industriali” è riconducibile ai diritti di concessione della durata di 50 anni sui terreni acquisiti e pagati in via anticipata dalle controllate cinesi del Gruppo e la quota di valore attribuibile al terreno dei complessi adibiti dalle società del gruppo ad uffici direzionali.
Il saldo netto al 31 dicembre 2023 della voce “Fabbricati industriali”, pari a Euro/migliaia 14.533 (al 31 dicembre 2022 pari ad Euro/migliaia 14.788), è riconducibile al diritto d’uso di immobili adibiti a magazzini ed uffici direzionali. Gli incrementi registrati nel corso del 2023, pari ad Euro/migliaia 2.204, sono attribuibili alla sottoscrizione a rinnovate condizioni dei contratti di affitto delle sedi direzionali delle società controllate.
La voce “Altri beni” è prevalentemente riconducibile ad autovetture aziendali.
Qui di seguito un prospetto riepilogativo contenente le principali informazioni richieste con riferimento alle operazioni di leasing finanziario in essere alla data del 31 dicembre 2023:
A-40 Partecipazioni
La movimentazione delle partecipazioni è riportata nella tabella seguente:
 
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La voce “Imprese a controllo congiunto” include per Euro/migliaia 94 il valore della partecipazione nella società Ergyca Tracker 2 S.r.l., di cui la Beghelli Servizi S.r.l. detiene il 49% delle quote (il restante 51% è stato sottoscritto dalla società ErgyCapital S.p.a.), che è valutata con il metodo del Patrimonio Netto.
In conformità all’IFRS 12-Informativa sulle partecipazioni in altre entità, si riportano di seguito le informazioni utili al fine di valutare la natura, la misura e gli effetti economico-finanziari delle proprie interessenze in accordi a controllo congiunto di tipo joint venture, inclusi la natura e gli effetti della propria relazione contrattuale con gli altri investitori che esercitano il controllo congiunto:
  
La tabella seguente sintetizza i dati economico-finanziari relativi a Ergyca Tracker 2 S.r.l. basati sulle situazioni contabili al 31 dicembre 2023 predisposte in conformità agli IFRS:
A-50 Crediti finanziari ed altre attività
Il dettaglio è il seguente:
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Qui di seguito la movimentazione rilevata nel corso del 2022 e del 2023:
 
Il rilascio per Euro/migliaia 277 è relativo al provento finanziario iscritto in IS-40 (“Proventi Finanziari”) a seguito dello svincolo del conto corrente vincolato (cosiddetto “Cash Collateral Account”) contrattualmente previsto a copertura delle future perdite che sono risultate inferiori rispetto a quelle stimate, sulla base del trend storico, in sede di sottoscrizione del contratto di cessione pro-soluto dei crediti finanziari.
La variazione della voce “Crediti finanziari Un Mondo di Luce”, negativa per Euro/migliaia 876 rappresenta l’effetto netto tra:
l’incremento, pari ad Euro/migliaia 1.908, dovuto al riconoscimento di un “finanziamento” ai nuovi clienti -che hanno sottoscritto il Progetto “Un Mondo di Luce” per una quota pari alla componente prodotto e finanziaria degli apparecchi sostitutivi installati;
lo stralcio di posizioni in contenzioso, già coperte dal fondo, per Euro/migliaia 1.050;
la riduzione, pari ad Euro/migliaia 1.734, derivante dal rimborso del “finanziamento” da parte dei clienti che hanno provveduto alla sostituzione/installazione di apparecchi avvenuta nel corso dei precedenti esercizi, dal riposizionamento nel breve (A-100) della quota in scadenza nei prossimi 12 mesi e da altre variazioni minori.
I crediti riconducibili alla proposta “Un Mondo di Luce” sono esposti al netto di un fondo svalutazione, al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 15.759, determinato sulla base delle previsioni previste dal principio IFRS 9. Qui di seguito la movimentazione avvenuta nel corso del 2022 e 2023:
Si precisa che i crediti finanziari sono denominati in Euro.
In base alle disposizioni previste dall’IFRS 7, si forniscono alcune informazioni sulla qualità dei crediti finanziari:
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Di seguito viene fornito il dettaglio del credito UMDL, classificato all’interno delle voci A-50, A-70 ed A-100, in base alle scadenze previste di incasso:
Con riferimento ai crediti UMDL (iscritti nelle voci A-50, A-70 e A-100), il gruppo adotta da oltre 10 anni, anche con l’assistenza di società esterne di informazioni commerciali, un sistema di controllo preventivo sulla classe di merito di tutti i nuovi clienti, sia privati che pubblici, ed un continuo monitoraggio dello stato di rischio del credito esistente ricevendo tempestiva segnalazione di allerta nel caso di clienti che evidenziano modifiche della propria situazione economico-patrimoniale e finanziaria.
La Società ha adottato inoltre, nel corso degli ultimi anni, nuove formule contrattuali e convenzioni finanziarie con istituti di credito e finanziari specializzati (es. cartolarizzazioni e factoring) allo scopo di ridurre il rischio di credito e migliorare la dinamica dei flussi in termini di equilibrio finanziario.
I crediti sono rilevati in bilancio al netto della svalutazione calcolata sulla base della valutazione del rischio di inadempienza delle controparti, determinata considerando:
informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente;
parere dei legali, interni ed esterni, considerando gli stati di avanzamento del recupero del credito;
dati storici in base alla tipologia della controparte.
A-60 Attività nette per imposte anticipate
La movimentazione intervenuta nei periodi in esame è la seguente:
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La valutazione di recuperabilità delle attività nette per imposte anticipate iscritte sulle differenze temporanee deducibili e sulle perdite pregresse è stata effettuata sulla base delle considerazioni già espresse nel precedente Paragrafo “Impairment test – Verifica della recuperabilità delle attività per imposte anticipate”.
Gli esiti di tale analisi hanno determinato una svalutazione per un importo complessivo pari a Euro/migliaia 2.110 (di cui Euro/migliaia 1.216 iscritta come voce “non ricorrente”).
Si precisa che il totale delle perdite fiscali pregresse riportabili a nuovo dalle società italiane ammonta a circa Euro/milioni 82,4 (di cui Euro/milioni 73,4 relativi alla Capogruppo) equivalenti ad un potenziale credito di imposta (calcolato sulla base dell’aliquota in vigore pari al 24%) di circa Euro/milioni 19,8 (di cui Euro/milioni 17,6 relativi alla Capogruppo) che sono state iscritte per Euro/milioni 6,5 (di cui Euro/milioni 6,4 relativi alla Capogruppo) all’interno del bilancio consolidato al 31 dicembre 2023.
Gli accantonamenti rilevati nel 2023 (voci “Svalutazione Attività e Fondo Rischi ed Oneri” e “altre variazioni temporanee nette”) sono prevalentemente riconducibili alla svalutazione del magazzino e dei costi di sviluppo capitalizzati. Gli utilizzi sono prevalentemente dovuti a svalutazioni e/o componenti di costo, ripresi in tassazione nel corso dei precedenti esercizi, e che sono stati dedotti nel corso del corrente esercizio (di cui Euro/migliaia 666 dovuto all’utilizzo del fondo svalutazione magazzino rilevato a seguito delle attività di smaltimento e rottamazione dei beni obsoleti, già svalutati al 31 dicembre 2022, giacenti presso lo stabilimento di Crespellano).
La categoria “Altre differenze temporanee” include anche gli effetti fiscali connessi all’eliminazione dei margini infragruppo realizzati per attività di sviluppo capitalizzate tra le immobilizzazioni immateriali ed al disallineamento temporale generato dal diverso trattamento contabile riservato ad alcuni voci di costo dai principi contabili locali e fiscali utilizzati da alcune società controllate per la predisposizione dei bilanci civilistici ed i principi contabili internazionali utilizzati per la redazione del bilancio consolidato.
L’utilizzo della voce “Valut. al fair value as deemed cost terreni e fabbricati” è prevalentemente originato dagli ammortamenti che gradualmente riassorbono quota parte della rivalutazione, rispetto ai valori contabili e fiscali, effettuata in fase di transizione ai principi contabili internazionali (si rinvia per ulteriori commenti ai Paragrafi A-10, A-30 e IS-35) e dalle svalutazioni effettuate sul terreno non strumentale adiacente alla sede direzionale della capogruppo (classificato in A-30 e svalutato per Euro/migliaia 590) e del complesso immobiliare di Crespellano (classificato in A-225 e svalutato per Euro/migliaia 3.468).
La voce “Progetto un Mondo di Luce” rappresenta l’effetto fiscale differito correlato al riconoscimento dei ricavi e dei costi relativi al Progetto di Illuminazione a risparmio energetico in accordo con i principi descritti nella sezione Criteri di Valutazione, rispetto al relativo trattamento fiscale.
La movimentazione della voce “Altri movimenti” è riconducibile agli effetti derivanti dalla variazione dei tassi di cambio.
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Si precisa che le “attività nette per imposte anticipate” sono per la gran parte riconducibili a società che operano nell’area Euro e pertanto denominate in Euro, ad eccezione delle attività nette iscritte dalla controllata Beghelli Elplast per un importo netto pari a circa Czk/milioni 3,9 (Euro/migliaia 158), dalla controllata Beghelli China per un importo netto pari a circa Rmb/milioni 3,9 (Euro/migliaia 492), dalla Beghelli Inc per un importo netto pari a circa Usd/milioni 0,1 (Euro/migliaia 90) e di altri importi minori denominati in valuta estera.
A-65 Strumenti derivati attivi (non correnti)
Il saldo al 31 dicembre 2023, pari ad Euro/migliaia 371 (al 31 dicembre 2022 pari a Euro/migliaia 684), è relativo al “fair value” dei contratti di Interest Rate Swap sottoscritti dalla Capogruppo a copertura del rischio di oscillazione dei tassi variabili previsti su alcuni contratti di finanziamento a medio lungo termine. Tali contratti sono stati trattati come strumenti “speculativi” e la variazione di “fair value”, negativa nel 2023 per Euro/migliaia 313, è stata iscritta a conto economico all’interno della voce IS-45 "Oneri finanziari".
Il “fair value” degli strumenti derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato alla data di riferimento del bilancio e utilizzando modelli comunemente adottati nella prassi finanziaria.
A-70 Crediti commerciali ed altre attività
La composizione è la seguente:
La voce Crediti di imposta include i crediti di imposta (di cui Euro/migliaia 369 maturati nel corso del 2023) relativi agli investimenti effettuati in attività di ricerca, sviluppo ed innovazione (in ottemperanza alle agevolazioni introdotte dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019 e dal decreto legislativo n. 73 del 25 maggio 2021) ed in beni strumentali materiali ed immateriali (in base alle disposizioni previste dalla normativa “Industria 4.0”) che potranno essere utilizzati in compensazione a partire dal 2025.
La Voce “Altri crediti non correnti” riflette per Euro/migliaia 1.125 (al 31 dicembre 2022 pari a Euro/migliaia 1.674) il valore dei cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica (più comunemente noti con la denominazione Certificati Bianchi). Il valore iscritto in bilancio rappresenta il controvalore attualizzato del livello di risparmio energetico in parte già maturato ed in parte atteso tramite il consolidamento del Progetto “Un Mondo di Luce” nel corso degli anni successivi. Il Gruppo è costantemente impegnato nella definizione delle pratiche in essere con il GSE e, stante l’incertezza normativa e interpretativa degli ultimi anni che impatta sulla tempistica e modalità di erogazione e per tenere conto di alcuni ricorsi al TAR su talune pratiche in essere e dell’effetto del costo ammortizzato sul controvalore ancora da riscuotere, ha ritenuto opportuno rettificare, sulla base anche del parere dei legali interni ed esterni, il valore lordo del credito di propria competenza, pari a Euro/migliaia 3.948, attraverso l’iscrizione di un fondo svalutazione al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 2.823.
La voce Fondo svalutazione crediti è riconducibile a crediti di natura non finanziaria relativi al Progetto Un Mondo di Luce. Qui di seguito viene riportata la Movimentazione del Fondo nel corso del 2022 e 2023:
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Attività correnti
A-80 Rimanenze
La composizione è riportata nella tabella seguente:
 
Il valore delle rimanenze ha registrato un deciso decremento rispetto al precedente esercizio (al termine del quale il valore delle scorte rifletteva il valore dei prodotti finiti riferiti a commesse in portafoglio slittati ad inizio del corrente esercizio ed un incremento del livello fisiologico di sicurezza con l’obiettivo di attutire gli effetti di un’eventuale crisi sulla catena di approvvigionamento causata dalle tensioni a livello internazionale) a seguito della decisione di ottimizzare la gestione delle scorte, tenuto conto anche della normalizzazione in atto sullo scenario internazionale.
La voce “Diritto di Recupero Prodotti”, introdotta insieme alla voce “Passività per rimborsi futuri” (classificata in P-110) a seguito dell’applicazione del principio IFRS 15, esprime il valore di recupero dei beni che la Società prevede di ricevere in reso dai propri clienti. Il decremento è attribuibile ad una revisione delle stime che sono state operate a seguito della normalizzazione dei volumi di prodotti resi nel corso dell’esercizio rispetto alle dinamiche registrate nel corso del precedente esercizio.
Il valore delle rimanenze di magazzino è al netto di un fondo svalutazione pari ad Euro/migliaia 24.492 (Euro/migliaia 23.542 al 31 dicembre 2022) stanziato al fine di tenere conto del valore di realizzo di componenti e prodotti finiti ritenuti obsoleti e/o a lenta movimentazione.
Con riferimento ai codici a lenta o senza movimentazione si è provveduto ad una verifica tecnica dell’obsolescenza tecnologica degli stessi, nonché ad un’analisi degli utilizzi di tali codici nei processi produttivi di codici alternativi. Tali valutazioni sono state integrate con analisi di carattere finanziario basate sugli indici di rotazione del magazzino ed hanno determinato un accantonamento nel 2023 pari a Euro/migliaia 4.062 (di cui Euro/migliaia 250 rappresenta un effetto non ricorrente legato alle operazioni di smaltimento del magazzino di materiale obsoleto situato presso il complesso immobiliare di Crespellano in vendita).
Gli utilizzi registrati nel corso del 2023 sono riconducibili alle operazioni di smaltimento e rottamazione dei beni obsoleti, già svalutati al 31 dicembre 2022, giacenti presso lo stabilimento di Crespellano.
Di seguito viene riportata la movimentazione del Fondo Svalutazione Magazzino nel 2022 e 2023:
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A-90 Crediti commerciali
La composizione della voce “Crediti verso Clienti” è riportata nella tabella sottostante:
La dinamica dei crediti è stabile e riflette l’andamento dei ricavi nell’ultimo periodo dell’anno.
I crediti commerciali netti sono esposti al netto del fondo svalutazione al 31 dicembre 2023 pari a Euro/migliaia 2.655. La movimentazione del fondo avvenuta nel corso del 2022 e 2023 è riportata nella tabella seguente:
La Voce “Utilizzi” si riferisce allo stralcio definitivo di alcune posizioni creditorie a fronte delle quali era stato effettuato un accantonamento e ad una revisione della stima degli accantonamenti effettuati a fronte di posizioni ritenute, nel passato, di dubbia esigibilità.
In base alle disposizioni previste dall’IFRS 7, si forniscono alcune informazioni sulla qualità dei crediti commerciali:
 
 
Le svalutazioni sono state determinate in base all’esperienza maturata ed al trend storico delle perdite, alla solidità finanziaria del cliente ed infine alle indicazioni fornite dai consulenti legali incaricati di recuperare il credito. I crediti con scadenza superiore a 1 anno sono prevalentemente riconducibili a prodotti di illuminazione
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forniti dalla controllata Beghelli China i cui incassi sono collegati allo stato di avanzamento dell’intera commessa.
Con riferimento alle posizioni scadute le Società del Gruppo, con il supporto dei propri consulenti legali, hanno avviato le procedure necessarie per il recupero del credito.
Di seguito si riporta il dettaglio per valuta del saldo dei crediti commerciali:
A-100 Attività finanziarie
Il dettaglio è il seguente:
La voce “Quota corrente Crediti finanziari Un Mondo di Luce” rappresenta la quota incassabile nei prossimi 12 mesi relativa al credito iscritto in relazione alla componente prodotto ed interessi delle lampade installate nell’ambito del progetto “Un Mondo di Luce”.
La voce “Attività finanziarie”, al 31 dicembre 2023 pari a Euro/migliaia 532, include temporanee eccedenze di cassa investite in titoli finanziari a rendimento variabile dalla Beghelli Inc per un importo pari a 588 Usd/migliaia.
Si precisa che il saldo della voce “Attività finanziarie” al 31 dicembre 2023, ad eccezione delle precisazioni sopra riportate, è in gran parte riconducibile a società che operano nell’area Euro e pertanto denominato in Euro.
A-110 Altri crediti/attività
Il dettaglio è il seguente:
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La voce “Altri crediti fiscali” include crediti di imposta per Euro/migliaia 757 (di cui Euro/migliaia 266 maturati nel corso del 2023) relativi agli investimenti effettuati in attività di ricerca, sviluppo ed innovazione (in ottemperanza alle agevolazioni introdotte dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019 e dal decreto legislativo n. 73 del 25 maggio 2021) ed in beni strumentali materiali ed immateriali (in base alle disposizioni previste dalla normativa Industria 4.0) che potranno essere utilizzati in compensazione nel corso del 2024.
La riduzione rispetto al saldo al 31 dicembre 2022 è dovuta per Euro/migliaia 198 al riposizionamento all’interno della voce A-70 della quota del credito compensabile oltre i 12 mesi e già iscritta nel corso del precedente esercizio ed alle compensazioni operate nel corso dell’esercizio sulla base delle disposizioni previste dalla normativa di riferimento.
Il saldo al 31 dicembre 2023 della voce “Acconti a fornitori” include:
anticipi riconosciuti al fornitore di investimenti in campagne pubblicitarie che saranno svolte nel corso dei successivi 12 mesi per un valore pari a Euro/migliaia 894;
per la quota residua prevalentemente da anticipi per la fornitura di beni e prodotti dalla Capogruppo e soprattutto dalle società controllate che operano prevalentemente nel Far East e nell’area Nafta.
La voce “Altre attività e crediti” include depositi cauzionali versati nel mese di ottobre 2023 per un importo pari ad Euro/migliaia 1.863 a garanzia degli adempimenti assunti con le Amministrazioni Locali per l’attuazione dell’Accordo di Programma sottoscritto per la realizzazione del progetto logistico che interesserà l’attuale area su cui insiste il compendio immobiliare di Crespellano. Tale deposito sarà rimborsato, alternativamente, dalle Amministrazioni Locali oppure dal promissario acquirente dell’immobile di Crespellano alla sottoscrizione dell’atto di compravendita.
Di seguito la voce Altri Crediti riepilogata per valuta originaria di denominazione:
 
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A-115 Crediti per imposte
Tale voce, pari a Euro/migliaia 196 (Euro/migliaia 291 al 31 dicembre 2022), è rappresentata da acconti di imposta e/o crediti fiscali (Ace) che possono essere portati in riduzione del debito fiscale per imposte dirette (prevalentemente Irap).
A-130 Strumenti derivati
Il dettaglio è il seguente:
Le posizioni attive in essere al 31 dicembre 2023 sono prevalentemente riconducibili ad operazioni di compravendita di valuta a termine poste in essere a copertura del rischio di fluttuazione dei saldi della bilancia valutaria.
Come riportato nel paragrafo relativo ai “Criteri di valutazione”, tali strumenti sono stati valutati al “fair value” e la variazione è stata attribuita a conto economico in quanto non ricorrono i presupposti previsti dai Principi Contabili di riferimento per applicare il cosiddetto “hedge accounting”.
A-140 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Il dettaglio è il seguente:
Si precisa che la Capogruppo gestisce la tesoreria per conto delle società controllate aventi sede in Italia e di alcune società estere, attraverso un sistema di gestione centralizzata che consente di migliorare la gestione della liquidità di Gruppo.
Ai fini della predisposizione del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono esposte al netto dei relativi scoperti di conto corrente.
Per i commenti relativi alla dinamica delle disponibilità liquide e, più in generale dell’Indebitamento Finanziario Netto, si rinvia al Paragrafo 5.5 della Relazione sulla Gestione.
Di seguito le disponibilità liquide vengono riepilogate per valuta originaria di denominazione:
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A-225 Attività destinate alla vendita
Il saldo al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 17.989 è riferito al valore del compendio immobiliare di Crespellano.
La variazione per Euro/migliaia 7.031, rispetto al valore iscritto al 31 dicembre 2022 (pari ad Euro/migliaia 25.020) è riconducibile:
alla riclassifica per Euro/migliaia 2.000 all’interno della voce A-30 “Immobilizzazioni materiali non strumentali” del valore del terreno adiacente allo stabilimento di Monteveglio a seguito della risoluzione consensuale del preliminare di acquisto;
alla svalutazione per Euro/migliaia 3.468 del valore netto contabile del compendio di Crespellano a seguito dell’incremento degli oneri diretti addizionali di urbanizzazione, demolizione e di completamento dell’iter urbanistico collegati alla cessione che hanno determinato un prezzo netto di realizzo inferiore al valore netto contabile;
in diminuzione per Euro/migliaia 1.637 (valore netto contabile al 31 dicembre 2022) a seguito della cessione dei lotti di proprietà della controllata Beghelli Innovation China per un controvalore pari a circa Euro/milioni 2,3;
e per la quota residua ai costi sostenuti per il cambiamento di destinazione urbanistica del complesso di Crespellano.
Per ulteriori commenti si rinvia al paragrafo 3. Verifica delle immobilizzazioni oggetto di attività di dismissione (all’interno del Paragrafo “Impairment Test sui principali Assets”).
Patrimonio Netto, Passività correnti e non correnti
E-10 Patrimonio Netto
La composizione del Patrimonio Netto è riportata nella tabella seguente:
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Qui di seguito il prospetto di raccordo tra risultato d’esercizio ed il patrimonio netto della Capogruppo e quelli consolidati:
Capitale sociale e riserva sovrapprezzo
Il capitale sociale della Capogruppo è così composto:
Il saldo netto del valore delle azioni proprie è stato iscritto a riduzione del patrimonio netto e più precisamente:
a riduzione del capitale sociale per il valore nominale delle azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre;
a riduzione della riserva sovrapprezzo azioni per la differenza tra il valore di riacquisto delle azioni e il valore nominale delle stesse.
Riserva IAS 19
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Tale riserva include l’impatto a Patrimonio Netto al netto del correlato effetto fiscale derivante dall’applicazione dello IAS 19 revised con riferimento alla contabilizzazione degli utili/perdite attuariali.
Utili a nuovo ed altre riserve
La voce "Altre Riserve ed utili a nuovo" include il valore delle riserve che si sono costituite in sede di transizione agli IFRS.
Il decremento della voce è determinato dalla copertura della perdita dell’esercizio precedente pari ad Euro/migliaia 10.203.
Riserva di traduzione
La voce "Riserva traduzione" riflette le differenze cumulative di conversione generate dal consolidamento di imprese estere al di fuori dell'area Euro. La diminuzione della Riserva è prevalentemente originata da un deprezzamento della quotazione al 31 dicembre 2023 del Renmimbi in parte compensata da un apprezzamento del Pesos Messicano rispetto alle quotazioni del precedente esercizio.
P-10 Indebitamento finanziario non corrente
Il dettaglio è riportato nella seguente tabella:
La dinamica della voce “Mutui e Finanziamenti Bancari” è stata la seguente:
in aumento per Euro/migliaia 2.736 per la componente a medio-lungo termine dei finanziamenti sottoscritti nel corso dell’esercizio;
in diminuzione per Euro/migliaia 4.519 per il riposizionamento nel breve termine della quota dei finanziamenti in scadenza nei prossimi 12 mesi sulla base del piano originario di ammortamento e ad altre variazioni minori.
La variazione della voce “Passività finanziarie per leasing operativo” è dovuta da una parte alla sottoscrizione a rinnovate condizioni dei contratti di affitto delle sedi direzionali delle società controllate e dall’altra al pagamento delle quote capitale relativi ai contratti di locazione sottoscritti nel corso del precedente esercizio.
La voce “Debiti vs altri Finanziatori” riflette la quota a medio-lungo termine del debito residuo collegato a contratti di locazione finanziaria di immobili direzionali del Gruppo.
La voce “Mutui e Finanziamenti” include finanziamenti agevolati, ad un tasso medio agevolato pari allo 0,25%, per un valore nominale pari a Euro/migliaia 681. La valutazione al “fair value” del valore dei finanziamenti (al 31 dicembre 2023 il “fair value” del debito da rimborsare iscritto in bilancio è pari a Euro/migliaia 641) è stata effettuata utilizzando tassi di mercato rilevati alla data dell’erogazione ed il differenziale, rispetto al valore nominale calcolato a tale data, esprime la valorizzazione del contributo percepito dalle Società del Gruppo sulle attività di Ricerca e Sviluppo collegate ai finanziamenti stessi e riconosciuto pertanto a conto economico sulla base dell’effettivo piano di ammortamento dei costi di sviluppo collegati.
Per ulteriori chiarimenti in merito alla dinamica finanziaria si rimanda al Paragrafo successivo “Indebitamento Finanziario Netto”.
Di seguito viene fornito il dettaglio del debito in base alle scadenze:
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Nella tabella seguente viene riportato il dettaglio per valuta:
Qui di seguito viene riportato il dettaglio del debito bancario a lungo termine ripartito in base alle scadenze previste per l’adeguamento dei tassi di interesse:
P-30 Trattamento di Fine Rapporto
La composizione e la movimentazione intervenuta nel periodo è riportata nella tabella seguente:
La voce “Anticipi/Utilizzo” include principalmente i versamenti effettuati dalle società del Gruppo a favore dei dipendenti che sono fuoriusciti dall’azienda e/o che hanno richiesto un anticipo nei termini previsti dalla legge.
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La valutazione è stata effettuata con il supporto di un attuario indipendente e le principali assunzioni utilizzate sono riportate nella tabella seguente:
Di seguito il dettaglio della voce “Variazione Fair Value”:
La dinamica della voce “(Utili)/Perdite attuariali” è attribuibile alla riduzione del tasso di attualizzazione che è stato determinato, coerentemente con il par. 83 dello IAS 19, dall’indice Iboxx Corporate AA con duration 7-10 anni rilevato alla data di chiusura e che ha interessato la valutazione del Trattamento di Fine Rapporto delle società italiane (Beghelli Spa, Elettronica Cimone Srl, Becar Srl e Beghelli Servizi Srl) e della controllata tedesca (Beghelli Deutschland Praezisa Gmbh) del gruppo. A tal fine si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo di lavoratori oggetto della valutazione.
P-40 Fondi rischi a lungo termine
La composizione e la movimentazione intervenuta nel corso dell'esercizio corrente e precedente sono illustrate nella tabella seguente:
Il “Fondo Indennità suppletiva di Clientela” è stato istituito per far fronte alle indennità di fine rapporto che, in base ai contratti ed alla normativa di riferimento, debbono essere corrisposte agli agenti; l’incremento del fondo corrisponde alla quota maturata nell’esercizio. L’utilizzo rilevato nel corso del 2023 è riconducibile alla liquidazione delle competenze a favore delle agenzie che, a seguito del raggiungimento dei requisiti pensionistici, hanno cessato il mandato di agenzia.
Il “Fondo garanzia prodotti” è stato stimato in base al trend storico, all’esperienza aziendale ed alle clausole contrattuali e/o previste dalla normativa di riferimento.
P-50 Altri debiti/passività a lungo termine
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Il saldo di tale voce è così dettagliato:
La voce “risconto canoni affitto”, al 31 dicembre 2023 pari a Euro/migliaia 159, è relativa al risconto dei canoni, di competenza degli esercizi successivi, riferiti al lastrico solare dato in affitto alla società a controllo congiunto Ergyca Traker 2, che ha acquisito la gestione dell’impianto fotovoltaico posizionato sopra il tetto del fabbricato industriale della Beghelli sito in Monteveglio.
La voce “Risconti Contributi” è prevalentemente relativa al risconto dei contributi di competenza degli esercizi successivi iscritti per effetto del credito di imposta riconosciuto sugli investimenti in attività di ricerca, sviluppo ed innovazione nel corrente e precedenti esercizi.
L’incremento è attribuibile al risconto dei contributi di competenza degli esercizi successivi associati al credito di imposta (iscritto per Euro/migliaia 307 in ottemperanza alle disposizioni previste dal decreto legislativo n. 73 del 25 maggio 2021) relativo agli investimenti in attività in ricerca e sviluppo sostenuti nel corso del 2023 e del credito di imposta (iscritto per Euro/migliaia 492 in ottemperanza alla normativa Industria 4.0) riconosciuto a fronte degli investimenti in beni strumentali.
Tale incremento è stato parzialmente compensato dalla rilevazione a conto economico dei contributi di competenza dell’anno 2023 sulla base del piano di ammortamento delle attività sottostanti. Come esposto nel Paragrafo Criteri di valutazione, i contributi sui costi di Ricerca e Sviluppo sono stati iscritti per competenza, in presenza del requisito della ragionevole certezza e, laddove riconducibili ad attività capitalizzate, differiti sulla base del piano di ammortamento delle attività immateriali collegate.
P-60 Indebitamento finanziario corrente
Il dettaglio è riportato nella tabella seguente:
 
La dinamica della voce “Mutui e Finanziamenti bancari” è attribuibile:
in aumento per Euro/migliaia 1.383 alla componente di breve termine residua al 31 dicembre 2023 dei finanziamenti sottoscritti nel corso dell’esercizio;
in diminuzione per Euro/migliaia 18.219 per il rimborso nel corso del 2023 delle quote capitali sulla base dei piani di ammortamento sottoscritti;
in aumento per la quota residuale a seguito del riposizionamento dal lungo al breve termine delle quote in scadenza nel 2024 e ad altre variazioni minori.
A seguito degli effetti del mancato rispetto di uno dei due covenants (riconducibili al rapporto tra i valori consolidati Posizione Finanziari Netta / Margine Operativo Lordo) sottostanti alcuni finanziamenti a medio-lungo termine, il saldo residuo dei finanziamenti al 31 dicembre 2023, per un importo pari a Euro/migliaia 18.817 (di cui Euro/migliaia 3.897 relativo a contratti di finanziamento con clausole contrattuali specifiche di decadenza dai termini ed Euro/migliaia 14.920 relativo a taluni contratti di finanziamento che prevedono clausole di “cross default”), è stato riclassificato all’interno della voce P-60.
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La variazione della voce “Passività finanziarie per leasing operativo” è da una parte alla sottoscrizione a rinnovate condizioni dei contratti di affitto delle sedi direzionali delle società controllate e dall’altra al pagamento delle quote capitale relativi ai contratti di locazione sottoscritti nel corso del precedente esercizio.
La voce “Debiti vs altri Finanziatori” riflette la quota a breve termine del debito residuo collegato a contratti di locazione finanziaria di immobili direzionali del Gruppo.
Il saldo della voce “Altri debiti finanziari” include:
per Euro/migliaia 800 il saldo da liquidare, al verificarsi di determinate condizioni sospensive che si sono già realizzate alla data della presente relazione, alla società correlata Sifim srl per l’acquisto del terreno, effettuato nel corso del precedente esercizio, adiacente al complesso di Crespellano;
per Euro/migliaia 662 (Euro/migliaia 1.044 al 31 dicembre 2022) il saldo residuo di anticipi sui corrispettivi dei contratti UMDL, oggetto di cessione pro-soluto, ma relativi a crediti non ancora rilevati alla data di chiusura dell’esercizio;
per il residuo a posizioni minori.
La variazione rispetto al saldo al 31 dicembre 2022 è dovuta per Euro/migliaia 2.835 al corrispettivo già erogato al 31 dicembre 2022, sotto forma di anticipo e deposito cauzionale, dai promissari acquirenti per l’acquisto di due lotti di proprietà della Beghelli Innovation China che si è poi perfezionato nel corso del I trimestre 2023.
Nella tabella seguente viene riportato il dettaglio per valuta:
 
Qui di seguito viene riportato il dettaglio del debito bancario a breve ripartito in base alle scadenze previste per l’adeguamento dei tassi di interesse:
 
P-70 Strumenti derivati
Il dettaglio è il seguente:
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Il “fair value” degli strumenti derivati è stato calcolato considerando i parametri di mercato alla data di riferimento del bilancio e utilizzando modelli comunemente adottati nella prassi finanziaria.
Le posizioni passive in essere al 31 dicembre 2023 sono prevalentemente riconducibili ad operazioni di compravendita di valuta a termine (in prevalenza Usd e Rmb) poste in essere a copertura del rischio di fluttuazione dei saldi della bilancia finanziaria.
Gli strumenti derivati sui tassi di cambio, sebbene stipulati con obiettivi gestionali di copertura non sono stati contabilizzati applicando l’hedge accounting in quanto non risultano rispettate tutte le condizioni previste dallo IAS 39. Pertanto, le variazioni nel “fair value” di tali strumenti sono state contabilizzate direttamente a conto economico nella voce “Proventi e oneri finanziari”.
P-75 Debiti per imposte
Tale voce (saldo al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 1.031 sostanzialmente in linea con il saldo alla data di chiusura del precedente esercizio pari a Euro/migliaia 934) è attribuibile al debito per imposte correnti che non ha trovato compensazione negli acconti e/o crediti di imposta maturati e per le ritenute maturate sugli utili conseguiti dalle società controllate alla data di chiusura del bilancio e che saranno operate in sede di distribuzione dei dividendi.
P-80 Fondi rischi a breve termine
La composizione e la movimentazione intervenuta nel corso dell'esercizio corrente e precedente sono illustrate nelle tabelle seguenti:
Il “Fondo garanzia prodotti” è stato stimato in base al trend storico, all’esperienza aziendale ed alle clausole contrattuali e/o previste dalla normativa di riferimento.
Si precisa che i fondi sono prevalentemente riconducibili a società che operano nell’area Euro.
P-90 Debiti commerciali
Il dettaglio della voce è riportato nella tabella seguente:
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La riduzione dei debiti commerciali è attribuibile ad una riduzione dei volumi realizzati nell’ultimo periodo dell’anno ed a una riduzione dello scaduto.
Il saldo al 31 dicembre 2023 include debiti scaduti per Euro/milioni 8,6 (Euro/milioni 12,0 al 31 dicembre 2022) di cui Euro/milioni 4,0 rientranti nella normale operatività dei pagamenti, Euro/milioni 4,2 oltre i 30 giorni ed Euro/milioni 0,4 da posizioni scadute oltre i 360 giorni e prevalentemente attribuibili a posizioni in fase di verifica risalenti ad esercizi precedenti.
Di seguito viene fornito il dettaglio del debito in base alla valuta originaria:
P-100 Altri debiti tributari
La composizione della voce è riportata nella tabella seguente:
Il debito Iva si incrementa per effetto dei minori volumi di acquisto realizzati nella parte finale dell’esercizio rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Le ritenute d’acconto sono state prevalentemente operate sulle retribuzioni dei dipendenti nei termini previsti dalla legge.
P-110 Altri debiti/passività a breve termine
La composizione della voce è riportata nella tabella seguente:
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La voce “Premi di fine anno” rappresenta il valore dei premi riconosciuti alla propria clientela in relazione agli obiettivi di fatturato assegnati e raggiunti. L’incremento è prevalentemente riconducibile ad un aumento dei volumi su determinate linee di business.
La voce “Debiti verso dipendenti” è composta sostanzialmente da retribuzioni da liquidare ai dipendenti relative al mese di dicembre, dagli accantonamenti per ferie non godute e per le altre previdenze contrattuali di competenza dell’esercizio.
I “Debiti verso istituti di previdenza sociale” includono i contributi sociali dovuti alla data di chiusura del bilancio.
La Voce “Passività per rimborsi futuri” è stata iscritta a seguito dell’applicazione del principio IFRS 15 ed esprime la passività pari al valore atteso dei resi sulle vendite realizzate alla data di chiusura della presente Relazione. Il decremento è attribuibile ad una revisione delle stime che sono state operate a seguito della normalizzazione dei volumi di prodotti resi nel corso dell’esercizio rispetto alle dinamiche registrate nel corso del precedente esercizio.
La voce “ratei e risconti passivi” è prevalentemente attribuibile alla quota parte dei contributi (prevalentemente originati dal credito di imposta sugli investimenti in attività di ricerca e sviluppo già realizzati al 31 dicembre 2023) di competenza del successivo esercizio e rilevata in base al piano di ammortamento degli investimenti sottostanti.
La voce “Altri debiti e passività” riflette posizioni residuali prevalentemente riconducibili alle altre società estere del Gruppo.
L’incremento della voce “Acconti da clienti” è riconducibile ad una rilevante commessa vinta dalla controllata messicana.
Di seguito la ripartizione del saldo per valuta:
Indebitamento Finanziario Netto
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Di seguito riportiamo lo schema dell’indebitamento finanziario netto previsto dall’Orientamento Esma 32-382-1138 del 4 marzo 2021 e indicato nel Richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021:
 
Con riferimento al concetto di “indebitamento indiretto”, richiamato dagli orientamenti ESMA sopra citati, non si segnalano obbligazioni significative o materiali che per loro natura non devono essere riflesse all’interno dell’indebitamento finanziario del bilancio consolidato.
Qui di seguito la movimentazione dei debiti finanziari:
 
La colonna “Riclassifiche" include il riposizionamento dal medio-lungo al breve delle quote in scadenza nel 2024 sulla base dei piani di ammortamento.
La colonna “Altri effetti” include gli effetti originati, in fase di conversione delle poste di società consolidate che adottano una valuta diversa dall’Euro, dalle variazioni dei tassi di cambio rispetto alla precedente chiusura al 31 dicembre 2023.
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Per i commenti relativi alla variazione dell’Indebitamento Finanziario Netto nel corso del 2023 si rinvia a quanto commentato in Relazione sulla Gestione e nelle singole sezioni (i relativi riferimenti sono indicati di lato nella colonna “Riferimento”) della Nota di Commento.
Nella tabella seguente viene riportato il dettaglio delle fideiussioni e garanzie prestate a terzi:
Le fidejussioni sono state rilasciate per la partecipazione a gare di appalto e per l’operazione di leasing effettuata dalla società a controllo congiunto Ergica Traker 2.
La voce “Garanzie reali” è costituita da ipoteche su fabbricati di proprietà rilasciate a Istituti Finanziari a garanzia dei finanziamenti e linee di credito con un valore residuo da rimborsare al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 7.966 (classificato come debito corrente). La riduzione è attribuibile alla conversione in Euro delle linee di credito in valuta estera.
Di seguito lo schema della capitalizzazione e indebitamento previsto dall’Orientamento Esma 32-382-1138 del 4 marzo 2021 e indicato nel Richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021:
Il debito “garantito” (di cui Euro/migliaia 11.964 riclassificato dal medio-lungo al breve termine a seguito del superamento dei parametri contrattuali riferiti ad altri finanziamenti) è prevalentemente riconducibile ai finanziamenti assistiti dalla cosiddetta garanzia “Sace” offerta dallo Stato, così come previsto dal Decreto-legge n. 23/2020 e successive modificazioni, sul 80/90% del valore nominale dei prestiti sottoscritti dalle società Italiane del Gruppo.
Passività potenziali ed impegni
Le eventuali passività connesse a contenziosi con terzi valutate probabili, anche con il parere e supporto di consulenti legali e fiscali, sono riflesse nelle voci di bilancio sotto forma di svalutazioni e accantonamenti; le passività ritenute possibili sono commentate nella presente sezione.
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Il Gruppo, ad esclusione dei procedimenti in corso attivati per il recupero dei crediti iscritti all’interno delle voci A-50, A-70 e A-90, non ha contenziosi aperti alla data di approvazione della presente Relazione.
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
IS-10 Ricavi di vendita
Di seguito si riporta il dettaglio della voce "Ricavi di vendita":
 
 
I ricavi netti consolidati 2023 del settore illuminazione, sono stati pari a Euro/migliaia 147.495 (Euro/migliaia 139.352 al 31/12/2022), in incremento del 5,8% rispetto a quelli registrati nell’esercizio precedente.
L’incremento dei ricavi è stato sostenuto dalla progressiva normalizzazione del quadro economico congiunturale internazionale.
L’incidenza dei ricavi consolidati della linea illuminazione sui ricavi complessivi si è attestata al 31 dicembre 2023 al 94,9%.
I ricavi netti consolidati 2023 del settore Altre attività, sono stati pari a Euro/migliaia 7.962 (Euro/migliaia 6.591 al 31/12/2022).
L’incremento dei ricavi del comparto è attribuibile alle vendite dei sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici.
La voce “Ricavi vendita prodotti” include Euro/migliaia 1.908 (Euro/migliaia 1.318 nel 2022) la componente “prodotto” relativa alle cessioni effettuate nell’esercizio di apparecchiature con la formula contrattuale UMDL.
Le modalità ed i criteri utilizzati per la determinazione delle sopramenzionate componenti sono stati descritti nella sezione “Riconoscimento ricavi e costi relativi al Progetto di Illuminazione a risparmio energetico” del Paragrafo “Criteri di Valutazione”.
I commenti relativi all'andamento della voce Ricavi di vendita e prestazioni, in base alla distribuzione geografica ed al settore, sono riportati all’interno dei Paragrafi 5.1.e 5.2 della Relazione sulla Gestione.
IS-15 Altri Ricavi Operativi
Di seguito si riporta il dettaglio della voce "Altri ricavi":
 
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La voce “Proventi non ricorrenti” al 31 dicembre 2023 include la plusvalenza derivante dalla vendita dei lotti di proprietà della Beghelli Innovation China.
Il saldo della voce “Altri proventi” include proventi da prestazione di servizi, da cessione di materiali di produzione, da risarcimenti per danni e/o rimborsi assicurativi e gli effetti economici derivanti dalla revisione e/o aggiornamento delle stime effettuate nei precedenti esercizi per coprire rischi, oneri e/o posizioni creditorie di dubbia esigibilità. Il decremento, rispetto al precedente esercizio, è prevalentemente originato dal minore impatto di proventi derivanti dai risarcimenti.
La voce Contributi è prevalentemente riconducibile al sostegno di progetti di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti ottenuto tramite credito di imposta finanziamenti a tasso agevolato, contributi a fondo perduto, incentivi su impianti fotovoltaici riconosciuti dal GSE ed alla variazione di valore dei cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica (più comunemente noti con la denominazione Certificati Bianchi) emessi dal Gestore Servizi Energetici.
IS-17 Variazione rimanenze prodotti finiti e semilavorati e IS-20 Acquisti e variazione rimanenze materie prime
La voce in oggetto è così composta:
 
La dinamica della Voce “Acquisti e Variazione Rimanenze” e della voce “Servizi da Parti Correlate” (illustrata al Paragrafo IS-30), in rapporto a quella dei ricavi di vendita, evidenzia un margine industriale sostanzialmente in linea la cui dinamica è il risultato netto dei seguenti effetti:
positivo originato da un decremento dei costi di approvvigionamento e della logistica a seguito della normalizzazione in atto sullo scenario internazionale che ha determinato un rallentamento della tensione sui prezzi dei trasporti, delle materie prime e dell’energia, che ha caratterizzato l’anno 2022;
negativo dovuto ad un diverso mix di vendita;
positivo, seppur in misura ridotta, determinato dal diverso impatto delle svalutazioni operate sul fondo svalutazione magazzino.
La svalutazione non ricorrente al 31 dicembre 2023, pari a Euro/migliaia 250, rappresenta un effetto non ricorrente legato alle operazioni di smaltimento del magazzino di materiale obsoleto situato presso il complesso immobiliare di Crespellano in vendita).
I costi per materie prime e semilavorati comprendono prevalentemente gli acquisti di materiali destinati alla produzione. Gli acquisti di merci di prodotti finiti si riferiscono ai prodotti finiti destinati alla commercializzazione.
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IS-22 Incrementi di immobilizzazioni interne
Il saldo si riferisce a beni e immobilizzazioni tecniche prodotti internamente e strumentali all'attività delle società del Gruppo.
IS-25 Costi del personale
Il dettaglio è il seguente:
L’incremento del costo del personale è attribuibile prevalentemente agli adeguamenti contrattuali delle retribuzioni a seguito delle tensioni inflattive che hanno interessato lo scenario nazionale ed internazionale ed in minor misura agli incentivi erogati per favorire un processo di riorganizzazione operativa e funzionale all’interno delle strutture del Gruppo.
La voce “Altri costi del personale” include il costo relativo alla mensa aziendale, delle agenzie di lavoro interinale ed altri oneri direttamente imputabili alla gestione, formazione, ricerca e selezione del personale.
I costi non ricorrenti sono attribuibili ai costi del personale interno della controllata americana sostenuti a seguito dell’attacco hacker, subito nel mese di febbraio, ed impegnato a recuperare i dati e ad implementare il nuovo sistema informativo.
IS-30 Altri costi operativi
Il dettaglio è il seguente:
 
Costi per servizi
Il dettaglio della voce "Costi per Servizi" è il seguente:
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L’incremento della voce “Trasporti, provvigioni ed altri oneri commerciali” è prevalentemente attribuibile all’incremento dei volumi di vendita.
La riduzione della voce “Utenze e costi per materiali di consumo” è attribuibile al rallentamento della tensione sui prezzi che ha condizionato il mercato dell’energia nel corso del 2022.
La voce “Servizi da parti correlate” include prevalentemente oneri per consulenze amministrative fiscali ed oneri promozionali. Il decremento degli oneri sostenuti da società correlate è prevalentemente attribuibile alle minori iniziative promozionali promosse con la clientela e svolte con il supporto di una società correlata operante nel settore alberghiero. Per ulteriori commenti sui rapporti con società correlate si rinvia al Paragrafo “Operazioni con parti correlate”.
La variazione della voce “Pubblicità, fiere ed altri oneri promozionali” è attribuibile al minore costo sostenuto nel corso del corrente esercizio per sostenere campagne pubblicitarie mirate al lancio e consolidamento dei prodotti della divisione “Altre attività”.
L’incremento della voce “Consulenze ed altri costi generali ed amministrativi” è in parte attribuibile a servizi di consulenza professionale atti a favorire il processo di riorganizzazione e ottimizzazione delle strutture del Gruppo.
I costi non ricorrenti sono attribuibili ai costi esterni sostenuti dalla controllata americana a seguito dell’attacco hacker, subito nel mese di febbraio, per recuperare i dati e ad implementare il nuovo sistema informativo.
Affitti e Noli
Il dettaglio della voce "Affitti e Noli" è il seguente:
 
Il valore residuo al 31 dicembre 2023 (Euro/migliaia 610) è riconducibile ad accordi e/o ad oneri accessori dei contratti di affitto che non hanno i requisiti necessari per essere rilevati in base alle disposizioni del principio IFRS 16.
Accantonamenti ed altri costi operativi
Il dettaglio della voce "Accantonamenti ed altri costi operativi è il seguente:
  
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Le voci “Accantonamenti Fondo Svalutazione Crediti” e “Perdite su Crediti” sono prevalentemente riconducibili ai crediti commerciali classificati all’interno della voce A-90. Per la voce “Altri accantonamenti” si rinvia ai Paragrafi A-90, P-40 e P-80.
IS-35 Ammortamenti, svalutazioni e ripristini di valore
Il dettaglio è il seguente:
La voce “Svalutazione di attività non correnti” (al 31 dicembre 2023 pari ad Euro/migliaia 4.058) include la Svalutazione del complesso di Crespellano (Euro//migliaia 3.468) e del terreno di Monteveglio (Euro/Migliaia 590) rispettivamente classificati nelle voci A-255 e A-30 (cui ci rimanda per ulteriori dettagli).
La voce “Ammortamento e svalutazioni diritto d’uso” è stata iscritta a seguito dell’applicazione del principio Ifrs 16 “Lease”.
La composizione della voce “Ammortamenti e svalutazioni” è dettagliata ai Paragrafi A-10, A-20, A-30, A-35 e A-225.
IS-40 Proventi finanziari
Il dettaglio della voce è riportato nella tabella seguente:
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La voce “interessi attivi ed altri proventi finanziari” è prevalentemente attribuibile ai proventi finanziati derivati dalla gestione di temporanee eccedenze di disponibilità finanziarie. Tale voce riflette per Euro/migliaia 277 (Euro/migliaia 539 al 31 dicembre 2022) i proventi iscritti a seguito dello svincolo del conto corrente vincolato contrattualmente previsto a copertura delle future perdite che sono risultate inferiori rispetto a quelle stimate, sulla base del trend storico, in sede di sottoscrizione del contratto di cessione pro-soluto dei crediti finanziari (per ulteriori commenti si rinvia al Paragrafo A-50 “Attività finanziarie non correnti”).
La voce “Proventi finanziari UMDL” è prevalentemente attribuibile alla componente finanziaria maturata con riferimento al Progetto “UMDL”. La riduzione è correlata al minore valore dei contratti sottoscritti ed alle operazioni di cessione pro-soluto di parte dei crediti finanziari fruttiferi di tali interessi avvenute nel corso dei precedenti esercizi. Per ulteriori informazioni si rinvia alla sezione Criteri di Valutazione “Riconoscimento ricavi e costi relativi al Progetto di Illuminazione a risparmio energetico”.
La voce “Altri proventi finanziari non ricorrenti” al 31 dicembre 2022 riflette la Variazione positiva di “Fair Value” degli strumenti derivati sottoscritti per coprire rischio di oscillazione del tasso di interesse; per ulteriori commenti si rinvia al Paragrafo A-65 “Strumenti Derivati non correnti”.
  
IS-45 Oneri finanziari
Il dettaglio della voce è riportato nella tabella seguente:
L’incremento degli interessi verso banche riflette l’aumento del tasso medio di interesse (ed in particolare dell’Euribor parametro di riferimento per parte dei finanziamenti a breve e medio lungo termine registrato a partire dalla fine del 2022) e la diversa composizione e dinamica dell’Indebitamento netto di periodo.
La voce “Variazione negativa strumenti derivati”, al 31 dicembre 2023 pari a Euro/migliaia 313, riflette la Variazione di “Fair Value” degli strumenti derivati sottoscritti per coprire rischio di oscillazione del tasso di interesse; per ulteriori commenti si rinvia al Paragrafo A-65 “Strumenti Derivati non correnti”.
La voce “Interessi per leasing” è relativa alla quota interessi implicita o contrattualmente prevista dei contratti di affitto e di locazione finanziaria iscritta a seguito dell’applicazione del principio Ifrs 16 “Lease”.
La voce “Altri Oneri” include oneri accessori ai finanziamenti, commissioni per la disponibilità di affidamenti a breve termine e per le operazioni di factoring e cessione del credito. L’incremento è legato prevalentemente all’aumento del costo medio del denaro che ha impattato sulla componente interesse degli oneri di cessione.
Il tasso medio di indebitamento complessivo, al netto degli oneri di factoring, rilevato nel corso del 2023, è stato pari a 5,0% (nel 2022 pari al 3,1%).
Una variazione di 0,5 punti percentuali in aumento o in diminuzione sui tassi di interesse avrebbe un impatto negativo/positivo sul conto economico pari a circa Euro/milioni 0,17 (Euro/milioni 0,12 al netto del relativo effetto fiscale). Il test è stato effettuato tenendo in considerazione il debito finanziario al netto delle disponibilità liquide, rilevato al 31 dicembre 2023.
IS-46 Impairment Attività Finanziarie
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Il dettaglio della voce è riportato nella tabella seguente:
La voce “Svalutazione/Perdite crediti finanziari” include perdite di valore rilevate e/o attese sui crediti finanziari UMDL iscritti all’interno della voce A-50 “Crediti finanziari non correnti”.
La voce Componente Implicita Attività Finanziarie” include prevalentemente lo scorporo iniziale ed il successivo riassorbimento negli anni successivi della componente finanziaria implicita nei crediti dell’attivo non corrente (classificati all’interno delle sezioni A-70) laddove l’incasso fosse previsto sulla base di un piano di assorbimento con durata pluriennale non produttivo di interessi.
IS-50 Utile (perdite) su cambi
Il dettaglio della voce è riportato nella tabella seguente:
In linea generale il Gruppo attiva operazioni di copertura a termine e/o bilanciamento delle posizioni in valuta su gran parte dei saldi originati da transazioni di natura commerciale e finanziaria; pertanto, gli impatti sul conto economico derivanti dalla fluttuazione dei tassi di cambio non sono significativi se rapportati ai volumi complessivi.
Inoltre, la Capogruppo, attraverso operazioni di copertura, fissa un livello di protezione al rischio di oscillazione del cambio delle principali valute utilizzate in fase di approvvigionamento (Rmb e Usd), con l’obiettivo di minimizzare gli impatti negativi sui margini industriali.
IS-55 Imposte sul reddito
Il dettaglio della voce è riportato nella tabella seguente:
La valutazione della recuperabilità delle attività nette per imposte anticipate iscritte sulle differenze temporanee deducibili e sulle perdite pregresse è stata effettuata sulla base delle considerazioni già espresse nel precedente Paragrafo “Impairment test Verifica della recuperabilità delle attività per imposte anticipate”. Gli esiti di tale analisi hanno determinato la svalutazione per un importo
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complessivo pari a Euro/migliaia 2.110 (di cui Euro/migliaia 1.216 relativa al credito per la perdita maturata nel corso del 2023 e ritenuta non ricorrente).
La voce “Imposte differite non ricorrenti” è relativa alla rilevazione dell’effetto fiscale differito sulle svalutazioni non ricorrenti operate sulle poste dell’attivo non corrente (in particolare immobili e terreni iscritti nelle voci A-225 e A-30).
Di seguito si allega la riconciliazione tra onere fiscale teorico ed effettivo al 31 dicembre 2023 e 2022:
 
La voce “Effetto netto variazioni permanenti” è riconducibile al saldo netto delle variazioni in aumento e diminuzione operate sugli oneri fiscalmente non deducibili.
La voce “(Recupero)/Svalutazioni crediti imposte anticipate nette” è riconducibile alle svalutazioni di crediti imposte anticipate operate nel corso del 2022 e 2023.
La voce “Attività nette per imposte anticipate non iscritte” misura l’effetto derivante dalla mancata iscrizione di attività per imposte anticipate sulle perdite sofferte da alcune società estere e non supportate, in termini di recuperabilità, dai correlati risultati di piano.
IS-60 Risultato per azione
I valori sono stati calcolati utilizzando i parametri indicati nella tabella sottostante:
 
Dati sull’occupazione
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L’organico del Gruppo, riferito alle società facenti parte del perimetro di consolidamento, ha subito, rispetto al precedente esercizio, le seguenti variazioni:
Il decremento delle risorse umane rispetto all’organico del precedente esercizio è attribuibile in prevalenza alla riduzione di personale di produzione nella società Beghelli China.
  
Altre informazioni
Contributi Pubblici
In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129, che ha imposto a carico delle imprese l’obbligo di indicare in nota integrativa “sovvenzioni, contributi, e comunque vantaggi economici di qualunque genere”, si segnala che le società italiane (consolidate integralmente) del Gruppo hanno percepito nel corso del 2023 i seguenti importi (in Euro/migliaia):
Eventi successivi
Con riguardo al complesso immobiliare di Crespellano si precisa, come richiamato al paragrafo “Gestione operativa e continuità aziendale” che nei mesi di gennaio e febbraio 2024 Beghelli S.p.a. ed il promissario acquirente del compendio immobiliare hanno ricevuto dall’Amministrazione Comunale esito favorevole al rilascio delle autorizzazioni per le opere edili previste nel progetto di polo logistico dell’area.
Alla data di approvazione del progetto di bilancio da parte dell’organo amministrativo, sono in corso di esecuzione alcune finali attività previste nella convenzione stipulata tra Ente locale, Beghelli ed il promissario acquirente (in particolare indagini sottosuolo e procedure espropriative).
Sulla base dello stato di avanzamento di tali attività e tenuto conto dell’interesse di Beghelli e del promissario acquirente di completare l’operazione nei tempi più brevi possibili, si ritiene di poter giungere alla vendita del complesso immobiliare entro il secondo trimestre 2024.
In data 28 marzo 2024 il Consiglio di Amministrazione della Beghelli S.p.A. ha approvato il progetto di fusione per incorporazione della società Becar S.r.l. controllata al 50,64% rilevando le quote dei soci di minoranza ad un prezzo valorizzato sulla base del Patrimonio Netto della Società alla data del 31 dicembre 2023. Tale progetto rientra all’interno del processo di riorganizzazione e centralizzazione delle attività di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di recuperare efficienza, cogliere sinergie nello sviluppo e standardizzazione dei prodotti e processi.
Compensi Amministratori, Sindaci, Dirigenti con Responsabilità Strategiche e Società di revisione
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I compensi complessivi, inclusi eventuali benefici in natura, riconosciuti per l’esercizio 2023 agli Amministratori, ai membri del Collegio Sindacale e ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche sono riportati nella Relazione sulla Remunerazione. Non sono state erogate remunerazioni in base a piani di incentivi o di compartecipazioni agli utili tramite pagamenti basati su azioni.
I compensi maturati dalla PricewaterhouseCoopers, società di revisione in carica per l’attività svolta nel corso del 2023, sono stati pari a Euro/migliaia 382.
Valsamoggia (Bo), 28 Marzo 2024
Il Presidente del Consiglio di Amministrazione
Gian Pietro Beghelli
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ALLEGATO 1
Ai sensi della delibera CONSOB n. 11971 e successive modifiche (Artt. 125 e 126 Regolamento Emittenti) viene fornito elenco delle imprese e delle partecipazioni rilevanti del Gruppo:
 
 
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Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971/1999 e successive modifiche e integrazioni
1. I sottoscritti Sig. Gian Pietro Beghelli, in qualità di Presidente e Amministratore Delegato e Dott. Stefano Bignami, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Beghelli S.p.A, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art.154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
>l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
>l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato dell’esercizio 2023.
2. Al riguardo, non sono emersi aspetti di rilievo.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2023:
a)è redatto in conformità ai Principi Contabili Internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
b)corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c)è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell’emittente e dell’insieme delle imprese incluse nell’area di consolidamento, unitamente ad una descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Valsamoggia (BO), 28 Marzo 2024
Il Presidente del Consiglio di AmministrazioneII Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili
Gian Pietro Beghelli Stefano Bignami